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venerdì 2 novembre 2018

ITALIA E UNIONE EUROPEA

IL  GOVERNO  DEL  POPOLO  ( M5S/LEGA )  E  L’UNIONE EUROPEA



Viene definito il “ Governo del Popolo “ , per i seguenti motivi .

Luigi Di Maio ( M5S ) e Matteo Salvini ( Lega ), due giovani personaggi politici , entrambi molto determinati e dalle idee chiare ,  i quali  hanno sottoscritto un  “ contratto “ di governo, fra il Mov. 5 Stelle e la Lega , e che hanno rappresentato politicamente e socialmente due parti di popolazione , che vivono due diverse situazioni e condizioni socio-economiche . Le regioni del Sud e quelle del  Nord  Italia,  conviventi in un Paese regolato  dalle stesse leggi e dalla stessa Costituzione , che ne contraddistingue indubbiamente “ l’unità nazionale “ .



Il “ Governo del Popolo “ , rappresenta insieme , con il M5S e la Lega ,  due “anime “ della popolazione italiana .

Una , che esprime l’esigenza della difesa dei diritti di giustizia e di dignità sociale ; l’altra , che esprime l’esigenza della difesa dei diritti di sicurezza e di ordine sociale.


Nella capacità politica  di equilibrio e di compensazione fra le esigenze delle due anime , sta la possibilità di sopravvivenza  del governo, sempre che riesca a salvarsi dagli attacchi della politica europea e da quelli della speculazione finanziaria delle agenzie di rating.



INFATTI , IMPERVERSANO  GLI  ATTACCHI   DEI  POTENTI  GRUPPI  FINANZIARI  E  DI BUROCRATI  EUROPEI  PER  CREARE  SITUAZIONI  FINANZIARIE  DI  DEFAULT  . ATTRAVERSO LO SPREAD , NEI CONFRONTI  DELLE BANCHE   ITALIANE , DEPREZZANDO I TITOLI DI STATO , E  COSTRINGENDO IL GOVERNO DEL POPOLO  ALLE  DIMISSIONI  ,  PER  DAR  POSTO  NUOVAMENTE  AD  UN  GOVERNO  DI  NOMINATI  DAI POTENTI  SPECULATORI .



Il M5S  ha rappresentato la popolazione del  centro-sud  in una situazione di forte disagio socio-economico , a causa di gravi condizioni di mancanza di lavoro , elevata  disoccupazione specie giovanile , degrado ambientale , deficienze strutturali , povertà . 



 La Lega  ha rappresentato la popolazione del nord , non in difficoltà economiche , ma  in una situazione di disagio  a causa di fenomeni sociali di insicurezza e di turbamento nella vita dei contesti urbani del nord-Italia , in cui una certa già acquisita regolarità e funzionalità delle attività economiche e lavorative , veniva ad essere  turbata dalla immissione di numerosi gruppi di persone provenienti  da paesi e regioni  straniere ( specialmente africani ) , giunti  in uno stato di elevato grado di difficoltà umana , di povertà , disorientamento , e anche di precarietà  di salute.

Tutti fattori che hanno generato il bisogno della popolazione civile  di richiedere  alla parte politica della Lega  interventi di maggior ordine e controllo del fenomeno della immigrazione , oltre che di maggior tutela  della sicurezza nelle città , nonché  in ordine  alle  stesse attività economiche , troppo oberate da imposte e tasse.





Pertanto , istanze popolari diverse , che comunque hanno visto una possibilità di convivenza e di strada comune nel connubio di due forze politiche , le quali  seppur  caratterizzate da principi ed esigenze basilari  differenti ( richiesta di forme di assistenza e di lavoro , da una parte , e richiesta di ordine e sicurezza  socio-economica , dall’altra parte ) , hanno trovato una univocità programmatica  attraverso la attuazione di un “contratto “ di governo , che avrebbe richiesto il comune intento , e pertanto non incompatibili  impegni , di trovare le adeguate risorse economico-finanziarie , utili per poter  affrontare e risolvere al meglio possibile le problematiche , sia del Sud  che del Nord Italia.



 Soprattutto  attraverso una manovra economica  che avrebbe richiesto risorse finanziarie importanti attraverso un ricorso al debito ( 2,4 % ) , ma rivolte essenzialmente  a incentivare  una crescita e uno sviluppo delle condizioni sia sociali che di lavoro e di produzione.



Una manovra che , però , si sarebbe “scontrata “  con posizioni  assolutamente  contrarie , che venivano  assunte  dal contesto delle autorità europee , in materia di bilanci economici e finanziari , impostati al rigore e alla austerità  delle politiche  sui conti e sui programmi dei governi , ma , come è stato dimostrato nei fatti ,  con scarse possibilità di ottenere reali ed efficaci risultati  in materia di crescita e sviluppo socio-economico nell’ambito dei paesi  europei  e ciò  in rapporto  al resto del mondo.  Nazioni  in cui , come l’America e la Cina e altre , si manifestano  politiche  economiche  espansionistiche della produzione interna  e non  legate a criteri rigidamente contabili.

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