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giovedì 17 dicembre 2020

Le belve

 


 
                                            LE BELVE
 
Se vogliamo fare una panoramica e una disanima su taluni/e e vari personaggi politici facenti parte dell'intero arco partitico costituzionale, non c'è solo da piangere, ma da urlare, incazzati. Però, principalmente con noi stessi medesimi, che continuiamo a sopportare certe facce di soggetti ipocriti, falsi, ad ascoltare turlupinatori, imbroglioni, disonesti, lestofanti, amici e compari di criminali, mentre blaterano, in Parlamento, in programmi e interviste condotte da giornalisti prezzolati, comprati e venduti, come schiavi in un mercato di prostitute ( con tutto il rispetto per le autentiche "lucciole " ) . Ci vogliono far credere , tutti costoro , di essere i salvatori della Patria.
 
 
Invece, sono solo "iene" e "sciacalli" , già esperti in ruberie dei soldi pubblici, perpetrate attraverso pluriennali episodi scandalosi nell’ambito degli apparati ed Enti pubblici centrali e territoriali, e ora più che mai, sempre pronti, ciascuno e in combutta tra loro, ad aggredire il "malloppo " ( Mes e recovery fund ) e ingozzarsi, ingrassare le loro luride pance, con la cinica volontà di spolpare sino all'osso le già lacerate membra d’Italia. Un Paese abbandonato al suo destino da tutti quegli altri suoi figli, che seppur onesti, restano però fermi, inerti, nulla fanno per liberarla dalle grinfie di tali belve fameliche, cui si associano nutrite schiere di molti altri loschi individui, che nei loro rispettivi centri di potere, partecipano all’immondo, lucroso banchetto, per ottenere qualche brandello di carne.
 
Così saranno i ricchi, ancor più ricchi con i soldi all’estero e i poveri, ancor più poveri in un Paese senza futuro.

La Giustizia sociale

 

 

Il possibile rimedio ( La Rivoluzione culturale )
 
Affinché l’Italia possa trovare una via di uscita dalla crisi, evitando un temibile e malaugurato destino nelle mani di poteri speculativi e malavitosi, e pertanto avere una reale prospettiva di un futuro positivo e di sviluppo economico e sociale, è assolutamente indispensabile che la parte più sana e genuina della popolazione italiana , tanti giovani attivi e volenterosi, e persone oneste e corrette, già con importanti esperienze culturali e professionali, abbiano il coraggio e lo spirito di iniziativa di coalizzarsi per una “ rivoluzione culturale” , anche etica e morale, e attraverso le forme più diverse e moderne di comunicazione e di aggregazione sociale , tentare di realizzare in ambito nazionale le condizioni per la formazione di una “forza politica” sotto il segno della “ Giustizia sociale “, capace di generare un governo forte e necessariamente coeso nella sua formazione politica e di maggioranza e che sia in grado di poter gestire proficuamente le risorse economiche del Paese attraverso un effettivo potere di controllo delle spese e degli investimenti operati nel territorio nazionale dai diversi e competenti Enti pubblici Regionali.
 
Un governo composto di persone professionalmente qualificate e competenti nei rispettivi incarichi e ruoli politici ministeriali . Un progetto e programma di governo, che sia bene articolato e chiaro nelle sue finalità socio economiche, nel conseguimento di obiettivi fondamentali, peraltro già contemplati dalla Costituzione, che riguardano primariamente la realizzazione della “giustizia sociale” , dei diritti umani, al cui interno sono compresi :

 
il diritto al “lavoro” e ad una giusta retribuzione,
il diritto ad una “equa fiscalità” fra i vari ceti sociali, lavoratori, imprese, gruppi economici e finanziari.
il diritto ad una basilare e sufficiente “ assistenza pubblica sanitaria ed economica “, tale da assicurare condizioni di vita dignitose alle persone meno abbienti, a quelle malate , affette da invalidità,
il diritto ai giovani di fruire gratuitamente della istruzione scolastica primaria, e di poter accedere alla istruzione scolastica secondaria e successiva formazione culturale e professionale con un sostegno pubblico economico e finanziario, proporzionato alle in atto capacità di reddito familiari o individuali del giovane, con incentivi ai più meritevoli.

martedì 8 dicembre 2020

UNA SOCIETA' LIBERA E ORDINATA

 


 

 

UNA SOCIETA’ LIBERA E ORDINATA

 

Una società umana è un insieme di individui che vivono e operano in attività di libero scambio di beni e servizi. Il presupposto fondamentale, affinché il sistema di interconnessione di tutte le attività umane e sociali funzioni in modo “armonico ed equilibrato”, è che a regolarlo sia il principio secondo cui ogni “libertà” individuale sia esercitata in modo e in misura tale da consentire l’esercizio della libertà anche agli altri individui nello svolgimento delle proprie rispettive attività di vita.

