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sabato 14 novembre 2015

LA LOTTA CONTRO IL TERRORISMO



                LA  LOTTA  CONTRO  IL  TERRORISMO   
Sabato , 14 novembre 2015
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ATTI  TERRORISTICI   , che vengono programmati , organizzati  secondo  una precisa ed unica regia  , poi eseguiti da gruppi o da individui isolati , anche  da  già residenti  nei diversi  Paesi europei .
 Lo dimostra il fatto che  gli attentati  si sono verificati , in molti casi , in diverse  e anche lontane località contemporaneamente.
Tutto ciò altro non è che una precisa strategia di guerra , a livello globale , nella quale  l’arma più efficace  è “ il terrore “  , la perdita di sicurezza  per la propria vita , anche nei luoghi considerati più tranquilli e in momenti in cui ogni attività quotidiana si svolge in modo normale .
Un genere di guerra , nella quale appaiono  quasi  inutili  le armi tradizionali ;  gli aerei , i carri armati ,  le navi  , i missili ; così come da ritenere assurdo l’impiego di armi atomiche  o  di distruzione di massa , a fronte di  fenomeni  non  riferibili  ad un avversario  ben definito , posto  in  un unico contesto territoriale .
Il terrorista si confonde con la gente comune , conduce spesso una vita normale , stando e anche lavorando insieme a persone normali ,  pur  mantenendo  “ contatti “  , oltre che fisici  , presumibilmente anche con mezzi telematici , informatici ,  cellulari , etc.. , con altri individui o gruppi di persone , facenti parte dell’organizzazione  terroristica .
Pertanto , la più efficace arma di difesa  contro tale fenomeno  non  può  che essere  un “ sistema  integrato di servizi di  intelligence “  ; un sistema  organizzativo  capace di  tenere sotto controllo , di monitorare  continuamente  tutte  le comunicazioni  che  avvengono  attraverso gli  apparati e i  mezzi satellitari , analizzandole e decifrandole  al fine di poter  ricavare ogni notizia , ogni elemento , apparentemente anche banale , ma che potrebbe far risalire a piani , progetti di natura terroristica.

Un sistema di difesa e di repressione  verso il fenomeno terroristico  non può essere , però , compiutamente  efficace  e risolutivo  se non  riorganizzandolo  a  livello internazionale , attraverso un  comune  organismo  di  “ intelligence “  che  comprenda  insieme  unità di personale  di  diversi Paesi Occidentali , europei e americani  e  in  modo tale  che  le informazioni , assunte attraverso  le  indagini dei diversi  organismi  di intelligence  nazionali , confluiscano in un unico “ Centro di raccolta dei dati “ .  Quindi , un sistema integrato che consenta ai Governi dei vari Paesi interessati alla difesa contro il terrorismo , di acquisire in tempo reale  tutte le notizie importanti e prendere concordemente fra loro le decisioni relative agli  eventuali interventi operativi  da  porre in essere , sia sotto l’aspetto di prevenire  i possibili attacchi terroristici , scoprendo le fonti organizzative e di comando , sia riguardo agli interventi operativi  necessari  per  debellare  e catturare gli esecutori  di attentati .


 In  tale  contesto  di  conflittualità  così  gravi  e  a  livelli  realmente  allarmanti  sotto l’aspetto  della  sicurezza  nei  confronti  di  popolazioni   e  di  comunità , che  rischiano di essere proditoriamente colpite  nella  loro vita e  nelle loro normali attività sociali ,  appare  oltremodo  necessario e indispensabile  , innanzi tutto , che  nel  mondo  occidentale capitalista  ciascuno Stato   ponga  rimedio  con la massima attenzione  al  drammatico  problema delle disuguaglianze economiche e sociali , determinatesi  in  modo assai grave nell’ambito  di  ciascuna società  ; disuguaglianze  fra  le classi  abbienti , sempre più ricche e benestanti ,  e le classi  sociali  che  sono costrette  a  condurre  una  esistenza fatta  di  pesanti sacrifici economici  , di  disoccupazione ,  di  emarginazione , di povertà   e  fra questi , compresi coloro che sono sopravvenuti , come emigranti ,  specie  musulmani  e che anche per motivi di carattere religioso  avvertono maggiormente  situazioni  di  discriminazione   e di  scarsa integrazione con il contesto sociale occidentale . Per tali motivi  essi  sono sempre più spinti  a  riavvicinarsi  a  quelle ideologie  e  a  quei  principi  sociali e religiosi  propri delle loro origini  , rimanendo ,  alcuni  di essi  purtroppo , attratti  da  gruppi  estremisti organizzati  di  origine islamica , che  usando il loro radicale sentimento  religioso , li utilizzano  per compiere attentati  e  seminare  terrore  allo scopo  di  destabilizzare  il  sistema  vigente. .  

