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martedì 29 novembre 2016

IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE




                                     

          IL  RISVEGLIO  DELLE  COSCIENZE  

                   www.lamiavoce37.blogspot.com

     
La comunicazione , l’informazione è la principale fonte di conoscenza  e quindi  di evoluzione sociale e culturale .
Informarsi è un dovere , ma essere informati è un diritto.
 Martin Luther King  ha detto :
“Non dobbiamo avere paura della cattiveria dei malvagi , ma del silenzio degli onesti “
“ Ignorare il male equivale ad esserne complici.”
“ Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla.”
L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia, ovunque.”
                         IL  NUOVO  ORDINE  MONDIALE                       
Conseguenze perniciose per la vita sociale , per i diritti e le libertà dei cittadini ,  colpiranno ancora e sempre di più milioni e milioni  e forse miliardi di persone  ?  Questo potrebbe accadere se il “Progetto “ del dominio del mondo , da parte di minoranze straricche e potenti ,  non verrà in tempo bloccato da una generale rivolta delle coscienze popolari contro gli interessi speculativi ( finanziari e politici ) dei  “ Poteri  forti “ .
David Rockefeller   
               Think tank
                 Commissione Trilaterale


Questi  gruppi rappresentati da individui , quelli occidentali con giacca  e cravatta e quelli orientali  con tunica e copricapo ( Kandura e  guthra ) , utilizzando i potenti mezzi della politica e del denaro , nonché con la violenza delle armi ,  hanno già assoggettato e lo faranno ancor più intere popolazioni nel mondo , attraverso l’accaparramento di risorse energetiche ( gas e petrolio ) , attraverso la produzione e  l’uso di strumenti tecnologici più avanzati, con cui controlleranno  e orienteranno le abitudini , i bisogni e i desideri delle persone . Questi potenti individui, attraverso la immissione nei mercati , a condizioni di vendita apparentemente favorevoli ,  di prodotti di largo consumo , anche  sofisticati  , renderanno sempre più  milioni e milioni di persone psichicamente dipendenti all’uso di tutti quei mezzi , di quegli oggetti che stimoleranno maggiormente i desideri , le curiosità individuali , sino a farli sembrare indispensabili per la vita di ogni giorno, a indurli ad  indebitarsi fortemente e quindi a renderli maggiormente manovrabili, mentre loro trarranno  i maggiori guadagni e proficue speculazioni. 
Ma  soprattutto essi maggiormente accresceranno , attraverso il potere finanziario , anche il loro potere di manovrare le politiche degli Stati . Utilizzeranno le politiche dei  Governi  per realizzare le loro mire espansionistiche  e il possesso delle risorse sui territori di quei Paesi , che verranno man mano  sottomessi  , e se il caso lo richiedesse , come già detto ,  anche con la forza e la violenza delle armi.
 Infatti , essi , per raggiungere tali scopi , useranno sempre più  in modo cinico e spregiudicato sia il ricatto economico e l’asservimento nei confronti delle persone in maggiore  difficoltà , nonché il ricorso alle guerre e ai conflitti sanguinosi , ignorando le orrende tragedie che per tali fatti  saranno patite dalle popolazioni rimaste vittime e fenomeni allarmanti di emigrazioni
Soltanto un generale risveglio delle coscienze , una rivoluzione culturale , etica e morale della società , delle comunità sociali , può generare una tempestiva reazione di tutte masse popolari , cominciando  con una seria e decisa opposizione  alla invasione  speculativa degli interessi di questi gruppi potentati , modificando progressivamente e sensibilmente i propri comportamenti e abitudini individuali nella vita sociale , riportando al centro dell’esistenza umana i fondamentali valori etici e morali ,  del rispetto reciproco della vita e della dignità della persona, del ripudio ad ogni uso di sostanze alienanti e che alterano l’equilibrio psicofisico dell’individuo , rendendolo schiavo del loro uso e oggetto di sfruttamento e fonte di arricchimenti illeciti , che alimentano massicce  speculazioni  criminali  ;  riducendo o modificando la tipologia dei consumi verso certi prodotti , specie riguardo a tanti beni posti strumentalmente sui mercati da grosse aziende industriali .
 E’ indispensabile modificare  i comportamenti sociali , individuali nei confronti della politica , attraverso più opportune  scelte elettorali, da canalizzare su proposte e programmi di ripristino di valori di vita sociale basati sui reali e fondamentali bisogni umani , di progresso civile e pacifico , di convivenza democratica . Soltanto così si  può evitare che il “ Progetto “  giunga al suo  fatale compimento ; che avverrà purtroppo quando  gli stessi potentati riusciranno a diventare dominatori in assoluto sui popoli della terra , ridotti ormai all’obbedienza , e quando troveranno fra loro  la convenienza per un reciproco compromesso sulla spartizione delle risorse del mondo .
