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martedì 31 gennaio 2017

IL REDDITO DI CITTADINANZA



 
                                        IL  REDDITO  DI  CITTADINANZA

Il “ reddito di cittadinanza “ può bene realizzarsi , senza incidere sul debito pubblico. Cioè finanziandolo con le somme ricavate dalla lotta alla evasione fiscale . Il fenomeno della evasione e della elusione fiscale può essere efficacemente combattuto soltanto attraverso misure legislative ed operative drastiche ed invasive , ma anche  molto ridimenzionato , attraverso una reale incentivazione al pagamento delle tasse , facendo corrispondere alle tasse e imposte pagate , anche opportune importanti detrazioni fiscali , relative a determinate spese sostenute e indispensabili alla vita civile e familiare . Spese rilevate in sede di dichiarazione dei redditi e operabili nel calcolo del reddito imponibile . Tale sistema determinerebbe un alleggerimento del peso fiscale sul reddito , quindi oggettivamente e in pratica un abbassamento di tasse con un reddito più sostenuto, però legando tale beneficio alla formulazione e produzione di ricevute fiscali e fatture , che verrebbero sicuramente e per più convenienza maggiormente richieste dal cittadino utente al momento dell'acquisto di beni o dei servizi fruiti .
Inoltre , in contrasto alla evasione fiscale andrebbero rese ben più severe le pene nei confronti degli evasori , sia sotto l’aspetto delle restrizioni penitenziarie , sia riguardo alla confisca dei beni ; andrebbe reso più potente ed efficiente , in risorse umane professionali e strumentali , l’apparato statale investigativo fiscale e organizzativo in cooperazione con organi istituzionali degli altri Stati europei , nonché quello giudiziario per la repressione del fenomeno criminale.
 Il tutto determinerebbe  un aumento complessivo del gettito fiscale e delle entrate per l'Erario  ed altresì , un miglioramento della vita sociale per milioni di cittadini , e specialmente , attraverso il reddito di cittadinanza , per coloro che sono privi di reddito.
 Conseguentemente , una incentivazione ai consumi  , maggiori investimenti d’impresa ,  maggiori opportunità di lavoro  , una ripresa e  crescita economica e sociale .
Evasione fiscale, in Italia vale 180 miliardi.
Galeotto non fu lo scontrino: la mancata emissione di scontrini e fatture incide per appena il 3,5% sul totale della mostruosa evasione fiscale in Italia, stimata nel 2015 in 177,2 miliardi di euro.
A leggere le cifre dell’evasione fiscale che stanno dietro l’indagine sui capitali occultati nelle società offshore dei paradisi fiscali da vip e potenti, si scopre che le somme sottratte al fisco dalle piccole imprese e dai lavoratori autonomi, spesso rimproverati di eludere l’emissione di scontrini e fatture, sono minime rispetto a quanto sparisce a causa dell’evasione di altri soggetti economici.

Una ricerca Krls Network of Business Ethics, effettuata per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani, mette al primo posto tra gli evasori gli industriali (34,2%) seguiti da bancari e assicurativi (31,7%), commercianti (11,8%), artigiani (9,4%), professionisti (6,5%) e lavoratori dipendenti (6,4%).

Queste percentuali, tuttavia, non dicono ancora tutto rispetto alle origini e alle responsabilità del buco nero che grava sul nostro fisco. Il grosso dell’evasione viene dall’economia criminale: la mafia e la malavita organizzata sottraggono alle casse dello Stato una somma oltre dodici volte superiore a quella imputabile a lavoratori autonomi e piccole imprese, così come sono ben più alti gli ammanchi derivanti dall’economia sommersa, dalle grandi aziende e dalle società di capitali.
                         Ecco quanto si evade in Italia  , categoria per categoria.
Economia criminale: evasione fiscale per 78,2 miliardi
Dei quasi 180 miliardi sottratti al fisco, la fetta più sostanziosa è dovuta al peso delle mafie sull’economia del Paese. Si stima, sulla base del presunto giro d’affari, che le grandi organizzazioni criminali italiane e straniere abbiano prodotto, per il solo 2015, un’evasione d’imposta pari a 78,2 miliardi di euro. Un fenomeno che colpisce ormai non più solo il Sud del Paese: le mafie, comprese quelle di origine russa o cinese, si spostano laddove circolano maggiori capitali, e nel Nord Italia l’economia criminale è cresciuta in un anno del 18,7 per cento. Segno di un sempre più esteso controllo del territorio.
Grandi compagnie: evasione fiscale per 40,2 miliardi
Il secondo fardello in ordine di peso sui bilanci dello Stato è rappresentato dalle grandi aziende, che sottraggono al fisco italiano 40,2 miliardi di euro l’anno. Ufficialmente, le big company sono in crisi come il resto del Paese, e nel 2015 una su tre ha chiuso il bilancio in perdita. Le cento maggiori compagnie operanti in Italia hanno complessivamente ridotto del 17,3% le imposte dovute all’erario rispetto all’anno precedente.
In realtà, molti capitali vengono sottratti al fisco attraverso sofisticate manovre elusive. La quasi totalità delle grandi compagnie – il 94% – abusa di pratiche di transfer pricing internazionale e sposta i capitali verso società off-shore e facendo ricadere la tassazione nei paesi con minori o nulli controlli fiscali. I soldi volano all’estero ancora prima di essere annoverati tra le entrate delle casse pubbliche, approdando spesso in conti protetti nelle banche dei paradisi fiscali in tutto il mondo , difficilmente accessibili al fisco.
Economia sommersa: evasione fiscale per 34,3 miliardi
L’economia sommersa è il terzo buco della finanza pubblica, in grado di risucchiare ogni anno una somma pari a circa 34,3 miliardi di euro. In Italia esiste un esercito di lavoratori in nero, composto da quasi tre milioni di persone. Di questi, 850 mila hanno anche una regolare occupazione per la quale versano le tasse dovute, ma arrotondano lo stipendio con un secondo o terzo lavoro non dichiarato.
Società di capitali: evasione fiscale per 18,3 miliardi
Le società di capitali, con un’evasione fiscale nel 2015 stimata intorno ai 18,3 miliardi di euro, sono la quarta area ad incidere sugli ammanchi nelle casse dello Stato. Incrociano i dati delle circa 800 mila società di capitali attive in Italia, escluse le grandi compagnie, emerge che oltre tre su quattro (il 78%) dichiara redditi negativi o miserrimi (meno di dieci mila euro l’anno) e almeno la metà (51%) non versa le imposte dovute. Per evitare accertamenti fiscali, molte chiudono ogni cinque anni, o utilizzano prestanome fittizi per eludere il fisco.
Artigiani e commercianti: evasione per 6,2 miliardi
La Guardia di Finanza ha accertato che in Italia non viene emesso uno scontrino su tre. I controlli fuori dai negozi, tuttavia, rischiano di essere solo uno specchio per le allodole, se si considera che i lavoratori autonomi e le piccole imprese rappresentano l’ultima ruota del carro in fatto di evasione fiscale.
A conti fatti, la mancata emissione di fatture da parte degli artigiani e di scontrini da parte dei negozianti ci costa ogni anno 6,2 miliardi di euro, ossia il 3,5% dell’evasione fiscale totale del Paese.


sabato 28 gennaio 2017

Il mondo virtuale del WEB




                             Il  mondo virtuale del Web
La “ coscienza “  .  il “ pensiero “ , si sa ,  sono entità astratte , immateriali , immanenti in ciascun essere umano, in modo diverso da individuo a individuo . Note caratteriali personali  che in questi nostri tempi trovano perfetta collocazione , immedesimazione ed espressione  in quello che viene definito il  “ mondo virtuale “ del web , in “facebook “ e in altre simili forme di comunicazione.  In questo tipo di mondo astratto , l’essenza delle cose è data , falsamente ,  dall’immagine stessa di esse ; attraverso la immaginazione tutto può essere costruito e contestualmente divenire “ reale “ ; potenzialmente non esistono filtri , remore , inibizioni , ostacoli fisici o condizionamenti di natura emotiva , che in qualche modo e in circostanze normalmente diverse  possano determinare un freno  alle proprie manifestazioni di idee , ai propri impulsi interiori . Quindi , il Web è il mezzo più efficace per realizzare ogni libertà di espressione , di comunicazione e di diffusione.  Ma è anche il mezzo attraverso il quale possono rivelarsi i più profondi aspetti dell’animo umano , contenuti nello stesso subconscio individuale . Costituendo ciò  una duplice possibilità , quella  di poter rivelare senza riserve e limiti , agli altri e a noi stessi tutto ciò che pensiamo e valutiamo su persone e cose ,  ritenendo di poterlo fare finalmente senza inibizioni o paure o riserve mentali . Ma purtroppo anche in modo irresponsabile , non sapendo ,  oppure colpevolmente  volendo disconoscere le conseguenze negative , anche molto gravi , che da certe nostre comunicazioni potrebbero essere generate in danno di altre persone.
Note :
RICERCA Perché sui social diamo il peggio di noi? Una recente indagine condotta dall’azienda russa specializzata in software per la sicurezza informatica, Kaspersky Lab, conferma che i social causano, in molte persone, sentimenti negativi, e prova a spiegarne il motivo: la caccia ai “like” innesca un processo di rabbia e risentimento in coloro che non hanno ricevuto tutti i “mi piace” che si aspettavano per un post. Il 42% delle persone intervistate ammette di provare gelosia nei confronti degli "amici" per questo motivo.

