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giovedì 10 dicembre 2015

I DIRITTI DI CIVILTA' DI UN POPOLO



                                I   DIRITTI  DI  CIVILTA’  DI   UN  POPOLO

Un popolo  che  non  si  ribella  di  fronte  alla  tracotanza  di  mafiosi , malavitosi  , ai quali viene consentito liberamente  di  mortificare  , umiliare  e  trascinare  vergognosamente  verso  il  livello più basso , infimo  , in spregio alla  decenza  umana  e alla  dignità  cristiana  , il  sentimento del  sacro ,  permettendo  che  una  immagine sacra , una icona di Madonna o di Santa ,  una  manifestazione religiosa  sia  sottoposta vergognosamente  all’esibizionismo  di  individui  civilmente e moralmente spregevoli ,
un  popolo che si priva  di  onorare  e  festeggiare  le proprie , centenarie tradizioni  religiose  permettendo che da parte di rappresentanti di  pubbliche istituzioni  , quali quelle scolastiche o comunali , vi siano  comportamenti  ed  azioni  che  applichino divieti  nei confronti  delle tradizioni  medesime , nelle quali  si trova  unita  la maggioranza di cittadini italiani  e  che  quindi  offendono  e mortificano  i  sentimenti  di  quella  maggioranza  , per  dimostrare in  modo   maldestro  e  radicalmente errato  di  aver  rispetto  verso  chi  ha  altre  e  diverse  tradizioni  e  credenze religiose , o  laiche .     
  Allora , questo popolo ,    prova di  disconoscere  e  rinnegare  un  principio  fondamentale  di civiltà e di progresso  democratico , che è quello della prevalenza  del  diritto sociale e giuridico  espresso dalle  maggioranze  popolari , nel senso  della  prevalenza  di tale diritto  rispetto ad altri  , anche  riguardo  alle  tradizioni religiose , pur mantenendo   libera  e aperta  ogni  possibilità  di  esercizio  delle stesse nelle sedi opportune e rispettive , così  come il tenere rispetto  verso   opinioni  laiche  e  religiose  diverse   non può  e  non deve comportare  necessariamente  un ripudio   della propria  storia , della propria cultura , delle  proprie tradizioni , della propria civiltà .





                                                                  IL  CROCIFISSO
 Imponete   Voi  di  togliere il Crocifisso  dalle  scuole ?   Dagli  Ospedali  ?  Dalle  piazze  e  dalle  vie  pubbliche  delle nostre città  ?
Volete  Voi   cancellare  l’ immagine  di Cristo , della Madonna , e eliminare  ogni  loro  effige e di personaggi sacri  o  di  simboli  religiosi  appartenenti  alla nostra cultura  e  alle nostre tradizioni centenarie , da ogni  manifestazione  pubblica  e  da  ambienti  pubblici   e  di vita  sociale ? 
   Volete  Voi  fare tutto ciò  in nome  di un preteso  progresso intellettuale , sociale , democratico , di pseudo  “liberazione “  in contesti  “ laici “   da  abitudini  religiose  tipicamente nazionali o regionali ,  per una  pretesa  apertura  incondizionata  verso  forme  di  perfetta  e  più completa  convivenza  civile  interrazziale e  globale ?
   Allora ,  non dovreste  Voi  ugualmente  pretendere  e costringere  alle  rispettive  rinunce  anche  nei  confronti  di  quanti  hanno  usi e costumi , tradizionali - religiosi , diversi dai nostri  e  che  invece  intendono  continuare  a  mostrare  e  ad  esercitare  ( abiti  e vestimenti particolari ,  atteggiamenti di  preghiera , la lettura di scritture sacre ) anche  in  momenti e in  ambienti  esterni  di uso pubblico  nel  nostro  territorio , nelle nostre città ,  come strade  , piazze , locali di intrattenimento , di ristoro ,  di spettacoli , mezzi di trasporto , etc…  ?
Dovrebbero  essere  questi  i  modi  più  proficui  per dimostrare una  vera  evoluzione  culturale  e sociale  e  agevolare  i  rapporti  di  vita  sociale  fra esseri  umani  di  diversa  provenienza  etnica  e da diversi Paesi  del mondo ?
Se  a queste  domande , le  risposte  sono  “ Sì “ ,  cioè  alla  cancellazione  o  alle  proibizioni ,  piuttosto  che  ad  una  più  aperta  e libera  accettazione  delle  diversità  e  delle  conoscenze  di  usi  e  costumi  e credenze  religiose  reciproche ,  allora  ciò  non  potrà  che  generare  ulteriori  motivi  di  divisione  sociale , di  giustificabilissime  reazioni emotive  e ideologiche ,  di  rifiuto  alla  rinuncia  di  proprie  e legittime  identità  culturali  e di civiltà , nonché  il  verificarsi  di  fenomeni  popolari  conflittuali  sempre più aspri  e pericolosi , che offriranno  maggiori  spazi  e  motivi  di  espansione  del  fondamentalismo islamico  all’interno  dei  Paesi occidentali .
Che , finalmente , la saggezza  illumini  la  mente  di chi  esercita  il potere  politico – istituzionale di  decidere  sui  rapporti  di  vita  sociale  dei cittadini  e  che  si  ponga  fine  a  tutte le  più  deplorevoli  strumentalizzazioni  demagogiche  che  nulla hanno a che vedere con la vera “ CIVILTA’ “  di un popolo !  

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