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domenica 29 ottobre 2017

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

         LETTERA  APERTA  AL  PRESIDENTE  DELLA  REPUBBLICA

“  LA  LEGGE  ELETTORALE   E  LA  SOVRANITA’  DEL  POPOLO “

"  Se  il  popolo  vuole  ,  il  popolo  può  "




Con  riferimento  a   Art. 1  della Costituzione  
“    L’Italia è una Repubblica democratica , fondata sul lavoro .
La sovranità popolare spetta al popolo , che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione . “
Art. 56  “ La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale  e diretto “
Art.58   “ I senatori sono eletti a suffragio universale  e  diretto  dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età .”
Art. 67  “  Ogni membro del Parlamento  rappresenta la Nazione  ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.”
Art, 94  “  Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.

Si  rileva  che  in  sede  di  approvazione  della  Legge  Elettorale “ Rosatellum 2 “ il  principio  costituzionale riguardante la “ Sovranità del popolo “  ( Art, 1 )   è  stato  violato  nel  momento  in  cui  taluni  rappresentanti  politici  , componenti la maggioranza  nel  Parlamento  ,  costituiti  in gruppi  politico-partitici , si  sono  rivelati  più  a  favore degli  interessi  faziosi  e  di  parte  , piuttosto  che a favore  degli  interessi  generali  del  popolo , “ arroccandosi “  strumentalmente  e   approvando  “ a colpi di fiducia” la  suddetta  legge elettorale ,  in  entrambi  i rami  del  Parlamento  . In  tal  modo escludendo ogni possibilità di contraddittorio e  di  regolare  discussione fra  tutti i Parlamentari  delle  diverse  forze  politiche .

Questo  comportamento  si rivela   ancor più grave  per il fatto che  è stato  il  Governo  stesso a  proporre  la “ fiducia “  sulla approvazione  della  legge elettorale ,  che è  invece prerogativa  esclusiva del Parlamento ,  mettendo  in  gioco  il  suo  mandato .

Dato che la questione della stabilità di Governo  è  un  fattore  esclusivamente politico ,tale atto governativo   è  da giudicare  improprio e inopportuno , in quanto  non  proposto  allo  scopo di sollecitare la maggioranza parlamentare ad esprimere il supporto all'operato del governo stesso , bensì   come  un’intrusione  nelle funzioni  e competenze del Parlamento ,  dimostrando  che la questione della  fiducia  è stata posta in modo palesemente    “ strumentale”  , e   soltanto  al fine  – appunto - di evitare la regolare discussione della legge elettorale  fra  tutti i Parlamentari  e quindi  impedire  ad  essi  di esercitare la propria funzione in modo libero , cioè senza vincolo di mandato , rappresentando  ognuno  di  essi  la  Nazione  e non il partito di appartenenza, come prescrive l’art. 67 della Cost .

 Inoltre ,    “ blindando “ le  preferenze  su candidati  scelti dai partiti , iscritti su  liste  predefinite dai partiti stessi  , di fatto  è stata  ridotta  drasticamente  ogni  possibilità  di  reale e libera  scelta diretta degli  elettori  sui possibili rappresentanti  parlamentari , rendendo evidente una violazione  di quanto  previsto negli artt. 56  e 58  della Cost.
Questo  insieme di  violazioni   vengono  a costituire  uno  stravolgimento  del  principio  di  cui  all’art. 1  della Costituzione italiana , trasformando  di fatto  il  regime “ democratico “  in un  regime  “ oligarchico “  , governato  da  gruppi  partitici  , auto-referenziati , e  pertanto  palesemente  anti-costituzionali  .

Per  tale  gravissima  situazione , noi  cittadini  italiani  ci  appelliamo  al  Presidente  della Repubblica , affinché  nella  Sua  posizione  istituzionale  e con la  Sua  competente  Autorità  , intervenga  decisamente  al fine che  i  competenti  organi  politici istituzionali  osservino il  giusto e doveroso  rispetto  e la piena osservanza  dei  principi  e  dei   valori sanciti nella nostra Carta Costituzionale  .



mercoledì 25 ottobre 2017

APPELLO POPOLARE AI PARLAMENTARI



CONDIVIDI    E   DIFFONDI   :

     IN  NOME DELLA  SOVRANITA’  DEL  POPOLO  ITALIANO
                               ( art. 1 della Cost. Italiana ) 

APPELLO   POPOLARE  ai  Parlamentari :


Noi , cittadini  italiani , pretendiamo  dai  rappresentanti  politici  in  Parlamento  che  provvedano  con  urgenza  a  ristabilire , in  misura  maggioritaria  nella  legge  elettorale , il  diritto  alle  preferenze ,  consentendo ai  cittadini  elettori  di  poter  scegliere  liberamente  quei  candidati , in  liste  non  blindate ,  che  dagli  elettori  medesimi  siano  ritenuti  idonei  a  rappresentarli .  

APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

www.lamiavoce37.blogspot.com




                                                             ( Art. 1  della Cost. Ital.)