I MOTIVI PSICOLOGICI Le manifestazioni dell’odio in Rete sono tante e a tutti i livelli. Ogni spunto è buono per replicare in tono polemico o manifestare, senza alcuna remora, la propria avversione profonda per idee, fatti o persone. Quali meccanismi scattano, nella testa delle persone? Lo abbiamo chiesto al prof. Giuseppe Riva, professore ordinario di Psicologia presso l’università Cattolica di Milano e responsabile delle ricerche sulle applicazioni cliniche della Cybertherapy dell’Auxologico di Milano per il quale sta seguendo il progetto “Cave” di Realtà Virtuale immersiva a scopo terapeutico e riabilitativo. "Le motivazioni sono diverse. il presupposto è che la manifestazione dell’odio è una risposta a un evento avvertito come emotivamente spiacevole. E se nelle vita reale abbiamo imparato a controllare le emozioni che potrebbero diventare potenzialmente distruttive, come l’odio appunto, nel mondo virtuale ciò non accade perché in Rete la corporeità non esiste".
Spieghiamo meglio: "Il mio corpo reale, la mia gestualità, il mio sguardo, la mia mimica facciale sono del tutto invisibili all’altro, così come io non avrò nessuna percezione della sua corporeità. Dunque, qualunque reazione io abbia, l’altro non la vedrà. Esplicitare in faccia a una persona il proprio odio e disappunto è molto diverso che farlo su Facebook o tramite sms (il concetto è lo stesso). Quando esprimo disprezzo nei confronti di qualcuno che ho davvero di fronte, avvertirò il suo disagio, la sua disapprovazione e in me si attiverà una sorta di controllo implicito. La ragione è molto semplice, è legata a come siamo fatti. Dipende dai neuroni specchio, cellule nervose che risuonano nel nostro cervello proprio come se a compiere quel gesto, ad avere quella reazione, fossimo noi in prima persona. E ciò determina una diversa modulazione delle emozioni. Niente di tutto ciò avviene, invece, ovviamente in Rete. Il corpo non c’è e, in alcuni casi, non si compare neppure con nome e cognome, perché ci si nasconde dietro pseudonimi o caricature. Ci si sente così ancora più protetti e al riparo da qualunque possibile ripercussione. Quindi ci si concede tutto, senza limiti e non si avvertono gli effetti devastanti dell’odio. Anzi, paradossalmente, più è forte e radicale il nostro astio, minore sarà l’impatto emotivo che avvertiamo.
È come se fossimo preda di una specie di escalation che ci permette di dire qualunque cosa e alla fine niente ci turba più. Inoltre, esiste anche l’effetto contagio: più il gruppo inizia a spararla grossa, più si segue il gregge. Lo stato emotivo generale è contagioso in genere, anche nella vita reale, ma in rete tutto questo è amplificato. Inoltre, più il sentimento è omologato, ossia più persone provano la stessa emozione, meno si risulterà visibili nelle proprie manifestazioni. Così, mimetizzandosi nella massa, scompare del tutto anche il proprio senso di responsabilità.

Il web rappresenta sempre più un’occasione ghiotta per esprimere il proprio disagio, sintomo di un clima diffuso di insoddisfazione e del desiderio di sfogarsi senza, si pensa erroneamente, alcuna conseguenza. È un mezzo per dire la propria su tutto, spesso senza avere idee precise o conoscenze appropriate. La rete è un “bar sport” di dimensioni colossali in cui le distanze culturali e sociali sono del tutto scomparse e in cui i propri sentimenti di disappunto si possono esprimere su qualunque cosa e su chiunque con estrema disinibizione. È insomma un modo economico e semplice per dar sfogo al proprio disagio.
Peccato però che spesso si dimentichi che “scripta manent”  e che il proprio giudizio perentorio e negativo resti lì, anche se io ho cambiato idea l’attimo dopo. E anche se non mi sono minimamente reso conto del meccanismo deleterio che ho innescato o a cui ho partecipato con grande leggerezza.