 Tali  fattori  devono essere  tenuti  con particolare attenzione  dai Governi  dei Paesi Occidentali  considerati  gli  episodi cruenti di terrorismo  succedutisi  in  misura sempre più grave in questi ultimi  tempi .    

Inoltre , Governi  degli Stati  Occidentali  ( Europa ed America e Russia ) , senza indugi  e in modo  chiaro , dovrebbero  assumere “ concordemente “  un  comune  atteggiamento ,  non  soltanto  riguardo  agli  interventi  di difesa  nei propri territori , ma soprattutto  una  comune  precisa  volontà  di  interrompere  questa  spirale  di  morte  e  di far  ciò  attraverso  azioni  politiche  e  strategie  comuni  , che evitino  il  ricorso alla forza e interventi militari  nelle zone e in quei Paesi Medio.Orientali   e  del continente africano , nei quali  si concentrano  gli interessi internazionali  per l’acquisizione di  risorse  energetiche di gas e petrolio .   




Nella  malaugurata ipotesi  che  le Nazioni Europee  e  America , da una parte , e   Russia  , dall’altra ,  non  si  determineranno  a  raggiungere  fra  loro  un  effettivo , urgente  e definitivo  accordo , strategico  politico ed economico  in  merito  al  controllo  delle  risorse energetiche ( gas e petrolio )  nei giacimenti del Medio-Oriente ,  e conseguentemente , tramite comuni  ed  univoci   interventi ,  a  porre  fine  allo  scontro  fra  le  fazioni  in conflitto (  sunniti  contro sciiti  , Siria , ribelli contro Assad , Isis , Iran , Turchia  contro  Curdi , etc.. )  e  perseguiranno  pervicacemente  obiettivi di parte  in  quei  Paesi  sui  quali  insistono  i  loro  rispettivi  interessi , le loro influenze  e  protezioni ,  allora   è  facile  temere  che ,  prima  o  poi ,   si  verificheranno  progressivi  peggioramenti  della  situazione , con successivi e sempre più gravi e diffusi episodi  e attentati  terroristici  e  con  un  allargamento  dei  conflitti   a  livello internazionale  , sino  a  far  esplodere  una  vera  e  propria  “ terza guerra mondiale “ , con  milioni  e  milioni  di  morti  ammazzati .       





Gli eventi bellici sono da condannare in assoluto , ma sarebbe un errore gravissimo sottovalutare il terrorismo ,  mettendolo  in rapporto ai danni di morte e distruzione che hanno causato le guerre del passato e che può cagionare attualmente una guerra . E' vero che vi sono stati e vi sono tuttora migliaia e centinaia di migliaia di morti a causa di bombardamenti aereo-navali o terrestri , con interventi massicci di truppe e aerei e mezzi corazzati , ma è altrettanto vero e grave non considerare attentamente che può essere sufficiente l'intervento di un solo individuo o di un gruppo ristretto di individui , a provocare eventi disastrosi e stragi , utilizzando individui invasati da fanatismo religioso e strumenti e mezzi di elevata tecnologia e potenza e anche biologici letali , anche di dimensioni ridotte e quindi facilmente occultabili . Oltretutto , ogni atto terroristico comporta costi economici relativamente ridotti e pertanto assai remunerativi per chi li organizza ( Isis e Califfato ) e li fa eseguire , tenuto conto non solo dell'effetto fisico del numero di morti ammazzati , ma soprattutto di quello psicologico di provocare terrore nelle persone e insicurezza nella loro vita quotidiana , sino a sconvolgerne attività sociali ed abitudini , sino a determinare  nelle  persone  e  all’interno  delle  comunità rischiosi cambiamenti  di natura politica e ideologica .



