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domenica 24 gennaio 2016

AMARE LA NOSTRA ITALIA




  Va  pensiero  ( Nabucco – G.Verdi )

Fratelli  d’ Italia



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UNA  SOCIETA’ SANA  E  UNA  POLITICA  GIUSTA  PRODUCONO  RICCHEZZA ,  PROGRESSO  SOCIALE  E  BENESSERE  PER  TUTTI  I  CITTADINI .
UNA  SOCIETA’  CORROTTA  E  UNA  POLITICA  INGIUSTA  PRODUCONO  INIQUITA’ ,  INVOLUZIONE  SOCIALE  E  MALESSERE  PER  I  CITTADINI .

       La ricchezza  è un bene sociale  solo se  essa  è  equamente  redistribuita  nell’ambito della popolazione ;  a tal fine , il solo modo per evitare gravi disparità  di reddito  fra le classi sociali ,  che siano tali da determinare  condizioni di  vita  proibitive in danno dei meno abbienti , è quello di  applicare equamente le  imposte fiscali , cioè in misura  proporzionale  ed  effettivamente  più  incisiva  sui redditi più alti ,  calcolati sull’ammontare reddituale  complessivo  individuale  in  godimento  e di contrastare efficacemente  l ‘evasione  fiscale .
                     
                        AMARE  LA  NOSTRA  ITALIA

Dobbiamo  essere  realmente  orgogliosi  di  essere  “ italiani “ ;  orgogliosi  della  nostra  gloriosa  storia , della  nostra  civiltà  millenaria , della nostra bellissima terra ,  della  nostra  suprema , insuperabile  arte , della  nostra  profonda  cultura , dei  nostri elevati e nobili sentimenti di umanità  e  solidarietà , della nostra genialità , dell’amore  verso la bellezza , il buon gusto , l’eleganza , della  nostra  intelligenza  che si manifesta come apertura verso il nuovo , oltre i confini dello stereotipato , del consueto , e verso il futuro ed il progresso , inteso come reale evoluzione  delle coscienze  e delle conoscenze non solo scientifiche , ma anche umanistiche ,  della   nostra  meravigliosa  lingua , figlia diretta della fondamentale lingua  latina , semplice e perfetta , nella scrittura e nel linguaggio ,  nonché delle nostre  diversità  regionali , sia di simpatici e importanti linguaggi dialettali , sia di affascinanti  usi e costumi tipici locali ;  diversità peculiari che offrono al turista  e al mondo intero uno  splendido e affascinante  spettacolo ,  un quadro caleidoscopico  di bellezze  e originalità.
Dobbiamo  amare  la nostra Italia , tutti insieme , da Nord a Sud , con lo stesso entusiasmo e con il comune desiderio di vivere in pace e in concordia  in una  Terra , in un Paese , nel pieno rispetto delle sane e civili  regole  della convivenza , senza invidie , né contrasti  o  critiche ottuse , di natura etnica o ideologica ,  che  mortificano la nostra vera natura  di cittadini , di un popolo  che  ha le sue radici solide nella civiltà greco-romana ,  ma che si è anche formato  ed  evoluto negli anni  attraverso  influenze  di  altre e varie culture  e  civiltà  e  che  per questo motivo ha  assunto  un  valore  aggiunto  di grande importanza.   


L’ Italia possiede  il patrimonio  artistico  più  grande e  più  pregevole al  mondo ; opere d’arte pittoriche , di sculture , di monumenti architettonici ;  beni preziosi  esposti nelle  numerosissime chiese e nei musei , nei quali , purtroppo , si trovano anche depositati  in locali  chiusi ,  non disponibili ai visitatori , ancora grandi quantità di opere d’arte di grande pregio , oggetti vari , quadri , sculture ,  antichi  testi religiosi e laici ; una enorme  risorsa  d’arte e cultura  , di  valore incommensurabile , che  non  viene  compiutamente  elevata  alla sua  dignità  e importanza a cagione della  colpevole disattenzione  e  trascuratezza  di una politica  assai  miope  ,  che non riesce  a  vedere  quanto  bene culturale  e  quanta  ricchezza in  più  potrebbe  derivare  per il nostro Paese.  