giovedì 26 gennaio 2017

IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE

iovedì 5 gennaio 2017

IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE



                                      
          IL  RISVEGLIO  DELLE  COSCIENZE  

 http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/302523/il-risveglio-delle-coscienze-2/
La comunicazione , l’informazione è la principale fonte di conoscenza  e quindi  di evoluzione sociale e culturale .
Informarsi è un dovere , ma essere informati è un diritto.
 Martin Luther King  ha detto :
“Non dobbiamo avere paura della cattiveria dei malvagi , ma del silenzio degli onesti “
“ Ignorare il male equivale ad esserne complici.”
“ Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla.”
L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia, ovunque.”
                         IL  NUOVO  ORDINE  MONDIALE                       
Conseguenze perniciose per la vita sociale , per i diritti e le libertà dei cittadini ,  colpiranno ancora e sempre di più milioni e milioni  e forse miliardi di persone  ?  Questo potrebbe accadere se il “Progetto “ del dominio del mondo , da parte di minoranze straricche e potenti ,  non verrà in tempo bloccato da una generale rivolta delle coscienze popolari contro gli interessi speculativi ( finanziari e politici ) dei  “ Poteri  forti “ .
David Rockefeller   
               Think tank
                 Commissione Trilaterale
Questi  gruppi rappresentati da individui , quelli occidentali con giacca  e cravatta e quelli orientali  con tunica e copricapo ( Kandura e  guthra ) , utilizzando i potenti mezzi della politica e del denaro , nonché con la violenza delle armi ,  hanno già assoggettato e lo faranno ancor più intere popolazioni nel mondo , attraverso l’accaparramento di risorse energetiche ( gas e petrolio ) , attraverso la produzione e  l’uso di strumenti tecnologici più avanzati, con cui controlleranno  e orienteranno le abitudini , i bisogni e i desideri delle persone . Questi potenti individui, attraverso la immissione nei mercati , a condizioni di vendita apparentemente favorevoli ,  di prodotti di largo consumo , anche  sofisticati  , renderanno sempre più  milioni e milioni di persone psichicamente dipendenti all’uso di tutti quei mezzi , di quegli oggetti che stimoleranno maggiormente i desideri , le curiosità individuali , sino a farli sembrare indispensabili per la vita di ogni giorno, a indurli ad  indebitarsi fortemente e quindi a renderli maggiormente manovrabili, mentre loro trarranno  i maggiori guadagni e proficue speculazioni. 
Ma  soprattutto essi maggiormente accresceranno , attraverso il potere finanziario , anche il loro potere di manovrare le politiche degli Stati . Utilizzeranno le politiche dei  Governi  per realizzare le loro mire espansionistiche  e il possesso delle risorse sui territori di quei Paesi , che verranno man mano  sottomessi  , e se il caso lo richiedesse , come già detto ,  anche con la forza e la violenza delle armi.
 Infatti , essi , per raggiungere tali scopi , useranno sempre più  in modo cinico e spregiudicato sia il ricatto economico e l’asservimento nei confronti delle persone in maggiore  difficoltà , nonché il ricorso alle guerre e ai conflitti sanguinosi , ignorando le orrende tragedie che per tali fatti  saranno patite dalle popolazioni rimaste vittime e fenomeni allarmanti di emigrazioni
Soltanto un generale risveglio delle coscienze , una rivoluzione culturale , etica e morale della società , delle comunità sociali , può generare una tempestiva reazione di tutte masse popolari , cominciando  con una seria e decisa opposizione  alla invasione  speculativa degli interessi di questi gruppi potentati , modificando progressivamente e sensibilmente i propri comportamenti e abitudini individuali nella vita sociale , riportando al centro dell’esistenza umana i fondamentali valori etici e morali ,  del rispetto reciproco della vita e della dignità della persona, del ripudio ad ogni uso di sostanze alienanti e che alterano l’equilibrio psicofisico dell’individuo , rendendolo schiavo del loro uso e oggetto di sfruttamento e fonte di arricchimenti illeciti , che alimentano massicce  speculazioni  criminali  ;  riducendo o modificando la tipologia dei consumi verso certi prodotti , specie riguardo a tanti beni posti strumentalmente sui mercati da grosse aziende industriali .
 E’ indispensabile modificare  i comportamenti sociali , individuali nei confronti della politica , attraverso più opportune  scelte elettorali, da canalizzare su proposte e programmi di ripristino di valori di vita sociale basati sui reali e fondamentali bisogni umani , di progresso civile e pacifico , di convivenza democratica . Soltanto così si  può evitare che il “ Progetto “  giunga al suo  fatale compimento ; che avverrà purtroppo quando  gli stessi potentati riusciranno a diventare dominatori in assoluto sui popoli della terra , ridotti ormai all’obbedienza , e quando troveranno fra loro  la convenienza per un reciproco compromesso sulla spartizione delle risorse del mondo .
Però , se questo accordo e compromesso non si verificasse , allora  potrebbe accadere anche che , a cagione della loro satanica bramosia di potere , essi , scatenando  in modo irreversibile conflitti cruenti , finirebbero con il  perdere il controllo dei loro tremendi strumenti di morte,  determinando la  distruzione di se stessi e di tutta la razza umana.
I banchieri , le società finanziarie , i gruppi affaristici  e i politici  collusi , ci vogliono ciechi , ci vogliono  sordi , ci vogliono muti e ciechi  e sordi e muti diventeremo e forse già stiamo diventando , noi cittadini , non vedendo lo strapotere finanziario e speculativo , che essi esercitano ogni giorno , continuamente , progressivamente , su ogni attività umana  ;
non udendo le voci imploranti di moltitudini crescenti di esseri umani costretti in condizioni di gravi sofferenze e di povertà assoluta ;
non protestando di fronte alla protervia dei ricchi e potenti , alle ingiustizie da loro perpetrate , usando furbescamente lo strumento politico e di apposite leggi  fatte  per i loro interessi , per calpestare i diritti sociali , per umiliare la dignità del lavoro;
allora , se noi cittadini non apriremo in tempo gli occhi , le orecchie e la bocca , da ciechi , sordi e muti , diventeremo irreparabilmente  servi dei loro poteri, sempre più forti , di coloro che si sentiranno maggiormente legittimati ad agire , a causa della nostra  cecità , della nostra sordità , del nostro mutismo , dei nostri servili silenzi e consensi . 
Sì , perché  a volte i consensi si trasformano in  servilismo . Anche se per la maggior parte dei casi i consensi di molti cittadini verso questo o quel personaggio politico , verso le sue affermazioni , verso i suoi progetti ,  nei confronti dei suoi comportamenti , sono indotti inizialmente da un reale bisogno di fiducia , dalla esigenza  di poter continuare ad avere la speranza che finalmente questo o quel personaggio riesca a tradurre nella realtà  tutte quelle promesse , tutti quei progetti da altri e da sempre  propagandati, ma mai realizzati .
Ma il tempo è stato sempre un irriducibile rivelatore della realtà e a volte fatalmente anche di certe verità . Se le promesse sono costituite da belle e colorate bolle di sapone , prima o poi esse scoppiano miseramente , lasciando il vuoto e la delusione . Se dalle parole i fatti che seguono  si dimostrano diversi  rispetto ai programmi enunciati  e negativi rispetto alle aspettative , le reazioni di contrasto da parte di molti cittadini  possono essere più o meno forti , anche se purtroppo sono spesso tardive e quindi  inefficaci .  Mentre  il cambio di passo del personaggio politico sul  programma originario , si rivela  essere un progetto  a favore degli interessi di un’altra parte della cittadinanza , solitamente minoritaria , ma benestante e privilegiata  ; interessi che palesemente sono completamente diversi , se non anche  proprio opposti  a quelli di carattere sociale.
Le conseguenze negative  di tali fenomeni di carattere sociale e politico  ricadono sempre pesantemente e inevitabilmente su quelle fasce di popolazione , anch’esse  minoritarie , ma che sono le più  bisognose di aiuto , di assistenza , di sostegno economico e sociale.
Le situazioni  vengono ad assumere  gradi di criticità  notevoli , drammatici  e pericolosi , allorquando le condizioni di precarietà e di sofferenza si allargano e penetrano , interessando anche  fasce di popolazione  fino a quel momento non colpite  da contingenze economiche molto gravi , tali da rendere  molto fragili e insicure , difficili le condizioni di vita.