*    Il fattore regolatore indispensabile è il “rispetto” dei limiti entro i quali ogni individuo può esercitare le proprie libere attività di vita; cioè in un sistema sociale che deve essere necessariamente “ordinato ed equilibrato” al fine di produrre un risultato che garantisca complessivamente “benefici” che ricadano sia a favore della vita di ciascuno, ma contestualmente anche a favore di quella degli altri. Per ottenere ciò, pertanto, necessitano comportamenti umani responsabilmente “disciplinati” , i quali non possono non aversi che da un “Ordinamento giuridico” di uno Stato che attraverso una “sana politica” e “efficienti organi istituzionali” sia in grado di far rispettare un “ordine democratico” verso la legalità e la sicurezza e applicare una effettiva “giustizia sociale” nei confronti di tutti i cittadini.

*     

*    In definitiva, un Paese che voglia perseguire e sappia raggiungere obiettivi di vero progresso civile e proficuo sviluppo sociale ed economico, deve necessariamente ottenere, con autorevolezza e con i mezzi e le leggi adeguate, nei confronti e da parte dei cittadini comportamenti di rispetto dei giusti limiti individuali per il conseguimento del “comune diritto di libertà e di sicurezza” .

domenica 15 novembre 2020

MISURE ANTI COVID

 


 

                               BASILARI MISURE ANTI-COVID 19

 

RIMODULAZIONE E RIADATTAMENTO  DI CONDIZIONI  AMBIENTALI E DI COMPORTAMENTI UMANI NEI RAPPORTI SOCIALI.

Qui in Italia, come in altri Paesi, è ormai abbastanza chiaro che il covid 19  “galoppa” tra gli “assembramenti” di persone. Per cui è assolutamente necessario che sino a quando sussisteranno sintomi pandemici, tutti i comportamenti relazionali umani e ogni situazione ambientale dovranno rispettare in modo “rigoroso”  le precauzioni di “minimo distanziamento”  tra le persone e misure protettive igieniche e sanitarie, con uso di mascherine e disinfezione delle mani.

Si tratta di adottare da parte di “tutti” , “rieducando” comportamenti individuali e agendo con raziocinio e prudenza, nell’ambito dei rapporti sociali, di lavoro , professionali, misure e comportamenti “autodisciplinati”  , chiaramente in contesti ambientali che rispettino rigorosamente le misure precauzionali previste ( locali chiusi : ospedali , mezzi di trasporto pubblici, scuole , uffici pubblici e privati, esercizi commerciali, cinema, teatri, etc..) . Si tratta di dover modificare seriamente e strettamente, taluni diversi modi usuali di comportamento e di rapporti di vita sociale, adeguandoli alle emergenti esigenze di contrasto alla pandemia.

 Se tutto ciò fosse osservato e rispettato dalla stragrande maggioranza delle persone, nonché da più opportuni esempi di moderazione e saggezza da parte di certi politici ,  si potrebbero avere concrete speranze di meglio affrontare e anche risolvere molti dei problemi e aspetti della crisi che stanno attanagliando drammaticamente la vita sociale di milioni di cittadini e si potrebbero evitare tutte quelle ulteriori e ripetute “misure restrittive” che opprimono molte  libertà di agire delle persone e generano profonde crisi socio-economiche.

 in particolare, è fondamentale che attraverso importanti interventi pubblici da parte del Governo e degli Enti pubblici territoriali, si mettano  in campo adeguati mezzi e strutture per offrire le giuste e opportune garanzie di funzionamento e condizioni necessarie nei servizi pubblici e sociali, specie nei presidi sanitari territoriali, oltre naturalmente alla fornitura di farmaci e ad una possibile non tardiva somministrazione del vaccino.

 Soltanto così sicuramente il fenomeno pandemico comincerebbe a registrare, in tempi non lunghi, importanti progressivi cali, sino a determinare situazioni vicine ad un ritorno alla normalità, ad una possibile graduale ripresa della vita sociale, in condizioni di normalità sotto l’aspetto sanitario ed economico.   

giovedì 29 ottobre 2020

INCOSCIENZA E IRRESPONSABILITA'

 



 

 

INCOSCIENZA E IRRESPONSABILITA’  

