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martedì 29 agosto 2017

LA SICCITA'







 I  CAMBIAMENTI   CLIMATICI  -  LA  SICCITA’ 


Fa sempre più caldo e diminuiscono le piogge, 

così i cambiamenti climatici stanno 

trasformando l’Italia

Crescono le temperature, i fiumi si prosciugano e il Paese scopre il rischio desertificazione. Al termine di una primavera bollente, Coldiretti denuncia un miliardo di danni per l’agricoltura. Senza contare i problemi della salute: «Due anni fa l’ondata di calore ha provocato 2.700 morti premature»


di  Marco Sarti17 Giugno 2017 - 08:30

Aumenta la temperatura, diminuiscono le piogge, i fiumi si asciugano e la terra diventa arida. Non serve scomodare la scienza per scoprire gli effetti del cambiamento climatico, basta vedere cosa accade in Italia. Il mondo dell’agricoltura ha lanciato l’allarme. La primavera che si avvia alla conclusione è stata la seconda più calda di sempre. Quasi due gradi oltre la media. A giugno le temperature massime hanno raggiunto una media di 25,4 gradi. Siamo 2,2 gradi oltre la soglia di riferimento. L’estate deve ancora iniziare, ma sembra già di stare ad agosto. Intanto le precipitazioni diminuiscono drasticamente e il nostro Paese inaridisce. Secondo i dati Coldiretti - che denunciano un danno di quasi un miliardo di euro per l’agricoltura - la stagione che sta per concludersi ha visto dimezzarsi il numero delle piogge. Al Centro Italia oltre l’80 per cento in meno rispetto alla media. E così i bacini idrici si riducono, fiumi e torrenti si seccano. In diverse regioni si affaccia il rischio della desertificazione.
Scenari incredibili, ma purtroppo attesi. Se il cambiamento climatico è ormai una realtà riconosciuta, pochi sanno che l’impatto del fenomeno è particolarmente evidente nel bacino del Mediterraneo. Un’area dove vivono oltre 500 milioni di persone. Qualche giorno fa alla Camera dei deputati un incontro pubblico ha ricordato i rischi che corre l’Italia. Un appuntamento organizzato alla presenza di studiosi e scienziati per ragionare su un pericolo che ci riguarda da vicino. «Senza troppi catastrofismi, ma con realismo» ha spiegato la deputata dem Stella Bianchi. «Perché bisogna essere in grado di accettare scomode verità piuttosto che lasciarci ingannare da rassicuranti bugie». Il clima cambia, faremo bene ad abituarci. E se rispetto all’inizio del secolo scorso abbiamo già raggiunto un aumento di 1,3 gradi, per l’Italia diventa fondamentale rimanere al di sotto della soglia di 1,5 gradi. «La vera novità è l’accelerazione del fenomeno» racconta Riccardo Valentini, membro italiano dell’Ipcc (il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico in seno alle Nazioni Unite). «I numeri sono chiarissimi, ecco perché dobbiamo sbrigarci a dare delle risposte». Con lui c’è Antonio Navarra, direttore del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici. Ma quali sono le conseguenze dirette per il nostro Paese? L’aumento della temperatura media e la diminuzione delle precipitazioni sono fenomeni percepibili da ciascuno. E così la maggior frequenza di inverni anomali e la possibilità di eccezionali ondate di calore in estate. Senza dimenticare l’aumento di eventi estremi: dalle alluvioni a veri e propri cicloni.
Intanto cresce la salinità del Mar mediterraneo, le temperature in superficie si alzano. Un problema per l’ecosistema, ovviamente. Ma non solo: è stato calcolato che tra il 2021 e il 2050 il livello del mare potrebbe aumentare in media dai 7 ai 12 centimetri. I più grandi ghiacciai alpini si ritirano, mentre i più piccoli sono già estinti. Si riducono le riserve d’acqua, laghi e fiumi ne pagano le conseguenze. Basti pensare che in questi giorni il Po è sceso di 2,59 metri sotto lo zero idrometrico. «I rischi non riguardano sempre gli altri Paesi - racconta Maria Grazia Midulla, del WWF - In questi giorni abbiamo una gravissima siccità nel Nord Italia di cui non parla nessuno. In Emilia ho visto letti di torrenti che sembravano il deserto africano». Non è un’esagerazione. Ormai oltre metà del territorio italiano è a rischio desertificazione. Particolarmente sensibili sono aree della Basilicata, Marche, Molise, Sicilia, Sardegna, Puglia ed Emilia Romagna.

E poi ci sono i problemi per la salute. Spesso poco studiati, ma non per questo meno preoccupanti. Nel luglio del 2015 si è registrata in Italia un’eccezionale ondata di calore. Un evento durato solo poche settimane che secondo i dati di Legambiente - presentati alla Camera dal vicepresidente Edoardo Zanchini - ha provocato almeno 2.700 morti premature. Un numero incredibile, eppure destinato a salire. Nei prossimi anni, infatti, il cambiamento climatico in atto moltiplicherà la frequenza di questi eventi. Non solo. Come denuncia un documento presentato dalla deputata Bianchi, senza una radicale inversione di tendenza è destinato a crescere anche il rischio di malattie trasmissibili clima-sensibili. Quelle trasmesse da insetti vettori, ad esempio. Tossinfezioni alimentari e malattie trasmesse con l’acqua. Senza dimenticare l’impatto sulla salute umane dal peggioramento della qualità dell’aria. Nessun isterismo, insomma. Ma per affrontare l’argomento è necessaria la giusta consapevolezza. «Tutti questi sono tutti ottimi motivi per guidare e accelerare nell’attuazione dell’accordo di Parigi» insiste la deputata Pd. «Non abbiamo più un minuto da perdere».

                                    NOTE  DI  METEOROLOGIA 


La meteorologia è il ramo delle scienze dell'atmosfera che studia i fenomeni fisici che avvengono nell'atmosfera terrestre (troposfera) e responsabili del tempo .