 A quel momento sarà  imprevedibile ciò che potrebbe accadere , anche se i casi ipotizzabili sono due ; in un caso  , una rivoluzione  popolare violenta contro il sistema  , con conseguenze  drammatiche e forse anche cruente con  il rischio dell’avvento di un  regime assoluto ed autoritario ; nell’altro , un asservimento sociale sempre maggiore verso il sistema , ormai consolidato nei suoi poteri e padrone su ogni attività umana , destinata ad essere definitivamente condizionata e a lavorare e produrre a favore degli interessi delle classi sostenitrici del sistema stesso.
RISVEGLIAMO  LE  NOSTRE  COSCIENZE
Siamo sempre in tempo per evitare  che in un prossimo futuro  possano realizzarsi certe drammatiche  situazioni , che difficilmente  potranno essere risolte senza danni e sofferenze  ulteriori per le persone più deboli e indifese e per il futuro delle nuove generazioni.
               LA  BOLLA  FINANZIARIA  e il fallimento della giustizia sociale
Vogliamo continuare a sostenere Governi che favoriscono interessi speculativi finanziari , piuttosto che l'economia reale ?
Le banche , la speculazione finanziaria , gli interessi azionari , i titoli in borsa , le società di rating , sono queste le forze motrici dell'economia mondiale ? Che hanno in mano le sorti economiche di milioni e milioni di esseri umani ,di famiglie , di imprese ? Sono soltanto gli interessi speculativi a dettare le leggi della economia ? A stabilire il valore delle capacità intellettuali e fisiche , di lavoro delle persone ? A determinare le sorti della loro vita sociale , del loro futuro ? Se questa è la triste verità , se l'umanità non reagirà in tempo , anzi continuerà a lasciare a loro gestire il proprio destino , non è difficile pensare che potrà essere sufficiente , in un prossimo domani , la puntura di uno spillo a far scoppiare , come già è capitato , una " grande bolla speculativa " , con fallimenti a catena , con conseguenze terribili sulla economia reale di tanti Paesi , sul mondo del lavoro , sullo stato sociale di tante famiglie. Se le popolazioni prendono , in tempo , coscienza di questo grande pericolo , imponendosi sui governi , sulla loro politica , allora potranno essere prese delle misure opportune , per ristabilire le funzioni degli istituti bancari e finanziari , riportando buona parte delle loro attività verso i finanziamenti produttivi , nel mondo del lavoro , nell'economia reale dei mercati , fermo restando altri legittimi interessi istituzionali ed anche di tipo speculativo finanziario , in un campo distinto da quello prettamente commerciale.
                                          L’  I T A L I A
L ‘ ITALIA  può  ritenersi  un Paese privilegiato .
L ‘ Italia  è un Paese che dopo una dittatura ( circa venti anni ) e una guerra   ( 1940/1945) , nella quale è rimasto sconfitto , ha saputo darsi una “ Costituzione “  , una Democrazia , una Repubblica Parlamentare , un Ordinamento Giuridico fra i migliori al mondo , in ragione di una rinnovata presa di coscienza popolare e politica e di una ammirevole  capacità  e volontà di risorgere , resa possibile ,  anche e soprattutto  , in virtù di patrimoni  culturali di altissimo pregio e provenienti da fonti  di più diverse civiltà , ricevute e acquisite nei secoli , e che hanno lasciato sul nostro territorio tracce indelebili.
Una Costituzione e una Democrazia , il cui impianto si fonda non solo su principi di elevato valore  morale e sociale , bensì anche su presupposti giuridici e politici che garantiscono, “ autonomia del Poteri Istituzionali “ ,  ( Legislativo, Esecutivo , Giudiziario ) , “ equilibrio compensativo  e di controllo “ , bicameralismo paritario ,  fra gli Organi Legislativi ( Camera e Senato ) , nonché poteri di vigilanza e di controllo da parte di altri preposti Organi dello Stato .
E ‘ pur  vero che dal 1948  ad oggi , di acqua sotto i ponti ne è passata molta , e che gli aspetti , le trasformazioni della vita sociale richiedono nuove e diverse esigenze , più adatte ai ritmi  e alle tipologie delle attività  sia di carattere economico e sociale , come anche  di carattere politico . Per questo , negli anni ,  è stato ritenuto opportuno di apportare diverse e talune modifiche per riformare alcune  norme della seconda parte della  Costituzione , ma con l’accortezza di non intaccare l’impianto  di “garanzie  costituzionali “ , che sono i fondamenti del nostro Sistema Democratico.
Il funzionamento degli Organi dello Stato , in specie riguardo a quelli amministrativi-burocratici , effettivamente ha spesso registrato carenze , inadeguatezze , complessità , che hanno reso le vita sociale dei cittadini ed imprese  irta di ostacoli , difficile ,  e che sono state  impeditive rispetto alle iniziative di rinnovamento strutturale e funzionale  delle aziende stesse e chiaramente  anche riguardo alle prospettive di crescita economica del Paese.
A  ben considerare con onestà  le cose , tutto  ciò non può e non deve essere imputato a mancate riforme che avrebbero dovuto  e dovrebbero ora essere fatte sull’impianto costituzionale riguardo alla composizione e alle funzioni di organi fondamentali quali quelli di Camera e Senato , bensì  deve essere addebitato , in primis ,  alle complesse , farraginose  ,  incongrue e spesso incomprensibili  norme di legge , pertanto assai difficili da applicare,  che scaturiscono maldestramente dalle attività legislative, sia  parlamentari sia  governative , da un mondo politico-partitico volto preminentemente ad interessi di parte e non al bene comune ; in secundis , al  cattivo funzionamento  degli apparati amministrativi-burocratici , anche essi rivelatisi complessi , a volte conflittuali nelle competenze , nonché strutturalmente e funzionalmente  inadeguati ai tempi e alle esigenze sociali .
Pertanto sono proprio ed esattamente soltanto questi i  fattori negativi , che facilmente  hanno determinato e determinano continuamente fenomeni di “corruzione “  a quasi tutti i  livelli istituzionali , attività criminali diffuse, incisive e condizionanti anche sul funzionamento degli apparati stessi ,  sentimenti di grande sfiducia da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni dello Stato e della politica.  Conseguentemente , situazioni di  persistente pericolo  di “  impasse “ , di stagnazione , di crisi economica ,  di decrescita di credibilità  verso il nostro Paese  da parte di imprese estere e da parte di altri Paesi nei quali il sistema democratico  si presenta più efficiente , più stabile , più sicuro.
 Situazioni negative  che non troveranno  certamente  soluzione  attraverso  riforme costituzionali  che presuntuosamente ( e forse anche in malafede ) vengono ritenute capaci di riparare  quei guasti  che invece sono cagionati da una politica inefficiente , conflittuale , contraddittoria  , non idonea al mantenimento di uno Stato  realmente democratico. Soluzioni che , invece ,  possono essere trovate soltanto  da un mondo politico rinnovato ,responsabile  e corretto nella gestione del Bene comune , per gli interessi della collettività , rispettoso verso i valori e principi cardini della nostra Carta Costituzionale.
Per evitare certe lungaggini legislative , che purtroppo vengono registrate nel corso della discussione di una legge ( imputabili erroneamente al fatto della esistenza del bicameralismo paritario e cioè del passaggio necessario di una legge fra Camera e Senato per la sua approvazione ) , piuttosto che cancellare il bicameralismo perfetto , sarebbe stata sufficiente l'istituzione nel Regolamento parlamentare di una norma che stabilisse il potere insindacabile da parte di Presidente della Camera e Presidente del Senato di dichiarare inammissibili tutti quegli emendamenti palesemente strumentali , ( es. semplici cambi di lettera, di modifiche del costrutto formale di una frase , etc...) avanzati al solo scopo di allungare esasperatamente i tempi di approvazione della legge stessa. 
E’ palesemente in errore chi ritiene  che il passaggio di una legge dalla Camera al Senato e viceversa  sia un rimpallo inutile fra due organi paritari ,  persino dannoso ai fini della tempestività della sua approvazione . Se un ritardo avviene , esso è dovuto alla necessità di una revisione , al fine di un miglioramento della legge stessa . Ciò non toglie che il cosiddetto “ ostruzionismo “  fine a se stesso  sia uno strumento assolutamente demagogico  e  che può essere contrastato  attraverso una più efficace disciplina e  regolamentazione delle attività parlamentari e  non può giustificare affatto la necessità di riformare un organo legislativo importante come quello del Senato , modificando le sue funzioni e ridimensionando drasticamente quelle di controllo e di revisione delle leggi.
