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giovedì 17 dicembre 2020

La Giustizia sociale

 

 

Il possibile rimedio ( La Rivoluzione culturale )
 
Affinché l’Italia possa trovare una via di uscita dalla crisi, evitando un temibile e malaugurato destino nelle mani di poteri speculativi e malavitosi, e pertanto avere una reale prospettiva di un futuro positivo e di sviluppo economico e sociale, è assolutamente indispensabile che la parte più sana e genuina della popolazione italiana , tanti giovani attivi e volenterosi, e persone oneste e corrette, già con importanti esperienze culturali e professionali, abbiano il coraggio e lo spirito di iniziativa di coalizzarsi per una “ rivoluzione culturale” , anche etica e morale, e attraverso le forme più diverse e moderne di comunicazione e di aggregazione sociale , tentare di realizzare in ambito nazionale le condizioni per la formazione di una “forza politica” sotto il segno della “ Giustizia sociale “, capace di generare un governo forte e necessariamente coeso nella sua formazione politica e di maggioranza e che sia in grado di poter gestire proficuamente le risorse economiche del Paese attraverso un effettivo potere di controllo delle spese e degli investimenti operati nel territorio nazionale dai diversi e competenti Enti pubblici Regionali.
 
Un governo composto di persone professionalmente qualificate e competenti nei rispettivi incarichi e ruoli politici ministeriali . Un progetto e programma di governo, che sia bene articolato e chiaro nelle sue finalità socio economiche, nel conseguimento di obiettivi fondamentali, peraltro già contemplati dalla Costituzione, che riguardano primariamente la realizzazione della “giustizia sociale” , dei diritti umani, al cui interno sono compresi :

 
il diritto al “lavoro” e ad una giusta retribuzione,
il diritto ad una “equa fiscalità” fra i vari ceti sociali, lavoratori, imprese, gruppi economici e finanziari.
il diritto ad una basilare e sufficiente “ assistenza pubblica sanitaria ed economica “, tale da assicurare condizioni di vita dignitose alle persone meno abbienti, a quelle malate , affette da invalidità,
il diritto ai giovani di fruire gratuitamente della istruzione scolastica primaria, e di poter accedere alla istruzione scolastica secondaria e successiva formazione culturale e professionale con un sostegno pubblico economico e finanziario, proporzionato alle in atto capacità di reddito familiari o individuali del giovane, con incentivi ai più meritevoli.

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