                           Condividi  e  diffondi  :

APPELLO  AL  PRESIDENTE  DELLA  REPUBBLICA  ITALIANA  :

“  Io  , cittadino  italiano  ,  mi  appello  a  Lei , massima  Autorità  costituzionale , Presidente  della  Repubblica , Capo  dello  Stato , Rappresentante  dell’Unità Nazionale  ( Art. 87 della Cost.Ital. ) affinchè  NON  FIRMI ,  per  la  promulgazione ,  una  LEGGE  ELETTORALE  , approvata dai  due  rami  del  Parlamento  attraverso   la  “fiducia“,  quindi  evitando  il  regolare  dibattito parlamentare  fra le diverse  forze  politiche , e  oltretutto  palesemente “ incostituzionale “ per  manifesta  violazione  del  diritto   dei  cittadini  elettori  , nel senso  di  non  aver  previsto   il  voto  di  “ preferenza “ ,  e  di  non  aver  dato  la  possibilità  di  scelta  di  candidati  iscritti   in  liste “ libere “ ,  in un numero  proporzionalmente  maggiore  rispetto  alle  liste  già  predisposte  e  vincolate   dai partiti   con  candidati  da  essi   nominati  . “



lunedì 23 ottobre 2017

LIBERI SICILIANI


lunedì 23 ottobre 2017

LIBERI SICILIANI




Se “ condividi “ ,  fai una cosa giusta  !

“  LIBERI   SICILIANI  “
Libera  ed  autonoma Forza Sociale Siciliana

                                              

                             IN  NOME  DELLA  SOVRANITA’  del  POPOLO  SICILIANO ,  e dello 

 STATUTO SPECIALE  della  REGIONE   SICILIA  

                                                    (  G.U. del REGNO D'ITALIA 10 giugno 1946, n. 133-3  )
Art. 1

La Sicilia, con le isole Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria, è costituita in Regione autonoma, fornita di personalità giuridica, entro l'unità politica dello Stato italiano, sulla base dei principi democratici che ispirano la vita della Nazione. La città di Palermo è il capoluogo della Regione.


…………………………..omissis …………………………………

Art. 12

L'iniziativa delle leggi regionali spetta al Governo e a ciascun Deputato dell'Assemblea regionale. Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi mediante presentazione, da parte di almeno diecimila cittadini iscritti nelle liste elettorali dei comuni della Regione, di un progetto redatto in articoli. L'iniziativa legislativa spetta altresì ad un numero di consigli dei comuni della Regione non inferiore a quaranta, rappresentativi di almeno il 10 per cento della popolazione siciliana, o ad almeno tre consigli provinciali.
Con legge della Regione sono disciplinate le modalità di presentazione dei progetti di legge di iniziativa popolare e dei consigli comunali o provinciali e sono determinati i tempi entro cui l'Assemblea regionale si pronuncia sui progetti stessi.
I progetti di legge sono elaborati dalle Commissioni dell'Assemblea regionale con la partecipazione delle rappresentanze degli interessi professionali e degli organi tecnici regionali.
I regolamenti per l'esecuzione delle leggi formate dall'Assemblea regionale sono emanati dal Governo regionale.


Concittadini siciliani , abbiamo  il  diritto e anche il dovere nei confronti dei nostri giovani , di far sentire pubblicamente la nostra voce , di far valere la nostra presenza davanti e  nel  mondo della politica siciliana e nazionale  , di  uscire finalmente  fuori dalla schiera  di quelli che “ non  votano “ , che sono “ incerti “ , indecisi , perché sono sfiduciati , increduli in un possibile cambiamento  .

Dobbiamo  evitare  a  tutti i costi che si verifichino ancora una volta le condizioni  in cui  il “ Sistema politico-partitico “   debba considerare tutti quelli che si astengono dal voto , politicamente ininfluenti , quindi praticamente inesistenti ,  anche  se raggiungono e superano , come è già accaduto ,  il numero  del  45 %  degli aventi diritto al voto. 

 Potrebbe sembrare assurdo e paradossale che  se anche oltre la metà della popolazione di elettori  si astengono dal votare , questi  debbano  essere  ignorati sotto il profilo dei  calcoli elettorali  e  quindi delle risultanze ai fini del diritto e  titolo a  governare da  parte di  quella parte politica che ha ottenuto voti favorevoli  solo da una minoranza della popolazione .  Ma  questa è la triste realtà   !

Essi , i  non  votanti , “ non contano “ nel sistema organizzativo politico-partitico , che continua  ad  ignorarli , in quanto ritenuti ininfluenti e  che subiranno passivamente  tutti quei provvedimenti  che il   ” Sistema “ stesso  adotterà  per prendere decisioni importanti , fondamentali ,  sulla vita sociale e sulle sorti di tutta la popolazione .

E’  ORA  DI  USCIRE  FUORI  ALLO  SCOPERTO !
E’  assolutamente necessario “partecipare “ attivamente ed elettoralmente  alla formazione di una “ Forza Sociale Siciliana “ di liberi cittadini ,  “  autonoma  e  indipendente “  , che riesca a far modificare il sistema elettorale attraverso la possibilità di  libere scelte  sui  candidati   e  sulle “ preferenze” , e che sia in grado  di occupare posti determinanti  nel  Parlamento  Siciliano ,  per  indebolire il flusso sempre più invadente di tutti coloro che per molti anni hanno utilizzato , e vogliono continuare a farlo , un “sistema elettorale  blindato “ , per poter curare gli  interessi personali , di caste privilegiate e di gruppi associati .

