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giovedì 24 gennaio 2019

LA VOCE DEI GIOVANI


LA  VOCE  DELLA  SPERANZA  E  DEL  CORAGGIO


Soltanto loro , i giovani , i giovanissimi , potranno cambiare il mondo per realizzare la pace , per la solidarietà, per la giustizia sociale , perchè i loro appelli vengono dal cuore .

 Se lo vorranno e sapranno fare , la loro voce sarà più forte degli egoismi e della ipocrisia di quanti oggi governano il potere .

Ormai , le nuove generazioni hanno in mano lo straordinario e potentissimo strumento di comunicazione e diffusione della loro voce , che è internet e con questo mezzo possono fare giungere il loro messaggio di pace in ogni parte della terra .

Soltanto loro , i giovani , possono cambiare il corso della storia , perché con loro potranno sorgere nuove mentalità di pacifica convivenza umana , che prevarranno e vinceranno sulla sordità e sull'indifferenza , sugli sporchi interessi dei potenti .

 Noi , adulti , quelli che ancora siamo rimasti e abbiamo sentimenti di vera umanità , abbiamo il dovere e la responsabilità di proteggere i giovani e di sostenerli per realizzare il loro sogno .

 Quanto meno , CONDIVIDIAMO , diffondiamo questo loro messaggio !
https://www.facebook.com/flussiconnessi/videos/329189604356548/UzpfSTEwMDAwNTA1NzUwMDQxNzoxMTAwNDk0ODc2Nzk1NzUy/



La voce dei giovani
Siamo quei ragazzi che sono nati nell’era digitale, che non hanno visto , non hanno vissuto la prima , la seconda guerra mondiale , non hanno vissuto la guerra fredda , non hanno visto la caduta del muro di Berlino . Eppure , siamo qua .  Se apriamo la finestra di casa nostra , ci sono ragazzi come noi , bambini , che ad Aleppo  muoiono , con la sola colpa di essere nati in quella terra così tanto insanguinata.  Questo ci conferma , ancora una volta , la lezione di Auschwitz  : “ Se c’è un problema di un essere umano che è diverso , che è lontano da noi , quel problema , se noi non ce ne occupiamo , prima o poi riguarderà anche noi stessi ! “
Ed è per questo che le nostre lacrime sono sì lacrime di memoria , lacrime di un dolore che qua è stato versato , di una umanità calpestata , ma sono soprattutto lacrime di rabbia , lacrime di rabbia verso un presente che è diverso rispetto a quella che era la lezione  che qui ad Auschwitz  i Paesi dovevano imparare. Lacrime di una rabbia che però è una rabbia costruttiva , è una rabbia che non ci fa arrendere. E’ una rabbia che ci stimola sempre di più ad impegnarci.  Una rabbia che viene nei confronti di coloro che ancora oggi dicono :  “ First americans “ -  “ Avant les francais “  - “ Prima gli italiani “ . Noi diciamo : “ Prima gli esseri umani “ . Qua dietro abbiamo una bandiera , che è la bandiera dell’Italia ; ci conferma ancora di più quanto noi siamo legati al nostro Paese.  Forse manca una che è la bandiera dell’Europa , la bandiera di un sogno comune , che qui è nato , anzi , è nato – pensate – nel 1941 in una piccola isola del Lazio ; si chiamava Ventotene .  Là , degli internati oppositori politici antifascisti scrissero un documento .  Lo chiusero con questa frase : “ La via da percorrere non è facile , né sicura , ma deve essere percorsa e lo sarà  ! “   Quindi a noi la scelta  di fare di quei sassi , che noi incontreremo sulla nostra strada , dei muri o dei ponti .  Ed è per questo che noi oggi siamo qui , non per fare una memoria sterile di date , ma per prenderci un impegno , per fare una memoria proattiva, per dire che noi vogliamo dire : “ Basta ! “  “ Basta a questa Europa di muri , a questa Europa di fili spinati ! “    Chi entrò in questo campo non ebbe la possibilità di uscire ; noi ieri abbiamo percorso , quando siamo usciti dal campo di Birkenau , la strada che gli altri , i deportati , percorrevano all’incontrario , andando ai crematori .  Questa è una grande opportunità che non possiamo permetterci di buttare via ;  dobbiamo prendercela  ed essere militanti della memoria !  Militanti della memoria , ogni giorno , all’interno delle nostre scuole , tra i banchi , all’interno della nostra squadra di calcio , della nostra squadra di pallavolo .  Dobbiamo contagiare questa grande generazione  e non arrendersi !   Non arrendersi ad una realtà evidente , ma ad una realtà che ci fa capire che se noi sogniamo un’Europa di Pace , che è quell’Europa che viene gridata ancora oggi , più che mai , da queste pietre di Auschwitz , se noi possiamo sognarlo, lo possiamo fare solo e soltanto se tutti noi ci crediamo , uno ad uno , nessuno escluso !   Noi siamo i nuovi testimoni !  Dobbiamo andare a raccontare , a trasmettere , non date , numeri , ma a trasmettere valori !  Noi siamo per un’Europa di Pace !   Questo è il grido che viene dai giovani della Toscana .  Vogliamo un’Europa , un’Europa dove i principi fondamentali siano i valori dell’accoglienza , della solidarietà  e i valori che fanno sì che un essere umano non sia diverso da nessun altro !  


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