“ No stravaganze , no chiusure, ma sì disciplina , autocontrollo“                                                                     

Purtroppo, stiamo assistendo di  giorno in giorno ad una sequela di notizie e di dati, in Italia e in altri Paesi,  sconfortanti, preoccupanti sull’incremento della pandemia, di ricoverati e di morti da Covid,  e contestualmente ad una sequela sconcertante di pareri discordanti e a volte contrastanti da parte di esperti sanitari, oltre che da parte di certi equivoci personaggi politici e di diversa estrazione sociale, inqualificabili, sotto l’aspetto morale, caratteriale, nonché intellettivo, che fomentano , attraverso i mass media, tv e web, le masse alla superficialità, alla disubbidienza, al disordine e perfino alla violenza, facendo in tal modo degenerare e accrescere il fenomeno pandemico, nonché aggravare maggiormente e pericolosamente le già precarie condizioni socio economiche di imprese e famiglie e delle fasce più deboli della cittadinanza.

 

L’unico ed efficace modo per far degradare i contagi è assolutamente quello di mantenere, da parte di ciascuna persona e per quanto è più possibile, le mascherine e i distanziamenti interpersonali, oltre ai necessari interventi igienici e di sanificazione ambientale, in ogni occasione, specialmente in ogni luogo che si trovi all’esterno della propria abitazione.

 

 Soltanto così si può sperare in un tempo non lungo ad un appiattimento della curva dei contagi, perché è ormai chiaro che è elevatissima la percentuale delle persone positive e asintomatiche, le quali purtroppo, anche se non “malate” ,  sono ugualmente fattori di contagi anche in misura esponenziale. Ma la cosa umanamente e socialmente più grave è che gli effetti di tali contagi vanno a colpire più pesantemente e spesso in modo letale le persone più fragili, per salute e per l’età.

Pertanto,

“ No stravaganze, no chiusure,

 ma sì disciplina,autocontrollo“         

domenica 25 ottobre 2020

LA PANDEMIA E GLI EFFETTI COLLATERALI

 





LA PANDEMIA E LE RESPONSABILITA'  DEL GOVERNO E  DELL'EUROPA

 

I sanitari dicono : indossate le mascherine, rispettate le distanze, lavate spesso le mani, evitate assembramenti. Il governo, segue a ruota, con le stesse affermazioni e in più impone ulteriori restrizioni comportamentali e ambientali, le quali, anche se dettate a tutela della salute collettiva e individuale, a difesa contro il covid, però le stesse penalizzano drammaticamente la vita sociale ed economica di milioni di cittadini. I cittadini sono impauriti, costernati, dalla virulenza del covid , ma anche confusi da notizie contrastanti, si trovano costretti a rispettare regole e imposizioni, che anche se ritenute necessarie, queste si rivelano come un forte ostacolo nei confronti della loro vita sociale.

 

Ciò fa emergere una realtà indiscutibile, palese, che è quella delle reali ed effettive drammatiche condizioni economiche e finanziarie, in cui versano migliaia di imprese e milioni di famiglie, che sono scarsamente tutelate sotto l'aspetto del sostegno finanziario e in più soffrono a causa delle carenze e inefficienze dei pubblici servizi, sanitari, di mobilità, di sicurezza. In momenti di grave crisi sociale, economica e sanitaria, coloro che governano il "potere politico e finanziario a livello europeo" stanno dimostrando apertamente di curare principalmente gli interessi speculativi del mondo finanziario e di tenere in scarsa considerazione la fondamentale , improcrastinabile esigenza delle popolazioni , imprese e famiglie, di essere " assistite e sostenute urgentemente , finanziariamente" , con finanziamenti di miliardi "a fondo perduto" nella misura necessaria e più giusta , più idonea ( assicurando un congruo reddito mensile individuale e per famiglia ) per riuscire a sostenere il peso della perdita di lavoro, delle restrizioni delle attività professionali, delle difficoltà oggettive nel campo dei servizi pubblici , nella conduzione delle attività ed esigenze familiari ( lavoro, scuola, salute, etc..).

 

 

Tutti interventi che si rivelano assolutamente necessari soprattutto per recepire le legittime richieste dei cittadini, che sono sempre più esasperati dalle difficoltà e per i sacrifici che sono costretti a subire a causa della pandemia del covid e degli effetti sulla vita sociale , e anche per contenere quelle proteste che diventano giorno per giorno più forti, purtroppo a volte condotte in modo insensato, irresponsabile, nelle piazze , nelle strade delle città del nostro Paese come di tanti altri Paesi.

