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sabato 5 novembre 2016

RIFORMA COSTITUZIONALE E REFERENDUM




UNA  RIFORMA COSTITUZIONALE  FATTA  MALE  E  CONDOTTA  PEGGIO !
E' questa una Riforma fatta male e condotta peggio sino al traguardo . Si possono fare mille analisi e ragionamenti sul merito della Riforma , ritenendo alcune parti positive e altre parti negative . Questo è lecito ed appartiene alla dialettica democratica parlamentare , ma alla fine , al momento della decisione , per tutti e tutto , in tutte le parti , deve e dovrebbe essere chiaro e condiviso . E' per tale motivo che il discorso più serio e nello stesso tempo più semplice del mondo in merito a questa Riforma costituzionale , consiste nel fatto che , così come la Costituzione italiana è stata approvata ( 1948 ) d'intesa con tutte le forze politiche in Parlamento ( maggioranza e opposizione ) , in rappresentanza di TUTTO il popolo italiano , e così suffragata dal popolo medesimo , allo stesso modo ( cioè d'intesa fra maggioranza e opposizione ) dovrebbe essere approvata una Riforma costituzionale così importante e allo stesso modo , cioè col pieno accordo fra tutte le forze politiche , dovrebbe essere alla fine sottoposta a Referendum popolare . Ma le cose non stanno per niente in questo modo !Visualizza altri
 Infatti , è paradossale , oltre che drammatico , registrare alla vigilia del voto referendario , che a porre il SI vi è solo una maggioranza governativa , a porre il NO vi sono tutte le altre forze politiche d'opposizione , e inoltre che in base ai sondaggi , un terzo circa degli italiani che vogliono votare voterebbe SI , un altro terzo circa voterebbe NO e un altro terzo non andrebbe a votare .
Questa sarebbe una vera Riforma costituzionale condivisa dal Popolo italiano ? Non è forse vero che allo stato delle cose l' Italia è praticamente spaccata in due parti e forse anche in tre parti ? Allora , che razza di nuova Costituzione dovrà essere se essa sarà riconosciuta come Legge fondamentale dello Stato e di Unità Nazionale soltanto da un terzo dei cittadini ? O per meglio dire , imposta ( democraticamente ? ) agli altri due terzi ?




Si sostiene da una parte che vincendo i SI  e con la vigente legge Italicum , la democrazia risulterà fortemente e negativamente condizionata . Si sostiene dall’altra parte che vincendo i NO  il Paese , nel timore di prospettive di instabilità politica, verrebbe a trovarsi troppo esposto a speculazioni finanziarie internazionali.
Ma certamente tutto ciò che appare in negativo e drammatico , volendo , potrà essere scongiurato attraverso oculati provvedimenti  e comportamenti politici.  Se vincerà il SI , potrebbe essere  riformata la legge elettorale Italicum , per evitare il ballottaggio e potrà essere riveduto e corretto il criterio del premio di maggioranza . Se vincerà il NO ,  potrebbero crearsi condizioni  per un reale cambiamento del quadro  politico , che se si verificherà , avverrà sicuramente non  prima del 2018 , cioè  in occasione delle elezioni di fine legislatura .
Comunque , ormai il dado è tratto  e quel che sarà , sarà   ( chiaramente e naturalmente all’italiana )  !




Cinque  motivi  che sono sufficienti per votare NO al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 !

Una Riforma della Costituzione che non è condivisa ,  quanto meno , da quelle che sono le forze politiche più rappresentative di maggioranza e di opposizione  e divide in due il popolo italiano, non deve essere approvata !


 Una Riforma che è accompagnata da una legge elettorale ( Italicum ) dichiarata incostituzionale , non deve essere approvata !

Una Riforma che riduce garanzie democratiche , sminuendo i poteri del Parlamento per dare maggiori poteri al Governo e ai partiti , non deve essere approvata !

 Una Riforma che al posto del bicameralismo paritario prevede un bicameralismo complesso e confusionario , non deve essere approvata !

Una Riforma che promana da un Governo nominato e da un Parlamento , entrambi illegittimi in quanto non eletti dal popolo , non deve essere approvata !

 Tutti questi motivi sono sufficienti per votare NO al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 !


