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domenica 4 giugno 2017

LE LIBERTA' DEMOCRATICHE E LA SICUREZZA

                                  
                            LIBERTA’  DEMOCRATICHE   E   SICUREZZA

La Costituzione italiana , all’art. 16  recita  :  “ Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale , salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza . Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi , salvo  gli obblighi di legge.

L’Ordinamento giuridico prevede che :
Lo Stato  deve provvedere  a  tutelare  la sicurezza dei cittadini italiani e di tutte le persone che vivono in Italia  attraverso gli Organi  della Polizia di Stato, dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, che insieme alla Polizia Penitenziaria e al Corpo Forestale costituiscono le Forze dell’Ordine , nonché la difesa del territorio nazionale  attraverso  le  Forze Armate .

Nei casi in cui sia messa a serio rischio la sicurezza dei cittadini nel loro diritto alla libertà di circolazione , di associazione , di riunione nei  luoghi pubblici , nelle pacifiche manifestazioni popolari , a  causa di ripetuti e reiterati episodi di violenza e di aggressione , di attentati  posti in essere da individui appartenenti , affiliati o simpatizzanti di organizzazioni terroristiche islamiche  , realizzati con modalità e con mezzi che utilizzano la sorpresa e la imprevedibilità , allora si rivela assolutamente necessario  e  oltretutto doveroso da parte dello Stato , dei suoi Organi politici legislativi ed esecutivi , nonché dei servizi di intelligence , provvedere  con la massima urgenza e determinazione ,  a individuare e sottoporre a stretti , molteplici e prolungati controlli  i  movimenti e rapporti personali , soprattutto con apposite  intercettazioni attraverso l’uso degli apparecchi e sistemi telematici di elevata tecnologia e precisione,  in tutto il territorio nazionale ,  nei confronti di quelle persone che siano native o comunque appartenenti alla razza islamica o medio-orientale e residenti  o  circolanti nel territorio nazionale , nei cui confronti emergano elementi di dubbi , di sospetti  di avere relazioni o anche contatti indiretti con gruppi terroristici od estremisti e nei casi di acquisizione di indizi di un certo rilievo , di provvedere al fermo e relativo interrogatorio per  ottenere  dati utili  alle successive e necessarie indagini da esperire  ai fini della conoscenza di eventuali progetti  terroristici .

Al fine di poter continuare a garantire ai cittadini il diritto democratico della libertà , come previsto dalla Costituzione ( art. 16 ) , e nel contempo la sicurezza dell’incolumità dei cittadini stessi ,  è giusto che lo Stato , nei momenti di maggior rischio e pericolo per la incolumità dei cittadini  , sappia contemperare e  porre legalmente  delle  limitazioni alla libertà  stessa  , a favore della sicurezza  da  attacchi ed attentati  contro la cittadinanza .


Apologia del Fascismo  e  proposta di legge che stabilisce il reato di propaganda .
Introdurre il reato di propaganda del regime fascista e neo nazista potrebbe venire a costituire un rimedio peggiore del male , in momenti nei quali vi sono forti lagnanze nell'ambito della società civile a causa dell'incapacità da parte dei governi a saper gestire il fenomeno delle immigrazioni in massa e quindi a dare più garanzie di sicurezza ai cittadini .Significherebbe creare pericolose occasioni per far diventare " eroi " , vittime di una legge che uccide le libertà ideologiche , personaggi che sino ad ora sono rimasti solo dei fanatici di un passato regime A ciò bisognerebbe fare molta attenzione , pur riconoscendo che tale legge avrebbe lo scopo di scongiurare il rinascere di un deprecato regime autoritario . Infatti ,da parte del Governo e del Parlamento dovrebbero essere maggiormente valutate e quindi piuttosto evitate tutte le condizioni di gravi disuguaglianze , di ingiustizie , nell'ambito delle classi sociali , che sono anche fonte di potenziali odi razziali , che purtroppo serpeggiano nella vita sociale sia nel nostro Paese che in altri ..

Nell’ordinamento italiano, l’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645
La legge 20 giugno 1952 n. 645 (cosiddetta legge Scelba) in materia di apologia del fascismo, sanziona chiunque faccia per la costituisca un’associazione, un movimento o un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, e chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche.
ai sensi dell'art. 1 della citata legge,
« quando un'associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista. »


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