Dobbiamo  volere  che  il  nostro  Paese  cammini  su  una  via  di  progresso  e  che  ritorni  ad  essere  la  sede  principale e definitiva  per il futuro dei nostri giovani , sia professionale che sociale ;



Per  ottenere  tutto ciò , è indispensabile il coinvolgimento di tutte le coscienze , di tutti gli italiani , del nord , del centro , del sud , delle isole ,  in modo sinergico , collaborando a sostenere quei progetti  socio-politici che per serietà e coerenza , siano credibili e  finalizzati a ristabilire  in ogni luogo del nostro Paese ,  in ogni  città, equità  e giustizia sociale , rispetto della legalità , e dei diritti e dei principi  democratici  costituzionali.



(  La  sovranità  appartiene  al  popolo …art. 1  Cost. )

                        ONESTA’ ,  LEGALITA’ ,  GIUSTIZIA 


Sono le condizioni essenziali e necessarie per uno Stato , al fine che esso possa garantire  l’ordine democratico , il progresso civile e sociale , nonché la difesa dei diritti  di pace e libertà  dei propri cittadini.



Pertanto ,  è assolutamente necessario , nel rispetto della nostra Carta Costituzionale , che  nel nostro Paese siano  ripristinati  al più presto  tutti i diritti – doveri  derivanti  dalle  norme e dai principi in essa contenuti ;  a partire da quelli contemplati dall’art. 1  :   riguardanti il Lavoro e la Sovranità del Popolo ,  e che il Paese sia presto governato  da rappresentanti eletti  a seguito di regolari  elezioni politiche .
E’ assolutamente necessario  che  il  Governo : al fine che il nostro Paese venga ad assumere una posizione veramente importante e qualificata nell’ambito dell’Unione dei Paesi Europei  :  
1 ) ripristini “ ordine  e controlli sulla correttezza  ed efficienza “  nell’ambito degli apparati amministrativi-burocratici  deputati alla erogazione dei servizi pubblici , in uffici  sia centrali - ministeriali  sia  periferici e di enti locali ;
2 ) intervenga drasticamente ed efficacemente  con tutti i mezzi , gli strumenti e le risorse umane necessarie  ( Giustizia , Ordine Pubblico ), nella lotta contro  tutte le  attività illegali , con particolare riguardo a quelle di organizzazioni criminali ;
3 ) provveda attraverso gli opportuni interventi legislativi in materia finanziaria e fiscale , al fine di ridurre le spese pubbliche improduttive , eliminare gli sprechi , investire risorse su lavoro-occupazione , ricerca , risparmio energetico , manutenzione del territorio e viabilità, ridurre drasticamente il divario fra ceti sociali ricchi e poveri ,attraverso un’equa riformulazione  del sistema fiscale a favore dei meno abbienti.
                