 Questo si può , attraverso  un  vostro  “ condivido “, che è  sufficiente  per  a d e r i r e ,  senza nessuna particolare formalità o condizione , 

al   MOVIMENTO POPOLARE  DEMOCRATICO  E  COSTITUZIONALE  DI        
                        “   L I B E R I     SICILIANI  “
Capace  si  organizzarsi , specie tramite la rete internet , anche a livello internazionale , per costituire una comune              “Forza Sociale Siciliana”
 di  tutti  quei  cittadini  siciliani, che si sono  “ allontanati “  dal  mondo politico-partitico ,  e  che  sino ad ora si sono  astenuti  dal  votare ( circa il 45 % ) ,  non  sentendosi  più rappresentati  dai  partiti  facenti  parte di un sistema  politico, che , in Sicilia  ha  dato  prova  di  incapacità  e  inefficienza  nel  curare  gli  interessi  sociali  della  popolazione.

Cittadini che vogliono  unirsi  per la instaurazione  in  Sicilia  di un   “ Ordine Democratico di Giustizia Sociale “  e di Legalità , di Libertà d’informazione , per la realizzazione  di un Sistema  politico sano , che  può  concretizzarsi  solo  attraverso  la  partecipazione popolare  più  estesa  e capillare  possibile  di  cittadini  siciliani , intenzionati  ad  individuare e  sostenere  elettoralmente  personalità  autorevoli , oneste , preparate  e  competenti , disponibili  ad  attivarsi  politicamente , facendo parte di una Forza politica  popolare , che si ponga nettamente al di fuori di quel sistema  partitico , che  ha sempre curato  primariamente i propri interessi faziosi , e invece  si  propongano  di realizzare con serietà ed impegno  un vero  progetto  di  giustizia  sociale  e  di  progresso  per il popolo siciliano.
    Pertanto ,
                    DIAMOCI   DA  FARE  ,  TUTTI

                                  "  LIBERI   SICILIANI  " 



sabato 21 ottobre 2017

L'AFFAIRE BANKITALIA



                           “   L' AFFAIRE    BANKITALIA  “

Per riuscire a capire qualcosa sull' " affaire " di Bankitalia , è indispensabile entrare nei meandri della finanza internazionale e analizzare singolarmente e poi congiuntamente i diversi fattori che legano gli interessi economici e finanziari del mondo .

 Innanzi tutto , voler considerare gli effetti della ultima crisi, epocale , che ha investito l'economia di molti Paesi occidentali , europei e altri , maggiormente l'Italia ,insieme alla Grecia .

Il " sistema " globalizzato del mondo finanziario internazionale ed europeo ha generato interconnessioni e condizionamenti reciproci fra i vari istituti bancari di tutti i Paesi dell'Unione e con altri Paesi internazionali .

 In ambito europeo si è verificato che ogni particolare situazione economica-finanziaria critica , verificatasi nell'ambito di un Paese , ha inevitabilmente prodotto effetti  negativi e di instabilità anche sul  sistema bancario  di  altri Paesi europei .

 Ciò è avvenuto soprattutto a causa del fenomeno dei crediti cosiddetti " deteriorati " , difficilmente o non più esigibili , e dei cosiddetti " derivati " , causati non solo da oggettive difficoltà economiche dei mercati e da situazioni economiche difficili di molte imprese e famiglie , ma anche e purtroppo , come è avvenuto specialmente in Italia e in Grecia , a causa di cattive gestioni delle risorse finanziarie , poste in essere da diverse banche . Risorse di denaro che sono state usate per speculazioni clientelari, per favoritismi e investimenti improduttivi e fallimentari ,e che hanno creato ripercussioni in tutta la rete dei contatti interbancari europei .

In un tale contesto di disfunzioni del sistema , sono stati diversi gli interventi della Banca Centrale Europea ( Governatore  Mario Draghi ) che hanno cercato di ristabilire di volta in volta i necessari equilibri all'interno del sistema stesso , tentando , nel contempo , di contenere gli effetti negativi che tali fenomeni avrebbero potuto avere  sulla stabilità monetaria dell'Euro  nei confronti dei mercati finanziari internazionali .

 Un processo difficile da gestire , in cui la stessa Bankitalia  si è trovata , riguardo alle funzioni istituzionali di controllo sulla gestione degli istituti bancari italiani . Funzione che la Bankitalia ( Governatore Visco ) non ha compiutamente svolto attraverso opportuni e tempestivi interventi regolatori diretti  nei confronti di taluni istituti bancari ( es.. MPS , Banca Etruria , Banca AntonVeneta , etc) prima che questi si rivelassero fallimentari ,e che hanno danneggiato migliaia di cittadini risparmiatori .

 La domanda è : Di tali situazioni bancarie italiane , già conosciute  come  critiche da tempo , è stato  messo al corrente il governatore Draghi della Banca Centrale Europea , in modo formale da parte del governatore Visco di Bankitalia ? ...

Certamente Draghi ha sempre e tempestivamente avuto contezza di tutto ciò che avveniva ed è avvenuto all'interno del sistema bancario europeo e quindi anche in quello italiano .Pertanto , si deve dedurre che probabilmente , per quanto attiene all’Italia ,  è stato  più importante non fare " esplodere " scandali ,che avrebbero avuto effetti dannosi per  l'euro nel mercato internazionale , piuttosto che innescare processi inquisitori , che avrebbero dovuto far emergere e rendere pubbliche , anche a livello internazionale , gravi responsabilità , anche di natura penale , nei confronti di soggetti , dirigenti bancari , che , a quel punto  avrebbero dovuto  confessare  legami  di  interessi e complicità  , non solo con il mondo degli affari , ma anche con quello politico-partitico del nostro Paese.