 

EFFETTI COLLATERALI  DELLA PANDEMIA

 

Il fenomeno più grave e inquietante, subito dopo quello delle tragiche morti causate dalla pandemia, sta nel fattore economico e sociale che viene penalizzato fortemente a seguito delle pesanti restrizioni governative sulle attività commerciali, specie quelle di piccole e medie imprese, le quali , non potendo più sopportare il peso sia della diminuzione del pubblico acquirente e in rapporto alle spese di esercizio,  sia della mancanza di opportuni e congrui sostegni finanziari da parte del Governo, vengono inesorabilmente attanagliate dalla necessità di cedere alle offerte usurarie da parte delle organizzazioni criminali, mafiose, sino al punto di essere costretti alla cessione delle proprie attività commerciali ai suddetti gruppi criminali. Questo drammatico fenomeno fa parte di un piano ben preciso, predisposto,  e che viene realizzato dalle organizzazioni criminali , in tutta Italia, a partire dal meridione, per facilmente “riciclare” enormi somme di denaro (in centinaia di miliardi di euro ) provenienti da attività illecite ( traffici di droga, armi, etc..), e che avrà come inevitabile conseguenza un aggravamento della povertà di migliaia di famiglie e la sottomissione  delle stesse alle pretese e minacce dei criminali.

 

Un potere nefasto che graverà pesantemente anche sull’assetto del nostro sistema democratico, sui nostri diritti sociali, sulle nostre libertà di cittadini onesti, accrescendosi terribilmente la presenza e la mano mafiosa nelle realtà della vita civile e anche nelle Istituzioni dello Stato, con la complicità di politici corrotti e affiliati.




. I GRAVI ERRORI DELLA POLITICA ovvero CIO' CHE AVREBBERO DOVUTO FARE IL GOVERNO CENTRALE E QUELLO DELLE VARIE REGIONI E COMUNI.

Oltre al giusto, dovuto e necessario obbligo per tutti di indossare le mascherine e rispettare i distanziamenti . Riguardo alle discoteche ,ai pub , queste attività vanno chiuse perché sono inevitabili gli assembramenti, gli ammassamenti di persone, anche se i gestori( e chi sta dietro di loro ) fanno pressioni sulla politica per farle rimanere aperte. Però , i bar , i ristoranti, i cinema , i teatri, e alcune attività sportive, invece , potrebbero rimanere aperti , per esempio dalle ore cinque alle ore ventiquattro, se vengono rispettati i distanziamenti e le precauzioni sanitarie , con mascherine e disinfettanti, in un numero di persone limitato e in rapporto agli spazi disponibili. Pertanto, la chiusura in certe ore e in certi giorni, dei suddetti esercizi e attività di servizio pubblico, genera solo gravissimi danni economici a chi è tenuto a gestirli , lavoratori e loro famiglie, e alla economia generale del Paese. Tutte attività che , se regolate, non sono fattori scatenanti di maggiori contagi. Per evitare gli assembramenti di persone occorre non solo vietare le tradizionali movide, gli ammassamenti negli stadi, ma anche esercitare i dovuti e maggiori controlli da parte di vigili e polizia nelle varie città. Ma ciò che dovrebbe essere fatto, ma purtroppo non lo è fatto, innanzi tutto è evitare assembramenti nei mezzi di trasporto pubblici ( metro, bus, tram ). Ciò si può evitare soltanto attraverso congrui aumenti nel numero dei mezzi di trasporto stessi e delle frequenze di fermate nelle varie piazze e strade cittadine in specie durante le ore di punta, di ingresso e uscita riguardo a scuole e uffici. Poi , riguardo alle scuole, devono urgentemente e assolutamente essere reperiti e resi idonei quanti più locali , edifici, pubblici e anche privati, nonché provvedere a forti incrementi nella assunzione di personale insegnante, per consentire il più regolare possibile svolgimento delle lezioni con la presenza fisica di insegnanti e studenti nelle aule , rispettando le precauzioni sanitarie previste. Riguardo ai servizi sanitari dovrebbero essere impiegate maggiori risorse finanziarie per la prevenzione della pandemia e le terapie, l'assistenza medica negli ospedali e domiciliare. Se tutto ciò fosse stato fatto dal Governo ,sia centrale , sia per le varie competenze , dai governi regionali, si sarebbero evitati e si eviterebbero ulteriori danni sociali ed economici, e quindi proteste legittime di tanti cittadini e soprattutto eventuali eccessi nelle manifestazioni popolari, nonché gravi infiltrazioni criminali nell’ambito sociale ed economico.

 

martedì 20 ottobre 2020

LA PAURA E IL CORAGGIO

 



LA PAURA E IL CORAGGIO


Abbiamo tutti paura. Siamo ossessionati dalle notizie e dalla paura del contagio virale. Dall’alba al tramonto, solo notizie di pandemia, numeri percentuali di infettati, di malati , di morti. Nel nostro Paese, nel mondo, numeri segnati in prospetti grafici che salgono progressivamente.  Non siamo più capaci di intrattenerci con gli altri con tranquillità, di parlarci con il piacere di vederci in viso ( mascherine ), di percepire le emozioni , persino i sentimenti l’uno verso l’altro.