Inoltre , al fine di ridurre i costi della politica , sarebbe stato sufficiente ridurre il numero sia dei Senatori sia dei Deputati alla Camera , lasciando la eleggibilità dei componenti stessi nella disponibilità diretta degli elettori.
                  LA  CRISI  E  IL  DISAGIO  SOCIALE DEL NOSTRO PAESE
La situazione economica e sociale del nostro Paese  presenta criticità molto gravi .
In primo piano stanno le sempre più gravi condizioni sociali nelle quali versano oltre diciassette milioni di persone , che sono ormai in aumento  di giorno in giorno e che soffrono per mancanza di mezzi di sostentamento ; taluni  con redditi irrisori , assolutamente insufficienti  a garantire finanche i bisogni primari , altri  addirittura  senza alcun reddito , né casa dove abitare . Un gran numero di queste persone è costretto a rinunciare persino alle cure medico-farmacologiche , aggravando in tal modo le proprie condizioni di salute , sino all’estremo limite di vita. La situazione in materia di lavoro ed occupazione rivela anch’essa gravi criticità , specialmente  nell’ambito dei giovani , costretti a cercare occupazione in Paesi esteri  oppure rimanendo in Italia  nel tentativo ormai inutile di trovare un lavoro corrispondente agli studi acquisiti , ma diventato assai difficile pur essendo disposti ad  accontentarsi  di lavori di livello inferiore  e pertanto  essere sostenuti economicamente , individualmente o anche con famiglia , dai propri genitori , dai propri nonni  attraverso i proventi della loro retribuzione o pensione , coabitando con gli stessi . La situazione delle piccole e medie imprese , dei negozi al dettaglio , è anche essa assai grave . La chiusura delle attività commerciali è giunta a livelli allarmanti ; con fallimenti , licenziamenti a catena , mentre si rilevano in aumento esercizi commerciali  di ipermercati e grandi magazzini gestiti direttamente da stranieri , perlopiù cinesi ,  e altresì  da persone appartenenti a gruppi criminali – mafiosi , capaci di fruire di  grosse quantità di denaro , spesso in contante , e di far lavorare in nero , sotto pagati e in condizioni ambientali spregevoli , non solo stranieri immigrati , ma anche e purtroppo  nostri giovani e non più giovani , costretti alle loro dipendenze. Le classi sociali della cosiddetta fascia intermedia  registrano disagi in aumento , a causa di livelli reddituali bloccati per anni , di difficoltà di ottenere prestiti di denaro , finanziamenti da parte di banche , che pretendono garanzie non disponibili dai richiedenti ; istituti bancari  che peraltro accusano situazioni finanziarie poco trasparenti , in un mondo di intrecci affaristici e di speculazioni oltre ogni limite di legalità , considerate le allarmanti infiltrazioni delle organizzazioni criminali nelle attività pubbliche di enti statali e in quelle private , utilizzando corruzione , evasione , traffici illeciti di denaro e di altro genere.
A tutto questo si aggiungono motivi di carattere politico ; di governi del Paese non capaci di affrontare nel modo giusto le problematiche che investono lo stato sociale , continuando a gestire le risorse residuali della nazione , sia umane che ambientali , in maniera scorretta sotto il profilo della loro utilizzazione ai fini della crescita economica  e della redistribuzione equa della ricchezza nazionale , per rimuovere le gravi condizioni di povertà e fermare il diffuso disagio sociale , più volte manifestato e in particolare attraverso il risultato ( dei NO )  referendario sulla riforma costituzionale , e che  è  stato rivolto  anche per richiamare l’attenzione del Governo sul problema di un fenomeno di immigrazione gestito malamente , senza regole precise, con provvedimenti tampone e frammentari , a volte generatori di contrasti sociali , per l’uso di criteri assistenziali  nei confronti degli immigrati , rivelatasi però in danno di quei cittadini italiani più bisognosi di aiuto e di sostegno.
Ciò a cui si sta assistendo in questi giorni ,che seguono le dimissioni del presidente del Consiglio ,Matteo Renzi ,  suscita molte preoccupazioni , soprattutto perché  sembra perpetuarsi il comportamento del mondo politico-partitico , con una parte di esso  protesa ad un conservatorismo di potere , e un’altra parte pronta a prenderne il posto , anche se in condizioni di forte instabilità e di grave carenza di idee e di progetti costruttivi .
A questo punto   
.Vi è da stare molto attenti a che la corda ,.tirata eccessivamente , non si spezzi ; e cioè la pazienza di una gran parte ( ben oltre venticinque milioni di persone – elettori )  del Popolo italiano . Dato che i signori politici non hanno capito , o fanno finta di non capire che il vero e reale segnale è stato dato attraverso il Referendum . A questo punto diventa politicamente risibile da parte di tanti il cercare di spiegare in un modo o nell'altro il risultato referendario con valutazioni del tutto faziose , assai opinabili. Il mondo politico-partitico ( accozzaglia o meno ) ,non può permettersi più di perseguire disegni di puro potere affaristico e strumentale , di intrecciare accordi sottobanco , di continuare a sfruttare risorse umane ed economiche per finalità faziose e di parte , perseverando nel trascurare i bisogni primari di gran parte della popolazione ( lavoro , povertà , dignità di vita ), e invece consentire che una minoranza diventi sempre più ricca e privilegiata.  Perchè , come già detto , la corda può spezzarsi all'improvviso e la gente esasperata ( e sono in gran numero ) non ci mette molto a scendere nelle piazze contro l'arroganza , la supponenza di certi politici , venditori di fumo . A quel punto , la rabbia potrebbe pure convogliarsi in scelte dure e spiacevoli. Ciò sarebbe assai grave , per la stessa democrazia .
In conclusione , serve al più presto che il Popolo italiano  sia messo in condizione di guardare con fiducia ad un Governo , a delle Istituzioni politiche  realmente rappresentative della volontà popolare , in quanto elette direttamente ,  e che incarnino realmente ed effettivamente le necessità , i bisogni di una popolazione in grave difficoltà.
La filosofia di chi detiene ed esercita il potere poliico-affaristico  si può ben riassumere nella frase che è pronunciata da Tancredi  nel romanzo  Il Gattopardo. (Tomasi di Lampedusa )
«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.»
Potere  politico  , affari speculativi  e interessi finanziari di gruppi potentati , si intrecciano proficuamente dando luogo a  Sistemi egemonici di controllo e di dominio sulla economia e sulla vita sociale dei cittadini , sino a comprimerne i diritti democratici di giustizia ed equità sociale e a ridurre gli spazi di libertà e di autonomia decisionale .
Per evitare che possano determinarsi condizioni limite di sopportabilità da parte dei cittadini che si riconoscessero oppressi dal Sistema , che sfocerebbero inevitabilmente  in rabbia popolare e sommosse di piazza, il rimedio precauzionale non può essere altro che quello di riuscire a  sensibilizzare le coscienze dei cittadini sulla necessità di manifestare pubblicamente e tempestivamente , con cortei ben organizzati e autorizzati , nelle più numerose sedi possibili , le aspettative , i bisogni , le richieste , le opinioni della collettività sulle decisioni e su quei provvedimenti emessi dalla classe politica , nei quali  risultassero motivi di violazione di diritti sociali, inducendo la stessa a porre le possibili  opportune modifiche .
Note :
Disuguaglianza, Oxfam: “In Europa 342 miliardari e 123 milioni di poveri”
La  Organizzazione   Oxfam   (www.oxfamitalia.org) ,  nata nel 1942 in Gran Bretagna, è  tra le più importanti Confederazioni Internazionali nel mondo, specializzata in aiuti umanitari e progetti di sviluppo volti a individuare soluzioni concrete e permanenti alla povertà.
Secondo  il  rapporto  pubblicato  dalla  Oxfam  :
"il sistema previdenziale italiano nel 2013 ha ridotto poco le disparità". L'11% di chi ha un lavoro è a rischio, il nostro paese è il  24esimo tra quelli dell'Unione.
In  Europa  vi  sono  poco più di 340 miliardari  e 123 milioni di persone a rischio povertà o esclusione sociale.
 Oxfam disegna così il volto dell’Europa nel rapporto sulla disuguaglianza intitolato Un’Europa per tutti, non per pochi. Sono  :  “342 i miliardari europei, con un patrimonio di circa 1.340 miliardi di euro”,
. In Italia, in particolare, il 20% degli italiani più ricchi detiene il 61,6% della ricchezza nazionale netta, mentre il 20% dei più poveri può contare su appena lo 0,4% della ricchezza complessiva.
