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sabato 26 ottobre 2019

LA DROGA


                     
Riuscire a vincere la seduzione delle droghe è ridare dignità alla vita umana .
               
                   IPOCRISIE  “ DROGATE “




Tonnellate e tonnellate di droga ( oppio , cocaina , eroina , hashish , marijuana , L.S.D. , etc.. ) , che si riversano come valanghe inondando  piazze , strade , vicoli , casolari , abitazioni , qualunque luogo , anche insospettabile , in cui il “vizio “ si può consumare indisturbatamente  o quanto meno il più lontano possibile dagli occhi della “legge “ . Le grosse organizzazioni criminali arricchiscono abbondantemente i loro forzieri , le casseforti di montagne di denaro , che si autoalimentano attraverso investimenti assai proficui , in attività molto lucrose di spaccio , in altrettanti  affari illeciti , nel traffico di armi , etc.., ma anche e soprattutto “riciclando “  somme ingenti di denaro  in investimenti di natura finanziaria e commerciale “regolare “  , di tipo immobiliare e nel terziario . che allargano la sfera di quanti ne traggono cospicui profitti e che sovente essi stessi si presentano  “ipocritamente “  e falsamente  come  sostenitori nella lotta anti-droga .



Soldi che producono soldi , in un mercato sempre più vasto di interessi speculativi oltre che criminali , anche ad alti livelli nell’ambito sociale , commerciale , industriale , ma che , purtroppo ,  a loro volta innescano meccanismi virali , che si diffondono paurosamente e si insinuano pericolosamente  , infettando anche le parti più delicate e fragili della società , i giovani e giovanissimi . Un vero e proprio “dramma sociale catastrofico “ , con conseguenze anche tragiche di violenze , di ferimenti , di morti per omicidi e per abusi di sostanze stupefacenti , spesso impure ,” tagliate “ oppure consumate insieme a bevande alcoliche . Dolori , sofferenze , lutti che affliggono , ormai , centinaia e centinaia di famiglie , colpite da disgrazie sui propri figli e familiari , rimasti vittime della droga , ma anche di chi ha sacrificato la propria vita , da magistrato , da appartenente alle forze dell’ordine , al servizio dello Stato per combattere contro la diffusione di queste attività criminali.



In un tale triste scenario , rappresentato da una reale e gravissima “degenerazione sociale “ , di uso e abuso di sostanze stupefacenti , che cagionano  tossico dipendenze psico-fisiche molto gravi ,  emergono proposte di “legalizzazione “ delle droghe , nel tentativo di ostacolare il fenomeno dei traffici e smercio delle grosse organizzazioni  criminali , nonché dello spaccio di medio e piccolo taglio. Per la verità , ciò , pur incidendo  sullo smercio e sui profitti della criminalità , non potrà mai costituire un intervento effettivamente utile e finalizzato al recupero verso comportamenti di “normalità “ e di “liberazione “ dalla servitù delle droghe , se non attraverso un “risveglio “ , un riprendere coscienza e senso di responsabilità da parte di tutti , nessuno escluso , in merito a questo “gravissimo cancro sociale “ , chiaramente a partire dai vertici delle istituzioni politiche e amministrative pubbliche  e per giungere ai livelli della vita sociale comune , che si svolge nelle famiglie , nelle scuole , negli uffici , nei servizi pubblici . 


In definitiva , sorge la urgente , improcrastinabile necessità di porvi un rimedio efficace , che non sarebbe offerto in modo soddisfacente soltanto da un “ inasprimento delle pene “ nei confronti dei procacciatori o anche dei consumatori , bensì  da  una vera e propria campagna di diffusione pubblica , di frequenti avvertimenti attraverso i mass-media , con interventi autorevoli da parte del Capo dello Stato , rivolti a perseguire progetti di “ rieducazione sociale “ ,  per una“ rinascita “  , una ripresa di valori umani , socio-etico-morali  fondamentali , necessari , indispensabili per la regolare convivenza civile  e per la sana crescita e sviluppo di ogni personalità umana  individuale , nel rispetto della dignità e salute della propria persona e di quella altrui , nella fede e speranza di condurre la propria vita e di vivere quella  insieme ad altri in contesti sociali non inquinati , non violentati da sopraffazioni mafiose , criminali , bensì  ripuliti da “ infestazioni patologiche dalla droga “ che danneggiano irrimediabilmente , se non fermate in tempo ,  le condizioni psico-fisiche  di una persona ,  mortificano , umiliano , riducono ai livelli più infimi e di degradazione la natura di quell'essere umano che ne rimane schiavo.   

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