A  TUTTI  COLORO  CHE  SOSTENGONO  IL “ SI “
www.lamiavoce37.blogspot.com
Da parte di coloro che sostengono il “ SI “  :
Si vuole affermare che in fondo non ha molta importanza se vi è una profonda , evidente divisione fra chi sostiene il SI e chi sostiene il NO  ( cioè fra partiti di maggioranza e di opposizione , nonché nell’ambito dei cittadini elettori ) sulla attuale Riforma della Costituzione , anche se è indubbio che essa ( la Carta Costituzionale ) rappresenta la Legge fondamentale del nostro Stato democratico, repubblicano , parlamentare e che sancisce la importanza fondamentale del rispetto della  Sovranità del Popolo ?
 Si vuole affermare che la legge elettorale Italicum non c'entra per nulla riguardo alla Riforma costituzionale , anche se è evidente  il fatto che , anche una qualsiasi altra legge simile all’Italicum , diverrebbe inevitabilmente determinante  ai fini del funzionamento sia legislativo sia politico- istituzionale , nel senso che verrebbero ridimensionati  i diritti e le libertà  democratiche una volta che saranno le segreterie dei partiti a determinare le scelte elettorali  ?
Si vuol affermare  che con la Riforma è cosa positiva aver dato maggior potere al Governo, anche se si avrà   una maggiore  influenza dello stesso  sui parlamentari deputati della Camera , facenti parte di una maggioranza  appositamente costruita da una favorevole legge elettorale   e quindi determinante sull’approvazione di tutte quelle leggi favorevoli ai progetti governativi   ?
 Se  da parte dei sostenitori del SI ,  le risposte ai suddetti quesiti  sono tutte affermative ,  è del tutto  evidente che le loro intenzioni politiche e popolari sono volte a realizzare una Riforma radicale dell’intero assetto democratico costituzionale italiano , attraverso norme di accentramento di poteri in un sistema politico-partitico , sempre meno pluralista  e sempre più auto-referenziante.
Si può ancora sostenere che chi è per il  NO non ha capito niente sulla Riforma e sui vantaggi che la stessa procurerà al popolo italiano ?
  Se questo pensano i tanto bravi , esperti , sostenitori del SI ,  in caso di vittoria dei SI  si vedranno ben presto i risultati vantaggiosi ( ? ) o negativi  che si avranno in favore o in danno dei diritti dei ceti meno abbienti , dei lavoratori, dei pensionati , del futuro dei giovani , dei servizi pubblici e dello stato sociale  e del rispetto della sovranità del popolo in materia elettorale. 
In verità la vera riforma sarebbe quella di una rivoluzione nel mondo della politica , nel sistema dei partiti divenuto affaristico, nella collusione con ambienti ed interessi speculativi  e  a volte illegali .Tutti fattori che si sono dimostrati contrari  ad ogni tentativo di applicare nella sostanza le norme ed i principi della Costituzione  e che hanno determinato  un cattivo funzionamento  della “democrazia “ , soltanto per colpa di comportamenti  deprecabili  della classe politica e certamente non a causa dell’assetto e dell’ordinamento costituzionale.


Il tanto criticato “ ping – pong “ fra Camera e Senato ( peraltro sancito a garanzia democratica )  e che ha determinato lungaggini nella approvazione di alcune leggi , è stato causato spesso da contrasti fra fazioni politiche e per interessi non sempre trasparenti , pretestuosi , sempre dovuti ad una classe politica assai discutibile e lontana dagli interessi e bisogni della popolazione.
Se tale classe politica continuerà ad esservi , allora questa Riforma costituzionale verrà  a costituire  un “ rimedio “  peggiore del  male, peggiorando piuttosto che  migliorando le condizioni  per una democrazia vera ed efficiente.



Se i politici avessero voluto veramente rendere più celere ed efficiente l’iter sull’approvazione delle leggi , sarebbe stato sufficiente apportare riforme sui regolamenti parlamentari di Camera e Senato , imponendo limiti agli atti ed emendamenti proposti in modo pretestuoso e fazioso .
Se avessero voluto ridurre in misura cospicua le spese parlamentari , sarebbe stato sufficiente ridurre in modo sensibile il numero sia dei deputati ( Camera ) , sia dei senatori ( Senato ) ,lasciando inalterato il bicameralismo paritario.
Comunque , pur ritenendo essi opportuno eliminare il bicameralismo paritario,  attribuendo funzioni diverse al Senato , sarebbe stato  ancora più opportuno far sì che i senatori fossero eletti direttamente dal popolo  e  altresì , per evitare i cosiddetti “ trasformismi  facili “  dei “ camaleonti professionali “ , sarebbe stato assai utile rendere obbligatorio il vincolo di mandato, sia per i deputati che per i senatori.
Se avessero voluto ridare alle attività parlamentari maggiore trasparenza e garanzia , avrebbero dovuto stabilire regole drastiche sulle posizioni dei parlamentari riguardo alle condanne penali da essi subite , sollevandoli irrevocabilmente dalle cariche rivestite.
Ma tutto ciò  non è stato previsto , volutamente , nella Riforma , perché il “ progetto politico “  va  sempre in direzione di una minore trasparenza  e  sempre verso un maggior distacco fra politica e popolazione, aggravato da leggi elettorali che vedono i cittadini sempre meno protagonisti , succubi di un sistema  “ chiuso “ , preordinato.

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