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venerdì 19 ottobre 2018

GOVERNO AL BIVIO


Il  Governo ( M5S – Lega )  al bivio  fra promesse , moralità  e pragmatismo economico .

Il progetto governativo prevede :
Reddito di cittadinanza  per oltre 5 milioni di italiani  poveri residenti in Italia.
 Riforma della Legge Fornero ( pensioni ) , attraverso la quota 100 .
Riforma del sistema fiscale , con agevolazioni e riduzione delle imposte  al sistema produttivo.
Restituzione delle somme di denaro a coloro che sono stati truffati dalle banche.
Finanziamenti per gli investimenti su opere pubbliche  e per interventi a favore del lavoro e occupazione.
Il  tutto , corrispondente ad un budget  di spesa  di circa 75/80 miliardi di euro, di cui  una parte ricavabile in deficit  ( 2,4  %  deficit/pil ) di circa 27/30 miliardi  e il resto , da tagli alla spesa pubblica improduttiva  ( euro ? ) , ai vitalizi  e alle pensioni d’oro ( euro ? ) , dagli introiti della lotta alla evasione fiscale ( euro ? )………certamente , tutte entrate insufficienti per coprire le spese  previste nel progetto governativo .

 Per tale motivo , attesa la posizione contraria  alla manovra del governo  da parte di tutti gli organi politici e istituzionali , sia nazionali ( Banca d’Italia – Corte dei Conti – Commissione parlamentare di bilancio ) , sia internazionali  ( BCE , Commissione europea , Agenzie di Rating ) …a meno che  il Governo  Italiano  non voglia percorrere  la strada  di resistenza ad oltranza , sino ad una possibile e probabile bocciatura ufficiale da parte di tutti i suddetti organismi  e un declassamento drastico e assai rischioso  della posizione economica dell’Italia nel mondo della finanza internazionale e di tutti i mercati ….al Governo .non resterebbe altra soluzione  che , modificare e ridurre  in misura assai incisiva le spese  previste dal progetto  governativo, oppure  cercare di convincere gli oppositori alla manovra  , proponendo ad essi  anche  la possibilità  di  poter ricavare altri introiti  di denaro attraverso il  far rientrare in Italia  consistenti somme  di denaro , capitali già trasferiti illegalmente  e depositati  in Paesi esteri , concedendo , a titolo di condono ,  forti agevolazioni fiscali  ai detentori dei depositi stessi e che non subirebbero sanzioni penali.
Provvedimento , questo ultimo , che sarebbe in aperto contrasto   rispetto a ciò che è stato scritto e controfirmato nel “contratto di Governo “  tra 5 Stelle e Lega ,  in merito alla esclusione di qualsiasi forma di “ condono “ ,(  esclusione sostenuta fermamente dal Mov. 5 Stelle.).
Come finirà  ?



Chi vuole governare in modo serio e responsabile deve sacrificare una parte delle promesse elettorali , se ciò serve per la esigenza di salvaguardare l'interesse collettivo della cittadinanza . Lo deve fare se ciò è fatto per una giusta causa , anche se determinerà una diminuzione di una certa quantità di consensi politico-elettorali già acquisiti.




LA  VERITA’  E’  CHE
Vi sono da più parti ( dall’interno e dall’esterno )  tentativi  finanziari e politici per costringere il Governo  del Popolo  ( Mov.5 Stelle/ Lega )  alle dimissioni , e per ripristinare il potere della troika.

Conseguentemente ,

  IL  POPOLO  ITALIANO  HA  IL  DIRITTO  SOVRANO  DI  REAGIRE  E  REAGIRA’  IN  SOSTEGNO  AL  GOVERNO  DEL  POPOLO !


W  L’ITALIA   !       W  IL  POPOLO  ITALIANO  !   W  LA  GIUSTIZIA  SOCIALE  !