 E’ rimasto soltanto un residuo di interlocuzione verbale, fisicamente stentata e difficile, a volte incomprensibile, se non attraverso lo schermo di un computer , di uno smartphone, di un tablet. Per lo più rapporti “virtuali “ , ma che non hanno niente a che vedere con la “ virtù”. Un mondo che è cambiato, sta cambiando, verso l’indefinibile, l’indeterminabile, l’imprecisabile, l’imprevedibile, camminando in una sorta di percorso globale, accidentato, nel quale ci sentiamo tutti coinvolti, ma ciascuno rimane solo nella sua personale, individuale realtà, a volte anche molto drammatica.


La cosiddetta vita sociale si è frantumata attraverso fenomeni di crisi sanitaria, economica, di rapporti umani, anomali, che generano diffidenza, anche nel timore di perdere ciò che si ha. Ma a questo punto, dobbiamo domandarci se è giusto, corretto, opportuno, subire gli eventi, rimanendo fermi, chiusi, con la speranza o meglio l’illusione di uscirne fuori senza ferite, oppure è più giusto, più corretto, più opportuno, armarci di “coraggio “, tutti e ciascuno, e quindi “reagire “  operando , fattivamente, efficacemente, con tutte le risorse umane ed economiche per dotarci di tutte le attrezzature, di tutti i mezzi, necessari per difenderci, respingere gli attacchi, attraverso un’opera colossale di “risanamento ambientale “ , una serie di interventi di pulizia , di purificazione dell’aria, misure anti inquinamento, di sanificazione e disinfezione a carattere globale , idonei a rendere finalmente inoffensivo il coronavirus.  


In altri termini, bisogna assolutamente agire urgentemente e drasticamente sull’ambiente e sulle opere strutturali di ospedali e scuole, organizzative dei servizi di trasporto attraverso un aumento dei mezzi pubblici, al fine di evitare che debbano verificarsi assembramenti per necessità di lavoro e per gli studenti, e sugli organismi sanitari del personale medico e paramedico,  più che imporre ulteriori “restrizioni” personali, fisiche, nei confronti degli esseri umani e della loro vita sociale.

sabato 10 ottobre 2020

IL BUON SENSO

 


                                                             

 

IL “ BUON SENSO “

 

In questo periodo siamo tutti costretti a “convivere” con il Covid.

 Questo , però, non significa che dobbiamo vivere nel terrore. Le necessarie attività di vita, di lavoro, professionali, familiari, economiche e di rapporti amichevoli e sentimentali, devono proseguire e lo dobbiamo fare, ma adottando procedure e comportamenti diversi rispetto a quelli che abbiamo tenuto in situazioni di normalità. Più rispettiamo le precauzioni necessarie per evitare occasioni di trasmissione del virus, maggiori sono le probabilità di ridimensionamento dei contagi e quindi maggiori sono le condizioni favorevoli affinché la nostra salute possa essere tutelata e ogni attività di lavoro e familiare non debba subire rallentamenti, ostacoli, interruzioni, nocivi non solo a ciascuno di noi, ma anche nei confronti e in danno dei nostri familiari, di nostri parenti,  di amici e di persone più deboli, più fragili nella salute.

 

 Ogni atteggiamento e ogni comportamento che sia di trascuratezza, di non rispetto verso talune fondamentali regole igienico-sanitarie, ogni atteggiamento di sfida , di polemica nei confronti delle disposizioni di norme e regole governative e sanitarie istituzionali, che venga posto in essere  da certi individui o gruppi di persone, vuoi per motivi politici, oppure di critica, per interessi speculativi, oppure anche per ignoranza o stupida presunzione, non produce altro che ulteriori danni alla salute pubblica e conseguentemente danni notevoli anche alla economia, nazionale , di imprese e famiglie,  costrette a subire terribili contraccolpi che possono cagionare situazioni critiche irreversibili.

E’ pertanto cosa intelligente , seguire il “buon senso “ , le misure giuste più equilibrate ,che costituiscono l’unica e più efficace arma di difesa nei confronti del Covid.

 

Sul Covid si può parlare all’infinito, sentire le opinioni più disparate, più pessimistiche, esagerate, o semplicistiche, minimizzate, o ancora, negazioniste, complottiste, persino ciniche, chiaramente  nei confronti dei più deboli,  e chi più ne ha, più ne metta. In tutto questo marasma di opinioni, di cui i mass-media, tv , giornali, interviste di esperti, medici, virologhi, psicologhi, filosofi, politici con pubblici proclami, attraverso la diffusione di  numeri cronachistici, statistici epidemiologici , sono strapieni, ogni giorno, continuando ad alimentare un processo caotico di idee, di dubbi e di timori, nella mente delle persone, nelle famiglie.

