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venerdì 26 agosto 2016

PER UNA SOLIDARIETA' VERA , REALE ED EFFETTIVA



    PER  UNA   SOLIDARIETA’   VERA  ,  REALE  ED  EFFETTIVA



   

Posto che centinaia di migliaia , milioni di persone ogni giorno giocano somme ai vari giochi per enalotto , per gratta e vinci , per il  lotto , etc… , sarebbe assai opportuno , utile , importante sia dal punto di vista economico , sia sotto il profilo umanitario,  che il Governo  stabilisse per legge  che una quota  percentuale della imposta già stabilita per legge ( IVA )  su ogni  somma giocata ,  su ogni vincita  acquisita , nonché  sulle enormi , milionarie  somme nel giro delle scommesse , sui proventi delle società del gioco d'azzardo ,  del mondo del calcio , dell’automobilismo , delle varie  manifestazioni ludiche , etc..,  venga destinata in modo esclusivo alle popolazioni di quei comuni del nostro Paese , che vengono colpiti da eventi disastrosi , da  gravi calamità naturali , come terremoti , alluvioni , frane , esondazioni .  Somme che dovranno essere impiegate e investite , attraverso modalità urgenti , ma trasparenti e sotto controllo da parte di istituzioni pubbliche governative , al fine di poter ripristinare al più presto possibile  nei confronti delle popolazioni colpite dal disastro, condizioni umane e sociali essenziali alla ripresa di una vita normale e di attività di lavoro e produttive.
Inoltre , che allo stesso fine , siano devolute e destinate , in forza di un apposito provvedimento di legge , somme da calcolare in aggiunta e in una determinata misura percentuale sulla aliquota della imposta già stabilita  ( IRPEF ), limitatamente ad un periodo di tempo predeterminato , su i diversi vitalizi parlamentari , su gli elevati emolumenti ( es. oltre i 10.000 euro mensili ) percepiti da dirigenti pubblici e da politici ,  sotto la voce di "contributi necessari e temporanei  per il sostegno alle popolazioni colpite da calamità. "

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giovedì 25 agosto 2016

IL CAVALLO DI TROIA



                                IL  CAVALLO  DI  TROIA
Un altro importantissimo motivo per votare “  N O     al  Referendum sulle Riforme Costituzionali !



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Premessa :
Per quale motivo , i padri costituenti  non hanno voluto  il “ vincolo di mandato “  per il parlamentare ?
L’articolo 67 della Costituzione :
1
. Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
Il non vincolo di mandato  fu concepito per garantire la libertà di espressione ai membri del Parlamento: Infatti , il legame tra l’eletto e gli elettori viene dunque concepito come “responsabilità politica”, non come un “mandato imperativo”, che è vietato. La libertà da questo vincolo è molto particolare, soprattutto se la si lega ai temi etici o alle decisioni che i parlamentari potrebbero dover prendere riguardo ad avvenimenti molto importanti e delicati , come  ad esempio , nel caso in cui scoppiasse una guerra.
Nella  attuale Costituzione ,ogni membro del Parlamento rappresenta  la Nazione in generale, e non la sola provincia in cui è stato  eletto , quindi sarebbe sbagliato  che ogni parlamentare eletto dovesse comportarsi esclusivamente a difesa degli interessi dei propri elettori , come invece imporrebbe il cosiddetto “mandato imperativo “ , che è appunto vietato nella nostra Costituzione.
Con la riforma Costituzionale , l’art. 67  viene sostituito dal seguente :
 «Art. 67. -- I membri del Parlamento esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato».



 Pertanto , pur restando  invariato il divieto del vincolo di mandato , però , in questo nuovo articolo ,  il riferimento è rivolto a tutti i membri del Parlamento , intesi collegialmente ,  e non più ad  ogni singolo membro del Parlamento ;per quanto attiene alla “ rappresentanza “ parlamentare , questa viene contemplata nell’art. 55 , nel quale sai legge : Ciascun membro della Camera dei deputati rappresenta la Nazione. 
La Camera dei deputati è titolare del rapporto di fiducia con il Governo ed esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e quella di controllo dell'operato del Governo. 
 Il Senato della Repubblica rappresenta le istituzioni territoriali. Concorre all'esercizio della funzione legislativa nei casi e secondo le modalità stabilite dalla Costituzione, nonché all'esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica e tra questi ultimi e l'Unione europea. Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all'attuazione degli atti normativi e delle politiche dell'Unione europea. Concorre alla valutazione delle politiche pubbliche e dell’attività delle pubbliche amministrazioni, alla verifica dell'attuazione delle leggi dello Stato nonché all'espressione dei pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge. 
Allora , quali sono i motivi che sottendono al queste modificazioni  , volute dalla Riforma ?
Viene meno la rappresentanza soggettiva  del singolo Senatore nei confronti della Nazione , la quale viene sostituita da una rappresentanza collegiale ( il Senato )  nei confronti delle istituzioni territoriali , pur  restando inalterato per ogni Parlamentare il  “ non vincolo di mandato “ .
Ciò consente  ad ogni Parlamentare ( sia Deputato sia Senatore ) di essere  libero di muoversi nelle proprie individuali scelte opportunistiche , in un campo prettamente politico-partitico, quando e dove ritiene utile , e in particolare ad ogni Deputato della Camera  di muoversi verso quel Partito , che ha ottenuto voti in quantità tali da conseguire un cospicuo premio di maggioranza ,e quindi il potere di governare , in forza di una opportuna legge elettorale ( Italicum ) .
Pertanto , un Governo , cioè un Partito  che  avrebbe un forte , indiscusso potere sui Deputati ; su ciascun Deputato , che sia stato eletto nella propria lista , oppure in altre liste,  tale da determinare indirizzi e decisioni legislative parlamentari a senso unico ; decisioni , quindi , che potrebbero essere non solo non corrispondenti ai bisogni e alle necessità della cittadinanza , ma purtroppo e probabilmente anche contrarie  agli interessi pubblici , a favore di interessi di caste e gruppi affaristici ; il tutto , operando  sempre in linea  con i dettami  delle volute e realizzate  “ Riforme  Costituzionali “ , in specie dell’art. 67 .