La qualcosa  avrebbe avuto come conseguenza  la  crisi e la caduta del governo in carica , sostenuto , appunto , da  una  maggioranza costituita da  un  sistema politico  di partiti  che , insieme ad altri partiti della opposizione ,  hanno  avuto  dirette e indirette implicazioni  con   affari connessi alle attività  finanziarie delle banche.   

 E’  chiaro , allora , per qual  motivo  il Capo dello Stato italiano ( Mattarella )  voglia  ritenere  più opportuno mantenere la calma , per  evitare  un  danno  maggiore al Paese . Cioè  quello  che  si  crei  una situazione di  discredito  da parte dei Paesi esteri  nei confronti di importantissimi  Organi istituzionali dello Stato italiano , quale quello del Governatore Visco  e  di  Bankitalia , ed  anche nei confronti  dello stesso Governatore della Banca Centrale Europea , dottor  Draghi ,  senza contare  i  danni  gravi che deriverebbero  alla stessa economia  del Paese.

La maggiore  responsabilità  di  tutto questo , però , è da porre a  carico  del  sistema  politico-partitico italiano ,spesso  costituito di soggetti corrotti ,  i  quali , per  molti  anni , e  per  interessi speculativi e faziosi , sono  riusciti  a coinvolgere il sistema bancario , nelle persone dei rispettivi dirigenti , utilizzando le  attività  istituzionali  degli  istituti di credito , che dovevano essere  volte a tutelare solo  i risparmi dei cittadini , e non per scopi  inerenti  gli  interessi  dei  partiti stessi ed  affari , anche personali e privati ,  intrecciati  con  attività  di  imprese  rivelatesi  poi  fallimentari.


                             BANCHE  E  RISPARMI  IN  FUMO

BANCHE , SPECULAZIONI ,  POLITICA , TRUFFE , RISPARMIATORI , INVESTITORI , BANKITALIA , CONSOB

Tutte  queste le figure , che appaiono sullo scenario  di una  farsa scandalosa all’italiana , il  cui copione si è vergognosamente  ripetuto  per  decenni  in danno  di  cittadini ,  sprovveduti ,  turlupinati  da individui senza scrupoli , imbroglioni , speculatori , ladri , organizzati  secondo un sistema  di gestione finanziaria dei risparmi  privati  di natura gravemente immorale , addirittura  criminale, giocando sulla buonafede di centinaia di migliaia di cittadini  ignari e  quindi raggirati .

Adesso ,  assistiamo ad una infinita sequela  di  comparse , ambigue , opache , a  diatribe farcite di  ipocrisia e anche di falsità,  , fra  chi accusa  le  autorità di vigilanza sulle banche ( Bankitalia e Consob ) , chi  accusa gli enti preposti alla dirigenza delle banche , ai vertici delle stesse ( c.d.a. ) , chi accusa gli agenti e promotori finanziari , chi accusa la politica , chi accusa i risparmiatori e piccoli investitori , per non essere stati  abbastanza avveduti  nel momento  di  sottoscrivere contratti , contenenti  condizioni  ad  alto rischio .

Un vergognoso rimpallo di accuse , che si aggrovigliano in una matassa di bugie e di affari palesemente sporchi , e che una  predisposta Commissione di indagine  dovrà , prima o poi , sciogliere , sempre se vi riuscirà.

Tutto ciò  dà l’idea , appunto , di una tragicommedia all’italiana , la cui trama può bene essere paragonata  ad un fatto  di  cronaca  oppure ad  una  scena  da  film , in cui :
Una banda di individui mettono a segno  una rapina , sottraendo una grossa somma di denaro dalle cassette di sicurezza  in una banca . Al momento del processo , il giudice accerta  che , però ,  gli agenti di vigilanza sulla banca , distrattamente ,   stavano  guardando  la tv , nel momento in cui la rapina ha avuto luogo.  In più , il giudice constata  un fatto   particolare , cioè che  nella banca stessa , la direzione responsabile e i  funzionari  bancari  avevano  disposto   che il denaro depositato  fosse custodito  in cassette   di  sicurezza , però  in una condizione  tale da  essere  facilmente  a  rischio  da parte di azioni di malintenzionati , pur  assicurando  i depositanti  di potersi  fidare della custodia da parte della  banca medesima  .

A questo punto , cosa dovrebbe fare il giudice ?,  Dovrebbe condannare  i rapinatori  e eventualmente anche quei  vigilanti che risultassero  complici dei rapinatori ?  Certamente  ,  si . Secondo il buon senso . Ma non è affatto sicuro  che la sentenza   in Italia verrà  decisa  così !

Infatti ,  gli  avvocati difensori  dei  rapinatori  sostengono , paradossalmente ,  che  dovrebbero  essere   condannati  solo gli agenti  addetti  alla vigilanza  e essere  assolti  i  rapinatori .   E  persino ,  essere assolti  tutti , rapinatori e vigilanti , addossando  la  colpa  solo  alla  ingenuità  e  sprovvedutezza  dei  depositanti , che si sono fidati troppo facilmente  dei bancari .




venerdì 20 ottobre 2017

TUTTI INSIEME





. 
 