Per  i  suddetti  motivi , ogni Nazione , ogni  Paese , che  tema  realmente  oppure  già  sia stato  oggetto di  attacchi ,  di  attentati  da  parte  di  organizzazioni , di gruppi  terroristi ,  ha  il  dovere  primario di  organizzarsi  ed  essere  pronto  ad  ogni  evenienza , attraverso  tutti quei  provvedimenti  governativi  e  interventi  necessari  ed  urgenti ,  che  servono  per  fornire  le  dotazioni  delle Forze di Polizia , Militari , di Sicurezza Nazionale  e di Intelligence  , di  quel personale , di  quei mezzi  e  strumenti  che  risultano  fra quelli  più adeguati  a  contrastare  efficacemente  i  piani  e  gli  attacchi  dei terroristi e quindi quelli  più  tecnologicamente avanzati  ed  efficienti . Negli  attuali  contesti  di  eventi  drammatici  e  tragici , ad  elevatissimo  rischio  per  la  sicurezza  di  ogni  cittadino  e per  la  comunità  intera , non   può  essere  giustificata   motivazione  alcuna   da  parte  di  Organi  politici  e di Governo ,  ove  questi  pongano  limiti  di  spesa  in  ordine  alle  necessarie  dotazioni  ed  esigenze  operative  in  campo  di  lotta  al terrorismo . Se  ciò  dovesse  verificarsi , essi  risponderebbero  colpevolmente  delle omissioni  ed  inefficienze  e delle relative conseguenze  sotto  l’aspetto  delle  responsabilità politiche  di fronte alla Nazione.    



           GLI  ATTENTATI  TERRORISTICI  (  I S I S )    IN  EUROPA

L'11 Marzo 2004, a Madrid, c'è un attentato terroristico su suolo europeo di matrice islamica. Il bilancio finale sarà di 191 morti e 2050 feriti. Inizialmente il governo spagnolo accusa l'ETA, che però ribatte: è stato un attentato islamico. Per l'attentato, vengono utilizzate 13 bombe
MADRID - Una stazione a Madrid e due negli immediati dintorni sono state investite giovedì alle 7,39 da dieci violente esplosioni che hanno causato una strage. Il ministero dell'Interno spagnolo fornisce le cifre: 192 morti e 1427 feriti. Altre tre bombe sono state rinvenute stamani dagli artificieri e sono state fatte brillare.sospendere la campagna elettorale.

Il 7 Luglio 2005, a Londra, 4 attentati (tra le 8:49 e le 9:57, ora inglese) provocano 56 morti (inclusi 4 kamikaze) e circa 700 feriti.
All'ora di punta, i terroristi colpiscono 4 volte nella metropolitana e su un bus Solo dopo tre ore, Scotland Yard ammette: "Un atto dinamitardo" Ore 8.49, terrore a LondraQuattro attentati, decine di morti LONDRA - 8.49: Londra sprofonda nel terrore. Una bomba esplode nella metropolitana alla stazione di Aldgate.

Tra l'11 Marzo 2012 e il 19 Marzo 2012 avvengono 3 attentati in Francia (Attentati di Tolosa e Montauban del 2012). Come responsabile degli attacchi, viene identificato un Franco-Algerino, Mohammed Merah. Anche in questo caso (come per il 7 Gennaio 2015), il soggetto era già stato messo sotto sorveglianza
Tolosa, ucciso il killer della scuola ebraica. Irruzione dopo 30 ore di assedio – 
E' rimasto ucciso in seguito all'irruzione delle teste di cuoio francesi Mohammed Merah, il giovane accusato del massacro nella scuola ebraica di Tolosa Ozar Hatorah, costato quattro vittime, tra le quali tre bambini. Merah, dopo oltre trenta ore di assedio della sua abitazione nella città francese, si sarebbe barricato in bagno per resistere agli uomini del Raid, le forze d'elite della polizia.

Il 24 Maggio 2014, in Belgio, al museo ebraico di Bruxelles un attentatore uccide 4 persone
Belgio, attacco antisemita al museo ebraico di Bruxelles: quattro morti -
Quattro morti, tra cui una coppia di turisti israeliani: è questo l'epilogo della sparatoria avvenuta sabato 24 maggio dentro il museo ebraico di Bruxelles, vicino a Place Sablon, nel centro della capitale belga (guarda il video). Il ministro dell'Interno, Joelle Milquet, non ha dubbi sul movente dell'attacco che avviene alla vigilia delle elezioni europee e politiche: "Tutto lascia pensare a un attentato antisemita.
Dal 7 al 9 gennaio 2015 la Francia è rimasta con il fiato sospeso per tre giorni: i fratelli Kouachi, armati, hanno attaccato la rivista Charlie Hebdo, uccidendo 12 persone. Il giorno dopo, un poliziotto è stato ucciso nei pressi di Parigi da Coulibaly, un uomo legato agli attentatori di Charlie Hebdo. Meno di 24 ore dopo l'uomo farà irruzione in un negozio kosher dove ucciderà quattro ostaggi.

