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venerdì 31 marzo 2017

L' IPOCRISIA



                             L ‘  I  P O C R I S I A
                                  Il  male  oscuro

L’ipocrita  è  persino moralmente peggiore  del  criminale  . Riguardo al male , l’ipocrita  si nasconde vigliaccamente dietro un paravento di  perbenismo ;  il criminale , quantomeno  si espone nel  compiere le sue malefatte .

L’ipocrisia  diventa  un  male  sociale  quando  la  politica  ne  fa  uno  strumento  indispensabile  e  fondamentale  per  poter  governare .

                             UN  MONDO  DI  IPOCRITI  E  DI  CRIMINALI

E' ormai indubbio che in questo fenomeno immigratorio italiano e internazionale c'è troppa malafede , sia politica che affaristica, e il cosiddetto buonismo ne fa spesso da comodo paravento. Ma molta malafede ed ipocrisia vi è anche in chi si arroga il diritto di alzare muri e barriere lungo i propri confini , volendo ricacciare indietro migliaia , milioni di esseri umani , disgraziati , abbandonandoli ad un fatale e crudele destino , fuggiti da territori sconvolti e impoveriti da guerre, conflitti e sfruttamenti egoistici e lucrativi di risorse locali , tutti cause provocate proprio da chi alza ora le barriere oppure dominati da dittatori sanguinari , creati , sostenuti e armati dai medesimi Paesi che rifiutano questi esseri umani resi infelici .
 E' QUESTO UN MALEDETTO MONDO DI IPOCRITI E DI CRIMINALI DI CUI TUTTI SIAMO CONSAPEVOLI E COMPLICI , PERCHE' E' PURE DA VIGLIACCHI VOLTARE LE SPALLE E NON REAGIRE , PIUTTOSTO CHE  ACCUSARE  PUBBLICAMENTE  I RESPONSABILI POLITICI DI UNA TALE TRAGEDIA .
Non potranno mai essere valide le giustificazioni di quanti assumono che  sia corretto non accogliere e pertanto respingere tutti coloro che vogliono emigrare dal proprio Paese , dal cosiddetto terzo mondo, e che lo fanno soltanto per il desiderio di evadere , di vivere in un mondo civile ed evoluto , lasciando , anche a costo della propria vita , una terra di miserie  e povertà , da sempre ritenuta , da chi  vi ha trovato forti interessi, solo oggetto di sfruttamento di risorse energetiche e minerarie , e soprattutto immiserendo vite umane .
Continuando così le cose , a pagarne le spese per le drammatiche conseguenze non sono soltanto queste infelici  popolazioni , ma altresì saranno anche le nostre comunità , del cosiddetto mondo civile ,  in un domani non lontano , nel momento in cui non sarà più controllabile, né contenibile un flusso migratorio sempre maggiore , peraltro SFRUTTATO   da organizzazioni  che  lucrano  sulla  pelle  di  milioni  di poveri e disgraziati esseri umani , mentre  i Governi  dei Paesi occidentali  sono occupati a partecipare  a discussioni , fattivamente  inutili e pretestuose , ma molto di più impegnati a fornire  armi  ai vari dittatori  proprio in quegli  Stati nei quali  gli stessi dittatori  provocano  l’esodo  drammatico di masse imponenti  a causa di  violenze  e  persecuzioni , eccidi .
Tutto ciò avviene  in assenza di interventi  da parte dell’ ONU , che  dovrebbero esservi  per evitare  che  in quelle regioni del mondo  tali tragedie  continuino  a verificarsi .
Nel passato , quando i mezzi di comunicazione e di conoscenza  erano ancora molto limitati , dal punto di vista tecnologico , le popolazioni sono state facilmente condizionate  dai rispettivi  particolari  regimi politici vigenti , che hanno fatto valere  il loro potere attraverso sistemi di una informazione . che è stata territorialmente  ben controllata  e quindi opportunamente  gestita e limitata nella conoscenza  e consapevolezza  pubblica  dei fatti e degli avvenimenti , che  di volta in volta accadevano nel mondo .
Nel ventesimo secolo , già attraverso la diffusione dei giornali  e delle comunicazioni radio , lo spettro di conoscenza popolare si è via via allargato , consentendo  a milioni di persone di avere contezza di notizie importanti riguardanti situazioni sociali e politiche di paesi diversi .  
Al giorno d’oggi , con l’avvento dei mezzi telematici , di internet ,  della televisione , degli apparecchi cellulari collegati con sistemi satellitari ,  si può ben affermare  che  le possibilità  di informazione  sono diventate  pressoché illimitate nello spazio  ed anche istantanee e alla portata di chiunque .
Ne consegue  che come appare praticamente  quasi  irreale il fatto  che   possono ancora esservi  individui , che pur in situazioni precarie e difficili non siano ancora in grado , con gli attuali mezzi , di poter comunicare con l’esterno e con altri e quindi di non poter avere conoscenza di quanto vi  avviene , così  emergono in  tutte le loro contraddittorie  manifestazioni  fenomeni , purtroppo diffusi ,  di comportamenti  individuali  e  nell’ambito sociale  di molta sensibilità emotiva e di protezione verso gli animali , specie di quelli domestici , ma di scarsa sensibilità , se non proprio di indifferenza , verso piccoli o adulti  esseri umani ridotti  in condizioni di evidente indigenza e sofferenza , e che rischiano di morire  nel silenzio colpevole della opinione pubblica .
          Appare , allora , in tutta la sua evidenza che nella nostra società vi sono molti  individui che di ipocrisia  fanno un comodo uso  e che per questo sono moralmente da condannare e da denunciare . Da un lato  essi  dimostrano  atteggiamenti  moralistici  e religiosi , ma nel contempo  praticano , specie nel campo del sociale , come in quello politico,  interessi  personali  di natura  economica o affaristica , di sfruttamento  nei confronti  di drammatiche realtà umane .

