LO SCONTRO EPOCALE
In Italia è in atto uno scontro frontale e drammatico fra due mondi . Il primo in difesa di “ interessi di natura sociale “ e il secondo in difesa di “ interessi di natura finanziaria “ , entrambi in un sistema politico-istituzionale nel quale i cosiddetti partiti di “sinistra “ e “ destra “ hanno dovuto registrare importanti mutamenti strutturali e anche ideologici verso nuovi movimenti politici che ora incarnano talune fondamentali e legittime richieste sociali popolari . Un fenomeno che ha preso il nome di “ populismo “ , e che si è posto in aperto contrasto con un sistema di poteri finanziari , dominante e repressivo .
Il popolo reclama il proprio diritto a far valere la sua
volontà di scelta elettorale con la nascita di un governo M5S –Lega , votato da
oltre 17 milioni di elettori. Un governo , però , morto prima di nascere, a
causa di un rifiuto istituzionale nei confronti di una proposta riguardante il
ministero della economia , nella persona
del prof. Giuseppe Savona , di grande
prestigio professionale , ma che non è
apparsa gradita dal Capo dello Stato ,
il Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella , per via delle sue idee
critiche nei confronti della politica economico –monetaria della Eurozona , esercitata con la moneta unica “euro.“ , e con il timore
di una possibile e prossima uscita
dell’Italia dalla Unione Europea , con un ritorno alla lira .
Uno scontro
drammatico , gravissimo , a livello istituzionale , senza precedenti , che vede
le due forze politiche M5S e Lega , coalizzate , a far valere il responso
elettorale e la maggioranza ottenuta
in un Parlamento , peraltro già formato e pronto a funzionare,
respingendo decisamente qualsiasi soluzione di governo che non risponda alle
legittime richieste delle due forze politiche , che hanno raggiunto
insieme oltre il 49 % .
Lo scontro epocale , che si è determinato attraverso il
conflitto istituzionale fra Presidenza della
Repubblica e le due forze politiche , però riflette un’altra situazione ben più
grave e drammatica . Cioè , quella che attiene
al nascente conflitto , non solo
in Italia , ma in altri Paesi europei e occidentali , fra società popolari ,
nazionali , e società finanziarie , internazionali .
Le prime , che
reclamano dai governi la
realizzazione e il soddisfacimento
di due fondamentali diritti popolari : la “
sicurezza economica “ e la “ sicurezza sociale “ .
La sicurezza economica , attraverso politiche che incrementino
opportunità di lavoro e di investimenti
e quindi di ricchezza . La
sicurezza sociale , attraverso misure che proteggano i cittadini dalla
emarginazione economica e sociale e da fenomeni che mettano a rischio una ordinata e
pacifica convivenza civile.
Il mondo finanziario
, formato da società e gruppi organizzati a livelli internazionali , in decenni
si sono costruiti baluardi di immense ricchezze , in mano ad una
minoranza di soggetti , attraverso un sistema
globale di speculazioni fondato sulla creazione di un “ debito pubblico “ , che stringe in
una morsa le finanze e le economie reali
dei Paesi , sottoponendo gli stessi ad un continuo
ricatto e a valutazioni , provenienti da
un sistema di algoritmi , assolutamente
di natura finanziaria speculativa , senza tener conto dei processi naturali di crescita e di sviluppo economico , che richiedono – invece –
interventi finanziari opportuni
e più aderenti alle esigenze dei mercati reali , piuttosto che agli interessi dei mercati finanziari.
Le
disuguaglianze di natura economica e
sociale nell’ambito della società , fra
ceti minoritari sempre più ricchi e ceti
in aumento sempre più poveri , fanno emergere ingiustizie e iniquità
molto gravi e conseguentemente reazioni popolari , a livello politico , che
però potrebbero degenerare anche in
episodi di piazza violenti , nei confronti di una classe politica sino ad ora poco attenta alle
esigenze delle ceti meno abbienti e
invece , debole , se non compiacente
verso le esigenze e gli interessi
di gruppi finanziari , orientati
ad arricchire una certa
parte minoritaria della popolazione ,
anche attraverso operazioni poco chiare
e poco trasparenti.
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