13 novembre 2015  -  PARIGI  - Almeno sei sparatorie e tre esplosioni. Sette luoghi colpiti: stadio, teatro, ristoranti. Quasi in contemporanea. Oltre 158 morti, tra cui alcuni assalitori. E un numero imprecisato di ostaggi nella sala concerti Bataclan: alcuni liberati, molti altri uccisi, quasi 120. Numeri che necessitano conferme. Unica certezza: Parigi è sotto attacco. Ed è un attacco terroristico di matrice islamica senza precedenti in Europa. “E’ l’11 settembre della Francia” ha rivendicato l’Isis in Rete, rilanciando la sfida: “Ora tocca a Roma, Londra e Washington”. Lo stadio, il teatro, i ristoranti: colpiti i simboli delle libertà e della cultura occidentali
                                               


22 marzo 2016 - Attacco all'Europa, terrore a Bruxelles: attentati in aeroporto e nel metrò. Media: "Almeno 31 morti". Is rivendica. Due fermi, 5 ricercati
I tre sospetti attentatori dell'aeroporto. Nei cerchi i guanti dove potrebbero essere stati nascosti i detonatori. I due uomini a destra sono morti, il terzo, vestito di bianco e con il cappello, è ricercato. La polizia belga ha diffuso l'identikit 
Salgono a 250 i feriti. Le deflagrazioni hanno colpito lo scalo internazionale Zaventem nella hall delle partenze, accanto al banco della American Airlines. Bomba alla fermata Maelbeek, vicino alle sedi delle istituzioni Ue. Caccia all'uomo. Usato lo stesso esplosivo delle stragi di Parigi
1 luglio 2016 Attacco terroristico a Dacca
l’attacco terroristico di Dacca, nel quale hanno perso la vita nove nostri connazionali, e l’attentato dell’Isis a Baghdad, che ha provocato più di 130 vittime.
Quello di lunedì 1 luglio nella capitale del Bangladesh è il secondo attentato terroristico che ha causato il maggior numero di vittime civili italiane, dopo l’11 settembre del 2011. Nell’attacco nel Holey Artisan Bakery hanno perso la vita: Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Riboli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. Ma sono tanti gli italiani che negli scorsi anni, in varie parti del mondo, sono rimasti vittime di attentati di matrice jihadista. 


Nella sera del 14 luglio 2016 ,   attentato terroristico in Francia, sul lungomare di Nizza, nel giorno della festa nazionale. Nell’ora in cui le famiglie con i bambini si radunavano come ogni metà estate lo spettacolo dei fuochi d’artificio, un grosso camion , lanciato a oltre 80 Km/h   in mezzo  alla folla ha ucciso 84 persone e con molti altri feriti gravi .




Attentato a Berlino – 19 dicembre 2016
La Germania sotto choc per la strage di lunedì 19 dicembre, quando un camion si è schiantato contro un affollato mercato di Berlino e ha fatto 12 morti e diversi feriti. Tra le vittime dell'attacco anche una donna italiana, Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni, di Sulmona.
Il killer che ha compiuto la strage è fuggito subito dopo: una fuga durata quattro giorni e che si è conclusa la mattina di venerdì 23 dicembre nel Milanese: Anis Amri, questo il nome dell'uomo ritenuto essere l'autore della strage, è stato ucciso dalla polizia a Sesto San Giovanni, durante un conflitto a fuoco. Durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo. 
L’attentato è stato rivendicato dall’ ISIS