                                  



 APPELLO  PER     “ LA PACE NEL MONDO "     -   
Non è stata sufficiente l’esperienza nefasta delle due guerre mondiali che hanno visto atrocità e violenze inaudite , perpetrate nel primo cinquantennio del 1900 , con  decine e decine di milioni di morti ammazzati  ( stime in difetto , di circa 17 milioni nella prima guerra mondiale  e circa 19 milioni nella seconda ) , trucidati da bombe , da armi atomiche e chimiche , da gas letali e bruciati in forni crematori  ?  
 Ciò non è bastato , per dar fine a tante crudeltà !  Anzi , il ventunesimo secolo continua ad essere teatro di interventi  bellici , in cui sono coinvolte  Potenze a livello internazionale .
 Drammatiche  e tragiche situazioni  che registrano  milioni di persone inermi , costrette  a subire inaudite violenze e distruzione in conflitti armati ed attentati in Paesi del medio oriente e africani . Atti terroristici  e attentati  anche in Paesi del Continente europeo e americano . Ancora una volta migliaia  di cadaveri , lasciati abbandonati sulle strade , resi irriconoscibili dalle deflagrazioni  delle bombe , corpi bruciati dalle fiamme  o  orrendamente mutilati , anche da armi chimiche , case distrutte dal fuoco e dalle deflagrazioni , cui si uniscono le grida di dolore e di disperazione  delle madri che stringono in petto corpicini senza vita ,  bambini che piangono , smarriti  e  terrorizzati  in cerca di genitori  che non rivedranno  mai più .
 Milioni di profughi in cerca di salvezza , in una drammatica catena  sempre più lunga e disperata e che non avrà fine se non vi sarà effettivamente  e realmente  una “ VOLONTA’ comune , una decisione  comune per arrestare la  prosecuzione dei conflitti  bellici , che potrebbero  espandersi e degenerare facilmente , e determinare  lo scoppio di una terza catastrofica  guerra mondiale .
Lo  strumento più potente  e  più efficace  per poter  porre  fine  a tali massacri  e  per scongiurare  un altro conflitto mondiale  è  soltanto  quello  della  “ DIPLOMAZIA “  , attraverso  gli  accordi  politici  a  livello  internazionale ,  fra “ tutti  gli  Stati  delle  Grandi  Potenze  mondiali  nella  competente sede dell’ O.N.U.”