  SITUAZIONE   SOCIO - ECONOMICA   IN  ITALIA   NEL  QUADRO   INTERNAZIONALE

Il prezzo del petrolio continua a scendere , mentre  in  Italia  il costo  dei carburanti  rimane pressochè  invariato (  la qualcosa  corrisponde  in pratica  a  un aumento di tasse );
Se  l’andamento delle borse  è  molto  instabile   e tendente al ribasso , in parte  è  dovuto al  calo del prezzo del petrolio ( dovuto a una produzione  eccessiva  di greggio rispetto all’effettivo consumo globale ) ,  in parte  ad  un rallentamento della crescita  di  produttività  economica  , specie  di Paesi in via di sviluppo , come Brasile , Russia e Cina  e  in  parte anche a speculazioni finanziarie ; 
Le banche risentono delle sofferenze  per i crediti non soddisfatti  (  c.d. derivati , crediti deteriorati  ) e  pertanto  sono poco propense ad erogare ulteriori prestiti alle imprese e alle famiglie , nonostante gli interventi finanziari della B.C.E. ( Draghi ) , che cercano  di  agevolare la circolazione del denaro , al fine di evitare fenomeni di deflazione  nei mercati  finanziari ed  economici ; 
In Italia ,  la  crescita economica  è  troppo  lenta  e  molte  attività  produttive  e  d’impresa  sono  in  grave  crisi  (  in aumento i casi di chiusura attività , di fallimento , di cessata attività per delocalizzazione verso l’estero ),  a causa  della  debole  domanda ( specialmente  interna )  di  acquisto di beni e servizi  e per  il  peso eccessivo  delle imposte e tasse, nonché a causa della concorrenza  di  quelle attività ( in specie cinesi ) ,che hanno invaso il mercato con prodotti a basso costo  e di assai dubbia qualità ( molto diffusi , anche se  spesso denunciati e vietati per legge) ;
Cresce  continuamente e  gravemente  il  divario  economico - finanziario  fra  le  fasce  sociali  più  deboli  e  quelle  più  benestanti   e  aumenta  in  modo allarmante  il numero delle persone assolutamente prive di reddito e quindi in condizione di reale povertà.
Gravemente  persistenti  sono  le  situazioni  di  privilegi  di  natura economica  e normativa  riguardanti  classi sociali  particolari , politiche , istituzionali , etc..,  anche se più  volte  denunciati  pubblicamente , da organi di  stampa  e  da cittadini stessi ;
Il  sistema  fiscale  presenta  gravi  iniquità  ,  gravando troppo  il  peso delle aliquote  fiscali ,troppo alte  sui redditi medio bassi ,   e non  equamente proporzionate rispetto  alle aliquote  relative agli alti  redditi  e alle elevate rendite finanziarie , giochi d’azzardo , beni  di  lusso , grossi capitali ,etc..
La  disoccupazione  , anche se da poco tempo lievemente diminuita  nel  nord Italia , è  comunque ancora  a livelli troppo alti nelle Regioni del Meridione , Sicilia , Sardegna (  specie riguardo ai giovani  ) , dove si continua a registrare  un  forte aumento  del fenomeno dell’emigrazione verso il nord Italia e verso i Paesi europei ;
Gravemente  elevato   è  il tasso  di   evasione  fiscale , essendo  poco efficienti i mezzi di contrasto ,  nonché  la  misura del  debito  pubblico  nazionale  rispetto agli  altri Paesi europei ,  essendo  ancora troppo debole  la crescita  del PIL  rispetto alla  spesa pubblica ;  
Allarmante è anche il fenomeno  della  illegalità ( corruzione , evasione fiscale , criminalità organizzata ) ;
Insufficienti ,  e spesso carenti sono i piani  di  investimento economico-finanziario  da parte degli Organi  pubblici , politici e Istituzionali , riguardanti la manutenzione e la messa in sicurezza  del territorio , riguardanti le risorse  umane  e  strumentali  per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo culturale , per la ricerca scientifica , riguardo alle vie e  ai mezzi  di comunicazione  ( specialmente nel meridione ) , alle strutture scolastiche , sanitarie e penitenziarie , etc…
Per  poter  porre  rimedio  ai  sopra specificati  fattori  negativi ,  sono assolutamente  necessari  e urgenti  i seguenti  interventi :
A ) Ristabilire  la piena legalità nel Paese, vengano  approvate  efficaci e  precise  norme  di legge   finalizzate al contrasto alla corruzione , quali  la istituzione del reato di “corruzione fra privati “ , il reato di “auto riciclaggio “ ,  il reato di “falso in bilancio “ ,  il reato di  “ evasione fiscale”, prevedendo  pene molto severe per gli evasori , nonché  una  norma  che  regoli  nell’ambito  di  cariche  pubbliche istituzionali  i casi  di “conflitto di interessi”.
 B )  Attuare una redistribuzione della ricchezza nazionale  attraverso una riforma  del  Sistema Fiscale , che realizzi una “ equità  impositiva “ ai sensi dell’art. 53 della Costituzione  e  contempli una revisione generale delle aliquote fiscali , diminuendo le misure impositive nei confronti dei redditi più bassi  (  I  e  II  scaglione ) e  aumentando  quelle nei confronti dei redditi più alti ( III, IV , V  scaglione ) , nonché  delle  rendite  finanziarie  e in ordine alla  compravendita di beni di lusso  ; assicurando  un  “ reddito  minimo  “ sociale  mensile  di  euro  800 ( ottocento )  esentasse ,  a  persona , a  tutti  quei  cittadini  italiani maggiorenni  disoccupati , inoccupati , inabili , che  non  hanno  alcun  reddito  ,  ed  assicurando tale  importo  minimo  a  quelli  che  hanno  un  assegno  o  indennità  mensile  inferiore  ad  euro 800 ( ottocento ) . 

