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lunedì 29 febbraio 2016

SCIE CHIMICHE ?





                A  proposito delle scie bianche prodotte dagli aerei .

Io sono un cittadino di normale cultura ,  come lo sono in milioni di persone in questo Paese , che registrano nei cieli di talune città ( non in tutte ) che alcuni aerei in volo lasciano scie bianche di gas molto consistenti , che rimangono fisse come binari nel quadro celeste , per diverso tempo........Ora , ci domandiamo noi , che non siamo molto competenti in materia, ( tanto meno io )  : di quali sostanze sono composte queste scie ? Sono solo condensazioni di vapore acqueo ? Vi sono sostanze gassose di natura chimica o biologica  che possono essere dannose ed inquinanti ?  A queste domande sono state date alcune risposte da parte di persone competenti in materia aeronautica e ambientale , la quali hanno escluso formalmente l’ipotesi di scie chimiche ?  Pertanto ,  Io ho voluto conoscere il parere espresso in Wikipedia , l’enciclopedia libera , ed ho appreso che da enti governativi e comunità scientifiche , esperti in meteorologia e a seguito di interrogazioni parlamentari ,  è stato ripetutamente dimostrata l’assoluta inconsistenza  e incoerenza scientifica in merito alle asserzioni attinenti  alla possibilità che tali scie siano composte da sostanze chimiche , o comunque dannose e inquinanti , o anche per stimolare le precipitazioni piovose ,  e  che invece esse siano solo di “ vapore acqueo “ …….Ma le cose stanno proprio così ?

A tal proposito  , ho voluto consultare  internet  e aprire uno dei tanti siti  e precisamente il sito :


nel quale tale argomento viene trattato in modo esplicito  e particolareggiato  . Nel testo si dice che     “ ufficialmente” , le scie chimiche non esistono, in quanto nessuna istituzione o governo ha mai ammesso la loro esistenza. Come è stato detto nelle sezioni precedenti, però, esistono dei documenti ufficiali nei quali vengono menzionate.

A questo punto  mi chiedo : dato che tale fenomeno è diventato negli ultimi tempi cosi vistosamente prodotto  e in proporzioni tali che nessuna persona di buon senso  può asserire siano trascurabili , perché il Governo italiano , gli Organi Parlamentari , non  rendono pubblica , attraverso un “documento ufficiale” ,  una spiegazione scientifica su  tutto ciò ?  Perché i partiti ( di sinistra , di destra , di centro ) attraverso i propri organi di stampa e di informazione  e lo stesso Movimento cinque stelle , attraverso il blog ,  non  esprimono pubblicamente il loro parere , al fine di tranquillizzare  in modo convincente e definitivo tutta la popolazione , che ha il sacrosanto diritto di conoscere la  VERITA’  DEI  FATTI ??
Dobbiamo solo occuparci  ed  essere  assillati , per giorni  e per mesi , della questione delle “ unioni civili “  o delle “manovre “ politiche partitiche  di maggioranze ambigue , che non interessano affatto la maggioranza di noi cittadini italiani ?  Siamo diventati tutti dei “ Pecoroni “  , senza cervello ?   Alcuni di noi , sono soltanto dei “fanatici fautori di complotti “  ?  siamo spostati di mente  da curare con terapie psichiatriche ? …….Il  SILENZIO  istituzionale e politico su  tutta questa faccenda  potrebbe  essere interpretato come una  “questione riservata  ad atti di non dominio pubblico “   e quindi  da tenere segretamente misteriosa ….mentre  l’indifferenza di tanti cittadini non può non essere interpretata se non come “ imbecillità “ delle masse popolari .
Se non sono  “aerei di linea  “ , se non sono “ arei militari “ ,  allora sono  aerei , velivoli di altro tipo , quelli che lasciano le scie bianche  . Di quali tipi di aerei si tratta ?  Chi  dispone di tali mezzi ?   E  se anche fossero scie composte soltanto di “vapore acqueo “ ( innocuo ) , per quale motivo non vengono  spiegati “ufficialmente “  i motivi , le finalità che si propongono  di realizzare coloro che pongono in essere tali fenomeni ?


Utilissime  informazioni possono   essere  acquisite  attraverso  il  video-documentario  : 





Papa Francesco , alzando lo sguardo in cielo e vedendolo segnato da numerose strane scie bianche , anch’egli si sarà sicuramente chiesto il perché ; Sua Santità si sarà certamente informata per sapere di più preciso circa il fenomeno  e certamente , si spera , che abbia ricevuto da chi di dovere risposte esaudienti  e tranquillizzanti .  Se  sì , anche noi  umili sudditi desidereremmo avere una risposta   e possibilmente da Papa Francesco  una sola parola che ci faccia stare più tranquilli e fiduciosi  , che  le scie  non  siano una barriera per non far scendere dal cielo gli Angeli del Signore.    

domenica 14 febbraio 2016

LA RECESSIONE ECONOMICA E SOCIALE



      

