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domenica 4 giugno 2017

LA SOCIALITA' CIVILE


                                    LA  SOCIALITA’  CIVILE
Secondo Hegel
La società civile si fonda sul sistema dei bisogni, cioè sull’organizzazione di  tutte  le  istituzioni che per soddisfare gli interessi dei singoli , trasforma l’interesse del singolo nell’interesse generale della collettività.
 Chi lavora per sé lavora per gli altri nel senso che concorre con il suo lavoro alla formazione del patrimonio generale, alla ricchezza della nazione.
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LA  SOCIALITA’ CIVILE  è la tendenza umana alla convivenza sociale  ed è  il complesso di rapporti umani  fra gli appartenenti ad una determinata società  o ad un determinato ambiente , nonché la consapevolezza  di tali rapporti  e dei doveri  da essi derivanti . La socialità civile implica l’attuazione e il mantenimento del  benessere sociale , che altro non è che una  condizione  di benessere  che va ad incidere  sulla  vita di ogni  cittadino .

Così come il malessere sociale è la sommatoria di ogni malessere individuale  e sotto questo aspetto esso cresce con il diminuire , a partire dal singolo cittadino e sino ad interessare tutta la collettività , del  senso , o meglio , del sentimento di “ socialità civile “. Quel sentimento da cui nascono e si sviluppano comportamenti umani di solidarietà , di collaborazione , di condivisione del valore e del rispetto del bene comune e dell’interesse generale della collettività .

Quando nella società civile si diffondono  esempi di malcostume e di corruzione provenienti da stadi elevati e pubblici del contesto sociale , la ricaduta di essi sui comportamenti della collettività diventa un fenomeno inevitabile e difficilmente eliminabile e  che  determina nei  cittadini sentimenti di sfiducia verso le istituzioni dello Stato , disorientamenti morali ed etici , insicurezza e paura in ordine alla difesa dei propri beni  e conseguentemente ne deriva una crescita dell’ individualismo , dell’istinto di protezione del proprio status individuale , sino a forme di vero e proprio egoismo , che si trasformano spesso in comportamenti ed atti di violenza e in danno del bene e dell’interesse privato altrui e se perseguiti da chi ricopre posizioni istituzionali anche in danno del bene e dell’interesse pubblico , per ottenere un proprio vantaggio personale.

In situazioni di disuguaglianze sociali , di iniquità , di perdita di valori etici e morali , i principi di socialità civile si frantumano e lasciano il posto a comportamenti violenti , purtroppo riscontrabili sempre più nell’ambito dei giovani , di arroganza , di criminalità , di voglia di prevalere sugli altri danneggiando gli altri , di rifiuto nel rispettare norme e regole comuni , di mancanza di rispetto della dignità verso la persona umana , di disaffezione verso la dignità del lavoro , come impegno di responsabilità personale  e fonte di risorse economiche , e in contrapposto una crescita del desiderio e la spinta verso i guadagni più facili e più elevati attraverso percorsi che spesso conducono alla illegalità e criminalità , ad una sorta di “ socialità “ circoscritta ad ambienti malavitosi , aventi regole e drastici vincoli interni per gli associati , con esiti letali per gli stessi in caso di violazione. 

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