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martedì 27 ottobre 2015

LA DISAFFEZIONE DELLE MASSE POPOLARI VERSO LA POLITICA





            LA  DISAFFEZIONE  DELLE  MASSE  POPOLARI  VERSO  LA  POLITICA

In  Italia  , la disaffezione  delle  masse  popolari  verso  la  politica   è  un  fenomeno  in  lenta  , accertata  progressione .  Si  è  già  constatata  un’ alta  percentuale ;  sono  più  del  40  %   coloro  che  non  vanno  più  a  votare  alle  consultazioni  elettorali .  Ormai  è  un  fatto  assodato  che  il  distacco  della  gente  dai  partiti  politici è  quasi  abissale .  Questi  ultimi , i partiti ,  vivono , si  muovono , si agitano  in  un  altro  mondo ,  in  un  pianeta  che ruota  attorno  alla terra  ; da  questo  satellite   essi continuano  a  lanciare segnali su segnali  mediatici , peraltro confusi , poco chiari , ambigui ,   sempre  meno  recepiti ,  poco ascoltati   da  quei  milioni  di  persone ,  comuni , che non  vi  credono più  e non vogliono essere coinvolte ,  peraltro  prese  da  mille altri  problemi di  vita  reale . Gente  comune , che , però  e  purtroppo ,  è  costretta a subire  comunque i  pesanti  disagi e  spesso  anche i  gravi   danni  cagionati dalle  decisioni , dalle  leggi  palesemente  inique da  questi  politici  proposte e poi  deliberate  e  incidenti  in  misura tanto negativa sulla  vita sociale delle persone.
La  fune  è  molto  tesa   e  presenta  già alcune preoccupanti  sfilacciature . Di  ciò  i  partiti  da tempo se ne sono accorti , ne  hanno  preso  atto ,  ma  perseverano  ugualmente  e disinvoltamente  nelle loro  attività  speculative , strumentali ,  nel  curare  i  propri diversificati  interessi di parte ,  utilizzando  i voti di quella  restante  parte della  popolazione che ancora  segue ,  ora  questo , ora  quell’altro imbonitore di favori ,  nella speranza ( spesso  andata delusa ) di  ottenere un posto di lavoro , un appalto , etc..  ;   chiaramente attraverso  mezzi e procedure   spesso   illegali , così  (  i politici )  assicurando a se stessi  ricompense  elettorali  e carriere politiche e istituzionali ,  a volte  di rilievo , produttrici di potere e di ricchezze per se stessi e  per gli amici .
Quanto ancora  possa  durare  tutto questo , è da vedere !  A  guardare  la  vita  comune , quella che  in  genere si svolge  nelle città del  nostro  beneamato Paese , non  sembra  esservi  un’ aria  di  allarme  sociale  ;  molte , anche troppe ,  le auto  in  circolazione sulle strade (  nel meridione , continuamente , a qualunque ora del giorno)  ;  in occasione di partite di calcio , gli  stadi  sono pieni  ;  il “ calcio “ nelle discussioni fra persone , è  l’argomento predominante , oltre a quello sulla salute e sulle tasse  ;  nei sabati sera  le  pizzerie  sono affollate ;  quasi tutti  ( tranne  i  ricchi e potenti ) si lamentano della “ crisi “ , ma  chi  più  chi   meno  , sono anche  in  molti  quelli che cercano  di  arrangiarsi ,  lavorando  in  nero  oppure  trasferendosi dal  Sud  al  Nord Italia , cercando lavoro in quelle Regioni  o  andando  via  , costretti ad espatriare  in  altri Paesi , europei e oltre.
Assai  poco  convincono  le  notizie , i comunicati  di  dati  statistici che  indicano  che l’economia del Paese è  in  lieve  e lenta , progressiva ripresa , in uscita dalla crisi ; ma le cose non stanno realmente così .  infatti , lo specchio reale  e vero  della situazione è dato dalla continua , inarrestabile  chiusura di molte attività commerciali , di piccole e medie imprese ( in modo più grave nel meridione ) ;  si tratta di quelle  condotte da italiani , le quali non  reggono  alla concorrenza  di  altrettante imprese commerciali e artigianali , condotte e gestite da persone straniere , per la maggior parte cinesi ; dall’abbigliamento  , all’ oggettistica , e ai  supermercati  e ristoranti , etc…sempre crescenti in tutto il territorio nazionale. Un fenomeno che mette in chiara evidenza il fatto che questi  ultimi sono in grado di disporre di rilevanti somme di denaro , che  consentono  a loro di rilevare , acquistandole , attività  commerciali di rilievo , nonché  strutture immobiliari , appezzamenti di terreno  , anche molto estesi , impianti industriali, etc…