Posto  che
La  pressione  fiscale  italiana  è  particolarmente  concentrata  sul  lavoro  e  sul  capitale,  cioè  sui  fattori  produttivi.  
Ciò  scoraggia  l’occupazione  e  gli  investimenti,  con  conseguenze  sul  mercato  del  lavoro,  sulla  competitività  e  sulla  crescita  economica .
Il  voler  recuperare , da parte del Governo , denaro  per  le  casse dello Stato , allo scopo di  ristabilire  una  più  equa  redistribuzione  della  ricchezza , operando   “ sic  et  simpliciter “         “ tagli “  sui  redditi  medio-alti ,  non  può  che produrre  inevitabilmente  situazioni  scarsamente remunerative  e  peraltro assai  discutibili , anche sotto il profilo costituzionale , allorquando  tali redditi  siano  validamente supportati  da  pregresse  e  consolidate  norme  legislative .Anche  il  voler  favorire  economicamente  determinate  categorie  di  ceti  sociali , attraverso  l’erogazione  di  “ bonus “  una  tantum  o  temporanei , ( es. 80 euro ) ,   rispetto  ad  altre  categorie  e ceti sociali , aventi redditi anche inferiori ,  che però ne rimangono esclusi ,  viene  inevitabilmente a costituire  un  sistema palesemente iniquo e  pertanto  anch’esso assai discutibile .

 E’ necessario  esonerare  da  imposta  fiscale  i  redditi  il  cui  tetto  annuo  sia  sino  a  10.000  euro   ed  elevare  proporzionalmente  le  misure  di  aliquote  fiscali  riguardo  ai  seguenti  scaglioni  di reddito :
 A  partire dal  quarto  scaglione  , con  un  aumento  di aliquota dal 41 %  al  43 %   e  riguardo al  quinto scaglione  , con un aumento di  aliquota dal 43 %  al 45 %    e  per i contribuenti  facoltosi , che percepiscono un reddito annuo eccedente  a  100.000 euro , un’aliquota IRPEF  del 48 % . 

Al  fine  di  incentivare  una  robusta  ripresa  delle  attività  produttive  e  del  lavoro sarebbe  necessaria  una  drastica riduzione  delle  imposte  su  tali  attività , con possibile abolizione dell’IRAP  e  invece applicare aliquote d’imposta  proporzionali e crescenti , a partire dal 30 %  in  su , sulle rendite finanziarie  e  su  acquisti di  beni  di  lusso .

Inoltre , di  poter  disporre  di  detrazioni fiscali  dall’imponibile, in  misura  del  80  %   , riguardo ai redditi sino a  28.000 euro  ( secondo scaglione )   e  in misura  del  50 %  per redditi sino  a 55.000 euro ( terzo scaglione )  e in misura del 20 % per i redditi sino a 75.000 euro ( quarto scaglione ) , di  tutte le  spese  sostenute dai contribuenti  per  beni  e  servizi  essenziali  per la salute : (farmaci , visite mediche specialistiche ) ; per l’ abitazione , per l’istruzione , per l’infanzia ,per la assistenza anziani e disabili.
Questa  ulteriore proposta sull’aumento delle percentuali riguardo le detrazioni fiscali,  potrà  indubbiamente  ottenere  un  risultato  grandemente positivo  in  ordine alla  lotta alla evasione fiscale  e quindi  maggiori  entrate  nelle casse dello Stato ,  avendo ,  gli  utenti  dei  servizi , grande  convenienza attraverso  detrazioni  fiscali  maggiori  in proporzione  alle  ricevute  e  fatture richieste e  ottenute . 

Oneri deducibili e detraibili
Gli oneri detraibili consentono di detrarre dall’imposta una percentuale della spesa sostenuta; mentre, gli oneri deducibili permettono di ridurre il reddito imponibile su cui si calcola l’imposta lorda.
Sino  ad  ora il  Governo ha mantenuto le detrazioni fiscali al 19%, proporzionali ai consueti scaglioni di reddito .
                                         Note  sulla  “ povertà “
Considerando che nella popolazione italiana ( circa 60 milioni  e 700.000 ) vi sono  circa  4 milioni  e centomila  di  persone  in povertà assoluta , (circa  il  6,8  %  ) e  altri 6 milioni  ( circa il 10 % ) in povertà relativa . 

