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domenica 29 ottobre 2017

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

         LETTERA  APERTA  AL  PRESIDENTE  DELLA  REPUBBLICA

“  LA  LEGGE  ELETTORALE   E  LA  SOVRANITA’  DEL  POPOLO “

"  Se  il  popolo  vuole  ,  il  popolo  può  "




Con  riferimento  a   Art. 1  della Costituzione  
“    L’Italia è una Repubblica democratica , fondata sul lavoro .
La sovranità popolare spetta al popolo , che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione . “
Art. 56  “ La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale  e diretto “
Art.58   “ I senatori sono eletti a suffragio universale  e  diretto  dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età .”
Art. 67  “  Ogni membro del Parlamento  rappresenta la Nazione  ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.”
Art, 94  “  Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.

Si  rileva  che  in  sede  di  approvazione  della  Legge  Elettorale “ Rosatellum 2 “ il  principio  costituzionale riguardante la “ Sovranità del popolo “  ( Art, 1 )   è  stato  violato  nel  momento  in  cui  taluni  rappresentanti  politici  , componenti la maggioranza  nel  Parlamento  ,  costituiti  in gruppi  politico-partitici , si  sono  rivelati  più  a  favore degli  interessi  faziosi  e  di  parte  , piuttosto  che a favore  degli  interessi  generali  del  popolo , “ arroccandosi “  strumentalmente  e   approvando  “ a colpi di fiducia” la  suddetta  legge elettorale ,  in  entrambi  i rami  del  Parlamento  . In  tal  modo escludendo ogni possibilità di contraddittorio e  di  regolare  discussione fra  tutti i Parlamentari  delle  diverse  forze  politiche .

Questo  comportamento  si rivela   ancor più grave  per il fatto che  è stato  il  Governo  stesso a  proporre  la “ fiducia “  sulla approvazione  della  legge elettorale ,  che è  invece prerogativa  esclusiva del Parlamento ,  mettendo  in  gioco  il  suo  mandato .

Dato che la questione della stabilità di Governo  è  un  fattore  esclusivamente politico ,tale atto governativo   è  da giudicare  improprio e inopportuno , in quanto  non  proposto  allo  scopo di sollecitare la maggioranza parlamentare ad esprimere il supporto all'operato del governo stesso , bensì   come  un’intrusione  nelle funzioni  e competenze del Parlamento ,  dimostrando  che la questione della  fiducia  è stata posta in modo palesemente    “ strumentale”  , e   soltanto  al fine  – appunto - di evitare la regolare discussione della legge elettorale  fra  tutti i Parlamentari  e quindi  impedire  ad  essi  di esercitare la propria funzione in modo libero , cioè senza vincolo di mandato , rappresentando  ognuno  di  essi  la  Nazione  e non il partito di appartenenza, come prescrive l’art. 67 della Cost .

 Inoltre ,    “ blindando “ le  preferenze  su candidati  scelti dai partiti , iscritti su  liste  predefinite dai partiti stessi  , di fatto  è stata  ridotta  drasticamente  ogni  possibilità  di  reale e libera  scelta diretta degli  elettori  sui possibili rappresentanti  parlamentari , rendendo evidente una violazione  di quanto  previsto negli artt. 56  e 58  della Cost.
Questo  insieme di  violazioni   vengono  a costituire  uno  stravolgimento  del  principio  di  cui  all’art. 1  della Costituzione italiana , trasformando  di fatto  il  regime “ democratico “  in un  regime  “ oligarchico “  , governato  da  gruppi  partitici  , auto-referenziati , e  pertanto  palesemente  anti-costituzionali  .

Per  tale  gravissima  situazione , noi  cittadini  italiani  ci  appelliamo  al  Presidente  della Repubblica , affinché  nella  Sua  posizione  istituzionale  e con la  Sua  competente  Autorità  , intervenga  decisamente  al fine che  i  competenti  organi  politici istituzionali  osservino il  giusto e doveroso  rispetto  e la piena osservanza  dei  principi  e  dei   valori sanciti nella nostra Carta Costituzionale  .



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