 ( Il discorso all’umanità – 1940 – Charlie Chaplin )

              PER  LA  DIGNITA’  SOCIALE  E  LA  GIUSTIZIA  SOCIALE
Condividiamo  e  collaboriamo  
  “   T U T T I    I N S I E M E  ,  PER  UNA   VITA  SANA  E  DIGNITOSA “  
                              “  IUS  VIVENDI  CUM  DIGNITATE  “


Possiamo  farlo ,  ciascuno  di  noi , utilizzando  proficuamente il  mezzo e  la  comunicazione  via  web ,  rendendoci  realmente  utili  e  attivi  nei  circoli  , nelle  riunioni  socio-culturali , in famiglia ,  discutendo  e possibilmente  diffondendo  gli  argomenti  trattati  in questo  opuscolo , al  fine  di  richiamare l’attenzione di  chi  ci  ascolta , su  problemi  importanti , che  riguardano la  vita  sociale  nostra  e  di  tutti , con l’ invito a  partecipare e  diffondere  ognuno  il  proprio  messaggio di  civiltà .

 UNIAMO   LE  NOSTRE  COSCIENZE   ,  LE NOSTRE  VOLONTA’ ,  OGNI  NOSTRA  INIZIATIVA  O  MESSAGGIO ,  ANCHE  VIA  WEB ,  UTILE     per  :
Combattere  tutti   insieme e ciascuno nella propria parte , affinché  nell’ambito  di  ogni  comunità  umana  sia  sempre  salvaguardata  la  “  dignità “  di  ciascuna  persona  umana,  la sua  dignità  sociale , affinché  nessun  essere  umano  debba  essere  costretto  a  vivere  in  condizioni  di  miseria , di abbandono  sociale  o  indifeso  nei  confronti  della  violenza  o  sopraffazione  criminale .

Denunciare , tutti  insieme e ciascuno nella propria parte , lo  scandalo della  grande  evasione  fiscale  perpetrata dai  potenti della  terra , noti personaggi  istituzionali  e finanziari , che  investendo  grossi  capitali  nei  cosiddetti  “paradisi fiscali “ , sottraggono illecitamente nell’ambito dei rispettivi governi  enormi  risorse  economico-finanziarie , che  invece  potrebbero  e  dovrebbero  essere  utilizzate  per poter  ridurre  drasticamente il  drammatico , gravissimo e  progressivo  divario  economico  che separa una netta  minoranza di soggetti , possessori  di elevatissimi  capitali e  ricchezze immobiliari,  nei  confronti di tutti coloro che, a  decine e decine di  milioni di  persone,  invece  sono  costrette  a  vivere  nella  miseria , prive  dei  beni fondamentali  per condurre  una  vita sociale  umanamente dignitosa .  

- Attivare  e  sostenere  una  valida  e  forte campagna  in  opposizione  al  sistema  speculativo  e  di  business  sulla salute umana  e  sui  prodotti  farmaceutici , specialmente quelli “ salva-vita “ ; nonché  per  ottenere  i  necessari  mezzi  di aiuto  e  sostegno reale ed economico  in  favore delle  persone malate e  disabili , che si trovano  in gravi difficoltà;

 Sostenere  l’ utilità  che nel  sistema  scolastico , oltre agli  impegni di studio sulle   necessarie  e  fondamentali   nozioni  interdisciplinari  di  cultura generale  e specifiche ,  siano  consentiti   indispensabili  e  congrui  spazi  e  tempi  da  dedicare ad attività  di  svago  e  ginnico-sportive .  Nonché  la  necessità di  richiamare nell’ambito disciplinare e  comportamentale  nozioni  culturali sui  principi  sanciti nella nostra Costituzione  ed  educativi  anche  di  carattere civile  e morale  , che riguardino la  convivenza  pacifica , la solidarietà  sociale , e soprattutto il  rispetto  della  persona  e  della  sua  dignità  nei  rapporti  umani, familiari  ed  esterni ;  anche nei riguardi della  propria  persona , individuale  , a difesa dei rischi  e dei  pericoli  provocati dall’uso di  droghe , dall’abuso di sostanze alcoliche , dal vizio  del gioco d’azzardo .

Riaccendere  negli  animi  umani  la  fiamma  di  una  sana  e  pura  spiritualità , non  contaminata  da fanatismi  e da certe pratiche  pseudo- religiose , che  si  nutrono  di  potere ,  di speculazioni  e  di  interessi   lucrativi.  Per voler credere in Dio,  non sono necessari studi su testi “ sacri “ , non servono templi monumentali , paramenti lussuosi . E’  sufficiente credere e  operare nell’amore , nei sentimenti di altruismo , di solidarietà , di pace ;  è sufficiente credere nella bellezza e magnificenza della natura e  nel  rispettarla  e soprattutto nell’essere  umili  di  fronte al “mistero “ della vita  e  dell’universo.

 Manifestare  , anche attraverso  opportuni  messaggi  via web ,  la  esigenza  di  combattere , tutti , attraverso  i  propri  modi  e  mezzi  disponibili , contro  un sistema  sociale e politico , in cui  disonestà ,  corruzione  e  malaffare  opprimono  ogni  sana  iniziativa e  attività  di  sviluppo  e  progresso  sociale ,   nonché  sostenere ogni denuncia di  malgoverno  su  sprechi  di  denaro  pubblico . specie  riguardo  a  retribuzioni  palesemente  esagerate , addirittura  scandalose , a  personaggi  di  spettacoli  e  conduttori  di  trasmissioni  delle  reti  televisive pubbliche .