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Per quanto riguarda la povertà, “tra il 2009 e il 2013 il numero di persone che viveva in una condizione di grave deprivazione materiale, vale a dire senza reddito sufficiente per pagarsi il riscaldamento o far fronte a spese impreviste – sottolinea Oxfam – è aumentato di 7,5 milioni in 19 Paesi dell’Unione Europea, inclusi Spagna, Irlanda, Italia e Grecia, arrivando a un totale di 50 milioni”. Dal 2005 al 2014, prosegue il rapporto, la percentuale di persone in stato di grave deprivazione materiale è aumentata dal 6,4% all’11,5%. Sono quasi 7 milioni e i più colpiti sono i bambini e i ragazzi sotto i diciotto anni.
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Per l’Italia secondo lo studio sono fonte di “particolare preoccupazione l’alto livello di corruzione e la scarsa etica della politica e del business, che hanno implicazioni per molte altre aree e sono tra le peggiori tra i Paesi avanzati. La disoccupazione è alta ed è associata ad elevate percentuali di lavoratori part-time involontari e da persone con occupazioni precarie e vulnerabili. La partecipazione delle donne alla forza-lavoro è estremamente bassa ed è peggiorata da un divario salariale di genere che è tra i più alti nei paesi avanzati. E’ scarsa la creazione di nuove imprese che possano alimentare nuove opportunità di occupazione, nè è agevole ottenere i finanziamenti per farlo”.
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. L’Italia è all’ultimo posto per l’entità e l’effetto della tassazione sugli incentivi sia al lavoro , sia agli investimenti .
                                             Equità  fiscale
Per  conseguire  un  obiettivi  di  equità  nel sistema fiscale ,  il  metodo dei semplici    " tagli " ai redditi più alti ,  è quello meno opportuno da operare ( anche perchè facilmente opponibile sotto il profilo giuridico ) . Invece , per poter garantire un reddito minimo ( sufficiente per i bisogni di vita primari , indispensabili ) a tutti coloro che ne sono privi , il sistema migliore è quello della riforma  generale  del sistema fiscale , attraverso un ‘adeguata revisione delle aliquote fiscali , che contempli  un  innalzamento delle aliquote stesse , in misura proporzionale , a partire dai redditi più alti ( es.  da  80.000 euro lordi annui ) e riguardo alle rendite finanziarie più elevate . Solo così facendo , e attraverso una seria ed efficace lotta alla evasione fiscale , possono ricavarsi risorse finanziarie sufficienti per ristabilire una più equa redistribuzione della ricchezza nazionale . Inoltre , sarebbe molto efficace consentire anche importanti e  consistenti  misure di  detrazioni fiscali , per i redditi medio-bassi , riguardo alle spese per beni e servizi essenziali ( la qual cosa servirebbe soprattutto alle entrate  nelle casse dello Stato , determinando sicuramente un forte incremento in ordine al rilascio delle ricevute fiscali).
  SITUAZIONE   SOCIO - ECONOMICA   IN  ITALIA   NEL  QUADRO   INTERNAZIONALE
Il prezzo del petrolio continua a scendere , mentre  in  Italia  il costo  dei carburanti  rimane pressochè  invariato (  la qualcosa  corrisponde  in pratica  a  un aumento di tasse );
Se  l’andamento delle borse  è  molto  instabile   e tendente al ribasso , in parte  è  dovuto al  calo del prezzo del petrolio ( dovuto a una produzione  eccessiva  di greggio rispetto all’effettivo consumo globale ) ,  in parte  ad  un rallentamento della crescita  di  produttività  economica  , specie  di Paesi in via di sviluppo , come Brasile , Russia e Cina ;
Le banche risentono delle sofferenze  per i crediti non soddisfatti  (  c.d. derivati ) e  pertanto  sono poco propense ad erogare ulteriori prestiti alle imprese e alle famiglie , nonostante gli interventi finanziari della B.C.E. ( Draghi ) , che cercano  di  agevolare la circolazione del denaro , al fine di evitare fenomeni di deflazione  nei mercati  finanziari ed  economici ; 
In Italia ,  la  crescita economica  è  troppo  lenta  e  molte  attività  produttive  e  d’impresa  sono  in  grave  crisi  (  in aumento i casi di chiusura attività , di fallimento , di cessata attività per delocalizzazione verso l’estero ),  a causa  della  debole  domanda ( specialmente  interna )  di  acquisto di beni e servizi  e per  il  peso eccessivo  delle imposte e tasse, nonché a causa della concorrenza  di  quelle attività ( in specie cinesi ) ,che hanno invaso il mercato con prodotti a basso costo  e di assai dubbia qualità ( molto diffusi , anche se  spesso denunciati e vietati per legge) ;
Cresce  continuamente e  gravemente  il  divario  economico - finanziario  fra  le  fasce  sociali  più  deboli  e  quelle  più  benestanti   e  aumenta  in  modo allarmante  il numero delle persone assolutamente prive di reddito e quindi in condizione di reale povertà.
Gravemente  persistenti  sono  le  situazioni  di  privilegi  di  natura economica  e normativa  riguardanti  classi sociali  particolari , politiche , istituzionali , etc..,  anche se più  volte  denunciati  pubblicamente , da organi di  stampa  e  da cittadini stessi ;
Il  sistema  fiscale  presenta  gravi  iniquità  ,  gravando troppo  il  peso delle aliquote  fiscali ,troppo alte  sui redditi medio bassi ,   e non  equamente proporzionate rispetto  alle aliquote  relative gli alti  redditi  e alle elevate rendite finanziarie , giochi d’azzardo , beni  di  lusso , grossi capitali ,etc..
La  disoccupazione  , anche se da poco tempo lievemente diminuita  nel  nord Italia , è  comunque ancora  a livelli troppo alti nelle Regioni del Meridione , Sicilia , Sardegna (  specie riguardo ai giovani  ) , dove si continua a registrare  un  forte aumento  del fenomeno dell’emigrazione verso il nord Italia e verso i Paesi europei ;
Gravemente  elevato   è  il tasso  di   evasione  fiscale , essendo  poco efficienti i mezzi di contrasto ,  nonché  la  misura del  debito  pubblico  nazionale  rispetto agli  altri Paesi europei ,  essendo  ancora troppo debole  la crescita  del PIL  rispetto alla  spesa pubblica ;  
Allarmante è anche il fenomeno  della  illegalità ( corruzione , evasione fiscale , criminalità organizzata ) ;
Insufficienti , carenti sono i piani  di  investimento economico-finanziario  da parte degli Organi  pubblici , politici e Istituzionali , riguardanti la manutenzione e la messa in sicurezza  del territorio , riguardanti le risorse  umane  e  strumentali  per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo culturale , per la ricerca scientifica , riguardo alle vie e  ai mezzi  di comunicazione  ( specialmente nel meridione ) , alle strutture scolastiche , sanitarie e penitenziarie , etc…
                     "  L' ORDINE  SOCIALE "  E  LA  DEMOCRAZIA
All’art. 1  la COSTITUZIONE  ITALIANA   sancisce : “ L’ Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.  La Sovranità appartiene al Popolo , che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Il principio della Sovranità popolare si inserisce tra i principi fondamentali della Costituzione Italiana .
La sovranità è fonte di legittimazione del potere degli Organi costituzionali .
Ciascun Organo cosituzionale è tale e può esercitare la propria funzione perché trova legittimazione e fonte prima nel Popolo. Non esiste, quindi, organo che sia estraneo alla Sovranità popolare .
Attraverso  tale  principio si è  voluto dare la possibilità a tutti i cittadini di partecipare direttamente o indirettamente alle decisioni del  Governo  e  tale  possibilità di democrazia diretta viene esercitata dai cittadini mediante il diritto di “ voto “ .
La nostra Carta Costituzionale prevede principi esemplari per una convivenza civile e democratica  e sancisce norme di legge che sostengono perfettamente questi principi , sia riguardo alle attribuzioni , che all’articolazione e finalità degli Organi istituzionali, politici , legislativi e giurisdizionali  dello Stato.
Per qualsiasi essere umano , sia dal punto di vista individuale che  facente parte di una comunità civile ,  il diritto alla “ vita “  e il diritto alla “ libertà “  sono inviolabili  e  l’unica forma di società che può garantire ai cittadini questi diritti  è quella governata da un Sistema Democratico ;  un Sistema  che per ben funzionare , necessariamente deve essere “ ordinato “ , cioè regolato da norme precise ed efficaci  e  condotto da persone rette e capaci di realizzare , attraverso i rispettivi Organi Istituzionali , i principi di Legalità , di Equità e Giustizia Sociale .
