"
L' ORDINE SOCIALE " E
LA DEMOCRAZIA
All’art.
1 la COSTITUZIONE ITALIANA
sancisce : “ L’ Italia è una Repubblica democratica fondata sul
lavoro. La Sovranità appartiene al
Popolo , che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. “
Il principio della Sovranità popolare si inserisce tra i principi fondamentali della
Costituzione Italiana .
La sovranità è fonte di legittimazione del potere degli Organi
costituzionali . Ciascun Organo cosituzionale è tale e può esercitare la propria funzione perché trova legittimazione e fonte prima nel Popolo. Non esiste, quindi, organo che sia estraneo alla Sovranità popolare .
Attraverso tale principio si è voluto dare la possibilità a tutti i cittadini di partecipare direttamente o indirettamente alle decisioni del Governo e tale possibilità di democrazia diretta viene esercitata dai cittadini mediante il diritto di “ voto “ .
La nostra Carta Costituzionale prevede principi esemplari per una convivenza civile e democratica e sancisce norme di legge che sostengono perfettamente questi principi , sia riguardo alle attribuzioni , che all’articolazione e finalità degli Organi istituzionali, politici , legislativi e giurisdizionali dello Stato.
Per
qualsiasi essere umano , sia dal punto di vista individuale che facente parte di una comunità civile , il diritto alla “
vita “ e il diritto alla “ libertà “
sono inviolabili e
l’unica forma di società che può garantire ai cittadini questi
diritti è quella governata da un Sistema Democratico ;
un Sistema che per ben funzionare
, necessariamente deve essere “ ordinato “ ,
cioè regolato da norme precise ed efficaci
e condotto da persone rette e
capaci di realizzare , attraverso i rispettivi Organi Istituzionali , i
principi di Legalità , di Equità e Giustizia Sociale .
Tali principi , affinchè possano essere realizzati ,
implicano necessariamente atti legislativi e amministrativi di reale competenza
ed efficacia , sia sotto il profilo politico che giuridico e sociale , nonché
comportamenti di serietà , di onestà morale e intellettuale dei soggetti preposti all’esercizio e alle funzioni degli
Organi istituzionale dello Stato.
Pertanto , Onestà , Legalità e
Giustizia
costituiscono i pilastri fondamentali , sui quali , per
mantenersi , non può non reggersi
un vero Sistema democratico attraverso i suoi Organi di Governo
e gli Organi Istituzionali dello Stato.
Un Sistema
democratico che deve garantire al suo
interno i necessari Organi di controllo
, pur nel rispetto della indipendenza e
autonomia di ciascuno degli Organi ,
cui sono attribuiti i tre poteri previsti dalla Costituzione : Legislativo
, quello Esecutivo e quello Giudiziario.
Organi
di controllo che fungano
da contrappesi nell’esercizio dei poteri istituzionali e che costituiscono perciò una vera e reale garanzia dell’assetto democratico per il Paese . Per tali motivi è molto
importante evitare che possano
crearsi pericolose modifiche nell’ambito
dell’Ordinamento giuridico –costituzionale
, tese a eccessive semplificazioni organizzative e funzionali del Sistema politico –legislativo , che facciano venir meno tali fondamentali
garanzie.
Una vera Democrazia può sostenersi
soltanto attraverso il rispetto di precise regole , che prevedono da parte
degli Organi competenti i necessari e molteplici controlli , anche incrociati ,
specialmente in materia fiscale e di legalità.
Quindi , uno
Stato Democratico , ai fini della sua stabilità e integrità , ha la necessità
di essere governato da un Sistema politico che sia in grado di assicurare alla
comunità condizioni socio-economiche indispensabili per una convivenza civile,
libera, pacifica e dignitosa e
soprattutto condizioni di equità e giustizia sociale, evitando che si
determinino situazioni di gravi disparità fra le classi sociali , fenomeni di
grave disoccupazione e di povertà e in
contrapposto di privilegi e speculazioni in favore dei ceti e caste più abbienti.