Sostenere ogni iniziativa volta alla salvaguardia  e  tutela  dell’ambiente naturale , alle condizioni di salubrità , riguardo alla fauna e alle foreste, alla sicurezza idrogeologica , al rispetto  dell’eco-sistema , alla genuinità dei prodotti agro alimentari ,  alla  difesa  e  promozione  del  lavoro  ad  opera  dell’uomo , di  quella  generata dalla  creatività  della  fantasia  e  intelligenza  umana , che nessuna “ intelligenza artificiale “  e  robotica , strutturata  secondo  calcoli  e algoritmi , potrà  mai sostituire  nel  vero  progresso  sociale  dell’umanità.

  Poter  scegliere  tramite  libere  preferenze i  propri rappresentanti    politici  in  Parlamento , secondo  regole democratiche ,  che  consentano  la  costituzione  di Governi  capaci  di  esercitare  una sana  e corretta  gestione  delle  risorse pubbliche .

Riguardo ai giovani  è  necessario  valutare e giudicare meglio  certi  episodi  che “ scandalizzano “  la  cosiddetta  pubblica opinione , per   immoralità , per indecenza , per trasgressione , commessi da  parte di tanti giovani e  purtroppo anche giovanissimi .
Non è corretto  ed è  anche  ipocrita  dare maggiormente  a  loro la colpa  per  i  loro  comportamenti  scorretti  e  ritenuti  scandalosi .
I giovani generalmente si comportano seguendo l'esempio degli adulti e vedendo e apprendendo ciò che li circonda .
 Non vi è da meravigliarsi se utilizzano i mezzi di comunicazione ormai largamente disponibili per abusare della propria libertà e senza pudore , se  abusano di  bevande alcoliche , se si drogano ,  quando hanno come riferimenti nella società il totale abbattimento di ogni regola morale , l’esaltazione della violenza , del macabro , del facile  guadagno , del  consumismo  esasperato , del sesso , che vengono sistematicamente profusi e alimentati , per interessi speculativi da films , da pubblicità  di gruppi e società che con i loro prodotti commerciali  ne traggono guadagni enormi .

Tutti  siamo stati giovani  e sappiamo  benissimo  quanto  sia  facile oltrepassare  certi limiti , della prudenza, del  buon  senso , della stessa ragione , se non vi è una remora istituzionale di  natura  sociale  e  disciplinare , che  riguardi i rapporti di convivenza  civile ,  imposta e finalizzata a “ moderare “  certi  comportamenti  tendenzialmente  trasgressivi  di  tanti giovani di oggi , ma che sicuramente verrebbero drasticamente contenuti soprattutto da risoluti  ed  efficaci interventi legislativi ed operativi da parte della politica  e  delle  istituzioni  contro ogni genere di criminalità ed  illegalità , contro i traffici di droga e della prostituzione , contro la corruzione , contro le speculazioni  illecite e la evasione fiscale , contro la violenza mafiosa.

 Uniamo le nostre forze per difendere la   “ Dignità sociale “ , come diritto fondamentale  da  rispettare nei confronti  di qualsiasi essere umano sulla terra .
  “  IUS  VIVENDI  CUM  DIGNITATE  “
 È il diritto di qualsiasi  cittadino ad una vita sociale in condizioni  quanto meno dignitose.  E’  un dovere costituzionale dello Stato garantire questo diritto .
Quanti  milioni  e  milioni  di  esseri  umani  ancora  vivono  in  condizioni  di  estrema  povertà , senza una fissa dimora e non per propria volontà , costretti a chiedere elemosina , per potersi nutrire  e coprire  dell’indispensabile , per salvarsi dalla fame e dal freddo , sopravvivendo in un precario presente , in una quasi totale assenza di speranza  in un futuro diverso e oltretutto sottoposti al giudizio di un certo mondo esterno ed estraneo , che li guarda , li osserva fugacemente , li evita , infastidito  da una realtà di miseria , che disturba la propria  unica  visione della vita , dove  precipuo  scopo  e  obiettivo  è solo  il denaro , tanto denaro , che possa  garantire  agi e comodità , eleganza e  lusso , e quindi anche potere  e  per il quale  il  resto è zavorra .
Un  mondo d’elite ,  che spera sempre di essere sostenuto da una oculata   “ politica “, amica e compiacente , possibilmente  complice , che  possa  servire utilmente al  proprio scopo , a evitare in tutti i modi  di non  infrangere  la  sfera  di  cristallo  nella quale  essi , i ricchi e super benestanti , vivono indisturbati . Dal  loro punto di vista , il  compito dei  politici è  quello di riuscire a governare sulla vita sociale dei cittadini , pur in condizioni di ridotte risorse  economiche del Paese , ma non intaccando mai gli interessi  e i  beni delle classi e  gruppi sociali ricchi  e  benestanti .
La realtà  è che  le risorse economiche , pubbliche , del Paese , a fronte  dell’elevato debito pubblico , delle necessarie spese correnti dei  servizi pubblici , della crisi  finanziaria , e di altri fattori di carattere straordinario , risultano insufficienti  al fine di consentire una  possibile  e  importante  ripresa economica e sociale. Questo può avvenire solo attraverso  entrate  fiscali  provenienti  da  un  “ sistema istituzionale “ sia normativo ,  sia organizzativo ,  abbastanza  efficiente  per  combattere contro la evasione fiscale , contro le speculazioni e  gli  sprechi , contro le  attività illegali  economico-finanziarie , e soprattutto articolato , sotto l’aspetto impositivo ,  in  modo  e  in  misura equamente proporzionale nei confronti  dei vari e diversi  redditi  percepiti .
Siamo  di fronte ad una evidente e grave sproporzione economica fra classi sociali , che registra da una parte situazioni di accumulo di ricchezze in mano ad una minoranza di persone , le quali illecitamente trasferiscono enormi capitali nei cosiddetti  “ paradisi fiscali “ , evadendo  le impostte ,  senza essere perseguiti  penalmente dagli Organismi istituzionali fiscali ,  e dall’altra condizioni di estrema povertà nei confronti di milioni di persone .  A nulla  o  a quasi nulla possono servire , per affrontare , se non in modo sistemico , il grave problema, interventi sporadici e insufficienti  , di sostegno verso i poveri , costituiti da provvedimenti  riguardanti   “ tagli “  sui  redditi più alti , oppure  l’abolizione di taluni emolumenti economici , già legalmente acquisiti come diritti ;  interventi peraltro ogni volta “ bocciati “ da provvedimenti costituzionali,  oppure  attraverso il prelevamento di somme , a titolo di  temporanei     “ contributi economici di solidarietà “.
Un  efficace rimedio  per  ridurre  in  misura  determinante  tale  evidente  sproporzione economica  fra  classi  sociali  potrebbe  essere  costituito  da  una  vera  e  reale  “ Riforma strutturale di adeguamento delle aliquote  fiscali “ ,  realizzando  una effettiva “ equità fiscale “ ( art. 53 della Costituzione ) elevandole sensibilmente e in misura proporzionale ,  a partire dai redditi  oltre i centomila euro annui , ivi comprese le rendite finanziarie . Una Riforma che preveda anche un sistema di “ detrazioni  fiscali “  o  di “ rimborsi “  , cioè  la possibilità di detrarre  dalle imposte , oppure di poter fruire di  rimborsi di talune particolari spese per beni e servizi essenziali,  in misure percentuali  inversamente proporzionali al reddito , previa produzione di relativa documentazione, le spese sostenute effettivamente  per le necessità di vita fondamentali  per  la persona  e per la famiglia ( affitto di abitazione , spese mediche  e farmacologiche , spese per consumo di acqua e luce  per l’abitazione, spese per acquisto di libri e di materiale  ad uso  istruzione  e formazione professionale ), nonché  , specie  riguardo alle piccole e medie imprese , la possibilità di detrazioni  di imposta  relativamente alle spese per acquisto di attrezzature e macchinari  utili e necessari  al rinnovamento , ammodernamento , e per l’impiego di  risorse umane , ai fini dello sviluppo produttivo aziendale ,  sottoponendo ai dovuti controlli  fiscali  l’attività commerciale  dell’impresa.