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                                    Cirri e cumuli –

Ciò che differenzia le nubi dalla pioggia è la dimensione delle goccioline d'acqua di cui sono composte. Nelle nubi si hanno gocce di diametro fino a 100micron
(1 micron=0.001mm), mentre le gocce di pioggia vanno dai 200micron del drizzle fino a 2-3 mm. Ovviamente è la condensazione del vapore acqueo che produce tali goccioline, ma ci sono fenomeni interessanti e complicati da scoprire.
Partiamo dalle nubi. Quando la condensazione produce una goccia, è necessario che quest'ultima abbia un diametro superiore ad un certo valore di soglia, altrimenti rievapora. Esiste quindi una sorta di barriera energetica da superare per giungere alla formazione di una goccia che rimanga tale in modo permanente. In presenza di acqua pura in forma gassosa, l'esistenza di questa soglia critica impedisce la formazione delle gocce: infatti, sono richiesti valori di sovra-saturazione non raggiunti normalmente in atmosfera (ovvero valori di umidità relativa di molto superiori al 100%). Sotto a questi valori, una goccia che si forma, evapora immediatamente.
Affinché avvenga il processo di condensazione con conseguente formazione di gocce di nube permanenti è necessaria la presenza di impurità, dette nuclei di condensazione. Questi altro non sono che sali (es. sali marini), solfati o polveri di diametro variabile dai 0.001micron ad oltre 1mm. I nuclei di condensazione sono responsabili di due processi
1. Effetto soluto
2. Effetto curvatura
L'effetto soluto consiste nello scioglimento dei nuclei di condensazione in acqua. La soluzione che si forma ha una tensione di saturazione inferiore a quella dell'acqua pura e quindi viene favorita la condensazione. In pratica non sono più necessari valori irrealistici di umidità relativa, ma valori prossimi (inferiori) al 100% sono sufficienti per formare le prime piccole gocce di nube. Grazie alla presenza del soluto, le gocce che si formano non rievaporano.
L'effetto curvatura è legato alla presenza di superficie concave dei nuclei di condensazione sui quali si deposita l'acqua: una superficie concava diminuisce la tensione di saturazione favorendo quindi a sua volta la condensazione.
A questi punto abbiamo la cosiddetta haze droplet. Quando poi, a causa di un ulteriore incremento dell'umidità relativa la goccia d'acqua supera una certa dimensione si genera un processo di accrescimento spontaneo che la portano ad avere la dimensione della goccia di nube. Si parla in tal caso di activated droplets.
Siamo così giunti alle nubi, nelle quali esiste un equilibrio dinamico: le goccioline d'acqua cadono a causa della forza di gravità, ma uscendo dalla nube entrano in un ambiente non saturo e quindi evaporano rapidamente senza raggiungere il suolo (talvolta si vedono queste scie di caduta, dette virga). Affinché dalle nubi si generi la precipitazione sono necessarie gocce più grosse, generate da appropriati processi di accrescimento.
                  Come si formano le nubi e la pioggia - Parte II

.Alle medie latitudini, le nubi normalmente si estendono anche al di sopra del livello dello zero termico. Si ha quindi a che fare con cold cloud (nubi fredde) in cui possono essere presenti, oltre alla gocce d'acqua, anche cristalli di ghiaccio.
La teoria attualmente accettata che spiega la formazione della precipitazione nelle nubi fredde è la teoria di Bergeron, basata sulla differente tensione di saturazione del vapore rispetto all'acqua e al ghiaccio.
In pratica, supponiamo di avere una nube di sole gocce d'acqua. Queste sono in equilibrio con il vapore (condizione di saturazione). Se introduco in questo ambiente un cristallo di ghiaccio, allora avrò che il vapore, in equilibrio con l'acqua, si trova invece in condizioni di sovra-saturazione rispetto al ghiaccio. Ciò è dovuto al fatto che la tensione di saturazione del vapore rispetto al ghiaccio è inferiore a quella del vapore rispetto all'acqua.
L'equilibrio è quindi rotto dall'ingresso del cristallo di ghiaccio e nel tentativo di ristabilirlo, il vapore inizia a depositarsi sul cristallo stesso accrescendolo. Ma la sottrazione di vapore dall'ambiente destabilizza l'equilibrio vapore-acqua poiché porta a condizioni non più sature (del vapore rispetto all'acqua). Così le gocce d'acqua iniziano ad evaporare per rincorrere la precedente situazione di equilibrio.
Al netto, si ha un processo di evaporazione del liquido e deposizione del vapore sul cristallo di ghiaccio, il quale, raggiunta una dimensione sufficientemente grande, inizia a cadere. Nella sua caduta, il cristallo si può ulteriormente accrescere attraverso collisioni con altri cristalli (e si ha aggregation) o con gocce d'acqua sopraffuse (riming). Si ha così la precipitazione, il cui tipo (pioggia o neve) dipenderà dalla temperatura degli strati sottostanti.
Ma da dove arriva il cristallo? Se la nube è sufficientemente spessa, allora nella sua parte sommitale avremo anche cristalli di ghiaccio. Altrimenti, il cristallo può giungere cadendo da nubi sovrastanti, tipo cirri.
A latitudini più basse, se la nube non supera il livello dello zero termico (warm cloud), il processo che porta alla formazione della pioggia è detto coalescenza. Questo fenomeno, secondario nelle nubi fredde, si basa sulla presenza di gocce d'acqua di nube di differenti dimensioni, situazione tipica di nubi convettive ai tropici. Gocce di dimensioni diverse hanno velocità di caduta diversa. Si producono quindi frequenti collisioni e successive unioni fra gocce, che generano gocce sufficientemente grandi per precipitare fino al suolo. L'efficienza delle collisioni dipende dai diametri delle gocce che si urtano.
                            Lo strato  di  ozono
 Lo strato di ozono fa parte dell'atmosfera della Terra.
Come molte cose, in natura,  è la buona salute di questo strato, che gli consente di garantire la  stessa protezione dalla radiazione solare  fornita in passato,   e  che dipende  da un bilancio di sostanze chimiche.
 Purtroppo, il bilancio dello strato di ozono è stato  alterato  da  alcune sostanze chimiche  prodotte  dal'uomo,  dette CFCs* che sottraggono all'atmosfera il gas ozono responsabile della  costituzione di questo strato.
Dove si trova lo strato di ozono?    Lo strato di ozono si trova all'interno dell'atmosfera terrestre.
L'atmosfera è una miscela di gas che  circonda la Terra ed è trattenuta intorno ad essa dalla forza di gravità.
L'atmosfera protegge la vita sulla  Terra . Senza  di essa, l'escursione termica  giornaliera (cioè  la  differenza  tra  la temperatura  massima e quella minima in uno stesso giorno) sarebbe dell'ordine delle centinaia di gradi, anziché  circa 10°C.
 Oltre a mantenere una temperatura adatta alla vita, l'atmosfera protegge la Terra dalle  radiazioni che  provengono dal Sole  e  fornisce  agli esseri viventi i gas di cui hanno bisogno per respirare e nutrirsi.
. A che serve lo strato di ozono : Lo strato di ozono è  una parte importante dell'atmosfera. Esso protegge  gli esseri viventi dalle  radiazioni che il Sole emette. Assorbendo in particolare la radiazione ultravioletta di tipo B (UVB) . Lo strato di ozono protegge gli uomini, gli animali, le piante e anche certi materiali dai danni del sole. Gli UVB possono danneggiare uomini e animali provocando tumori della pelle e cataratta agli occhi, che causa la cecità. Oltre alla salute degli abitanti del pianeta, gli UVB possono danneggiare la vita vegetale, con ricadute sia sul mondo animale che sul riscaldamento globale del pianeta.
Ad  esempio gli oceani assorbono una  gran  quantità di anidride  carbonica  (CO2), rilasciando nell'ambiente  ossigeno, grazie  al plankton che vive  negli strati superficiali degli oceani e  si alimenta  con  la  luce  del sole. Un aumento della quantità di radiazione UVB sulla superficie  del mare  potrebbe  causare  la  morte di questo  plankton e  ridurre  così la  capacità dell'oceano di assorbire  CO2.
 Allora, una  maggior quantità di CO2 resterebbe  in  atmosfera, con  gravi conseguenze per il riscaldamento globale, che è provocato anche dall'anidride carbonica.
  I clorofluorocarburi (CFC) furono inventati negli anni '20. Sono composti del carbonio contenenti  cloro e fluoro. Sono sostanze chimiche  inventate  dall'uomo, perciò dette  di sintesi o sintetiche. Dalla loro introduzione, i  CFC sono stati usati come: · Refrigeranti nei frigoriferi e negli impianti di condizionamento dell'aria  · Propellenti negli spray · Agenti schiumogeni nella produzione di imballaggi · Detergenti usati nell'industria elettronica  · Prodotti chimici per estinguere incendi  .  I CFC sono particolarmente  indicati per questi  usi  poiché  sono ininfiammabili, atossici, hanno un'alta stabilità  chimica  e le  loro caratteristiche  chimiche  sono particolarmente  adatte  alle  applicazioni citate.
 Sono inoltre relativamente economici rispetto ai prodotti alternativi e questa è  sempre  una  buona  ragione  perché  un particolare  prodotto chimico divenga popolare  nell'industria. I CFC sono relativamente sicuri finché  restano  nella  troposfera  e  negli oceani. E' solo quando passano nella stratosfera che cominciano a rappresentare una minaccia per lo strato di ozono.