Soltanto
attraverso le suddette condizioni
un Governo può assicurare al Paese
il mantenimento di un
“ ORDINE SOCIALE DEMOCRATICO “
.
PER
LA REALIZZAZIONE DELL' ORDINE SOCIALE DEVONO
A LORO VOLTA
ESSERE REALIZZATI QUATTRO
PRINCIPI FONDAMENTALI
:
- LA
" LIBERTA' SOCIALE
-
LA " GIUSTIZIA SOCIALE "
- LA " SICUREZZA SOCIALE "
-
IL " BENESSERE SOCIALE "
LA " LIBERTA'
SOCIALE "
LA LIBERTA' SOCIALE CONSISTE IN
TUTTE QUELLE ATTIVITA'
UMANE VOLTE AD
ESERCITARE IL DIRITTO
ALLA LIBERTA' INDIVIDUALE NEI MODI
E NEI LIMITI
CONSENTITI DALLE LEGGI
PREVISTE DALLA COSTITUZIONE
, NEL RISPETTO
DEL DIRITTO DELLA LIBERTA'
ALTRUI , AI
FINI DEL PERSEGUIMENTO DEL
BENE COMUNE ;
LA " GIUSTIZIA
SOCIALE "
LA GIUSTIZIA SOCIALE
CONSISTE IN TUTTE
QUELLE ATTIVITA' ISTITUZIONALI
CHE REALIZZANO EFFETTIVAMENTE LA " PARITA' SOCIALE " FRA
TUTTI I COMPONENTI
DELLA SOCIETA' , SOTTO
IL PROFILO DEL
SESSO , DELLA RAZZA , DELLA RELIGIONE , E DI TUTTI
DI FRONTE ALLA
LEGGE ; NONCHE'
NELL' APPLICARE MISURE
DI EQUITA' E
DI LEGALITA' , TALI
DA RENDERE REALE
ED EFFETTIVA PER
TUTTI I COMPONENTI LA
SOCIETA' STESSA LA
POSSIBILITA' DI CONDURRE
UNA VITA
ECONOMICAMENTE E SOCIALMENTE
DIGNITOSA ;
LA
" SICUREZZA SOCIALE
"
LA SICUREZZA SOCIALE
CONSISTE IN TUTTE
QUELLE INIZIATIVE E
ATTIVITA' ISTITUZIONALI DI
NATURA ORGANIZZATIVA E
STRUTTURALE CHE GARANTISCANO
IN MODO EFFICACE
ED EFFICIENTE , LA
TUTELA DELLA SALUTE
E DELLA INTEGRITA'
FISICA NEI CONFRONTI
DI TUTTI I
COMPONENTI DELLA SOCIETA'
, PREDISPONENDO TUTTI I
MEZZI UTILI E
NECESSARI AL FINE
DI PREVENIRE ,
NONCHE' DI CONTRASTARE
QUANTI PREVEDIBILI PERICOLI
POSSANO INCOMBERE E
NUOCERE ALLA VITA
E ALLA INCOLUMITA'' DELLA COMUNITA'
;
IL "
BENESSERE SOCIALE "
IL BENESSERE SOCIALE
E' IL FINE
ULTIMO CUI DEVE
TENDERE LA
POLITICA DI UN
GOVERNO ; ESSO CONSISTE
IN TUTTE QUELLE
INIZIATIVE SOCIO-ECONOMICHE IN
MATERIA DI OPERE
PUBBLICHE E IN
CAMPO DI INTERVENTI ANCHE DI
NATURA PRIVATA , VOLTE A
REALIZZARE , PUR
NELLE DIFFICOLTA' SOCIO-ECONOMICHE CONTINGENTI , CONDIZIONI DI
VITA SOCIALE QUANTO
PIU' EQUE E
GIUSTE , PRINCIPALMENTE EVITANDO
CHE POSSANO CREARSI
SITUAZIONI DI GRAVE
CRITICITA' ,( CRESCENTI CONDIZIONI DI POVERTA’ , DISOCCUPAZIONE ) E
QUINDI CONTESTAZIONI SOCIALI
A CAUSA DI
ATTI PRODUCENTI GRAVI INIQUITA'
SOCIALI , POSTI
IN ESSERE COLPEVOLMENTE DA
PARTE DI ORGANI
POLITICI E COMPONENTI
ISTITUZIONALI NELLA GESTIONE
DELLA COSA PUBBLICA.
