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venerdì 3 luglio 2020

LA RIVOLUZIONE CULTURALE, MORALE, UMANA


LA RIVOLUZIONE CULTURALE , MORALE , UMANA

“Il Sole che sorge “ , a simbolo della nostra “ Rivoluzione” , che possa far luce finalmente su tanti misteri.

 
In un Paese non potrà mai esservi “benessere e giustizia sociale” per i cittadini sino a quando le risorse economiche, finanziarie e umane vengono erose e sfruttate a beneficio di speculatori senza scrupoli, né regole legali, né morali.  

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Abbiamo la necessità , adesso o mai più, di far nascere nel nostro Paese , nella nostra Italia, una vera e reale  “ Rivoluzione culturale, morale ed umana” .

 Una “ Rivoluzione “ che deve nascere dal “risveglio “ delle coscienze di tutti quei cittadini che ancora credono indispensabili per una sana e costruttiva vita sociale nell’ambito delle nostre comunità civili il rispetto e l’applicazione di principi e valori fondamentali per la convivenza umana e sociale e che peraltro sono contenuti nella nostra Costituzione.

Affinché sia possibile che tale “ Rivoluzione “ si realizzi è indispensabile il maggior coinvolgimento possibile di cittadini, i quali  e ciascuno di noi , si impegnino gratuitamente in un’opera di sensibilizzazione delle coscienze, attraverso la diffusione della conoscenza di quelli che sono i pilastri della nostra “ Democrazia” , della nostra convivenza civile, fondata sui diritti e sui doveri di ogni cittadino, ma anche sulla esigenza di rinnovare negli animi e nelle coscienze il desiderio, il bisogno  di vivere in una “ società rinnovata e sana “ , che non sia più aggredita e posseduta nei suoi gangli vitali dai mali della criminalità, della corruzione, dello sfruttamento sociale, dall’ignoranza , sfruttata dai propagatori di notizie false o distorte,  e dalla perdita anche di valori e principi morali ed etici, che riguardano il rispetto della altrui dignità fisica e morale, nonché il rispetto della propria dignità umana, fisica e psichica, nei casi in cui sia offesa ed umiliata, danneggiata dal vizio della droga o da altri vizi che determinano comportamenti umani socialmente e moralmente negativi.

Questa “ Rivoluzione” per essere e divenire tale deve vedere realmente una partecipazione massiccia e determinata , decisa , di numerosi , tanti cittadini di buona volontà, che esprimano la propria condivisione , libera e senza condizioni, in questo impegno civile, ma anche la convinzione  in un possibile risorgere di una comune “responsabilità civile e morale” , che difenda la esigenza di onestà correttezza che deve esservi nell’ambito della politica, dei rapporti sociali, professionali , nella stessa famiglia, curando con grande attenzione , nell’ambito scolastico, non solo la istruzione culturale, ma anche la educazione verso i suddetti valori,  offrendo ai nostri giovani concreti esempi di applicazione di essi, nel rispetto dei diritti , ma anche dei doveri che competono a ciascuno e che la società stessa richiede.

A “tutti i cittadini”  si richiede oltre al rispetto delle norme qualcosa di più, ossia il rispetto e la difesa dei valori fondanti la Repubblica.
 l’art. 54 Cost. , il quale dispone : “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi”.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.
Nella qualificazione di tali doveri dei cittadini ha come connotazione specifica  l’ adempimento del dovere costituzionale di solidarietà” ( art. 2 Cost.)
Riguardo alla “dignità sociale” , la Costituzione sancisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso ( artt.29 c. 2, 37 c.1 , 48 c. 1 , 51 c.1 ,  di razza, di lingua ( art. 6 ), di religione ( artt. 8 e 19 ), di opinioni politiche ( art.22), di condizioni personali e sociali.
Riguardo alla “libertà e la eguaglianza “ :
“ E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese “.




Progresso e civiltà

Nella futura Umanità la reale potenza di un Paese e la sua affermazione duratura e progressiva sugli altri nel mondo non dipenderà dal suo potenziale militare e dalla sua attività di espansione del proprio dominio con le armi o dalla sua invadenza speculativa finanziaria, perché a rendere sempre più debole , precario e in un inevitabile declino questo Paese saranno proprio la violenza delle sue armi, la sua speculazione finanziaria e la sua disonestà civile e istituzionale. La reale potenza e affermazione di un Paese sarà misurata dalla sua capacità di aver saputo mantenere al suo interno la pace e la sicurezza sociale , salvare e consolidare le proprie risorse economiche e umane attraverso un rigoroso processo di sanificazione da fenomeni di corruzione e degenerativi, contrari all’etica e alla morale sociale.
Eterno sarà quel Paese che saprà mantenere sempre vivo nel suo spirito l’amore per l’Arte.





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