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lunedì 11 novembre 2019

POLITICA E INDUSTRIA



Crisi del settore produttivo industriale

ovvero , Politica e industria  

 Quando gli impianti industriali diventano obsoleti , quindi a rischio per la salute e sicurezza , questi vanno chiusi e rifatti in luoghi diversi , più idonei .


In  Italia , chiaramente ,  è mancata una seria programmazione industriale da parte dei governi politici e partitici , che si sono succeduti per decenni , colpevoli di aver curato poco e male settori importanti della produzione industriale e del settore dei trasporti ( vds. Alitalia ed altri ) e colpevoli  di aver invece curato prevalentemente  interessi elettorali , attraverso provvedimenti e interventi parziali , rivolti ad acquisire più che altro consensi popolari e appoggi da cast private .  

 Per questo motivo il Paese  viene a trovarsi adesso in una situazione difficile e rischia di trovarsi  presto in una  situazione di ancor più  grave crisi sotto il profilo economico per una forte recessione riguardo al complessivo fattore produttivo .



 Un tentativo di soluzione a tale problema potrebbe trovarsi solo nel reperimento  di enormi risorse finanziarie , utili ad un efficace  supporto governativo del settore industriale che è di interesse nazionale ,  nonché nel procedere a drastiche  riforme del settore burocratico-amministrativo e fiscale ,   per rimediare alle deficienze gestionali dei governi accumulatesi negli anni  ,  per consentire alle attività produttive stesse, anche da parte di nuove imprese ,  di poter  realizzare interventi di ristrutturazione di impianti industriali , in particolare quelli situati nel sud Italia ( ex ILVA ) ormai obsoleti .



Ciò richiederebbe la realizzazione di un programma politico ed economico di rigore e di restrizione della spesa pubblica e di un drastico recupero di denaro da sprechi , evasione fiscale , tasse e imposte su beni e servizi  .

 Il tutto ,  per evitare che il fenomeno di recessione economica e sociale possa diventare talmente elevato da determinare  una caduta in verticale di credibilità e affidabilità economica e finanziaria dell’Italia  nei confronti dei mercati finanziari internazionali , Il  che provocherebbe altissimi indici dello spread , forte crisi nel sistema bancario nazionale , come anche un default nell’ambito delle attività produttive ,  un aggravamento della disoccupazione ed un  impoverimento di sempre più estese fasce sociali  tra la popolazione in modo grave nelle regioni meridionali , con la " spaccatura " fra nord e sud e molto probabili ripercussioni negative su tutto il Paese.

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