Tali  principi ,  affinchè possano essere realizzati , implicano necessariamente atti legislativi e amministrativi di reale competenza ed efficacia , sia sotto il profilo politico che giuridico e sociale , nonché comportamenti di serietà , di onestà morale e intellettuale dei soggetti  preposti all’esercizio e alle funzioni degli Organi istituzionale dello Stato.
Pertanto , Onestà , Legalità e Giustizia  costituiscono i pilastri fondamentali , sui quali ,  per  mantenersi , non può non  reggersi un vero  Sistema  democratico attraverso i suoi Organi di Governo e gli Organi Istituzionali dello Stato.
Un Sistema democratico  che deve garantire al suo interno i necessari Organi di controllo , pur nel rispetto della indipendenza e autonomia di  ciascuno degli Organi , cui sono attribuiti i tre poteri previsti dalla Costituzione :  Legislativo , quello Esecutivo e quello Giudiziario.
Organi di controllo che fungano da contrappesi  nell’esercizio dei poteri istituzionali  e che costituiscono perciò una vera e reale garanzia  dell’assetto democratico per il Paese .  Per tali motivi  è molto  importante  evitare che possano crearsi  pericolose modifiche nell’ambito dell’Ordinamento giuridico –costituzionale  ,  tese a eccessive  semplificazioni  organizzative e funzionali  del Sistema politico –legislativo  , che facciano venir meno tali fondamentali garanzie.
Una vera Democrazia  può sostenersi soltanto attraverso il rispetto di precise regole , che prevedono da parte degli Organi competenti i necessari e molteplici controlli , anche incrociati , specialmente in materia fiscale e di legalità.
Quindi , uno Stato Democratico , ai fini della sua stabilità e integrità , ha la necessità di essere governato da un Sistema politico che sia in grado di assicurare alla comunità condizioni socio-economiche indispensabili per una convivenza civile, libera, pacifica e dignitosa  e soprattutto condizioni di equità e giustizia sociale, evitando che si determinino situazioni di gravi disparità fra le classi sociali , fenomeni di grave disoccupazione e di povertà  e in contrapposto di privilegi e speculazioni in favore dei ceti e  caste più abbienti.
 Soltanto  attraverso le suddette condizioni  un Governo può assicurare al Paese  il mantenimento di un
                                    ORDINE SOCIALE  DEMOCRATICO “  
  .                                 
            PER  LA  REALIZZAZIONE  DELL' ORDINE  SOCIALE   DEVONO  A  LORO  VOLTA  ESSERE  REALIZZATI  QUATTRO  PRINCIPI  FONDAMENTALI  :
- LA  " LIBERTA' SOCIALE
-  LA  " GIUSTIZIA  SOCIALE "
- LA " SICUREZZA  SOCIALE " 
-  IL  " BENESSERE  SOCIALE "
                                                  LA  "  LIBERTA'  SOCIALE  "
LA LIBERTA' SOCIALE   CONSISTE   IN  TUTTE  QUELLE  ATTIVITA'   UMANE  VOLTE  AD   ESERCITARE  IL  DIRITTO  ALLA  LIBERTA' INDIVIDUALE   NEI MODI  E  NEI  LIMITI  CONSENTITI  DALLE   LEGGI  PREVISTE  DALLA  COSTITUZIONE  ,  NEL  RISPETTO  DEL DIRITTO  DELLA  LIBERTA'  ALTRUI  ,  AI  FINI  DEL   PERSEGUIMENTO  DEL  BENE COMUNE ;
                                                 LA  "  GIUSTIZIA  SOCIALE  "
LA  GIUSTIZIA  SOCIALE  CONSISTE  IN  TUTTE  QUELLE  ATTIVITA'  ISTITUZIONALI  CHE  REALIZZANO  EFFETTIVAMENTE  LA  " PARITA'  SOCIALE "   FRA  TUTTI  I  COMPONENTI  DELLA  SOCIETA' ,  SOTTO  IL  PROFILO  DEL  SESSO , DELLA  RAZZA , DELLA  RELIGIONE , E DI  TUTTI  DI  FRONTE  ALLA  LEGGE   ;  NONCHE'  NELL'  APPLICARE  MISURE  DI  EQUITA'  E  DI  LEGALITA' ,  TALI  DA  RENDERE  REALE  ED  EFFETTIVA  PER  TUTTI I  COMPONENTI  LA  SOCIETA'  STESSA   LA   POSSIBILITA'  DI  CONDURRE  UNA  VITA  ECONOMICAMENTE  E  SOCIALMENTE  DIGNITOSA  ;
                                                   LA  "  SICUREZZA  SOCIALE  "
LA  SICUREZZA  SOCIALE  CONSISTE   IN  TUTTE  QUELLE   INIZIATIVE  E  ATTIVITA'  ISTITUZIONALI    DI  NATURA  ORGANIZZATIVA   E  STRUTTURALE  CHE  GARANTISCANO  IN  MODO  EFFICACE  ED  EFFICIENTE ,  LA TUTELA  DELLA  SALUTE  E  DELLA   INTEGRITA'  FISICA  NEI  CONFRONTI  DI  TUTTI  I  COMPONENTI  DELLA  SOCIETA'   , PREDISPONENDO  TUTTI  I  MEZZI  UTILI  E  NECESSARI  AL  FINE  DI  PREVENIRE  ,  NONCHE'  DI  CONTRASTARE   QUANTI  PREVEDIBILI  PERICOLI  POSSANO  INCOMBERE  E  NUOCERE  ALLA  VITA  E  ALLA  INCOLUMITA'' DELLA  COMUNITA'   ;
                                          IL  "  BENESSERE  SOCIALE "
IL  BENESSERE  SOCIALE   E'  IL  FINE  ULTIMO  CUI  DEVE  TENDERE  LA  POLITICA  DI  UN  GOVERNO   ; ESSO  CONSISTE  IN  TUTTE  QUELLE  INIZIATIVE  SOCIO-ECONOMICHE  IN  MATERIA  DI  OPERE  PUBBLICHE  E  IN  CAMPO  DI  INTERVENTI ANCHE  DI  NATURA PRIVATA ,  VOLTE  A   REALIZZARE   ,  PUR  NELLE  DIFFICOLTA'  SOCIO-ECONOMICHE  CONTINGENTI ,  CONDIZIONI  DI  VITA  SOCIALE   QUANTO  PIU'  EQUE  E  GIUSTE  ,  PRINCIPALMENTE   EVITANDO  CHE   POSSANO  CREARSI  SITUAZIONI  DI  GRAVE  CRITICITA' ,( CRESCENTI CONDIZIONI DI POVERTA’ , DISOCCUPAZIONE )   E  QUINDI   CONTESTAZIONI  SOCIALI   A  CAUSA  DI   ATTI PRODUCENTI  GRAVI  INIQUITA'  SOCIALI  ,   POSTI  IN  ESSERE COLPEVOLMENTE    DA  PARTE  DI  ORGANI  POLITICI   E  COMPONENTI  ISTITUZIONALI   NELLA  GESTIONE  DELLA  COSA  PUBBLICA.
 DATO  CHE   FENOMENI   QUALI   LA  "  CORRUZIONE " ,  LA  " EVASIONE  FISCALE " ,     LA  "  CRIMINALITA'  ORGANIZZATA "  COSTITUISCONO  SEMPRE  PIU'  GRAVEMENTE   FATTORI   ALTAMENTE  DISTRUTTIVI  DELLE   CONDIZIONI  DI  SICUREZZA  SOCIO-ECONOMICA  DEL  NOSTRO  PAESE   , METTENDO  A  SERIO  RISCHIO  ANCHE  GLI  EQUILIBRI  DELLO  STESSO   SISTEMA  DEMOCRATICO ,   E'  GIUNTO  IL  MOMENTO   IRRINUNCIABILE    DI  INTERVENIRE    CON  LA  MASSIMA  URGENZA  E  DUREZZA  E  DETERMINAZIONE   PER  DIFENDERSI   DALL' AGGRESSIONE  DI  QUESTI  MALI ;   A  TAL  FINE   E'  ASSOLUTAMENTE  NECESSARIO  CHE  PARLAMENTO  E  GOVERNO   PRENDANO   RESPONSABILMENTE  E  SENZA  INDUGI  GLI  OPPORTUNI  ED  EFFICACI  PROVVEDIMENTI  LEGISLATIVI  ED  OPERATIVI  PER  AFFRONTARE  E  DEBELLARE  TALI  FENOMENI ,  ATTRAVERSO  UN  RAFFORZAMENTO   QUALITATIVO  E  QUANTITATIVO   DEI  MEZZI  E  DEL  PERSONALE   APPARTENENTE  AGLI  ORGANI  ISTITUZIONALI  (  GIUDIZIARI  , FINANZIARI  E  FORZE  DELL'ORDINE )  PREPOSTI  ALLA  LOTTA  CONTRO  LA  CRIMINALITA' .
PER  FAR  QUESTO  ,  LA  POLITICA  DEL  GOVERNO  ,  NELLA  PERSONA  DEL  SUO  CAPO , COME  ANCHE  RIGUARDO  AI  RAPPRESENTANTI  DELLE  FORZE  PARLAMENTARI ,  A  FRONTE  DELLA  PERICOLOSITA'   SULLA  SICUREZZA  PUBBLICA  ,  NONCHE'  DEI  GRAVISSIMI  DANNI  ARRECATI  ALLA  ECONOMIA  E  ALLE  FINANZE  DEL  PAESE ,  NON  POSSONO  PIU'  AVANZARE  SCUSE  DI  IMPOSSIBILITA'  AD  INTERVENIRE   NEL  MODO  PIU'  CORRETTO  E  PROFICUO  ,  A  CAUSA  DI  CARENZE  DI  RISORSE  ECONOMICHE   , DOVUTE   AL LA  CRISI  CONTINGENTE ,   O  A  CAUSA  DI  PRESUNTE  NECESSITA'  DI  INTERVENTI  SU  ALTRE  QUESTIONI  E  RIFORME  LEGISLATIVE   (  PALESEMENTE  NON  PRIORITARIE  E  CERTAMENTE  NON  PIU' URGENTI  RISPETTO  AI  SUDDETTI  PROBLEMI )  ,  ALTRIMENTI , STANTE  LE  LORO  RISPETTIVE  RESPONSABILITA'  POLITICHE  E  ISTITUZIONALI ,    SAREBBERO  RITENUTI   INDIRETTAMENTE  " COMPLICI "   DEI  FAUTORI   DI  QUESTI  MALI   E  PORTEREBBERO   SULLA   LORO   COSCIENZA   LE  CONSEGUENZE   PER   I  GRAVISSIMI  DANNI  PROVOCATI   SU  TUTTE  QUELLE  PERSONE   CHE  VENGONO  GIORNALMENTE  COLPITE  NELLA  PROPRIA  INCOLUMITA'  E  NEI  PROPRI   BENI .   
                                                     CORRUZIONE  E  MALAFFARE
   Ci  lamentiamo  perché , pur  dovendo pagare  tante  tasse  ,  i servizi  pubblici  funzionano  male  o  sono  gravemente  insufficienti   e  la  crescita economica e sociale nel  nostro Paese  è  troppo  lenta  rispetto a  quella  di  altri Paesi europei , nonostante la presenza di  attuali  condizioni congiunturali più favorevoli  rispetto agli  anni  passati ? 
La  risposta  più  immediata , naturalmente ,  è  quella  che  riguarda  la  politica  del Governo  e  degli  Organi legislativi  sulla  gestione delle risorse  pubbliche .
 Infatti ,  se  vi  sono  carenze  o  inefficienze ,  le  cause  sono  dovute   a  motivi  ben precisi e diversi :