                                   LA  SICCITA’
Il termine siccità indica la prolungata mancanza d'acqua, in genere per insufficienti precipitazioni atmosferiche; si intende anche l'aridità del terreno che ne consegue. Dal punto di vista umano, la siccità non è semplicemente un fenomeno fisico, ma piuttosto un evento che segna la rottura dell'equilibrio tra la naturale disponibilità d'acqua e il consumo che ne fanno le attività umane e che può causare gravi danni sia all'ecosistema naturale sia alle attività agricole delle zone colpite. Un periodo di siccità può durare anche diversi anni, benché anche un breve ma intenso episodio possa essere altrettando devastante. In molte regioni del pianeta, la siccità è un evento periodico e, con adeguate strategie, parzialmente contrastabile.
Cause
In generale, le precipitazioni atmosferiche dipendono dalla quantità di vapore acqueo presente nell'atmosfera e dalla contemporanea risalita delle masse d'aria che lo contengono. Se qualcosa attenua questi due fenomeni, si genera una situazione di siccità; possibili fattori possono essere:
– un periodo anomalo di prevalenza di sistemi di alta pressione;
– venti in prevalenza continentali, che portano masse d'aria secche anziché quelle più umide degli oceani;
– El Niño o altri cicli termici oceanici;
– la deforestazione;
– infine, anche il riscaldamento globale potrebbe avere un sostanziale impatto dannoso sull'agricoltura, soprattutto nelle nazioni in via di sviluppo.
Conseguenze
I periodi di siccità possono condurre a rilevanti conseguenze ambientali, economiche e sociali:
– morte del bestiame;
– riduzione dell'estensione dei campi coltivati;
– incendi;
– diminuzione della quantità di acqua destinata alle industrie;
– desertificazione;
– tempeste di sabbia, laddove la siccità colpisca regioni già desertiche e colpite dall'erosione;
– fenomeni di disidratazione nella popolazione;
– carestie, dovute alla mancanza di acqua utilizzata per l'irrigazione dei campi coltivati;
– tensioni sociali;
– migrazioni di massa, sia interne ad una regione sia riguardanti nazioni diverse;
– guerre, volte ad assicurarsi beni di prima necessità, come cibo e acqua.
Tali conseguenze ovviamente dipendono dalla vulnerabilità della zona colpita dalla siccità: laddove per esempio sia presente un'agricoltura di sussistenza, sarà più probabile assistere ad uno spostamento della popolazione a causa della mancanza di risorse alimentari; le conseguenze della siccità dipendono dunque fortemente dalle condizioni socio-politiche della regione in cui si manifesta.
Strategie di lotta contro la siccità
Possibili strategie sono:
– desalinizzazione dell'acqua marina per usi agricoli o domestici;
– monitoraggio costante dei livelli di precipitazioni atmosferiche, per individuare eventuali periodi in cui la quantità di acqua richiesta supera quella disponibile;
– un'attento piano di rotazione delle colture può aiutare a minimizzare l'erosione del terreno e può favorire la coltivazione di piante più resistenti alla siccità;
– raccolta e stoccaggio dell'acqua piovana;
– purificazione e depurazione dell'acqua già utizzata per consentire un suo riutilizzo;
– costruzione di acquedotti per portare acqua nelle zone più soggette a periodi di siccità;
– restrizioni nell'uso dell'acqua, specialmente per quanto riguarda l'irrigazione delle piante, il lavaggio delle automobili o l'uso delle piscine. 

                 Manipolazioni del clima e pioggia artificiale  

 La Cina lavora ad un grande progetto, che comprende anche la produzione di piogge dalle nuvole in aree aride.


PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO DEL METEO - Gli scienziati del meteo di Pechino puntano tutto sul piegare la natura ai propri voleri tramite l'arma dell'aviazione e dell'artiglieria. La strategia sarebbe la stessa utilizzata spesso in estate: quella di immettere nell'atmosfera sostanze capaci di implementare la condensazione dell'acqua presente nell'aria, rendendola sufficientemente pesante da permetterne la precipitazione. Esiste un vero e proprio piano nazionale da parte del «Centro di cambiamento del tempo dell'Amministrazione meteorologica» di Pechino. La pioggia artificiale è un progetto non certo nuovo sul quale si lavora da decenni: gli esperimenti, pur numerosi, sono stati condotti ma scala locale. Questa volta la Cina vuole applicarlo su quasi tutto il suo territorio, stanziando somme di denaro notevoli: 1,1 miliardi di yuan (circa 130 milioni di euro) per costruire un primo sistema di intervento nel Nordest, al quale seguiranno altri sei nelle altrettante regioni climatiche nelle quali è stato suddiviso il Paese.

