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domenica 18 marzo 2018

NON FA COMODO SAPERE








ANCORA  OGGI , A MOLTI , NON FA COMODO SAPERE  che per applicare realmente ciò che prescrive la Costituzione , in merito all'art-.38 , sarebbe sufficiente che i governanti gestissero le risorse economiche, finanziarie e umane del Paese , sempre per il bene e per l'interesse comune , con onestà , competenza , coerenza politica e professionale , ottenendo con ciò sicuramente risultati più che soddisfacenti per sostenere e risolvere i problemi sociali più gravi ed impellenti che gravano e affliggono milioni di cittadini.
 Infatti, tutto quello che stiamo oggi vivendo nel Paese , riguardo a disoccupazione, specie giovanile , a povertà , a disordine sociale , a diseguaglianze economiche , a elevati gradi di debito pubblico , a  criminalità  diffusa , a scarsa crescita economica , è stato generato da parecchi anni e con permanenza da atti politici e comportamenti personali da parte di certi governanti e responsabili di pubbliche amministrazioni , con grave incuria , incompetenza , negligenza , illegalità , disonestà , con conflitti di interesse,  complicità in interessi speculativi  e a volte criminali.  Sfruttando per interessi personali le migliori risorse naturali . territoriali e umane ,  artistiche , di intelligenza  e genialità italica , che purtroppo ( per noi italiani ) sono state regalate all’estero , utilmente e proficuamente acquisite per il progresso sociale e civile di altre Nazioni Europee e di oltre oceano.
Ancora gran parte del mondo politico-partitico italiano continua  a voler ignorare  questa verità, pretendendo  una  immutabilità  del  sistema , anche attraverso espedienti  elettorali  e aggregazioni  posticce , che riescano a far prevalere gli interessi di parte su quelli  della  collettività  e soprattutto  volendo disconoscere le tangibili  manifestazioni  di  volontà e di cambiamento  , espresse con il voto  da una maggioranza  della popolazione , che è oltremodo stanca  di essere politicamente strumentalizzata  e , pertanto ,  non  tarderà  di chiederne  il conto .

1 commento:

  1. La realtà , che taluni ancora fanno finta di non sapere e non vogliono vedere , è quella che in Italia sono sempre più crescenti le famiglie in condizioni di povertà assoluta ( oltre 4 milioni ) e altri sei milioni in povertà relativa , mentre si acuisce il divario fra classi sociali economicamente più deboli e quelle più ricche , che detengono , come minoranza , la maggior parte della ricchezza nazionale . Fenomeno , questo , che si è aggravato a causa di gestioni economiche sino ad ora ottuse verso i veri e reali bisogni della collettività , condotte per decenni da politiche di governi che hanno curato ben altri interessi o che comunque hanno consentito il verificarsi di tali elevati livelli di iniquità e di sofferenza sociale , per incuria o per incapacità o per asservimento a certi poteri.. Adesso , voler evidenziare che l'art.38 della Costituzione " non parla di reddito di cittadinanza, motivo per cui tale provvedimento debba ritenersi fuori da ogni logica di natura economica e sociale , dimostra atteggiamenti provocatori e pretestuosi , interessati soltanto a chiudersi all'interno di determinate nicchie classiste , ricche e d'alta borghesia , tanto care ai PD renziani e CDX berlusconiani , ai quali dà parecchio fastidio il nuovo vento di rinnovamento e cambiamento sociale ed etico suscitato dal M5S. Ma , purtroppo per i pdiessini renziani e per i berlusconiani , il dado è tratto e dovranno , ritengo molto presto , mettersi da parte per un bel pò di anni . Ormai , sarà assai difficile che il popolo italiano consentirà governi di inciuci partitici , alchimie faziose , algoritmi elettorali palesemente insensati e se ciò dovesse , invece , verificarsi , ne scaturirebbero certamente rischiose conseguenze d'ordine sociale e proteste popolari assai gravi per la tenuta stessa del sistema democratico. Di ciò è perfettamente consapevole il Presidente della Repubblica e ne terrà le dovute attenzioni.

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