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LA  RIVOLUZIONE   ISLAMICA   (  brani  tratti da Wikipedia –la enciclopedia libera )
Nel 1979 la rivoluzione islamica in Iran spazzò via lo shah Mohammad Reza Pahlavi, con tutte le forze d'opposizione riunite attorno all'ayatollah Khomeini. Il nuovo governo instaurò la shari'a nel Paese e col tempo iniziò a finanziare anche movimenti politici tra cui Hezbollah in Libano, successivamente classificato come terroristico in vari Paesi del mondo, compresi quelli arabi come la Giordania, l'Arabia Saudita e l'Egitto di Mubarak; i citati condannarono le azioni di Hezbollah, mentre Siria e Iran si dichiarano favorevoli alle azioni dell'organizzazione.  . L'Unione europea rifiutò inizialmente di qualificare Hezbollah come organizzazione terroristica, ma il 10 marzo 2005 il Parlamento europeo adottò una risoluzione non vincolante che di fatto accusa Hezbollah di aver condotto «attività terroriste»; gli Stati Uniti esercitarono pressioni sull'Unione per fare includere il movimento nella lista delle organizzazioni terroristiche; il Consiglio d'Europa accusò poi Imad Mughiyah di essere membro di Hezbollah e di attività terroristica.
Lo Stato Islamico
Una nuova sigla che si è affacciata sulla scena mondiale è lo Stato Islamico, proclamatosi indipendente il 3 gennaio 2014 ma in precedenza conosciuto anche come Stato Islamico dell'Iraq e della Grande Siria (ossia Stato Islamico dell'Iraq e al-ShamISIS, o Segretario Generale del califfato Islamico, ma anche spesso come Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL); la sua origine è dal Jamā'at al-Tawīd wa l-jihād, al-Qāʿida in Iraq e Mujāhidīn del Consiglio della Shura (attivo dal 1999 al 2006), e fondato dal salafita giordano Abu Mus'ab al-Zarqawi.
La sua storia si è incrociata con quella del Fronte al-Nusra crebbe rapidamente diventando una forza combattente sostenuta dall'opposizione siriana.
Il gruppo jihadista attivo in Siria e in Iraq ha come leader nel 2014 Abu Bakr al-Baghdadi, che ha unilateralmente[32] proclamato la rinascita del califfato nei territori caduti sotto il suo controllo. Peculiarità dello Stato Islamico è quella di riunire in una sola entità le caratteristiche dell’esercito, delle modalità terroristiche, della fisicità del territorio in cui risiede e della struttura statale.

Lo Stato Islamico ha anche coniato una sua moneta, seppure non riconosciuta come lo stato a livello internazionale: il 
Dinaro dello Stato Islamico
Il terrorismo islamista o, meno correttamente, islamico è una forma di terrorismo religioso praticato da ristretti gruppi di fondamentalisti musulmani per raggiungere vari obiettivi politici in nome della loro religione.
Eccezion fatta per alcune sporadiche manifestazioni di antica militanza oltranzista religiosa condotta con metodi sanguinari dalla setta degli assassini(specialmente in Persia e negli ex-dominî fatimidi quali Egitto e Siria), il fenomeno ha assunto dimensione globalmente rilevante solo nel secondo dopoguerra, in particolare a seguito dell'irrisolta questione palestinese, varie organizzazioni della cui resistenza hanno fatto ricorso a strumenti quali attentati dinamitardi, rapimentidirottamenti aereiomicidi e attentati suicidi.
·         3 Organizzazioni
o    3.3 Hamas
o    3.5 Jaljalat
        
  Da  chi  e  da  dove  provengono  i  finanziamenti
Una radicale trasformazione del terrorismo islamico si è avuta con l'emergere di nuovi Stati con grandi disponibilità finanziarie come l'Arabia Saudita e gli emirati del Golfo Persico, caratterizzati anche da forme di governo che si influenzano reciprocamente con gli ambienti "clericali" islamici e con le dottrine legate a correnti di pensiero integraliste come il wahhabismo. Questi Stati hanno indirettamente finanziato (foss'anche inconsapevolmente), attraverso donazioni da parte di istituzioni caritatevoli, gruppi più o meno legati al terrorismo, e lo stesso si può dire di facoltosi esponenti del mondo privato di questa stessa area. Non esiste un automatismo tra donazione e finanziamento al terrorismo, ma parte dei soldi destinati ad opere assistenziali è stata usata per gestire istituzioni di accoglienza in aree come il Pakistan, dalla quale gli stranieri provenienti dal Golfo Persico, dalle Filippine o da altri paesi con una popolazione almeno in parte islamica sono stati smistati presso i campi di addestramento situati in Afghanistan o nell'area di confine tra i due paesi; qui è stata fatta una ulteriore selezione tra i candidati, destinandone alcuni a corsi specifici di uso degli esplosivi e demolizione o gestione degli ostaggi.

1 commento:

  1. 10.000 poliziotti in meno negli ultimi 10 anni. Organici ridotti, scarse esercitazioni, obiettivi sensibili poco protetti. La sicurezza in Italia è ridotta ad un colabrodo. Ma per i rimborsi elettorali ai partiti i soldi si trovano sempre. È così che vogliamo combattere il terrorismo?

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