                                    LA  RECESSIONE  ECONOMICA  E  SOCIALE

La  “ recessione  economica “  , che  sta  investendo  molti  Paesi  in tutto  il  mondo ,  è un  fenomeno  che può derivare  da  due  generi di motivi :
a ) da un calo di produttività  determinato  da  condizioni  sfavorevoli  ad  investimenti in attività di lavoro ;
b )  da  un  calo  dei  consumi , determinato da una diminuzione della domanda , anche  in presenza di  una  produzione ancora sostenibile.
In entrambi i casi ,   il  fattore  principale  che  li determina  è  quello di natura “ economico-finanziaria “ ;  per  meglio dire ,  è  la  “politica economica “ di  un  Governo   , che , se non corretta , si rivela  come concausa della recessione , congiuntamente agli effetti prodotti da  un  sistema , a livello globale , che  agisce  nel  mondo finanziario , monetario e azionario , con attività puramente speculative .
Riguardo alla produttività , la produzione di beni e servizi ,  il calo può determinarsi attraverso  imposizioni fiscali molto onerose , carenze  di progettualità , mancanza di regole a tutela della qualità dei prodotti  , a garanzia  di una regolare competitività;
Riguardo  ai consumi , cioè alla domanda , la causa del calo può attribuirsi  ad una cattiva , iniqua gestione politica  delle risorse  economiche ed umane , nonché  a  irrigidimenti  del  sistema bancario  nella erogazione dei prestiti  nei confronti di imprese e di famiglie ;  fattori entrambi che generano  deflazione , profondi squilibri fra ceti sociali  e quindi disoccupazione , povertà ;
Non  può essere vero che  la disoccupazione sia un fenomeno che derivi  solo dalla impossibilità reale di offerte di lavoro , in quanto che , basta volerlo vedere , di possibilità di lavoro ve ne sono sempre e per tutti ; né possono essere avanzate giustificazioni  sul fatto che non sono sufficienti le risorse finanziarie pubbliche , in quanto che , se  i progetti  su  opere produttive di beni e di servizi pubblici sono tecnicamente ben strutturati ,  ad  essi corrispondono sempre  riscontri remunerativi  di tipo economico-finanziario , oltre che dal punto di vista sociale .  
 Nella vita sociale di una comunità le esigenze di miglioramento  e di sviluppo non mancano mai ;   le iniziative di lavoro , anche se non riguardanti il settore della grande industria , possono essere trovate nel settore del terziario , delle infrastrutture in opere pubbliche, nella edilizia popolare  e in tante altre utili attività.  Chiaramente , investimenti economici e finanziari che siano tesi a rendere migliore la qualità della vita sociale  e a creare maggiori e migliori condizioni di sviluppo e di crescita per un Paese .



CALO  DEMOGRAFICO  E  MIGRAZIONE
Negli ultimi anni  in Italia  si è registrato un sensibile  calo demografico , un fenomeno allarmante dovuto ad un numero inferiore di nascite rispetto alle morti , peraltro anch’esse in  aumento, nonché  un aumento progressivo di giovani emigranti in Paesi esteri .  
Un  sempre maggior numero di cittadini anziani e vecchi rispetto ai giovani  viene a determinare inevitabilmente un aggravio degli oneri  pubblici  di spesa  previdenziale , nonché assistenziale , che non sono compensati  da sufficienti  introiti  contributivi  derivanti da rapporti di lavoro , in essere e in divenire , appunto a causa delle diminuite possibilità di  impiego nel mondo del  lavoro specialmente per le classi giovanili .
La conseguenza  è  che andranno sempre più diminuendo  quelle risorse economiche  che dovrebbero derivare dai contributi previdenziali versati durante i rapporti di lavoro , ma che diminuendo questi ultimi , non riusciranno  a   garantire  nel futuro , nei confronti  di chi è rimasto ,  importi pensionistici   sufficientemente adeguati al costo della vita.
  In tale contesto , il fenomeno della migrazione  da quei  Paesi  che sono in guerra , verso il nostro Paese e in Europa ,  dovrebbe  costituire per l’Italia  non un problema , bensì una risorsa , sol che venga a determinarsi una vera  e  reale  politica economica e sociale , volta anche ad una graduale  integrazione dei migranti  sia dal punto di vista sociale che da quello  produttivo del lavoro , ma soprattutto  a trattenere i giovani italiani ,attraverso offerte di nuove interessanti opportunità , nella ricerca , nel  progettare e realizzare interventi di  attività  di  lavoro  in  opere  pubbliche , investendo le opportune risorse finanziarie  e agevolando sotto il profilo fiscale ogni attività che risulti produttiva per le imprese e per la vita sociale.





 Il settore bancario costituisce un ruolo  indispensabile , importantissimo , la cinghia di trasmissione  fra  l’apparato politico ,  pubblico-istituzionale , e  le  attività  private e sociali .  Soltanto se  le finalità del sistema creditizio sono principalmente rivolte  a  sostenere  investimenti produttivi di beni e servizi , possono  creare  un circuito virtuoso  fra  sistema finanziario  e attività  economiche di sviluppo industriale , commerciale , sociale .
 Infatti , se  diversamente gli obiettivi  del sistema bancario si rivolgono  principalmente  a quelli di tipo speculativo , finanziario , azionario ,  - così come sta accadendo da diversi anni nella maggior parte del sistema mondiale  bancario e di società finanziarie , sono e saranno inevitabili le  conseguenze negative  che colpiscono  e  mineranno  sempre più  non solo la stabilità del sistema stesso , ma anche – purtroppo – determineranno  sempre maggiori e  profondi e pericolosi sconvolgimenti  nei contesti sociali  e danni irrimediabili  nella economia di  imprese e di famiglie.