  Del  totale della popolazione italiana (  60  milioni  e  700.000 circa )
Il 20% più ricco (  circa 12  milioni  di persone )  detiene il 61,6% della ricchezza  , e  anche nella fascia più ricca, la distribuzione è nettamente squilibrata a favore del vertice. Infatti , Il 5% più ricco della popolazione detiene  il 32,1% della ricchezza nazionale netta.
, cioè circa 3 milioni  di  persone  possiedono  circa  il  32 %  della  complessiva  ricchezza nazionale 
.
Mentre   il 20%   ( 12 milioni di persone )  è  appena al di sotto del 20,9% della  ricchezza .
 Il restante 60%  ( 36  milioni  di  persone ) si deve accontentare del 17,4% della ricchezza nazionale,  e  dei  quali   il 20%  ( 12 milioni di persone ) più povere ,  ha  appena  lo 0,4 %  della ricchezza.

C )   Eliminare  fattori  di  inefficienza  e  carenze  riguardo  alla  gestione  da  parte  degli  Organi politico-istituzionali  delle  risorse  e  dei  beni  pubblici  e  dei  servizi  di  interesse pubblico  :  
  1 )   Realizzazione  della “ Banda larga “   in tutto il territorio nazionale;
 2 ) Trasparenza  e  pubblicità , con  obbligo  da  parte  dell’Ente pubblico  di  consentire  a qualsiasi cittadino utente  ogni  possibilità di libero accesso , attraverso apposito  sito  internet , degli atti , provvedimenti  e   documenti  economico- finanziari e  normativi  emessi  e  prodotti dagli  Enti  Pubblici , a qualsiasi livello istituzionale , nonché  la possibilità di prendere  conoscenza  dei tempi  e dei costi  di  esecuzione  di tutti  gli  incarichi e progetti  di  opere  pubbliche  e di  servizi di pubblico interesse relativi all’ente pubblico interessato
 3 )  Semplificazione  delle norme  burocratiche procedurali  riguardo agli uffici  e delle pratiche  nei servizi delle Pubbliche Amministrazioni , accorpamento  di  uffici  ed  incarichi  e servizi  pubblici , con  istituzione  di  appositi  centri  amministrativi ,  aventi  sportelli  “ polifunzionali “ ,  attraverso  i  quali  poter  richiedere  informazioni , produrre  e  ricevere atti  e documenti ,  in modo contestuale , anche riguardo a pratiche  amministrative di diversa natura e specie .
  4 ) Responsabilizzazione  del personale dipendente della Pubblica Amministrazione , in primis riguardo ai dirigenti ,  in ordine agli incarichi di ufficio nei servizi amministrativi  e burocratici , attraverso sanzioni disciplinari  e penalizzazioni di tipo economico , in caso di accertate violazioni delle norme comportamentali ed esecutive attinenti  ai doveri d’ufficio ;  
5 ) Adeguamento  quantitativo e qualitativo dell’Apparato della Salute Pubblica , con rinforzo degli Organici di personale medico e paramedico , attraverso una più efficiente organizzazione dei servizi sanitari e collocazione di più  numerosi   siti ospedalieri , specie di Pronto Soccorso , in zone di più facile accesso e  riordino delle  spese  e  dei  costi  sanitari  per strutture , e prodotti farmaceutici , attraverso protocolli  unificati a livello nazionale  e  interventi  ministeriali di controllo gestionale ;
 6 ) Adeguamento quantitativo e qualitativo dell’Apparato  giudiziario , con rinforzo  degli organici del personale , magistrati ed operatori amministrativi e penitenziari , ampliamento e  ammodernamento  delle strutture giudiziarie e penitenziarie , semplificazione  delle  norme  procedurali in materia di processi civili e penali ;
7) Adeguamento quantitativo e qualitativo , con rinforzi degli Organici di personale ,  con ammodernamento di mezzi e di strutture , riguardo all’Apparato della Sicurezza Nazionale e dell’ Ordine Pubblico ;
 8 )  Adeguamento quantitativo  e messa in sicurezza delle  strutture  immobiliari  e  strumentali  degli  istituti scolastici , nel loro complesso in tutto il territorio nazionale;
 9 ) Interventi di monitoraggio in ordine alla complessiva situazione e condizione idrogeologica in tutto il territorio nazionale , con particolare attenzione e urgente attivazione di manutenzione e messa in sicurezza  in quelle zone più a rischio di smottamenti franosi e di esondazioni di fiumi e torrenti ;
10 ) Realizzazione di più efficaci misure e mezzi di contrasto alla evasione e alla elusione fiscale , nonché ai traffici illeciti di denaro , di droga , di armi , di prostituzione , alla corruzione , attuando rapidi e decisi interventi esecutivi di confisca di beni e incameramento nelle casse dello Stato di somme di denaro  ricavate ,  a seguito di condanne  per  attività illegali . 
11) Incentivi di natura economica e finanziaria , nonché di  natura organizzativa , per favorire la crescita e lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica  e quindi anche in materia culturale , in campo turistico e ambientale . 