CONTRO LA SICCITA' - Luglio e agosto di quest'anno sono stati mesi roventi, i più caldi dal 1951. Per aiutare i contadini del centrosud, in particolare della parte sud-occidentale del paese, è stato impiegato il sistema di semina delle nuvole, tramite sostanze capaci di coagulare le molecole d'acqua trasformandole in gocce di pioggia sufficientemente pesanti da cadere al suolo: non un sistema per creare la pioggia, ma per accrescere le condizioni atmosferiche favorevoli alla pioggia. Per farlo sono stati usati i cannoni che hanno sparato a luglio 15.987 colpi di artiglieria e 727 razzi. Sono entrati in azione anche aerei per bombardare le nuvole con lo ioduro d'argento. Costo dell'operazioni 25 milioni di euro, con conseguenze positive: nelle province dello Hunan e dello Zhejiang, fra le più colpite dal caldo eccezionale, la temperatura dopo l'intervento è scesa. Secondo il centro meteo di Pechino, dal 2002 al 2011 sarebbero stati indotti 500 miliardi di tonnellate di pioggia su 5 miliardi di km quadrati di territorio.

RISULTATI E DUBBI - Una volta che il progetto risulterà pienamente sviluppato, la Cina punta ad avere 60 miliardi di tonnellate di pioggia in più all'anno, oltre che poter scongiurare la grandine du 540 mila km quadrati di terre coltivate. Ma restano controindicazioni fortissime: lo ioduro d'argento è una sostanza tossica, che può avere ricadute pesanti in atmosfera, se rilasciato in dosi massicce. Gli scienziati cinesi studiano metodi alternativi, ma intanto minimizzano: un proiettile della pioggia contiene solo un grammo di ioduro d'argento e un razzo tra 8 e 15. Non è solo la Cina a puntare forte sul tentativo di controllare i fenomeni meteorologici, non sempre con i risultati spesso sperati: anche i russi hanno usato il sistema, per "scaricare" le nuvole prima delle grandi parate sulla Piazza Rossa e far sfilare i reparti all'asciutto. In Israele addirittura dal 1960 si fa piovere artificialmente per motivi agricoli.


domenica 27 agosto 2017

PROSPETTIVE SOCIALI

                             PROSPETTIVE   SOCIALI

La nuova Globalizzazione , in  politica significa:

1 - sostenere l'edonismo di massa 
2 - sostenere il consumismo di massa
2-   sostenere un neoliberismo economico e finanziario
3 - sostenere uno sviluppo economico permanente , una crescita continua del PIL che dia sempre più  ricchezze da distribuire e godere.
Ma , riguardo alla crescita economica e alla ricchezza , ciò che avviene assume aspetti allarmanti dal punto di vista sociale , poiché si assiste ad un progressivo , crescente dominio e di quantità di ricchezze nelle mani di minoranze , di gruppi finanziari e di persone , in caste o famiglie , che detengono enormi capitali e controllano la gestione di enormi fonti di ricchezza e risorse energetiche.
C’è qualcuno ( Nuovo Ordine Mondiale ) che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Organismi internazionali dall’indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone in anni di aspettativa di vita, invalidità, morbilità al fine di valutare le priorità e mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa unaquestione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano avrà una maggiore aspettativa di vita e riceverà maggiori cure.

"La globalizzazione non è questione di mercato. E' questione di potere e controllo. E' il rimodellamento del mondo in uno senza confini regolato da una dittatura delle banche centrali più potenti del mondo, delle banche commerciali e delle aziende multinazionali. E' un tentativo di cancellare un secolo di progresso sociale e di modificare la ripartizione del reddito da ingiusto a inumano."

Stiamo vivendo  un epoca  in cui predominano  sempre più due fenomeni :
-          I poteri  finanziari  e  la  tecnologia .
-          I  poteri finanziari ,   che si basano  su  criteri speculativi , in un mercato  globale e mondiale ormai senza limiti territoriali , condizionando fortemente  e anche opprimendo  le economie  reali  di  ogni Paese , costringendole ad obbedire  alle sue  leggi .
-          La tecnologia  progredisce  in  modo  esponenziale  e  l’automazione  industriale  e telematica  avanza  velocemente , riducendo sempre  più la necessità  da parte del mondo industriale produttivo  dell’intervento del  lavoro umano  fisico  e  in  molti casi anche di tipo intellettivo ( robot e computer “ intelligenti “ ).
In tale contesti  socio-economici  emergono  gravi  discrasie  ed anche  importanti  fattori  che  si  contrappongono  nella vita sociale delle  popolazioni.
 Per un verso  si  manifestano  e  si  realizzano  condizioni  di vita , nell’ambito  delle comunità sociali ,  fortemente  migliorative , anche rispetto  ad un  recente passato ,  attraverso  la  grande  e crescente disponibilità  di mezzi  e strumenti  tecnologicamente avanzati , utilizzati  quotidianamente  in modo individuale  dai  cittadini per i propri bisogni e necessità , ed anche per gli svaghi , come  per le famiglie  e per le imprese industriali e commerciali .
 Per altro verso , vanno sempre più emergendo  ed  aggravandosi  situazioni  in  cui la  domanda  di  lavoro umano   globale  trova  sempre meno  possibilità di impieghi , tranne  in quelli  altamente specializzati , cui possono accedere  soltanto  coloro  che  riescono ad acquisire e dotarsi di conoscenze  adeguate  alle  necessità   del  mercato stesso.
Pertanto , una minoranza di individui , più preparati , e  oltretutto  in continua  competizione  fra  loro .
Indubbiamente , situazioni sociali  che  generano  problemi  estremamente importanti  e delicati , che necessitano  interventi  oculati  da  parte  di  chi  governa  le  politiche  di  un  Paese  e che  dovrebbero  essere  rivolti a gestire  nel modo  giusto  e con le misure più adeguate  le  nuove  necessità  e  le  aspettative di quei  milioni  e  milioni  di  cittadini  che  vengono  a  trovarsi  e  a  vivere  di  fronte  a  difficoltà  economiche  e sociali  sempre più  gravi ,  generate  appunto  per la carenza  di lavoro  e di  reddito sufficiente .
Pur  essendo  questo un fenomeno  che interessa  in generale  qualsiasi comunità sociale , si  manifestano , però ,  situazioni  diverse  , da Paese a Paese , nel modo in cui saper  affrontare e tentare di risolvere  tali problemi.
Paesi nei quali , come la Germania , il Governo e la politica ha saputo gestire le proprie risorse umane  e territoriali , con oculatezza  e correttamente , evitando sperperi  di denaro e speculazioni  illecite , e  consentendo  alla comunità civile  di vivere e lavorare , con adeguate assistenze  e garanzie , sia riguardo  alla  cittadinanza  nativa , sia riguardo  a quelle persone ,  provenienti  da  Paesi stranieri , che sono state ospitate  in misura  maggiore  rispetto  ad  altri Paesi ,  e che vi hanno trovato una occupazione , oppure comunque ,in  attesa ,  una provvisoria  dignitosa  assistenza e accoglienza.
Paesi  nei quali , come la Grecia e l’Italia ,  la politica dei governi  ha gestito male e spesso in modo scorretto  le  risorse umane e territoriali del Paese , attraverso  sistemi clientelari , investimenti improduttivi , speculazioni finanziarie , gravi carenze progettuali , etc…. , che  nel corso dei decenni  hanno  cagionato  non  solo  gravi  accumuli  di  situazioni  debitorie  a  livello  internazionale ( in Italia , oltre duemila e duecento  miliardi di debito pubblico ) , ma purtroppo anche  un grave  livello di disoccupazione giovanile , situazioni di povertà assoluta e relativa  di  oltre sette  milioni di cittadini , mentre  si manifesta  sempre maggiore il divario economico  fra  una  classe  di  multi milionari  e  miliardari   e  le altre  fasce  sociali , ivi  compresa  quella  appartenente  alla borghesia , anch’essa in difficoltà.
A  ciò viene ad aggiungersi  e ad  aggravare lo stato sociale della popolazione , il fenomeno della  immigrazione  , libera e divenuta  quasi “ selvaggia “ , di  migliaia e migliaia di migranti  provenienti  da paesi  africani e medio-orientali  , che sta determinando  non solo insofferenze , ma persino atteggiamenti  di  rifiuto e quasi di odio razziale , da parte  dell’opinione pubblica , che si vede presa in giro e truffata  nei  propri  diritti lesi , allorquando  il proprio Governo  e  le Istituzioni  che lo rappresentano , manifestano  gravi  colpe , incompetenze  gestionali  nelle risorse del Paese , comportamenti  contraddittori  fra le istituzioni  pubbliche  medesime , interventi  e provvedimenti  incongrui  e   che realizzano  vere  e proprie  ingiustizie sociali .
Riguardo ai suddetti Paesi , come l’Italia e la Grecia , le prospettive  future ,  inevitabilmente  saranno  pesantemente  negative  per le rispettive popolazioni ,  se  non  si verificheranno   svolte  radicali  nel  modo con il quale dovrebbero  essere  gestite  e  correttamente le risorse pubbliche , dovrebbero essere affrontati  nel modo giusto ed equo i problemi migratori , dovrebbero essere  risolti  i  problemi  della  occupazione , specie giovanile , dovrebbero  essere  eliminati  gli sprechi  e  i favoritismi clientelari e di caste
.In definitiva  , se  tutto ciò  non  si  verificherà  nel  breve  e  medio termine , potrebbe non essere più evitato un  vero  e proprio  “ commissariamento “  nei  confronti  dell’Italia  da  parte  del sistema economico e finanziario europeo  e internazionale .
 Ciò  sarà  dovuto   a causa  della  perseveranza  degli  interessi personali , faziosi della politica ,nonché  a  causa  di  persistenti  erronei  comportamenti  di  milioni di  cittadini , dei quali  , alcuni  continuano a  restare  indifferenti  verso  ciò  che  avviene  nelle  sfere politiche e nel governo , e  altri  che continuano a  sperare   sempre  di  ottenere  favori  e  raccomandazioni  attraverso  i  soliti  canali  di  partito .