Fra  Commissione Europea  e Governo  :

La soluzione auspicabile sarebbe quella di un approfondito esame da parte della Commissione Europea in merito alle riforme approvate nel documento  ( DEF )del Governo italiano , allo scopo di focalizzare  gli aspetti  del  progetto governativo  nei punti in cui  sono contenute  realistiche potenzialità  di sviluppo economico –finanziario  e di crescita del p.i.l. , anche sotto l’aspetto del miglioramento della vita sociale del Paese  e che tali fattori potenziali siano in prospettiva giudicati  idonei per  ritenere  che la misura  del 2,4 %  (deficit/pil ) possa essere accettata , come necessaria base di partenza nel 2019  ,  per poi andare  in decrescita  negli anni successivi .

Va tenuto conto che il 2,4 %  è una misura che comprende il 2, 0 %  delle clausole di salvaguardia ( aumenti IVA ), che questo Governo questa volta ha voluto inserire nella manovra , contrariamente a quanto fatto dai precedenti governi , i quali le hanno sempre rinviate di anno in anno  e ottenendo dall’ Europa  uno sforamento del deficit  ben superiore            ( considerata l'esclusione delle clausole di salvaguardia )  rispetto a quello    ( 0,4 % )  richiesto ora dal Governo .
 In pratica , l’aumento della manovra in deficit  è costituito  solo nella misura di 0,4 % ,  che sarebbe ampiamente  accettabile se non vi fosse l’intenzione , ormai chiara , da parte della Commissione europea di ostacolare il Governo  sotto il profilo squisitamente “politico” .

Eventuale soluzione negativa , di persistente rifiuto e bocciatura del DEF , nella sua immodificata  oppure eventuale e anche  parzialmente modificata impostazione originaria , porterebbe a sanzioni  pesanti contro l’Italia , con conseguenze  drammatiche  per il nostro Paese , sia all’ interno che  nei rapporti  dei mercati internazionali  , che verrebbero  condizionati  dalle valutazioni negative , con grave declassamento , da parte  delle agenzie di Rating ( SPREAD ).

 La qualcosa determinerebbe la svalutazione dei titoli di stato , difficoltà finanziarie nelle banche che detengono i titoli di stato ( circa 400 miliardi ), disinteresse all’acquisto dei titoli da parte degli investitori , aumento dei tassi di interesse  nella erogazione  dei mutui , conseguenze negative sulla economia generale del Paese e sullo stato sociale dei cittadini.

Ma diventerebbe  altresì drammatica anche la situazione dei rapporti  economico-finanziari  nell’ambito degli stessi Paesi europei , che ne subirebbero anch’essi  e ciascuno  di essi ,  effetti negativi  sulla propria economia e finanza , con rischio di instabilità e rottura della medesima Unione Europea , per  l’uscita inevitabile di uno ( Italia ) o più Paesi . 

Per tali motivi , vi è l’interesse da parte Commissione Europea ( Troika ) a costringere il Governo italiano  a dimettersi tempestivamente e prima delle elezioni europee ( maggio 2019 ), per contrastare l’avanzata del “ sovranismo “ , utilizzando lo strumento dello “ spread “  e gli attacchi  delle forze politiche di opposizione ai partiti sovranisti .




“ OGNI POPOLO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA  ( Aristotele )   
                                                                                                                  
Troppo spesso i futuri dittatori lo diventano per originaria acclamazione popolare .
Questo accade  o per ignoranza popolare o per insoddisfazione popolare verso politiche demagogiche .
In una democrazia parlamentare  un governo nasce per consenso  e approvazione  popolare dei suoi  rappresentanti  politici e ogni crisi di governo è determinata dal venir meno della maggioranza parlamentare che lo sostiene , per ragioni di una  controversa gestione governativa  della politica  e spesso demagogica , in quanto più favorevole verso i ceti più ricchi ,  oppure per ragioni strumentali di interessi partitici.
In entrambi i casi , a rimetterci sono sempre i ceti popolari meno abbienti  , le cui condizioni di indigenza , aggravandosi ,   possono far sviluppare reazioni di grave malcontento  e situazioni degenerative, con possibili rischi  per l’assetto democratico.

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