Però , se questo accordo e compromesso non si verificasse , allora  potrebbe accadere anche che , a cagione della loro satanica bramosia di potere , essi , scatenando  in modo irreversibile conflitti cruenti , finirebbero con il  perdere il controllo dei loro tremendi strumenti di morte,  determinando la  distruzione di se stessi e di tutta la razza umana.
I banchieri , le società finanziarie , i gruppi affaristici  e i politici  collusi , ci vogliono ciechi , ci vogliono  sordi , ci vogliono muti e ciechi  e sordi e muti diventeremo e forse già stiamo diventando , noi cittadini , non vedendo lo strapotere finanziario e speculativo , che essi esercitano ogni giorno , continuamente , progressivamente , su ogni attività umana  ;
non udendo le voci imploranti di moltitudini crescenti di esseri umani costretti in condizioni di gravi sofferenze e di povertà assoluta ;
non protestando di fronte alla protervia dei ricchi e potenti , alle ingiustizie da loro perpetrate , usando furbescamente lo strumento politico e di apposite leggi  fatte  per i loro interessi , per calpestare i diritti sociali , per umiliare la dignità del lavoro;
allora , se noi cittadini non apriremo in tempo gli occhi , le orecchie e la bocca , da ciechi , sordi e muti , diventeremo irreparabilmente  servi dei loro poteri, sempre più forti , di coloro che si sentiranno maggiormente legittimati ad agire , a causa della nostra  cecità , della nostra sordità , del nostro mutismo , dei nostri servili silenzi e consensi . 
Sì , perché  a volte i consensi si trasformano in  servilismo . Anche se per la maggior parte dei casi i consensi di molti cittadini verso questo o quel personaggio politico , verso le sue affermazioni , verso i suoi progetti ,  nei confronti dei suoi comportamenti , sono indotti inizialmente da un reale bisogno di fiducia , dalla esigenza  di poter continuare ad avere la speranza che finalmente questo o quel personaggio riesca a tradurre nella realtà  tutte quelle promesse , tutti quei progetti da altri e da sempre  propagandati, ma mai realizzati .
Ma il tempo è stato sempre un irriducibile rivelatore della realtà e a volte fatalmente anche di certe verità . Se le promesse sono costituite da belle e colorate bolle di sapone , prima o poi esse scoppiano miseramente , lasciando il vuoto e la delusione . Se dalle parole i fatti che seguono  si dimostrano diversi  rispetto ai programmi enunciati  e negativi rispetto alle aspettative , le reazioni di contrasto da parte di molti cittadini  possono essere più o meno forti , anche se purtroppo sono spesso tardive e quindi  inefficaci .  Mentre  il cambio di passo del personaggio politico sul  programma originario , si rivela  essere un progetto  a favore degli interessi di un’altra parte della cittadinanza , solitamente minoritaria , ma benestante e privilegiata  ; interessi che palesemente sono completamente diversi , se non anche  proprio opposti  a quelli di carattere sociale.
Le conseguenze negative  di tali fenomeni di carattere sociale e politico  ricadono sempre pesantemente e inevitabilmente su quelle fasce di popolazione , anch’esse  minoritarie , ma che sono le più  bisognose di aiuto , di assistenza , di sostegno economico e sociale.
Le situazioni  vengono ad assumere  gradi di criticità  notevoli , drammatici  e pericolosi , allorquando le condizioni di precarietà e di sofferenza si allargano e penetrano , interessando anche  fasce di popolazione  fino a quel momento non colpite  da contingenze economiche molto gravi , tali da rendere  molto fragili e insicure , difficili le condizioni di vita.
 A quel momento sarà  imprevedibile ciò che potrebbe accadere , anche se i casi ipotizzabili sono due ; in un caso  , una rivoluzione  popolare violenta contro il sistema  , con conseguenze  drammatiche e forse anche cruente con  il rischio dell’avvento di un  regime assoluto ed autoritario ; nell’altro , un asservimento sociale sempre maggiore verso il sistema , ormai consolidato nei suoi poteri e padrone su ogni attività umana , destinata ad essere definitivamente condizionata e a lavorare e produrre a favore degli interessi delle classi sostenitrici del sistema stesso.
RISVEGLIAMO  LE  NOSTRE  COSCIENZE
Siamo sempre in tempo per evitare  che in un prossimo futuro  possano realizzarsi certe drammatiche  situazioni , che difficilmente  potranno essere risolte senza danni e sofferenze  ulteriori per le persone più deboli e indifese e per il futuro delle nuove generazioni.