Tale possibilità di poter detrarre dalle imposte  le suddette spese  verrebbe a determinare  inevitabilmente un importante  vantaggio  per  il contribuente , volto al  rilascio  di  fatture  e  ricevute  fiscali ,  destinate ad essere prodotte  per le relative detrazioni di imposta  e conseguentemente un  vantaggio  anche  per lo Stato ,  potendo  acquisire , attraverso un potenziamento degli organi di controllo fiscale ,  importanti  risultati in ordine  alla lotta  alla evasione fiscale e alle attività speculative  illecite , nel settore delle fatturazioni , delle  imposte e  tasse .

Un  Sistema di riforme fiscali che , unitamente ad una migliore organizzazione degli Uffici  preposti alle attività di controllo e di accertamento , amministrativo-contabili, su cittadini , imprese e società finanziarie,  comporterebbe sicuramente maggiori introiti nelle casse dello Stato , e quindi un aumento  di  risorse  pubbliche  economiche  tali da consentire la possibilità  di  sostenere  con un minimo reddito pro-capite le  persone  più povere e più bisognose , di intraprendere investimenti  su opere pubbliche essenziali , abitazioni popolari , ospedali , scuole ,  etc…,  nonché  di intraprendere un reale  processo di sviluppo , nel lavoro e nell’ambito delle imprese e commerciale.
Oppure , una  Riforma  rivolta  ad  invogliare investimenti di capitali , anche e soprattutto esteri ,  in Italia e  ad incrementare  occupazione  e lavoro per  imprese nel  territorio;  con la quale  Riforma si potrebbe  disporre che  le imposte per TUTTI  i  redditi e rendite finanziarie  siano stabilite con misure di aliquote proporzionali ai vari redditi , ma sino ad una  aliquota massima del 25 %  , anche per i redditi più alti e le rendite più elevate . Però , alla condizione ineludibile che i rispettivi capitali potranno fruire della aliquota massima suddetta  purché siano  investite somme , quanto meno al 70 % del capitale depositato , in attività imprenditoriali che creino nel Paese stesso posti di lavoro , specialmente per i giovani , nelle industrie e nei servizi .

