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domenica 17 novembre 2019

LE REALTA' VIRTUALI






IL MONDO DELLE  REALTA’  VIRTUALI 


L'INDIFFERENZA , COME ANCHE LA DIPENDENZA E L’OMOLOGAZIONE DEI COMPORTAMENTI UCCIDONO IL SENSO CRITICO E FAVORISCONO IL DOMINIO DEI POTERI SPECULATIVI SULLE MASSE, CHE NE RIMANGONO INTRAPPOLATE.



Stiamo vivendo , un po' tutti quelli che risiediamo in quelle parti della terra  dove la tecnologia è avanzata ,immersi in modo sempre più invasivo e avvolgente , in un mondo nel quale i riferimenti sensoriali sotto l’aspetto dei contatti fisici  con le cose e soprattutto con le persone ,  vanno gradatamente riducendosi nel tempo e nello spazio , per dar posto  sempre più alle percezioni fisico-emotive provenienti da fonti e strumenti telematici capaci di trasmettere immagini e suoni con una fedeltà tale da far percepire la realtà  “ virtuale “  delle cose come una vera realtà.



 Un sistema  costruito ed elaborato secondo linee e progetti di alto livello tecnologico , finalizzato , soprattutto per motivi speculativi economici , ma non solo economici , a catturare con studiati e precisi espedienti , l’attenzione e la curiosità di quante più persone possibili , che in tal modo man mano perdono interesse nel muoversi corporalmente tra gli oggetti e fra le persone fisiche , trovando “più comodo “ e certamente “ più immediato “  ordinare commissioni tramite computer ,  web -internet , chattare , attivare contatti tramite smatphone , cellulari , skype  , nonché per soddisfare curiosità e interessi di natura e genere più diversi.



Tutto ciò, se non fosse utilizzato , purtroppo in modo per queste assai proficuo ed efficiente , anche dalle “ organizzazioni criminali”  per i loro loschi traffici ,  non verrebbe a costituire di per se stesso un fenomeno “ preoccupante “ , anzi al contrario esso è  da ritenere  altamente  positivo nel contesto delle attività della vita moderna , nei rapporti interpersonali professionali ed extra professionali ,e come strumento di straordinaria efficacia comunicativa , per la celerità ,accessibilità e diffusione del messaggio , utilizzato negli ultimi tempi ,con ottimi risultati,  in campo sociale e politico ( Movimento cinque stelle e altri movimenti socio-politici ) ,  se non fosse diversamente , a causa dei cosiddetti  rispettivi “ effetti collaterali “ .


    Infatti, un primo effetto “ negativo “ si appalesa in modo evidente allorquando si constata che la gente , le persone , che si trovano insieme in occasione di viaggi , di riunioni , in ambienti pubblici , ma anche privati , sempre più raramente intrecciano colloqui e si scambiano pareri a “ tu per tu “ , in un reciproco scambio di sensazioni fisiche ed  emotive dirette , senza le quali viene a mancare il fattore più importante , che è costituito dalla “ conoscenza “  autentica , diretta e più completa possibile nei confronti non solo della “natura “ ,  del carattere delle persone che incontriamo , con cui abbiamo rapporti , ma anche riguardo agli oggetti fisici e reali delle cose che ci circondano nella vita reale.



 Un secondo effetto negativo è costituito dal fatto che questo fenomeno  di particolari e peculiari comportamenti individuali nell’uso di strumenti tecnologici , investendo masse sempre più estese , non fa che accrescere in misura enorme il controllo e quindi un possibile  “ dominio “   sulle menti , sulle volontà , quindi sulle persone , che inconsapevolmente si assoggettano alle direttive del “ Sistema “ , che le usa a proprio vantaggio , approfittando della tendenza della persona a “ sentire “ lo strumento che sta usando , cellulare , smatphone , come facente parte fisica del proprio corpo , come  un “ prolungamento “ del braccio , quasi corpo unico con la mano ,  e il cui eventuale o accidentale distacco o perdita provocherebbe un vero e proprio trauma emotivo , psicologico.



 In definitiva , ciò che avviene è un vero e proprio trasferimento della propria “ identità “ non solo anagrafica , ma in alcuni diversi casi anche psicologica nella memoria di un “cervello artificiale “ , che può decidere per noi , “pilotando “ le nostre “ scelte “ , con conseguenze che possono essere molto gravi .


Una conseguenza della dipendenza dall’uso smodato , eccessivamente ripetitivo , di tali apparecchi telematici  potrebbe consistere nel perdere il “ senso critico “ di ciò che viene percepito individualmente attraverso le immagini oppure gli avvisi pubblicitari , oppure i comunicati trasmessi su fatti e avvenimenti che potrebbero non corrispondere al vero , potrebbero essere elaborati  appositamente per distorcere la verità , per dire il falso , le “ fake news “ , con ripercussioni negative anche a livello sociale , nonché politico.



Per tali motivi , sarebbe veramente importante cercare di riaccendere l’attenzione di ciascuno  e più estesamente di altri , sull’importanza di mantenere sempre vivo il “senso critico “ su ciò che accade  nell’ambito della vita e delle abitudini comuni , e sui rischi che in tale campo si possono correre . 




I  RAPPORTI “ VIRTUALI “ 

Sotto il profilo caratteriale , i rapporti cosiddetti “virtuali “   alimentano  la tendenza ad isolarsi fisicamente dagli altri , per il fatto che tali rapporti sono sempre più preferiti ai rapporti concreti , costituendo essi , quelli virtuali , un comodo “scudo “ , assai utile  per evitare , pur comunicando ,  l’esposizione diretta della propria persona  verso le altre  , sia sotto l’aspetto fisico comportamentale , sia emotivo. 

Ciò però ,  contestualmente , rappresenta , in modo innegabile , una vera e propria rinuncia all’elemento fondamentale che caratterizza il naturale rapporto fra esseri umani e che rappresenta la base per una vera convivenza , completa e reale , cioè di una reciproca e diretta “ conoscenza “ fra le persone , di confronto di idee e di sentimenti.



 Fenomeno  , questo , della comunicazione e dei rapporti “ virtuali “ che sempre di più sta diffondendosi , ampliandosi , creando la falsa convinzione in ciascuno di poter e riuscire a riempire la propria esistenza attraverso lo scambio di “immagini “ , di espressioni , anche scritte , che però hanno la durata di un attimo e poi scompaiono nel nulla della loro stessa astrattezza, lasciando dietro di sé non solo una spiacevole  sensazione , ma a volte e non raramente ,  anche una drammatica e reale “solitudine “.  

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