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sabato 28 aprile 2018

UMANITA' CRISTIANA



 IL  DISCORSO  ALL' UMANITA'     ( 1940 - Charlie Chaplin )     



 La  “ Parabola del Buon Samaritano “

Ovvero  la  “ tragedia “ di milioni di esseri umani , vittime della crudeltà ed ipocrisia di una umanità , in cui il potere , il denaro , le speculazioni , nonché l’indifferenza ,  offendono e violano i principi e i valori fondamentali che sono alla base di una società di fede cristiana e cattolica.
A nulla vale frequentare le funzioni religiose , rispettarne i rituali , se poi ci si comporta come il sacerdote , o il levita , citati nella parabola  del Vangelo .

«E chi è il mio prossimo?» fu chiesto a Gesù.
Gesù disse:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall`altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più
, te lo rifonderò al mio ritorno.

 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato
nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va e anche tu fa lo stesso».

Chi è quindi il nostro prossimo?
E chi è colui che ha soccorso un uomo in estrema necessità ?

Proviamo ad analizzare, l’ambientazione, le circostanze e il personaggio stesso, seppur simbolico, che si muove ed opera in questa parabola cristiana.

La storia, con cui Gesù risponde alla domanda, si riallaccia ad un avvenimento reale, che ancora oggi si presta bene davanti ad una situazione internazionale , in Paesi dell’Africa e del Medio-Oriente , in cui si commettono  violenze inaudite ,  stupri ,  torture e soprusi indescrivibili , nei confronti di esseri umani , costretti a fuggire per non essere uccisi dalle bombe di conflitti armati  o per non essere  ridotti alla morte per fame e per stenti .  

Davanti ad un infelice essere umano , di qualunque razza o religione esso sia , umiliato , percosso , ridotto in miseria a causa di sventure ,   ogni  cittadino “ cristiano “ , cattolico , pur  in un contesto sociale  in cui vi sono precise regole  e leggi  da rispettare , dovrebbe agire in base a ciò che la situazione richiede , in nome di quella “misericordia “  e compassione , che è doverosa per qualsiasi cristiano , con atti e comportamenti volti ad un aiuto generoso e gratuito , anche a scapito dei propri interessi , compiendo così l’opera che Gesù Cristo , figlio di Dio , avrebbe fatto se si fosse trovato in quelle stesse  situazioni drammatiche. 
 Gesù Cristo ha sacrificato la vita per gli altri, amici e nemici ,  ha amato veramente tutti, senza chiedere a nessuno la carta d’identità razziale, o religiosa, o il certificato di buona condotta e di profitto spirituale.

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