 12 )  Garantire  in  modo  effettivo  la “ tutela del risparmio “ .
(   Articolo 47 della Costituzione ) : La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.  Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
La Costituzione prevede  un collegamento funzionale tra  risparmio e credito .  Posto che l’attività  bancaria  rappresenta lo strumento essenziale per garantire il  risparmio , e che ciò si realizza attraverso il suo impiego più produttivo , è necessario che l’attività  di tutti gli istituti di credito interessati  sia sottoposta  a  forme di controllo e di vigilanza  da parte di un Istituto pubblico , cioè dalla Banca d’Italia , e  che , al fine  di tutelare in  modo effettivo tale risorsa, tale compito debba essere esercitato in modo certo , in piena e assoluta autonomia e indipendenza  nei confronti delle attività di tutti gli istituti di credito medesimi .   


13) Realizzare una vera , effettiva e drastica revisione della spesa pubblica, attraverso la eliminazione di tutti i privilegi concessi alle varie lobbies e caste , la istituzione di un “prontuario “ unico nazionale in ordine ai costi del materiale strumentale  per i servizi pubblici ( sanità , scuola , giustizia , etc…) , un’attività di  assiduo controllo e verifica da parte degli Uffici sezionali della Corte dei Conti  in materia di spese effettuate dagli enti pubblici per la realizzazione di opere pubbliche , ed esercitando il potere sanzionatorio , con risarcimento del danno , nei confronti di responsabili  che abbiano operato con colpevole trascuratezza , determinando sprechi di risorse economico-finanziarie di denaro pubblico.




CALO  DEMOGRAFICO  E  MIGRAZIONE
Negli ultimi anni  in Italia  si è registrato un sensibile  calo demografico , un fenomeno allarmante dovuto ad un numero inferiore di nascite rispetto alle morti , peraltro anch’esse in  aumento, nonché  un aumento progressivo di giovani emigranti in Paesi esteri .  
Un  sempre maggior numero di cittadini anziani e vecchi rispetto ai giovani  viene a determinare inevitabilmente un aggravio degli oneri  pubblici  di spesa  previdenziale , nonché assistenziale , che non sono compensati  da sufficienti  introiti  contributivi  derivanti da rapporti di lavoro , in essere e in divenire , appunto a causa delle diminuite possibilità di  impiego nel mondo del  lavoro specialmente per le classi giovanili .
La conseguenza  è  che andranno sempre più diminuendo  quelle risorse economiche  che dovrebbero derivare dai contributi previdenziali versati durante i rapporti di lavoro , ma che diminuendo questi ultimi , non riusciranno  a   garantire  nel futuro , nei confronti  di chi è rimasto ,  importi pensionistici   sufficientemente adeguati al costo della vita.
  In tale contesto , il fenomeno della migrazione  da quei  Paesi  che sono in guerra , verso il nostro Paese e in Europa ,  dovrebbe  costituire per l’Italia  non un problema , bensì una risorsa , sol che venga a determinarsi una vera  e  reale  politica economica e sociale , volta anche ad una graduale  integrazione dei migranti  sia dal punto di vista sociale che da quello  produttivo del lavoro , ma soprattutto  a trattenere i giovani italiani ,attraverso offerte di nuove interessanti opportunità , nella ricerca , nel  progettare e realizzare interventi di  attività  di  lavoro  in  opere  pubbliche , investendo le opportune risorse finanziarie  e agevolando sotto il profilo fiscale ogni attività che risulti produttiva per le imprese e per la vita sociale.




