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domenica 18 giugno 2017

FLUSSI MIGRATORI E DESERTIFICAZIONE UMANA


L’emigrazione forzata , un dramma  epocale  che è divenuto  un tragico epilogo per milioni di esseri umani ,davanti  alla spregiudicatezza  del  potere e agli interessi  egoistici  di un mondo  indifferente


         FLUSSI   MIGRATORI  E  DESERTIFICAZIONE  DELLE  RISORSE  UMANE

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Quella in cui noi stiamo vivendo oggi è una vera e propria catastrofe antropologica.  Una violenza inaudita e un’offesa alla dignità di tutto il genere umano . Un dramma che è divenuto una tragedia per milioni e milioni  di esseri  umani , costretti a scappare dalla propria terra , non a causa di catastrofici eventi naturali , ma per una criminale volontà di taluni  gruppi di individui , che perseguono incessantemente manie di potere , interessi lucrativi su possedimenti minerari , su risorse energetiche , esistenti in quelle disgraziate terre ,  in un perenne conflitto , soprattutto violento e  cruento ,  tra le parti interessate , che provocano spargimenti di sangue , massacri e violenze incredibili  su esseri umani innocenti , e conseguentemente fughe disperate , spesso nefande , verso  altri  lidi  da loro ritenuti unica possibilità di salvezza.
Verso questo fenomeno , una parte dell’umanità , cosiddetta civile , si commuove e cerca in qualche modo di dar loro accoglienza e assistenza . Un’altra parte , a fronte di un crescente e allarmante flusso migratorio , inizia a porre dei limiti per l’accoglimento , preoccupandosi piuttosto delle conseguenze negative in merito agli equilibri socio economici nell’ambito delle comunità nel proprio Paese.
Gli  effetti disastrosi di questi progetti criminali  si manifestano drammaticamente attraverso una crescente desertificazione di risorse umane in enormi aree della terra , in Paesi estesissimi nei quali testimonianze di tradizioni millenarie , di culture e religioni , di monumenti architettonici , di usi e costumi di vita sociale , vengono miseramente distrutte , cancellate da una barbarie crudele e assurda.
Al disopra di  tutto questo immane disastro umano e sociale , “ galleggia “  la  scandalosa ipocrisia e falsità  di quanti , avendo  in mano sufficienti  poteri politici e istituzionali di governo , assumono  posizioni ambigue nei confronti di quei gruppi di potentati , finanziari , politici e militari , i cui progetti espansionistici e di possesso di ricchezze sono ormai palesemente conosciuti dal mondo intero  e  che  ridurranno  quegli  enormi , sconfinati territori in una condizione di ulteriore e più grave povertà e di schiavitù  in danno di quelle residue  native presenze  umane , che saranno costrette a subire sino alla fine dei loro giorni , le violenze e i soprusi dei dittatori di turno , sostenuti dai potenti della terra.
Dovremmo tutti  vergognarci di parlare ancora di  spirito umanitario , di solidarietà , di pacifismo , di sentimenti religiosi , perché  è fin  troppo facile parlarne in convegni  e in salotti , senza però andare oltre, non accusando  i  nostri politici  di opportunismo  e convenienza , quando essi dalle loro posizioni e cariche pubbliche non condannano apertamente e pubblicamente gli uomini di Stato e di governo , che di queste tragedie sono responsabili.

VERGOGNA  !! 


L’umanità intera dovrebbe pretendere dagli Organismi  O N U  decisioni  e interventi  risolutivi nei confronti di tali tragedie umane , facendo sì che queste disgraziate popolazioni possano continuare a vivere nel loro ambiente naturale , dove poter essere  aiutate finanziariamente , economicamente , e anche sotto l’aspetto sanitario , strutturale e tecnologico dai Paesi  ricchi e  industrializzati , in modo e in misura tale che siano loro garantite fondamentali condizioni di vita e di sussistenza e che possano liberamente  mantenere vive le loro rispettive tradizioni e i loro usi e costumi tribali , piuttosto che  vagare  nel  mondo , elemosinando o sottoponendosi  a  soprusi malavitosi , a violenze criminali , a rifiuti e umiliazioni , in contesti sociali in cui soltanto  in  pochissimi  fra loro riusciranno ad integrarsi realmente , ma tutti gli altri , la maggioranza , si ritroveranno a vivere in situazioni di emarginazione , generando e alimentando insofferenze , disagi e quindi anche sentimenti di reciproco odio di razza  e di religione . 