DATO
CHE FENOMENI QUALI
LA "
CORRUZIONE " ,
LA "
EVASIONE FISCALE " , LA "
CRIMINALITA' ORGANIZZATA " COSTITUISCONO
SEMPRE PIU' GRAVEMENTE
FATTORI ALTAMENTE DISTRUTTIVI
DELLE CONDIZIONI DI
SICUREZZA SOCIO-ECONOMICA DEL
NOSTRO PAESE , METTENDO
A SERIO RISCHIO
ANCHE GLI EQUILIBRI
DELLO STESSO SISTEMA
DEMOCRATICO , E'
GIUNTO IL MOMENTO
IRRINUNCIABILE DI INTERVENIRE
CON LA MASSIMA
URGENZA E DUREZZA
E DETERMINAZIONE PER
DIFENDERSI DALL' AGGRESSIONE DI
QUESTI MALI ; A TAL FINE
E' ASSOLUTAMENTE NECESSARIO
CHE PARLAMENTO E
GOVERNO PRENDANO RESPONSABILMENTE E
SENZA INDUGI GLI
OPPORTUNI ED EFFICACI
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI ED
OPERATIVI PER AFFRONTARE
E DEBELLARE TALI
FENOMENI , ATTRAVERSO UN
RAFFORZAMENTO QUALITATIVO E
QUANTITATIVO DEI MEZZI
E DEL PERSONALE
APPARTENENTE AGLI ORGANI
ISTITUZIONALI ( GIUDIZIARI
, FINANZIARI E FORZE
DELL'ORDINE ) PREPOSTI ALLA
LOTTA CONTRO LA
CRIMINALITA' .
PER FAR QUESTO
, LA POLITICA
DEL GOVERNO ,
NELLA PERSONA DEL
SUO CAPO , COME ANCHE RIGUARDO AI
RAPPRESENTANTI DELLE FORZE
PARLAMENTARI , A FRONTE
DELLA PERICOLOSITA' SULLA
SICUREZZA PUBBLICA ,
NONCHE' DEI GRAVISSIMI
DANNI ARRECATI ALLA
ECONOMIA E ALLE
FINANZE DEL PAESE ,
NON
POSSONO PIU' AVANZARE
SCUSE DI IMPOSSIBILITA' AD
INTERVENIRE NEL MODO
PIU' CORRETTO E
PROFICUO , A
CAUSA DI CARENZE
DI RISORSE ECONOMICHE
, DOVUTE AL LA CRISI
CONTINGENTE , O A
CAUSA DI PRESUNTE
NECESSITA' DI INTERVENTI
SU ALTRE QUESTIONI E
RIFORME LEGISLATIVE (
PALESEMENTE NON PRIORITARIE
E CERTAMENTE NON
PIU' URGENTI RISPETTO AI
SUDDETTI PROBLEMI ) ,
ALTRIMENTI , STANTE LE LORO
RISPETTIVE RESPONSABILITA' POLITICHE
E ISTITUZIONALI , SAREBBERO RITENUTI
INDIRETTAMENTE " COMPLICI
" DEI FAUTORI
DI QUESTI MALI
E PORTEREBBERO SULLA
LORO COSCIENZA LE
CONSEGUENZE PER I
GRAVISSIMI DANNI PROVOCATI
SU TUTTE QUELLE
PERSONE CHE VENGONO
GIORNALMENTE COLPITE NELLA
PROPRIA INCOLUMITA' E
NEI PROPRI BENI .
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