 Un sistema  malato  che  finirà  per  essere  sottoposto  a  interventi  esterni , dolorosi ,  chirurgici  drastici   e invasivi , le cui sofferenze  saranno  patite  inevitabilmente  e  maggiormente  dalle fasce  sociali più deboli  , ma anche dal resto  della popolazione  con la perdita di molti diritti , la sottomissione  ad un sistema   che  imporrà  criteri  e  norme sui rapporti di lavoro , al ribasso , favorendo  assunzioni sempre provvisorie , temporanee , preferibilmente  nei confronti  di quei soggetti  , come gli immigrati , che sono più disponibili a lavori  più pesanti , più faticosi , a turni di lavoro più lunghi , a retribuzioni  più basse.



venerdì 25 agosto 2017

FORTI CON I DEBOLI E DEBOLI CON I FORTI

        



 ( Il discorso all’umanità – 1940 – Charlie Chaplin )
 
  FORTI  CON  I  DEBOLI   E   DEBOLI  CON  I  FORTI

Questi  sono  i nostri  Governi  , questa  è la nostra politica e non solo la nostra .
Siamo  duri , intransigenti , rigidi nei  confronti  di  chi prima abbiamo  fatto  entrare , spalancando le porte , ritenendo  di  trarne cospicui  guadagni  e  poi ne  rifiutiamo  la  presenza , perché  divenuti  troppo numerosi   o respingiamo  le loro  richieste  di  aiuto  e di alloggio , adducendo  come  scusa  la  insufficienza  di  risorse economiche  e la crisi  del  lavoro . Persino , consentiamo  che  si  creino  condizioni  estreme e  di  insostenibilità  nella  convivenza  urbana ,  e  quindi  reazioni  di  protesta  , per  giustificare interventi  repressivi  e  violenti  , che  generano  più  odio e  aggravano  un clima di gravi ingiustizie ,  non solo nei confronti dei migranti , ma anche nei confronti di quei milioni di cittadini  italiani che ancora oggi vivono in condizioni di povertà assoluta e senza una fissa dimora . Ingiustizie che  coinvolgono anche le forze dell’ordine , comandate ad agire in situazioni estreme.

Per  l’altro  verso ,  siamo deboli  e accondiscendenti  e  anche  apertamente favorevoli  verso  gli interessi   dei  poteri  forti , che  comandano  sui mercati  finanziari , sulle  banche ,  verso  le quali  , se in difficoltà , sono sempre  molto tempestivamente  sostenute  attraverso  forti  capitali  ;  poteri  che  esercitano  enormi  speculazioni  e  guadagni  sul  commercio  di  beni  e  prodotti  sofisticati , industrializzati , persino inquinati e dannosi alla salute ,  sul  traffico  delle armi  ;  poteri   che ordinano  diretti  interventi  armati  o  sostengono  conflitti  armati  e cruenti  proprio  nei  territori dai quali  fuggono  coloro che adesso  ci  chiedono  asilo.