Non ha alcun senso logico e sotto un certo aspetto anche cinico e maldestro, il voler  pretendere da  queste popolazioni di essere persino contente e fortunate di abbandonare, con la forza e la violenza,  i loro usi e costumi , le proprie tradizioni , la natura del proprio territorio dove sono nate e cresciute  loro stesse e i progenitori , e di essere a noi grate , illudendole di poter entrare facilmente in processi di effettiva  integrazione  nelle comunità del cosiddetto nostro mondo civile , laddove proprio in questi nostri contesti sociali si manifestano nuovi e preoccupanti problemi cagionati dalla vita  moderna , sempre più evidenti e generalizzati  i segni di insofferenze sociali , di nevrosi , di sintomi depressive , di crisi nei rapporti  sociali e familiari , di sintomi di psico-dipendenze da mezzi   tecnologici e da droghe ; tutte patologie sociali determinate dal cosiddetto “ progresso tecnologico”  e soprattutto dalla  voglia di possedere sempre più e più facilmente denaro per soddisfare i propri desideri , anche i più superflui , sorti e alimentati da sistemi finanziari speculativi.

Tutti parlano , anzi straparlano sui migranti . Chi non li vuole , chi li vuole adesso , chi li vuole dopo , chi di loro non gliene importa un fico secco . Ma questi migranti sono esseri umani , oppure sono robot ? Perchè , quando si parla di loro , si dice che essi in fondo sono utili , certamente soltanto per tutti quei lavori che noi italiani , noi occidentali , non intendiamo fare più ? Cioè , sono essi ritenuti una felice forza lavoro , per incrementare il nostro PIL ? . NESSUNO , dico NESSUNO , nè laici nè religiosi , si domandano se questi " migranti " siano anche esseri umani che avrebbero preferito restare nella loro terra , possibilmente non devastata dalle bombe , e vivere in essa possibilmente in condizioni naturali , NON DI SCHIAVITU' e non di violenza , come invece è esercitata da molti anni , forse da secoli , e chissà per quanti anni ancora , da dittatori ben preparati e assoldati da potenze straniere ? Le risposte sono contenute tutte in una grande botte , piena di ipocrisie , di falsità , di malvagità , di crudeltà , di falso pietismo , etc....., che probabilmente un giorno non lontano si spaccherà , inondando di liquido fetido .le nostre coscienze ....!!


Una cosa è il fenomeno naturale di “emigrazione “ , dovuta  a  necessità  di  spostamenti  umani  e quindi di trasmigrazioni  in altri  Paesi a causa di contingenti  situazioni  di difficoltà  di vita  ambientali ,  naturali  ,  ben altra cosa  è quando gli spostamenti si tramutano in fughe disperate a causa  della  violenza  esercitata  da altri esseri umani e che costringe  intere popolazioni ad abbandonare il suolo natio , e soprattutto quando ciò avviene sotto gli occhi di una umanità intera che non usa i suoi veri poteri ( forse per viltà ,o per opportunismo ) per fermare i violenti . 
 In tutti i casi , comunque , va  esercitata  la doverosa accoglienza  e assistenza , senza riserve , da parte di tutto il resto del genere umano.

Alzare  muri , opporre  divieti  e rifiuti  nei confronti di emigranti , gente disperata , da parte  di  Stati  e  Paesi  europei  , che  sono fra loro legati  da  obblighi  comunitari , significa  sconfessare pubblicamente  e  violare  le  basi  stesse  che  hanno  determinato  l’unione degli  Stati membri  e  pertanto rappresenta  di per se stesso  il fallimento  degli accordi comunitari  e il dissolvimento nei fatti  della unione fra gli Stati  medesimi .

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