 

 Allora, è assolutamente necessario ed urgente che ritorni nel nostro contesto di vita sociale, ma soprattutto nel mondo politico e sanitario istituzionale, e dei mezzi di comunicazione di notizie, nella diffusione delle informazioni,  un momento di profonda riflessione, per ricondurci “tutti” in un clima di  “lucida e pacata  ragionevolezza “ .

 

In questa fase di incertezze e di dubbi, ma anche di timori per ancora possibili aumenti di  contagi, è giusto ritenere più che opportuno che noi tutti e ciascuno non creare , evitare  assembramenti, usare “razionalmente” la mascherina, esercitare misure e comportamenti di più attenta igiene a livello personale e ambientale. In pratica, abituarsi a vivere socialmente con maggiore oculatezza per quanto attiene appunto all’igiene e alla salute. Tutto ciò non comporta drammatiche limitazioni del diritto alla “libertà “ individuale, o violazione della “privacy “, bensì un ripristino al “ buon senso “  nel modo di pensare e di vivere, da parte di tutti, senza generare allarmismi, oppure adottare misure esageratamente precauzionali riguardo ai contatti fisici con gli altri. La “vita sociale “ ha bisogno , deve necessariamente e comunque andare avanti, mai bloccarsi oppure stravolgersi.  

lunedì 28 settembre 2020

LA RICOSTRUZIONE

 


LA  RICOSTRUZIONE

 

E’ giunto il momento della “Ricostruzione” del nostro Paese , l’Italia. Un complesso di opere che devono vedere un forte e comune  impegno delle forze politiche, ma anche e soprattutto,  la collaborazione di tutti noi cittadini italiani e ciascuno di noi per la nostra parte.

 

Sono i nostri bambini , i  fanciulli , i giovani a chiedercelo, a pretenderlo, a spingerci verso la realizzazione di un Progetto nazionale , allo stesso tempo ideale e concreto, sia nella sua fattibilità reale , sia per la  sostenibilità economica, come richieste a livello europeo.  Interventi di opere strutturali e organizzative nei settori tecnologici , scientifici, culturali e del terziario, che non possono più attendere , né subire ritardi, oppure ostracismi per interessi faziosi, politici e/o privati. Tutti fattori negativi che sarebbero irrimediabilmente dannosi per la crescita e lo sviluppo sociale , per la stessa salvezza del Paese, per la sicurezza delle nostre comunità.

 

Per la ripresa della produzione e del lavoro emerge l’esigenza di una rinascita del comparto industriale. Per cui è indispensabile trovare al più presto punti d’incontro  e di collaborazione progettuale, tra imprenditori e il governo, al fine di consentire una ripresa degli investimenti nel territorio nazionale, in aderenza alle esigenze di salvaguardia e tutela ambientale e provvedimenti volti alla necessità di rimuovere gli ostacoli costituiti da troppe e complicate norme burocratiche  e fiscali e lungaggini dell’iter giudiziario.

Sono altrettanto necessarie incentivazioni e sostegno nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura, della zootecnia , del turismo, della ricerca scientifica, della formazione professionale , cui va collegata la esigenza di una riforma dell’istruzione scolastica , che consenta apprendimenti culturali più mirati all’inserimento nel mondo del lavoro , alle nuove tecnologie , informatica, oltre che naturalmente ad una cultura di indirizzo classico o scientifico , a seconda delle preferenze degli studenti.

Investimenti economici,  finanziari e organizzativi sono necessari e indispensabili nel settore dei servizi sanitari, in cui appaiono urgenti esigenze di un imponente ingresso operativo di personale medico e infermieristico , sia negli ospedali, sia negli ambulatori territoriali, dei medici di base, per soddisfare esigenze primarie di assistenza pubblica ,specie per persone anziane, disabili, per l’infanzia.

Tutto deve partire dalla “volontà di fare”, politica,  individuale e generale ,ma anche  sociale e civile  , di tutti , per  operare nell’interesse e per il bene collettivo , e ricostruire ciò che serve a favore della nostra Italia, della nostra  “Casa comune ”  , che appartiene a tutti e a ciascuno, che contiene  in sé tutte le nostre vite, le nostre speranze, i  luoghi in cui abitiamo, con le nostre famiglie, in cui svolgiamo le nostre attività di lavoro, professionali, in cui frequentiamo momenti di divertimento, di piacere, di cultura.