Effetti  della “ globalizzazione “  - si sostiene - , ma  non è solo questo . Infatti , soprattutto  ciò è stato ed  è dovuto a  conseguenze  di  una  gestione politica  dei Governi , condotta per molti  e troppi anni in  modo  scorretto e che  hanno  deteriorato   l’aspetto economico  e sociale del Paese ;  i mancati investimenti produttivi ,  gli sprechi  nelle risorse esistenti , la  corruzione , le speculazioni e il malaffare ;  i  cui  effetti  sono  ricaduti  drammaticamente sulle sane  realtà  produttive e  sulle potenzialità  nazionali  di  innovazione e di ricerca scientifica e tecnologica , potenzialità culturali , turistiche  e   d’altra natura. 
L’ attenzione  dei  politici non ha inteso e non intende rivolgersi  verso  la  risoluzione di questi gravi problemi  attraverso  iniziative  e  modalità  che  agevolino  investimenti  produttivi di beni strumentali , di opere pubbliche , di servizi  di carattere sociale ,  bensì  essa  si  rivolge  maggiormente a  cercare di tamponare  con  manovre  contabili le  falle di una  situazione finanziaria dissestata  , operando  su  tasse  e  imposte , gravando  su quella  parte  della popolazione , numericamente più consistente ,  che  è  considerata  necessariamente utile , in quanto  più  facilmente utilizzabile  per  trarne le entrate fiscali  .
E’  quella  che  si compone  di  quelle  famiglie  , nelle quali  vi sono persone  che hanno uno stipendio fisso , una pensione ,  un reddito sostenibile ;    le  uniche  realtà che provvedono ad aiutare economicamente  i familiari che non lavorano , disoccupati o ancora inoccupati ( moltissimi i giovani ) , e che non hanno più la possibilità di sostenere il costo dell’affitto di un’abitazione .
 Poi  ci  sono  i poveri , quelli veri , che  conducono una vita assai misera , con  un minimo o nullo reddito, che hanno raggiunto la misura , in crescita ,  davvero allarmante di dieci milioni . Per costoro provvedono le     “ Associazioni di volontariato ( laiche e religiose ) “  e  che sono  tante , distribuite lungo tutto il territorio nazionale .
 I  Partiti , Il Parlamento e il Governo , riguardo alla povertà assoluta , non si scompongono più di tanto ;  i signori politici considerano tutto ciò una realtà  sociale “fisiologica “ .  Essi  sostengono  che ,  in fondo , non si può pretendere molto in tempi di crisi economico-finanziaria ;  e  poi , questi poveracci  costituiscono un numero minoritario  e  non sono elettoralmente  importanti ; sicuramente assai meno importanti rispetto a  tutti quegli altri che stanno bene , anche molto bene e sempre meglio , specie nel mondo di grossi affari  e dove  circolano forti somme di denaro ( pubblico e privato ). Infatti , per  questi ultimi , non  fanno mancare  le leggi  favorevoli , le agevolazioni – specie fiscali – .
La  cittadinanza  ha  sempre di  più la  sensazione di  una  progressiva  espropriazione  di  beni comuni  e  di una  perdita  di  identità nazionale ,  di  tradizioni centenarie , di  memoria storica , artistica e culturale ; assistendo , invece , a  comportamenti  e  manifestazioni di  squallore  morale e  di  assoluta banalità . 
La  cosa  importante  è  l’acquisizione  del potere , politico e finanziario , sempre più  centralizzato e dominante ; Il cerchio si chiude  con le  cosiddette “riforme “  istituzionali e costituzionali , accolte con favore  anche dalla  Unione Europea , cui  preme soltanto il “ rendiconto  finanziario “  e  di  non  incorrere  nel giudizio negativo  delle cosiddette Società di  Rating   e  su  aumenti  dello “ spread “ .
Sul  dramma  di  milioni  di  persone povere  e in grave difficoltà , ivi  compresi  gli  emigranti , che fuggono da Paesi in guerra o  dalla  miseria più nera ,  gli Stati , i Governi  stanno  assumendo comportamenti   o  ambigui  o di  chiusura  , e  comunque   certamente  tendenti  a mantenere  ferme posizioni conservatrici di interessi  territoriali o  di dominio più estesi , dimostrando cinismo e irresponsabilità  verso  un  fenomeno  di  gravità  epocale  e  a  causa del quale  difficilmente  potranno  essere  evitate  conseguenze  assai negative.


In conclusione , ogni speranza ,  ogni aspettativa  di  vero  rinnovamento  della  politica , sui valori della  onestà e della giustizia sociale ,  può  trovare  realizzazione  esclusivamente  se  il nuovo  Movimento  politico popolare “ Cinque Stelle “  , riuscirà  a  raccogliere  consensi  anche di quella parte della popolazione che  sino  ad  ora  si è  astenuta  dal votare  e  quindi  superare  la  necessaria  misura  percentuale  , utile  per  formare  una  maggioranza  di Governo.

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