               LA  BOLLA  FINANZIARIA  e il fallimento della giustizia sociale
Vogliamo continuare a sostenere Governi che favoriscono interessi speculativi finanziari , piuttosto che l'economia reale ?
Le banche , la speculazione finanziaria , gli interessi azionari , i titoli in borsa , le società di rating , sono queste le forze motrici dell'economia mondiale ? Che hanno in mano le sorti economiche di milioni e milioni di esseri umani ,di famiglie , di imprese ? Sono soltanto gli interessi speculativi a dettare le leggi della economia ? A stabilire il valore delle capacità intellettuali e fisiche , di lavoro delle persone ? A determinare le sorti della loro vita sociale , del loro futuro ? Se questa è la triste verità , se l'umanità non reagirà in tempo , anzi continuerà a lasciare a loro gestire il proprio destino , non è difficile pensare che potrà essere sufficiente , in un prossimo domani , la puntura di uno spillo a far scoppiare , come già è capitato , una " grande bolla speculativa " , con fallimenti a catena , con conseguenze terribili sulla economia reale di tanti Paesi , sul mondo del lavoro , sullo stato sociale di tante famiglie. Se le popolazioni prendono , in tempo , coscienza di questo grande pericolo , imponendosi sui governi , sulla loro politica , allora potranno essere prese delle misure opportune , per ristabilire le funzioni degli istituti bancari e finanziari , riportando buona parte delle loro attività verso i finanziamenti produttivi , nel mondo del lavoro , nell'economia reale dei mercati , fermo restando altri legittimi interessi istituzionali ed anche di tipo speculativo finanziario , in un campo distinto da quello prettamente commerciale.
                                          L’  I T A L I A
L ‘ ITALIA  può  ritenersi  un Paese privilegiato .
L ‘ Italia  è un Paese che dopo una dittatura ( circa venti anni ) e una guerra                                       ( 1940/1945) , nella quale è rimasto sconfitto , ha saputo darsi una “ Costituzione “  , una Democrazia , una Repubblica Parlamentare , un Ordinamento Giuridico fra i migliori al mondo , in ragione di una rinnovata presa di coscienza popolare e politica e di una ammirevole  capacità  e volontà di risorgere , resa possibile ,  anche e soprattutto  , in virtù di patrimoni  culturali di altissimo pregio e provenienti da fonti  di più diverse civiltà , ricevute e acquisite nei secoli , e che hanno lasciato sul nostro territorio tracce indelebili.
Una Costituzione e una Democrazia , il cui impianto si fonda non solo su principi di elevato valore  morale e sociale , bensì anche su presupposti giuridici e politici che garantiscono, “ autonomia del Poteri Istituzionali “ ,  ( Legislativo, Esecutivo , Giudiziario ) , “ equilibrio compensativo  e di controllo “ , bicameralismo paritario ,  fra gli Organi Legislativi ( Camera e Senato ) , nonché poteri di vigilanza e di controllo da parte di altri preposti Organi dello Stato .
E ‘ pur  vero che dal 1948  ad oggi , di acqua sotto i ponti ne è passata molta , e che gli aspetti , le trasformazioni della vita sociale richiedono nuove e diverse esigenze , più adatte ai ritmi  e alle tipologie delle attività  sia di carattere economico e sociale , come anche  di carattere politico . Per questo , negli anni ,  è stato ritenuto opportuno di apportare diverse e talune modifiche per riformare alcune  norme della seconda parte della  Costituzione , ma con l’accortezza di non intaccare l’impianto  di “garanzie  costituzionali “ , che sono i fondamenti del nostro Sistema Democratico.
Il funzionamento degli Organi dello Stato , in specie riguardo a quelli amministrativi-burocratici , effettivamente ha spesso registrato carenze , inadeguatezze , complessità , che hanno reso le vita sociale dei cittadini ed imprese  irta di ostacoli , difficile ,  e che sono state  impeditive rispetto alle iniziative di rinnovamento strutturale e funzionale  delle aziende stesse e chiaramente  anche riguardo alle prospettive di crescita economica del Paese.