Ma  loro , questi  “ultimi “ , non solo migranti , ma anche tutti i poveri  e gli  emarginati , che sopravvivono nel nostro Paese, come anche altrove, contano  ben  poco  nel contesto  umano , perché  sono considerati  merce  di scarto  , come  quei  sottoprodotti   che  o  vengono  utilizzati  per sfruttamenti  di vario genere  e per  ottenere  lauti  guadagni  a favore delle organizzazioni  criminali ,  oppure  vengono  abbandonati  a se  stessi , nei  contesti  urbani , sulle strade e sulle piazze ,  ad  arrangiarsi  alla  meno  peggio , dormendo all’addiaccio , facendo accattonaggio , occupando abusivamente  alloggi , momentaneamente  non abitati .  In  definitiva , diventando  un anomalo  e  grave  fenomeno  sociale ,  a volte talmente  pesante  che determina  situazioni  di  disordine  pubblico ,  di carenze igieniche ,  di rischio per la stessa  salute nelle  comunità  civili e  conseguentemente  , episodi  di  grave  disumanità  e  inciviltà , sottovalutati  colpevolmente da  chi  governa  e  anche  dalla società stessa  che  li  ospita  oppure li ha come cittadini residenti.  

mercoledì 23 agosto 2017

FENOMENI NATURALI E COMPORTAMENTI UMANI

                 
       


           FENOMENI  NATURALI   E   COMPORTAMENTI  UMANI

Abusivismo , speculazioni   politiche , ripetuti  condoni  , corruzione  , diffusi  comportamenti  illegali , ripetute  violazioni  di  leggi , colpevoli  e  gravi  trascuratezze   da  parte  delle  istituzioni  su  controlli  e  manutenzione  di  opere  pubbliche  (  edifici  pubblici  ,  manufatti  , argini di fiumi e di torrenti , ponti , terreni  franosi  , etc….) , sulle facili  autorizzazioni  e  licenze  a  costruire  concesse  nei  confronti  di privati cittadini , di  imprese , mancati controlli su inquinamenti ambientali , di prevenzione sugli incendi boschivi .
            Tutti  fattori  che  nel  nostro  Paese  hanno  provocato   nel  passato  e  provocano  nel  presente  episodi  drammatici  e  tragici per  centinaia  di migliaia  di famiglie italiane , colpite da  lutti  e  da  disastri  strutturali  e  ambientali . Infatti , anche se eventi  determinati  da gravi  fenomeni  naturali ( terremoti , alluvioni , frane , esondazioni ,  etc…)  troppo  spesso  hanno  generato e  generano  effetti  di  estrema  e  maggiore  gravità , di  morti  e  distruzioni , a  causa  di imperdonabili  colpe  ed  incurie , e a  volte per comportamenti  dolosi  , per  interessi  speculativi ,  da  parte dell’uomo , sia come individuo cittadino , sia  come facente parte  di  una  istituzione  o  di un  ufficio pubblico . 

Eventi  che , purtroppo ,  continueranno  ad accadere  nel  futuro  , sino a quando  non  verrà  ristabilito  seriamente  nell’ambito  della  società  italiana un  sistema  di  rispetto  generale  della  legalità . A partire  dagli  organi  istituzionali   pubblici ,  politici , amministrativi , e  sino  ai  livelli  delle  comunità  civili , che necessitano , con particolare attenzione  in alcuni  territori  del  Paese ,  di  una   vera  e reale  rieducazione  sociale  al  rispetto  delle  norme  che  attengono  ad  una  corretta  convivenza  civile , nei rapporti sociali e istituzionali   e  alla  osservanza  delle leggi  dello  Stato  .

martedì 22 agosto 2017

IMPORTANTE ALIMENTARE ODIO






                           IMPORTANTE  E’  ALIMENTARE  L’ ODIO


Importante è alimentare  l’odio .   Perché  l’odio  crea solo nemici  e  i  nemici  servono  per le  guerre. 
 Perché  l’odio  offusca  la  ragione e non consente alla  coscienza  di  approfondire  le vere cause che hanno  determinato   certi  avvenimenti  , che  a  loro  volta  hanno  generato  certe  altre  azioni  e  reazioni  contrarie .  
Perché  l’odio  genera  violenza , distruzione ,  e diventa  facile strumento  di speculazioni , da parte di chi  ha  interesse  ad  entrare  nel  dominio  di  territori  ormai disastrati ,  resi  più  facili  da  conquistare ,  nei quali  è  stata  soppressa  oppure  resa  impotente  ogni  residua  resistenza.
Questa  è  la  strategia  perseguita  da  tempi  immemorabili  dagli  invasori , qualunque  essi  siano ,   ed  è  la  medesima  strategia  usata  nei nostri tempi  da tutte  le  potenze  che  si  contrappongono . 
Il  terrorismo  è  un’ arma  non  solo  generata  dall’odio  , ma  costruita  e utilizzata   efficacemente   a  favore  degli  interessi   sia  delle  potenze del  mondo  islamico  jihadista , sia  delle  potenze  occidentali.
Da una parte , le prime  , quelle  islamiche  Jihadiste ,  utilizzano  i  terroristi  per  incutere  appunto  terrore ,  paure , insicurezza  nelle persone , nelle comunità  civili , in  modo e  in  misura  tale  da  indebolirne  le  forze  reattive   e  infine  a  farle  cedere  psicologicamente  di  fronte  alla  violenza   più  efferata.
Dall’altra  parte , le seconde , quelle occidentali ,  utilizzano  gli  effetti  intimidatori  degli  atti  terroristici  per  indurre  le  persone  e  le  comunità  civili  a  chiedere  ai  governi  e  alla  politica  , interventi  più  forti , più  incisivi  di contrasto  non  solo  al  fenomeno  terroristico , bensì  anche  volti  a  reagire  in  modo  efficace  e  determinante  per  debellare  le  forze  delle potenze  avversarie  , dalle quali  ha  origine  il  terrorismo  stesso .  Così  ottenendo  il  consenso  ad agire con altrettanta  violenza  su  quei  territori in  cui  siano   presenti  le  basi  militari delle potenze  avversarie , o  anche dove , su altri territori  ,  ritengono  che  vi  sia    l’influenza  diretta  e il  controllo  da  parte  delle stesse.
Questo  è  il  perfido  gioco  delle parti , in cui  milioni  e  milioni  di  esseri  umani  vengono  sistematicamente ,  crudelmente  e  cinicamente  sacrificati .  A  favore  degli  interessi  macroscopici  di  una  minoranza  di  individui  senza  scrupoli , che  in  tale  quadro  di  tragedie  umane stanno  ad  osservarne  imperterriti   gli  effetti nefasti  sulle  popolazioni ,  essi  però  restandone  sempre  indenni e più  ricchi  e potenti .

Ad oggi gli attentati terroristici nel 2017 sono 866 e hanno provocato 5.225 morti circa. 