  al  fatto  che  vi  sono  troppi  sprechi di denaro ; troppe opere pubbliche rimaste incompiute , eccessivi costi  e ritardi nelle  relative realizzazioni ; inadempienze  e   violazioni di norme in materia di appalti ;  molto  gravi le condizioni di disuguaglianza  e di sperequazione economica fra  ceti sociali  per  una  iniqua  redistribuzione  della  ricchezza  nazionale  e   un  iniquo  sistema  di  imposizione  fiscale ;  che  l’apparato burocratico  degli  enti  pubblici  è  troppo  complesso , inutilmente  ripetitivo , dispersivo  e  quindi  economicamente oneroso , difettoso nella organizzazione e controlli  gestionali  e quindi  nella resa ed efficienza lavorativa-burocratica ; che  l’apparato giudiziario risente di carenze strutturali , di personale , di complessità procedurali  e quindi di lentezze decisionali  e sovrabbondanza di pendenze  processuali ; che il sistema penitenziario  presenta  gravi  carenze  di  ordine strutturale , carceri insufficienti  e quindi  sovraffollate , carenze di personale di vigilanza penitenziaria ; che  gli  apparati  preposti all’ordine pubblico  risentono anch’essi  di carenze strutturali , di mezzi e di personale operativo ;  che  l’apparato  sanitario  presenta  gravi  squilibri  strutturali e funzionali  nell’ambito  delle  diverse  regioni  d’Italia ;  che  gli  istituti   scolastici  accusano  gravi  carenze sotto l’aspetto della manutenzione  e  sicurezza  strutturale  degli  immobili  ;  che  in  tutto il territorio nazionale  sono assai carenti  le  opere  di  salvaguardia  e  della messa in sicurezza  di luoghi abitativi  riguardo  al rischio  sotto l’aspetto  idrogeologico  e  degli eventi  tellurici .
Problemi  gravissimi   , tutti questi ,  ma  che  potrebbero  essere  risolti  positivamente ( vedansi  “ Proposte “  elencate  sotto ) , ed  anche  in tempi  ragionevolmente non lunghi ,   solo  che  vi  fosse  , da parte dei predetti  Organi di Governo e Legislativi ,  la reale  “volontà “  politica  di  risolverli , con  decisione e in modo responsabile  e con  elevato  senso  istituzionale  e  di  giustizia sociale.
Però ,  oltre  alla “volontà  e  capacità politica “  quali presupposti fondamentali , vi è un altro  e  ben  più  influente  fattore , che  è  al  di  fuori  dell’ambito  delle  competenze  organizzative  e  gestionali  di  carattere  politico - istituzionale  ;  tale  fattore  riguarda  la  “ Moralità nel senso della Onestà “  , non  solo riguardo a  chi riveste incarichi e responsabilità pubbliche , bensì anche  riguardo  ai comportamenti  dei privati cittadini  nell’ambito dei rapporti  sia privati , sia con i pubblici dipendenti .
  La  Moralità  , nel senso della onestà e correttezza,  è  il binario  insostituibile  sul  quale  deve  procedere  la  locomotiva  dell’amministrazione pubblica  riguardo  alla  gestione del “ bene  e  delle risorse pubbliche “ , affinchè  possa  esservi  vera  e  reale  evoluzione  e crescita  sociale  nel Paese .
Nessun  programma  governativo ,  di  qualsiasi  colore  politico  esso  sia  ,  può  sortire  buoni  risultati  o  comunque soddisfacenti  per  l’interesse  ed il bene  della collettività ,  se  chi  vi  mette mano  o  in  qualche  modo  ne  è  interessato , approfitta  della  propria  posizione pubblica  per  trarne  un  vantaggio personale  illecito , attraverso la corruzione , la concussione , l’abuso d’ufficio , etc..  
Così come  non  possono  ottenersi  condizioni  di  benessere  sociale  e  convivenza  civile , se  nello  stesso  ambito   della  cittadinanza  ,  il  fenomeno  dei  comportamenti  illegali ,  della  violazione  delle  leggi , viene  ad  assumere  livelli  allarmanti  per  la  sua  diffusione  e capillarità  nei  più diversi  ceti  sociali ,  per  la  crescente  mentalità  di  considerare  lo Stato  come un  Ente  estraneo  e  conflittuale  ,  e le sue leggi come ostacoli  al raggiungimento  di ciascun  interesse privato .
In  conclusione , una “ Società “  in  cui la  corruzione  ed  il  malaffare , nonché  i  traffici  della  criminalità  organizzata  , assumono  ad  ogni  livello  posizioni  di  rilievo  e  sempre più pericolose , è destinata  ad  essere  drasticamente  e  irrimediabilmente  emarginata  da  ogni  contesto  internazionale , e  conseguentemente  a  diventare  sempre meno  competitiva ; destinata   a registrare  aumenti  di  ceti sociali sempre più poveri ,  disuguaglianze  profonde  rispetto a minoranze sempre più ricche e benestanti ; e conseguentemente , gravi  insofferenze  popolari  e  disaffezione  e sfiducia  verso  le istituzioni  dello  Stato  e  della politica.
                                            Proposte 
avanzate  al  fine di  poter rimediare ai  danni  ed  evitare  le  conseguenze  negative  prodotte  da  fattori  di  inefficienza  e  carenze  riguardo  alla  gestione  da  parte  degli  Organi politico-istituzionali  delle  risorse  e  dei  beni  pubblici  e  dei  servizi  di  interesse pubblico , nonché riguardo al sistema fiscale :  
  1 )   Realizzazione  della “ Banda larga “   in tutto il territorio nazionale;
 2 ) Trasparenza  e  pubblicità , con  obbligo  da  parte  dell’Ente pubblico  di  consentire  a qualsiasi cittadino utente  ogni  possibilità di libero accesso , attraverso apposito  sito  internet , degli atti , provvedimenti  e   documenti  economico- finanziari e  normativi  emessi  e  prodotti dagli  Enti  Pubblici , a qualsiasi livello istituzionale , nonché  la possibilità di prendere  conoscenza  dei tempi  e dei costi  di  esecuzione  di tutti  gli  incarichi e progetti  di  opere  pubbliche  e di  servizi di pubblico interesse relativi all’ente pubblico interessato
 3 )  Semplificazione  delle norme  burocratiche procedurali  riguardo agli uffici  e delle pratiche  nei servizi delle Pubbliche Amministrazioni , accorpamento  di  uffici  ed  incarichi  e servizi  pubblici , con  istituzione  di  appositi  centri  amministrativi ,  aventi  sportelli  “ polifunzionali “ ,  attraverso  i  quali  poter  richiedere  informazioni , produrre  e  ricevere atti  e documenti ,  in modo contestuale , anche riguardo a pratiche  amministrative di diversa natura e specie .
  4 ) Responsabilizzazione  del personale dipendente della Pubblica Amministrazione , in primis riguardo ai dirigenti ,  in ordine agli incarichi di ufficio nei servizi amministrativi  e burocratici , attraverso sanzioni disciplinari  e penalizzazioni di tipo economico , in caso di accertate violazioni delle norme comportamentali ed esecutive attinenti  ai doveri d’ufficio ;  
5 ) Adeguamento  quantitativo e qualitativo dell’Apparato della Salute Pubblica , con rinforzo degli Organici di personale medico e paramedico , attraverso una più efficiente organizzazione dei servizi sanitari e collocazione di più  numerosi   siti ospedalieri , specie di Pronto Soccorso , in zone di più facile accesso e  riordino delle  spese  e  dei  costi  sanitari  per strutture , e prodotti farmaceutici , attraverso protocolli  unificati a livello nazionale  e  interventi  ministeriali di controllo gestionale ;
 6 ) Adeguamento quantitativo e qualitativo dell’Apparato  giudiziario , con rinforzo  degli organici del personale , magistrati ed operatori amministrativi e penitenziari , ampliamento e  ammodernamento  delle strutture giudiziarie e penitenziarie , semplificazione  delle  norme  procedurali in materia di processi civili e penali ;
7) Adeguamento quantitativo e qualitativo , con rinforzi degli Organici di personale ,  con ammodernamento di mezzi e di strutture , riguardo all’Apparato della Sicurezza Nazionale , dell’ Ordine Pubblico , degli Organi statali finanziari di contrasto alla evasione fiscale , alla corruzione , alle attività  illegali e ai traffici delle organizzazioni criminali , e incentivi economici e normativi di carriera al personale dipendente e operativo in tali Organismi e Istituzioni  sulla base dei risultati di produttività e di impegno conseguiti nel raggiungimento delle finalità istituzionali .
 8 )  Adeguamento quantitativo  e messa in sicurezza delle  strutture  immobiliari  e  strumentali  degli  istituti scolastici , nel loro complesso in tutto il territorio nazionale ;
 9 ) Interventi di monitoraggio in ordine alla complessiva situazione e condizione idrogeologica in tutto il territorio nazionale , con particolare attenzione e urgente attivazione di manutenzione e messa in sicurezza  in quelle zone più a rischio di smottamenti franosi e di esondazioni di fiumi e torrenti ;
10 ) Riforma  del sistema fiscale , con rimodulazione delle aliquote fiscali  finalizzata a ridurre  drasticamente  le disuguaglianze , le differenze  quantitative degli importi di reddito fra i ceti  meno abbienti  e quelli  a più alto reddito , in modo da realizzare  una redistribuzione della ricchezza in misura più equa fra i contribuenti e consentire la corresponsione di un reddito minimo garantito a tutti quei cittadini  privi di reddito , disoccupati , inoccupati , inabili.
11 ) Realizzazione di più efficaci misure e mezzi di contrasto alla evasione e alla elusione fiscale , nonché ai traffici illeciti di denaro , di droga , di armi , di prostituzione , alla corruzione , attuando rapidi e decisi interventi esecutivi di confisca di beni e incameramento nelle casse dello Stato di somme di denaro  ricavate ,  a seguito di condanne  per  attività illegali .