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domenica 11 luglio 2021

IL VERO SCANDALO

 

 

 

 


IL VERO SCANDALO

 

Riguardo alla “ riforma della giustizia” sono in corso alcune tattiche di una certa parte politica e non solo, inserite in una precisa strategia.

Ciò avviene attraverso immagini e notizie scabrose, scandalose, di cui alcune sino ad ora appositamente conservate nel cassetto, ma fatte uscire al momento opportuno per suscitare reazioni emotive e di indignazione nel pubblico. Azioni che hanno lo scopo di destabilizzare e scardinare il precario, già critico e scorretto sistema attuale , ma solo per instaurarne uno certamente peggiore. Un sistema in cui , con una falsa intenzione di una maggiore e più giusta libertà dei cittadini dai poteri, in effetti avranno più libertà di manovra , soltanto i mafiosi, i criminali, gli speculatori, i politici corrotti e i disonesti.

Infatti, la eventuale riforma della giustizia, non riguarderà certamente interventi operativi per una maggiore efficienza degli apparati giudiziari e penitenziari, quali aumenti di organici di personale magistrati e cancellieri e personale penitenziario. Non riguarderà un rinnovo e ammodernamento degli uffici giudiziari e delle carceri. Non riguarderà l'aspetto della esigenza della reale esecutività della pena , sia detentiva ,sia patrimoniale ,specie nei confronti della criminalità organizzata. Non riguarderà la reale ed effettiva separazione dal mondo politico e partitico, , e quindi non ingerenza della politica verso e all'interno delle attività e funzioni giudiziarie,.. Bensì , le modifiche che la sopradetta parte politica " riformista" vorranno apportare saranno incentrate a mantenere norme sulla prescrizione breve, volte all'indebolimento dei poteri giudiziari, specie dei pubblici ministeri, con la separazione delle carriere , con nomina politica del P.M., e quindi per un rafforzamento dei poteri politici e conseguentemente degli interessi loro collegati e agli affari di natura privatistica, spesso illegali . di politici corrotti e collusi con le varie mafie, i cui patrimoni potranno finalmente stare al sicuro.

Con la “riforma” approvata oggi 8 luglio 2021 da tutti i partiti di governo, compreso il M5S, la “prescrizione” non esiste più, ma viene sostituita dalla “improcedibilità” del processo. In altri termini, significa che con il limite di due anni in grado di appello e di un anno in cassazione , ogni processo penale dovrà necessariamente essere definito entro i suddetti termini di tempo,( tranne qualche allungamento ( tre anni per appello e 18 mesi per cassazione, per determinati reati, contro la P.A. ) , altrimenti verrebbe meno l’esistenza del processo stesso.

Se a questo si aggiunge la già intervenuta centralità funzionale del capo della Procura della Repubblica nei confronti dei subordinati altri pubblici ministeri, in specie riguardo alla possibilità di valutare l’opportunità o meno di procedere alle indagini oltre all’obbligatorietà o meno della azione penale in merito a taluni reati ed inoltre, la riduzione dei tempi di indagine preliminare , allora il quadro di controllo dei giudici da parte del mondo politico è completo.

Conseguenza grave sarà che , non avendosi un adeguato aumento di personale , tra giudici e funzionari, la suddetta “riforma” costituirà praticamente per molti processi una impossibilità di essere definiti con sentenza, e quindi “ la morte della giustizia” per le persone oneste e la vittoria della “ingiustizia” a favore del mondo di disonesti e criminali.

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