venerdì 18 agosto 2017

IL TERRORISMO URBANO

                            
                      IL  TERRORISMO   “ URBANO “

Sono gli atti terroristici  che  vengono  effettuati  nei contesti  urbani , nelle strade , nelle piazze , nei locali pubblici  , inopinatamente , utilizzando armi da fuoco , materiale esplosivo o  mezzi  di  uso comune  , come autovetture , furgoni  e camion , scagliandoli contro gruppi di  persone , che partecipano ad una festa  o  ad un evento  musicale ,  oppure che passeggiano , che si soffermano  nei mercati per fare acquisti , od  anche eseguiti  da  singoli  individui , avventandosi  sulle persone  per colpirle , ferendole  anche mortalmente , con coltelli , pugnali , o con altre armi da taglio .
 Atti  terroristici , questi , posti in essere attraverso le predette modalità , che  sono estremamente  difficili e quasi impossibili da prevenire  e quindi evitare  che possano  accadere in futuro  , e con sempre maggiore frequenza  ed estensione  in quelle città di quei Paesi , verso cui il terrorismo  pone i suoi  obiettivi  tragici  e distruttivi.
Sono indubbiamente necessari e indispensabili  tutti  gli interventi  volti al rafforzamento  dei controlli ,con  la presenza delle forze di sicurezza  nell’ambito  dei centri urbani e nelle occasioni di concentramenti   di  persone  sulle strade e sulle piazze , ma  indubbiamente  tutto ciò  non potrà mai offrire la necessaria sicurezza  e difesa , anche per il fatto che  tali interventi   richiederebbero  spiegamenti  enormi  e mai sufficienti   di  personale  militare e di addetti alla sicurezza pubblica.
Pertanto , per ottenere  risultati  importanti  e  realmente significativi , se non proprio determinanti , al fine di  ridurre al massimo  e anche debellare questo tipo di terrorismo , si  rivela assolutamente   indispensabile  , contestualmente  agli  interventi sopra citati ,  convogliare  ogni  sforzo  , ogni attenzione ,  attraverso  interventi  peculiari  dei  servizi di sicurezza e di intelligence , volti  al  controllo  capillare  dei  movimenti  ,  viaggi , trasferimenti  ,  per  e dall’estero , di tutte  quelle persone  di origine  medio-orientale  o  africana  , che  sono anagraficamente registrate  nel  Paese  e  delle quali , non solo  si hanno  elementi  reali  di  precedenti  penali  o di connivenze malavitose ,  bensì  anche  se  nei  loro  confronti  emergono  pur  deboli  sospetti  di  contatti  con individui  o di simpatie  verso  ideologie  appartenenti  all’estremismo   islamico e conseguentemente  , porre  gli  stessi  individui  sotto  rigidi  e  frequenti  controlli  istituzionali , oltre che  fisici , anche  telematici , in coordinazione  con  i  servizi  di  intelligence  internazionali.
  
La difesa  e  la  sicurezza dei cittadini è un sacro dovere dello Stato.  E’  inammissibile , ingiustificabile e quindi deprecabile  che  cittadini  inermi , innocenti , diventino sempre più  prede sacrificali di un terrorismo  islamico ,  fanatico  ,  disumano , sol  per il fatto  che  la Politica  , il Governo , lo Stato  dimostrano di  non saper  o  di  non  voler  trovare  le  iniziative e  le risorse economiche necessarie  per  fornire  ai  competenti   organi  istituzionali  tutti  quegli  strumenti ,  normativi  e  operativi ,  adeguatamente  forti  e  incisivi  , necessari  e  indispensabili  al fine  contrastare  efficacemente  questo  tragico  fenomeno  e  offrire  alla  popolazione  le  massime  garanzie  possibili  di  difesa  e  di  sicurezza.


Possibili  soluzioni  nella lotta  contro  il  terrorismo
Riguardo ai “ foreign fighters “ , si tratterebbe di decidere a livello europeo di tradurre nelle legislazioni nazionali , norme che dichiarino i reduci combattenti dello Stato islamico   “ criminali di guerra “ , applicando nei loro confronti pene severissime .
 Riguardo a coloro che  attentano alla vita degli europei , ma  non sono foreign fighters, e sono persone che si sono già radicalizzate , anche di  recente , il  problema è ben più complesso e la soluzione è difficile :  o li si ferma prima che colpiscano o ci si deve rassegnare a che muoiano tante persone inermi.   Se li si vuole fermare prima che agiscano, quando ancora si limitano a manifestare  idee jihadiste  e a frequentare altri radicalizzati come loro, allora si tratta di capire come ciò possa conciliarsi con la tutela della libertà di parola e di espressione.
 Limitarsi ad espellerli , come misura saltuariamente utilizzata dai governi europei, e anche da quello italiano ,  non è sufficiente. Sia perché una parte è composta da cittadini europei ai quali tale provvedimento non si applica. Sia perché l’espulso resta comunque una bomba pronta a esplodere da qualche altra parte , in altri  Paesi .
 Motivo per cui , si  tratta di saper  distinguere fra le situazioni in cui la sicurezza è relativamente garantita e le situazioni in cui non lo è .  Nel secondo caso, se si tratta di sacrificare alcune libertà, allora è meglio farlo de jure,  con provvedimenti  legislativi  e operativi , molto severi e adeguati  alla  gravità  del fenomeno terroristico , e  farlo apertamente , pubblicamente , piuttosto che di fatto, tacitamente, nascostamente, sotto la pressione dello stato di necessità.
Infine ,  la terza soluzione ,  ancora più complessa ,  riguarda  la  possibilità  di ottenere l’attiva cooperazione delle comunità musulmane europee ai fini dell’identificazione, dell’isolamento e della caccia ai jihadisti.

Abbiamo due occhi per vedere le cose nelle loro tre dimensioni . Ritenere nemico solo il terrorista islamico , oppure solo la grande finanza oppure solo i poteri politici e massonici , significa voler vedere le cose con un occhio solo . La realtà di ogni avvenimento ha sempre tre dimensioni , che vanno attentamente esaminate per cercare di scoprire la verità che vi è contenuta . Una verità che però ,  purtroppo spesso , viene  solo intuita , perché quasi impossibile ottenerne le  prove.

Una società  nella  quale sono sempre più  numerose  le persone   soggiogate  dai  vizi della droga , dell’alcol , del  gioco d’azzardo , da gravi dipendenze psico-patologiche di  natura  tecnologica  e  strumentale ,  è destinata  a  perdere  ogni  capacità  di  giudizio  critico  e quindi ogni possibilità  di qualsiasi  proficuo  intervento  sulla  politica  di  chi  governa  il Paese ,  aprendo  definitivamente la  strada  a quei  gruppi  di potere ,   il  cui  obiettivo  è appunto  il  completo  controllo  e  il  pieno  dominio  sulla  società  stessa ,  privando  la  popolazione  di  ogni  diritto  di  sovranità. 


Ad oggi gli attentati terroristici nel 2017 sono 866 e hanno provocato 5.225 morti circa. 