 Il nostro Paese , l’Italia , da noi tutti e da ciascuno deve essere ritenuta, perché realmente lo è , la nostra “Casa comune” , in tutti i sensi e con tutti i sentimenti di appartenenza e di rispetto ad una terra ineguagliabile per bellezza e per cultura e che abbiamo tutti il dovere di difendere , responsabilmente,  in quanto che essa è il baluardo a protezione delle nostre esistenze di cittadini, delle nostre famiglie, della nostra gioventù,  contro ogni attacco o eventuale disegno che potrebbe essere già pronto per  dominarla, allorquando venissero meno le volontà , le capacità di noi italiani di mettere mano e realizzare una vera “Ricostruzione” fisica, materiale del territorio , ma anche etica e morale delle Istituzioni pubbliche e della società civile.

 

 

Nel momento cruciale della possibilità di utilizzo delle enormi risorse finanziarie ( quasi trecento miliardi di euro dal Recovery fund e dal Mes ) ) per l’Italia, cioè successivamente all’approvazione del piano progettuale nazionale del Governo da parte della Unione Europea, è urgente e indispensabile che vi sia un’unica “ Cabina di regia “ , governativa e con poteri esecutivi esclusivi, idonea ad impartire precise disposizioni di carattere generale, riguardanti gli ambiti di applicazione delle risorse e i limiti di spesa da non superare, Regione per Regione , condizioni che da queste dovranno essere rispettare scrupolosamente.

 

 

Ogni Regione dovrà avere il compito di presentare tempestivamente, al più presto , specifici progetti ,riguardanti gli interventi da realizzare nel proprio rispettivo territorio. I finanziamenti verranno assegnati solo riguardo a progetti di utilità pubblica e fondamentali , necessari allo sviluppo economico e sociale di ogni rispettivo territorio.

 

 

I soldi potranno venire materialmente erogati , secondo norme e condizioni già stabilite per contratto di appalto, al riscontro dell’inizio dei lavori dei progetti approvati, i quali lavori man mano saranno sottoposti a severi , rigorosi , sistematici controlli da parte degli Organi ispettivi istituzionali preposti, onde evitare pretestuose interruzioni, speculazioni, infiltrazioni criminali, illeciti finanziari e penali. Ogni comportamento od atto illecito dovrà essere duramente sanzionato e con conseguenze che riguarderanno anche la perdita delle risorse finanziare assegnate.

 

 Affinché tutto ciò si realizzi , però è necessario un  "Cambiamento sociale" Non possiamo aspettarci che sia la politica a dover cambiare se stessa , è il Popolo , la società , la cittadinanza che deve cambiare "mentalità", ricostruendola attraverso la cultura , nelle scuole, le università, i mass-media, per una rieducazione civile, verso una coscienza sociale , popolare, in cui risorga il sentimento comune di bene e interesse collettivo, di giustizia sociale e di solidarietà per combattere contro le iniquità e le ingiustizie. Una coscienza che , invece, è divenuta sempre più individualista , egocentrica, rivolta si all'interesse privato, ma che lo ha fatto senza porsi i giusti limiti, necessari al mantenimento di una ordinata, equilibrata convivenza civile e indispensabili per riuscire ad avere una politica corretta ed efficace.

Purtroppo, siamo giunti al punto di non fidarci più l’uno dell’altro. Il timore di essere raggirati, truffati, rubati, è divenuto un problema individuale, ma anche un fenomeno sociale drammatico, soprattutto perché si è quotidianamente sommersi da esempi ed episodi di corruzione, di truffe, di raggiri, da sopraffazioni, da speculazioni, da imbrogli e traffici illeciti, che assumono aspetti di allarme sociale in quanto assai diffusi e invasivi, anche nell’ambito politico-istituzionale.

 

 Per tali motivi, è estremamente urgente e importante rigenerare nel nostro Paese un clima di fiducia sociale attraverso un forte impegno comune nel risvegliare le coscienze verso l’esigenza di ridare alla vita di ciascuno e della comunità civile i valori di una convivenza fondata sul reciproco rispetto, sulla trasparenza e lealtà, sulla difesa del bene comune, onde evitare un aggravamento di fattori negativi già in atto, della disgregazione e discriminazioni sociali, della conflittualità politica, un irrimediabile tracollo sociale e anche economico e il pericolo di venire sottomessi dalle forze più retrive e criminali.



E’ IL LAVORO CHE PRODUCE RICCHEZZA E PROGRESSO, NON IL DENARO.

