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giovedì 18 agosto 2016

IL VERO I S I S



                IL  VERO   I S I S


Ormai lo hanno capito anche gli stolti . Le grandi potenze , non solo dell’Occidente , ma anche del mondo arabo,   hanno già da tempo stabilito che per i loro interessi economici e di potere ,  dovranno essere modificati senza indugi gli attuali confini fra i Paesi dell’area medio-orientale ; nel senso che a stabilirne il nuovo assetto, dominio e il controllo delle risorse, saranno quelle forze che prevarranno via via , prima  con interventi e conflitti parziali e poi , se sarà ritenuto necessario e inevitabile , con un possibile quanto probabile  conflitto armato a livello globale , fra le grandi potenze stesse.
In tale prospettiva  , dalle suddette grandi potenze è stato ritenuto opportuno , anzi necessario , costituire appositamente vari “ focolai “ di guerra , attraverso la formazione di gruppi armati , come  Al Quaeda  , e appunto l’ISIS  e il presunto Califfato ,  che giustificassero reazioni interventiste di tipo militare contro questi ultimi , con il falso scopo di soffocare i loro  tentativi insurrezionali , terroristici e di aggressione a ideologie e  civiltà occidentali , ma in effetti  per salvaguardare e anche espandere interessi consolidati  dalle potenze stesse , si ripete , sia di Paesi occidentali , sia del mondo arabo e israeliano,  nell’area medio-orientale e africana . 


Pertanto , appare chiaro non solo quanto sia scarsamente prevedibile una soluzione pacifica e compromissoria degli interessi contrapposti , bensì quanto sia invece e purtroppo prevedibile una escalation di interventi armati , di atti terroristici e di allarme sociale , sempre più esteso e forte , nel mondo.
 Specialmente a causa dell’esodo di milioni di persone, che inevitabilmente tenteranno di salvarsi dai conflitti armati e dalle zone disastrate sbarcando nei Paesi più vicini e tentando di entrare in quelli economicamente e socialmente più avanzati . Fenomeno , questo , inarrestabile , e quindi sempre più pericoloso dal punto di vista degli equilibri socio-economici e anche politici dei Paesi ospitanti.



                          L’ IPOCRISIA  UMANITARIA

Da una parte , uno scenario apocalittico , ma reale , di morte , di  guerra ,  abitazioni distrutte da bombe , volti disperati , sguardi sperduti nel vuoto , terrorizzati da un’assurda , immane tragedia umana , file interminabili di  uomini, donne, vecchi , bambini, esseri umani, disumanizzati, in fuga , verso mete indefinite,  calpestando suoli  impregnati di  fango e sangue ,  esseri ammassati come bestie su barconi , in parte destinati , a migliaia ,  annegati e  in pasto ai pesci ;
 Dall’ altra , fatti salvi i reali ed effettivi interventi umanitari di gruppi organizzati e di singole persone dedite al volontariato, si assiste a uno squallido e sconcertante scenario teatrale , ad una continua sequela  di  immagini , di foto , filmati  e soprattutto di  parole , parole , solo parole e di frasi fatte, discorsi d’occasione , di false  intenzioni , vuote di contenuti , di esortazioni generiche alla pace , di ipocrite disapprovazioni verso la violenza e la guerra in generale, e soprattutto di comunicazioni ufficiali emanate da organismi di stato , volte a giustificare sempre e comunque azioni di bombardamento , interventi militari  già effettuati o in programmazione , decisi per asserite esigenze irrinunciabili di difesa  e contestualmente  per l’ annientamento verso forze  agguerrite , aggressive e ritenute pericolose in quanto destabilizzanti il sistema precostituito.
 Personalità di Organi ufficiali  di vari Paesi che non vogliono  rischiare di compromettere la propria carriera politica e istituzionale , e non condannano pubblicamente , apertamente , come invece dovrebbero per coscienza , e senza riserve tutti quei capi di potenze mondiali , che sono in piena attività  di operazioni belliche , ma che ormai non possono più nascondere i veri motivi che sono dietro alle asserite necessità difensive o di intervento ; motivi che invece sono costituiti in modo cinico da progetti di occupazione , attraverso l’esecuzione di azioni distruttive , a largo raggio, utilizzando  mezzi di violenza estrema in danno di esseri umani , che niente più di umano rappresentano ad un mondo , ipocrita , costituito da  popolazioni  di cosiddette  società “civili “ , a cui interessa in fondo  di non essere oltremodo disturbate e coinvolte in tali tragedie , nelle quali , invece, potrebbero essere coinvolte direttamente e in modo grave , in un prossimo , non lontano futuro , se non fermate in tempo.


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