                        LA  RICERCA  SCIENTIFICA  IN  ITALIA

 La ricerca scientifica in Italia registra  gravi criticità , che hanno spinto Giorgio Parisi, fisico teorico della Sapienza Università di Roma, uno degli scienziati più importanti al mondo, a chiedere un aiuto all’Unione Europea, tramite una lettera sulla rivista Nature e una petizione su Change.org, per salvare la ricerca in Italia. «L’Italia — si legge nella petizione — investe pochissimo in ricerca. Gli scienziati invitano l’Unione Europea a fare pressione sul Governo Italiano perché finanzi adeguatamente la ricerca in Italia e porti i fondi per la ricerca a un livello superiore a quello della pura sussistenza».

Nel complesso, la spesa per la ricerca e lo sviluppo in Italia è tra le più basse in Europa. Secondo l’Ocse, infatti, l’Italia nel 2012, tra pubblico e privato, ha investito in ricerca l'1,26% del suo Prodotto Interno Lordo (PIL), contro una media Ue dell’1,98% e Ocse del 2,4%.


Spesa in Ricerca e Sviluppo in percentuale rispetto al PIL (dati Ocse 2012)
3,55  Finlandia   3,4  Svezia   3,35  Giappone     2,98  Danimarca     2,98  Germania  

2,79  Stati Uniti     2,4  Ocse     2,29  Francia       2,16  Olanda      1,98  Unione Europea

1,73  Regno Unito      1,65  Norvegia      1,3  Spagna    1,26  Italia   0,92  Turchia    0,69  Grecia


Nel 2016, scrive la senatrice a vita Elena Cattaneo, al fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica del Miur sono stati destinati 58,8 milioni di euro, con una riduzione di circa due milioni ogni anno fino al 2018: «Con questa quota il Miur finanzierà sia i Prin sia il Fondo per gli investimenti della ricerca di base (Firb). Quindi a voler essere ottimisti, se un altro bando ci sarà, sarà al ribasso. Con queste risorse irrisorie i ricercatori lavorano per ottenere dati necessari per essere competitivi nei bandi europei».


 Fortunatamente, nonostante i fondi scarseggino sempre più, l’Italia conferma, almeno per ora, la propria tradizione di eccellenza in quanto a qualità della propria produzione scientifica.
Gli esperti dell’Anvur, analizzando la banca dati SciVal di Scopus, hanno misurato che la quota di pubblicazioni scientifiche italiane si attesta (nel periodo 2011-2014) sul 3,5% del totale mondiale, con una crescita del 4% annuo della produzione scientifica nazionale
.(in lieve rallentamento rispetto agli anni precedenti)

Fuga dei cervelli :   il 73% dei ricercatori italiani si trova all’estero
Numeri dell'esodo. Ogni anno, circa 3mila ricercatori italiani - dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo accademico - prendono la via dell'estero. L'Italia, tra i paesi europei più industrializzati, esporta più ricercatori di quanti non ne importi dagli altri paesi. Per il nostro Paese il saldo è paurosamente negativo: meno 13,2 per cento. In altre parole, perdiamo il 16,2 per cento di ricercatori fatti in casa che si vanno a confrontare con i colleghi stranieri e riusciamo ad attrarre il 3 per cento di scienziati di altri paesi. Il confronto con le nazioni europee di riferimento è impietoso. "Per molte altre nazioni europee - scrive la ricercatrice - le percentuali sono invece in pareggio, come per la Germania, o positive come nel caso della Svizzera e della Svezia (oltre il +20 per cento), del Regno Unito (+7,8 per cento) e Francia (+4,1 per cento). Perfino la Spagna, la cui economia non brilla certamente, ci tiene a debita distanza con una perdita contenuta all'1 per cento. Una situazione che per l'Italia si traduce in un impoverimento del capitale umano a scapito dello sviluppo che, al ritmo di 3mila ricercatori italiani all'estero all'anno in un decennio - dal 2010 al 2020 - l'Italia perderà qualcosa come 30mila ricercatori costati agli italiani qualcosa come 5 miliardi, che all'estero contribuiranno allo sviluppo economico di quei paesi.




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