Tutti noi cittadini , abbiamo il diritto ed anche il dovere nei confronti delle nuove generazioni , di far sentire pubblicamente  la nostra voce , il nostro appello alla  Pace  ,  presso gli Organi politici e Istituzionali  dei vari Stati , ivi compreso lo Stato del Vaticano , per richiedere formalmente che  i rappresentanti  di ogni Governo  dei  Paesi  facenti parte dell’ O.N.U. si riuniscano  in seduta  permanente  sino a  giungere ad  un accordo  fra  le Potenze  interessate  in  modo da porre fine al più presto , prima che sia troppo tardi , ai  conflitti  armati  nei  territori medio orientali e africani . 

CONDIVIDI  , ANCHE  TU   !  
TRASMETTI  E  DIFFONDI  QUESTO  APPELLO  ALLA  PACE  !
   E’  SBAGLIATO  RINUNCIARE  A  REAGIRE  ,    RITENENDO  CHE  SIA  INUTILE    

  ASCOLTA  LA  VOCE  DELLA  TUA  COSCIENZA ,  DEL  TUO  CUORE  !



In  nome  di  una  Giustizia  Universale che difenda i popoli offesi da orrendi crimini ,  si  richiede il  deferimento  alla  Corte Penale Internazionale  nei confronti di quei soggetti  che , dopo le opportune indagini esperite dai competenti organi internazionali , vengano accusati  di :
1)      Crimine di genocidio. La relativa definizione contenuta all’articolo 6 dello Statuto di Roma rispecchia quella presente all’art. II della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 1948 e la corrispondente norma di diritto internazionale consuetudinario.
2)      Crimini contro l’umanità. L’articolo 7 dello Statuto di Roma enumera 11 diverse tipologie di atti ascrivibili alla categoria di crimini contro l’umanità purché questi siano stati commessi “nell’ambito di un attacco esteso e sistematico contro una popolazione civile con la consapevolezza dell’attacco”. 
3)      Crimini di guerra. ( art. 8 )
Lo Statuto limita la giurisdizione della Corte a quei crimini di guerra commessi come parte di un piano o di una serie di crimini su larga scala. 
 Un elemento importante riguardo alla trattazione dei crimini di guerra presente nello Statuto di Roma è il riconoscimento dei crimini di guerra anche nel contesto di conflitti di carattere non internazionale. 
L’articolo 8 infatti include disposizioni relative a crimini commessi nel contesto di conflitti internazionali (violazioni gravi delle quattro convenzioni di Ginevra e le altre violazioni gravi delle leggi ed usi di guerra nel quadro consolidato del diritto internazionale) e conflitti a carattere interno (violazioni gravi dell’art. 3 comune alle quattro convenzioni di Ginevra e altre violazione gravi delle leggi ed degli usi applicabili ai conflitti di natura non internazionale desumibili dal quadro consolidato del diritto internazionale).

                                                   LA CORTE  PENALE  INTERNAZIONALE
La Corte penale internazionale è la prima giurisdizione internazionale permanente competente a giudicare individui responsabili dei più gravi crimini di rilevanza internazionale.
Lo Statuto della Corte penale internazionale, adottato al termine della Conferenza Diplomatica di Roma il 17 luglio 1998, è entrato in vigore il  1º luglio 2002   a seguito del deposito del 60esimo.

Ad oggi  gli   Stati Parte sono 124[2] (giugno 2016), ben più della metà dei 193 stati membri dell'ONU.

Ai sensi dell’art. 12 dello Statuto di Roma, la Corte penale internazionale può esercitare la propria giurisdizione sui crimini commessi nel territorio di uno Stato parte o sui crimini commessi da un cittadino di uno Stato parte.
La Corte esercita la propria giurisdizione solamente su persone fisiche sospettate di aver commesso fattispecie criminali previste dallo Statuto. E’ esclusa la possibilità che la sua competenza possa affermarsi nei confronti di Stati, di persone giuridiche (art. 25) e di individui minori di 18 anni (art. 26).
La competenza ratione materiae della Corte è delineata dall’art. 5 dello Statuto. Esso prevede che la Corte possa attivarsi solo in presenza dei più gravi crimini di rilevanza internazionale (c.d. core crimes): genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e, soggetto ad alcune condizioni, il crimine di aggressione. 


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