 

 Se un Paese in difficoltà aspetta inattivo oppure privo di progetti concreti di lavoro di poter ricevere dall’esterno denaro e capitali per poter lavorare e produrre, sicuramente avrà scarse prospettive di ripresa, anche perché ove giungessero i capitali, questi verrebbero inghiottiti in voragini speculative di interessi di privati e di malavitosi.

 

In momenti di crisi finanziaria, di carenza di capitali il Paese più virtuoso è quello che avrà migliori possibilità e probabilità di ripresa. E’ il Paese che saprà risolvere il problema economico e sociale ricorrendo soprattutto e maggiormente alle proprie risorse umane intellettuali e fisiche, ed economiche e produttive territoriali, delle piccole e medie imprese, nei settori tecnologico e informatico, delle fonti energetiche alternative, dello agroalimentare, del patrimonio artistico e culturale e quindi turistico, della moda, dell’artigianato locale, attraverso l’impegno collettivo delle forze politiche e di governo, della imprenditoria , delle forze sociali, della popolazione ad investire tutte queste risorse per intraprendere quelle attività di lavoro necessarie al Paese e alla popolazione, sia nel campo delle ristrutturazioni , manutenzioni, riparazioni, in opere pubbliche , strade , ponti, argini di fiumi e torrenti, acquedotti , impianti di telecomunicazioni, linee ferroviarie e viarie di collegamento fra piccoli e medi centri urbani, collegamenti marittimi diversificati lungo le coste dei mari, sia nel settore dei servizi e del terziario , della istruzione scolastica, universitaria e della ricerca scientifica, e preparazione e formazione professionale, dimostrando la volontà da parte di tutti, imprenditori e dei lavoratori di rinunciare a qualche diritto o interesse laddove vi fosse realmente la necessità, anche di lavorare un poco di più rispetto all’orario di lavoro settimanale stabilito in tempi di normalità. Però, ciò andrebbe fatto necessariamente in un clima di lealtà e in un rapporto di fattiva collaborazione e di vera e reale intesa tra le classi lavoratrici e il mondo imprenditoriale, per evitare speculazioni o soprusi.

 

Così facendo, in tempi non molto lunghi, in questo Paese i risultati positivi emergerebbero, perché ogni attività di lavoro si tramuterebbe in prodotti di beni e di servizi e pertanto, crescerà il numero dei consumatori, come anche la platea dei lavoratori e la circolazione del denaro.

 

In altri termini, il Paese avrà dimostrato di riprendere un percorso di crescita e di sviluppo e dopo un certo periodo di sacrifici, avrà la sicura possibilità di riavere una situazione di normalità economica e finanziaria, ricambiando con una vita sociale migliore i cittadini lavoratori e le loro famiglie rispetto a ciò che essi hanno fatto, sacrificando inizialmente e provvisoriamente qualche loro diritto. Tutto ciò è stato dimostrato realmente nella storia passata e in quei Paesi virtuosi, che si sono trovati in periodi di difficoltà sociale ed economico-finanziaria.

 

 

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Nota :

L’INDIVIDUO  E  LA SOCIETA’

 

Ho spesso visto persone diventare infelici per essersi accontentate di risposte inadeguate o sbagliate ai problemi della vita; cercano la posizione, il matrimonio, la reputazione, il successo esteriore o il denaro, e rimangono infelici anche quando hanno ottenuto tutto ciò che cercavano. Persone del genere di solito sono confinate in un orizzonte spirituale troppo angusto: se fossero vissuti in un'epoca, in un ambiente nel quale l’uomo attraverso i miti era ancora in rapporto con il mondo ancestrale e quindi con la natura sperimentata realmente e non vista solo dall’esterno avrebbero potuto evitare questo disaccordo con sé stessi.

Oggi si vuol sentire parlare di grandi programmi politici ed economici ossia proprio di quelle cose che hanno condotto i popoli ad impantanarsi nella situazione attuale, ed ecco che uno viene a parlare di sogni e di mondo interiore... tutto ciò è ridicolo, che cosa crede di ottenere di fronte ad un gigantesco programma economico, di fronte ai cosiddetti problemi della realtà? Ma io non parlo alle nazioni, io mi rivolgo solo a pochi uomini. Se le cose grandi vanno male, è solo perché i singoli individui vanno male, perché io stesso vado male, perciò, per essere ragionevole, l'uomo dovrà cominciare con l'esaminare sé stesso, e poiché l'autorità non riesce a dirmi più nulla, io ho bisogno di una conoscenza delle intime radici del mio essere soggettivo. È fin troppo chiaro che se il singolo non è realmente rinnovato nello spirito neppure la società può rinnovarsi poiché essa consiste nella somma degli individui.

 

Carl Gustav Jung, “Ricordi, sogni, riflessioni”.