Questa è la situazione attuale , riguardante  la  
  RICCHEZZA   E  POVERTA’   in Italia :
                   La ricchezza delle famiglie in Italia
Nel 2010 la ricchezza complessiva delle famiglie era pari a circa 8.638 miliardi di euro, più di 7,5 volte il corrispondente valore del 1965 misurato sempre a prezzi 2010, con una crescita media annua del 4,6 per cento .
In Italia i 10 individui più ricchi posseggono una quantità di ricchezza che è all’incirca equivalente a quella dei 3 milioni di italiani più poveri  ; ciò esemplifica il divario che anche in un paese sviluppato come il nostro separa i ricchi dai poveri. La disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza è in effetti assai più pronunciata di quella sul reddito .
il 10 per cento delle famiglie più ricche possiede oltre il 40 per cento dell'intero ammontare di ricchezza netta mentre il 10 per cento delle famiglie a più alto reddito riceve invece solo il 27 per cento del reddito complessivo.
La maggiore disuguaglianza che si osserva per la ricchezza rispetto al reddito si spiega in vari modi. In primo luogo la disuguaglianza della ricchezza tende a riflettere le maggiori differenze attribuibili al diverso stadio del ciclo di vita di ciascun individuo.   Mentre l’assenza di reddito (cioè di risorse destinabili al consumo) è una condizione in generale fonte di particolare criticità, l’assenza di ricchezza può comunque associarsi a condizioni reddituali adeguate, e dunque non essere meritevole di sostegno economico.
 Per l’Italia, i  livelli di disuguaglianza della ricchezza relativamente moderati rispetto  a quanto , contrariamente , si osserva per i redditi.   Ciò  è dovuto   alla diffusione della proprietà dell’abitazione di residenza, superiore a quella che si riscontra in numerosi paesi europei, come Regno Unito, Svezia, Francia e Germania, risultando invece inferiore a quella riscontrata in Grecia, Irlanda e Spagna
A livello di area geografica, il Centro e il Nord presentano valori che – in modo alternato – portano l’una o l’altra area sui livelli più elevati.  È invece piuttosto marcato e costante il peggioramento delle condizioni del Mezzogiorno, che vede il proprio indice tra il 1987 e il 2008 perdere circa 10 punti, passando da circa 80 a 70.
Il rapporto tra la ricchezza e il reddito è all’incirca raddoppiato negli ultimi decenni; corrispondentemente è aumentato il ruolo dei redditi da capitale rispetto a quelli da lavoro. In altri termini, la ricchezza sta assumendo un ruolo via via crescente tra le risorse economiche che definiscono la condizione di benessere di un individuo. In questo quadro, è notevole che nel nostro paese il carico fiscale sulla ricchezza all’inizio degli anni duemila fosse tra i più bassi d’Europa  e che, al netto dei condoni, sia diminuito sensibilmente nel corso del decennio  Va peraltro osservato che la ricchezza, in particolare quella immobiliare, è più difficilmente occultabile nei confronti delle autorità fiscali; il suo utilizzo in quanto base imponibile può rivelarsi utile in contesti, come quello italiano, di elevata evasione fiscale. 
                  I  POVERI  :
Le stime si riferiscono a due distinte misure della povertà:
-povertà assoluta e povertà relativa, elaborate con due diverse definizioni e metodologie, sulla base dei dati dell'indagine sulle spese per consumi delle famiglie.
Nel 2016 sono stati stimate di 1 milione e 619.000 le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta, nelle quali vivono 4 milioni e 742.000  individui.
Rispetto al 2015 è stata rilevata una sostanziale stabilità della povertà assoluta in termini sia di famiglie sia di individui.
L'incidenza di povertà assoluta per le famiglie è pari al 6,3%, in linea con i valori stimati negli ultimi quattro anni.
Per gli individui, l'incidenza di povertà assoluta si porta al 7,9% -
La povertà relativa  nel 2016 riguarda il 10,6% delle famiglie residenti (10,4% nel 2015), per un totale di 2 milioni 734.000 famiglie ,  cioè  8 milioni 465.000 individui, il 14,0% dei residenti .
Analogamente a quanto registrato per la povertà assoluta, nel 2016 la povertà relativa è più diffusa tra le famiglie con 4 componenti (17,1%) o 5 componenti e più (30,9%)
La povertà relativa colpisce di più le famiglie giovani: raggiunge il 14,6% se la persona di riferimento è un under35 mentre scende al 7,9% nel caso di un ultra sessantaquattrenne
L'incidenza di povertà relativa si mantiene elevata per gli operai e assimilati (18,7%) e per le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione (31,%)
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La Costituzione Italiana ,  riguardo  ai diritti umani  e alla  “  dignità  sociale “ ,   recita  :
Art. 2  “ La Repubblica  riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo , sia come singolo , sia nelle formazioni sociali  ove si svolge la sua personalità , e richiede l’adempimento  dei doveri inderogabili di solidarietà politica , economica e sociale “ .
Art. 3  “  Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge , senza distinzione di sesso, di razza , di lingua , di religione , di opinioni politiche , di condizioni personali e sociali .   E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che , limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini , impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica , economica e sociale del Paese.”
Art. 4  “ La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro  e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere , secondo le proprie possibilità o la propria scelta , un’attività o una funzione  che concorra al progresso materiale o spirituale della società .”
Art. 31  “    La Repubblica agevole con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia  e  l’adempimento dei compiti relativi , con particolare riguardo alle famiglie numerose.  Protegge la maternità , l’infanzia e la gioventù , favorendo gli istituti necessari a tale scopo . “
Art. 32 “  La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo  e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti .   Nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per disposizione di legge . La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana .“
Art. 38 “  Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale .  I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di  vita in caso di infortunio , malattia , invalidità  e vecchiaia , disoccupazione involontaria.  Gli inabili e i minorati hanno diritto all’educazione  e all’avviamento professionale .  Ai compiti previsti  in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.   L’assistenza privata è libera. “
Art. 53  : “ Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva .  Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.


La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
E’ stata firmata a Parigi il 10 dicembre 1948
 la Dichiarazione esprime una richiesta di salvaguardia della dignità individuale, attuabile nel  rispetto dei diritti al lavoro ed economici della persona:
Articolo 23:
1) Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2) Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3) Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
Articolo 25:
1) Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.