Nota  : 
Gianluca Ferrara
Saggista e direttore editoriale di Dissensi Edizioni
La notizia dell’ennesimo attentato che ha colpito l’Europa sta riempiendo giornali, tv e blog di immagini e video. All’indignazione per le tante vittime innocenti si intrecciano i commenti di intellettuali, giornalisti e politici. Purtroppo, come al solito, si tratta di commenti fuorvianti che cavalcano l’emozione del momento, completamente incapaci di mostrare una visione d’insieme. La quasi totalità delle opinioni che ci apprestiamo ad ascoltare nello tsunami dis-informativo che giungerà nelle nostre case non ci spiegheranno i perché di tali gesti che sono solo sintomi di una grave malattia. Una malattia che è la fine del modello di sviluppo del mondo occidentale che, per perseverare nella sua folle crescita economica, deve depredare nuovi territori sempre con maggiore voracità.
Il fine nei prossimi giorni sarà sempre lo stesso: dividere in modo ipocrita il mondo tra buoni e cattivi, in modo da permettere a coloro che esercitano il vero potere di raggiungere gli obiettivi prefissati. Obiettivi atti a giustificare nuove spese militari, ulteriori restrizioni delle libertà in Occidente e la possibilità di usare, ancora un volta, la religione come maschera per celare la vera posta in palio che è la razzia di petrolio, gas e stupefacenti. Negli ultimi anni pianificate guerre dirette e per procura hanno destabilizzato un’importante area geografica. Le aggressioni all’Iraq, all’Afghanistan, alla Libia, alla Siria hanno fatto montare la rabbia. Rancori e odi che si sono incanalati in tanti disadattati europei usati come concime per seminare paura ma anche in gruppi radicali e terroristici. Gruppi come Al Qaeda e Isis, che però sono stati usati e finanziati, come è accaduto in Siria, in maniera strumentale dagli Stati Uniti che si sono autoproclamati portatori sani di democrazia e libertà.
L’invito che sento di rivolgere è di non limitarsi a voler interpretare l’immagine di un puzzle solo con l’ultimo pezzo che ci viene mostrato dai mass media. Per rispettare le vittime degli attentati non serve essere informati su che musica ascoltassero e di quali film fossero appassionati, la vera sfida è spegnere la Tv e trovare gli altri tasselli del puzzle, quelli che poi danno la possibilità di vedere il quadro d’insieme, quello che è vietato mostrare. Secondo uno studio dell’associazione privata Council on Foreign Relations, solo nel 2016 il premio Nobel per la Pace, Obama, ha permesso che fossero sganciate ben 26.172 bombe su ben sette Paesi sovrani (Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Yemen, Somalia e Pakistan). Si tratta di tre bombe ogni ora per 24 ore al giorno che hanno ucciso migliaia e migliaia di civili innocenti come coloro che passeggiavano sulla Rambla a Barcellona.

Secondo un rapporto del 2014 dell’Ong britannica Reprive, per ogni “terrorista” ucciso nella guerra dei droni combattuta dagli Usa, le vittime civili sono state 28. In dieci anni, su 41 terroristi assassinati i droni hanno ucciso 1.147 innocenti. Uomini, donne e bambini di cui giornali e Tv non ci renderanno mai conto.

giovedì 17 agosto 2017

L' O B E S I T A '


 L’  OBESITA’     …….un  grave fenomeno  sociale .




Un fenomeno  che  richiama  al senso  di responsabilità  non solo le Istituzioni , in ordine al dovere di informazione  sui rischi  per la salute e di controllo sanitario , bensì  anche  alla responsabilità dei  cittadini stessi , come soggetti , individualmente esposti ai rischi  della obesità e del sovrappeso , e soprattutto  come genitori nei confronti della salute dei propri  figli.   Oltre  ai  fattori  fisici negativi , che riguardano  le ripercussioni sulla salute e  i  notevoli  disagi  determinati  dal sovrappeso  nei movimenti  del corpo , vi  sono anche  quelli  di  natura  psicologica , non da trascurare ,  derivanti  dalle forme sovradimensionate  dell’aspetto fisico , spesso soggette  a critiche o a spiacevoli apprezzamenti  da parte degli altri , nei rapporti  interpersonali  e sociali.
Sono  circa due miliardi e duecento  milioni  le persone obese  o in sovrappeso nel mondo , adulti e bambini.
 Cioè , il 30 %  della popolazione mondiale.   Praticamente ,  una “ crisi di sanità pubblica globale , in crescita e quindi  molto preoccupante . E’ fra le maggiori minacce mondiali.
Le conseguenze  dell’obesità  sono importanti  anche riguardo  al  tasso  di  mortalità .  Nel 2015  sono stati attribuiti all’obesità  oltre  quattro milioni di decessi.
Infatti , l’obesità  non colpisce solo chi  ce l’ha , ma colpisce anche  i componenti la famiglia e gli amici , sia direttamente che indirettamente .
Se non si provvede in tempo  per arginare questo gravissimo fenomeno , le cinque malattie principali causate dall’obesità , aumenteranno  e , purtroppo , di ciò se ne avvantaggeranno  le case farmaceutiche , che potranno raccogliere benefici economici in tutto il mondo.
Ciò che è più preoccupante è  l’aumento  dell’obesità infantile , che in alcuni Paesi  ha superato quella degli adulti.   Si è appurato  che l’Italia  è tra i Paesi  quello che  registra  un numero maggiore di bambini  grassi,  con il 21,3 %  di bambini  in sovrappeso  e il 9,3 %   di bambini obesi , maggiormente concentrati  nelle regioni  del centro  e del sud.
Uno degli aspetti più critici  che influenzano  le cattive abitudini alimentari nei confronti dei bambini  è quello  del cosiddetto “ marketing “ , costituito dalle  aziende produttrici  di cibo ricco di grassi , di zuccheri , di sale , che  attraverso prodotti  di attrazione  infantile , del genere   dei  personaggi   dei fumetti ,  di regalini  vari , di raccolta punti , riescono a trarne  enormi profitti  e  purtroppo  in danno  della salute di milioni  di bambini .  
Il sovrappeso può far aumentare il rischio di soffrire di diversi disturbi. Se siete in sovrappeso o obesi, probabilmente siete a rischio di:
  • diabete di tipo 2,
  • coronaropatia e ictus,
  • sindrome metabolica,
  • determinati tipi di tumore,
  • apnee nel sonno,
  • osteoartrite,
  • disturbi della cistifellea,
  • sindrome del fegato grasso,
  • complicazioni della gravidanza.
È possibile diminuire i rischi per la salute se si dimagrisce, se si fa un’attività fisica regolare e si mangia in modo sano.
Il modo più semplice per capire se siete in sovrappeso è valutare l’indice di massa corporea, che si calcola come rapporto tra peso (in chilogrammi) ed altezza al quadrato (in metri).

Indice di massa corporea (Photo Credit: http://it.wikipedia.org/wiki/File:BMI_grid_it.svg)
Un altro modo per scoprire se il vostro peso può provocare dei rischi per la salute è quello di misurarvi il girovita: questa, da sola, non è sufficiente per capire se siete in sovrappeso, ma indica se avete del grasso in eccesso nell’addome.
È un’indicazione importante, perché il grasso in eccesso sull’addome può far aumentare i rischi in misura maggiore rispetto al grasso presente nelle altre parti del corpo.
Le donne con girovita maggiore di 90 cm e gli uomini con girovita maggiore di un metro con ogni probabilità corrono maggiori rischi di soffrire di disturbi connessi all’obesità .