A  ben considerare con onestà  le cose , tutto  ciò non può e non deve essere imputato a mancate riforme che avrebbero dovuto  e dovrebbero ora essere fatte sull’impianto costituzionale riguardo alla composizione e alle funzioni di organi fondamentali quali quelli di Camera e Senato , bensì  deve essere addebitato , in primis ,  alle complesse , farraginose  ,  incongrue e spesso incomprensibili  norme di legge , pertanto assai difficili da applicare,  che scaturiscono maldestramente dalle attività legislative, sia  parlamentari sia  governative , da un mondo politico-partitico volto preminentemente ad interessi di parte e non al bene comune ; in secundis , al  cattivo funzionamento  degli apparati amministrativi-burocratici , anche essi rivelatisi complessi , a volte conflittuali nelle competenze , nonché strutturalmente e funzionalmente  inadeguati ai tempi e alle esigenze sociali .
Pertanto sono proprio ed esattamente soltanto questi i  fattori negativi , che facilmente  hanno determinato e determinano continuamente fenomeni di “corruzione “  a quasi tutti i  livelli istituzionali , attività criminali diffuse, incisive e condizionanti anche sul funzionamento degli apparati stessi ,  sentimenti di grande sfiducia da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni dello Stato e della politica.  Conseguentemente , situazioni di  persistente pericolo  di “  impasse “ , di stagnazione , di crisi economica ,  di decrescita di credibilità  verso il nostro Paese  da parte di imprese estere e da parte di altri Paesi nei quali il sistema democratico  si presenta più efficiente , più stabile , più sicuro.
 Situazioni negative  che non troveranno  certamente  soluzione  attraverso  riforme costituzionali  che presuntuosamente ( e forse anche in malafede ) vengono ritenute capaci di riparare  quei guasti  che invece sono cagionati da una politica inefficiente , conflittuale , contraddittoria  , non idonea al mantenimento di uno Stato  realmente democratico. Soluzioni che , invece ,  possono essere trovate soltanto  da un mondo politico rinnovato ,responsabile  e corretto nella gestione del Bene comune , per gli interessi della collettività , rispettoso verso i valori e principi cardini della nostra Carta Costituzionale.
Per evitare certe lungaggini legislative , che purtroppo vengono registrate nel corso della discussione di una legge ( imputabili erroneamente al fatto della esistenza del bicameralismo paritario e cioè del passaggio necessario di una legge fra Camera e Senato per la sua approvazione ) , piuttosto che cancellare il bicameralismo perfetto , sarebbe stata sufficiente l'istituzione nel Regolamento parlamentare di una norma che stabilisse il potere insindacabile da parte di Presidente della Camera e Presidente del Senato di dichiarare inammissibili tutti quegli emendamenti palesemente strumentali , ( es. semplici cambi di lettera, di modifiche del costrutto formale di una frase , etc...) avanzati al solo scopo di allungare esasperatamente i tempi di approvazione della legge stessa. 
E’ palesemente in errore chi ritiene  che il passaggio di una legge dalla Camera al Senato e viceversa  sia un rimpallo inutile fra due organi paritari ,  persino dannoso ai fini della tempestività della sua approvazione . Se un ritardo avviene , esso è dovuto alla necessità di una revisione , al fine di un miglioramento della legge stessa . Ciò non toglie che il cosiddetto “ ostruzionismo “  fine a se stesso  sia uno strumento assolutamente demagogico  e  che può essere contrastato  attraverso una più efficace disciplina e  regolamentazione delle attività parlamentari e  non può giustificare affatto la necessità di riformare un organo legislativo importante come quello del Senato , modificando le sue funzioni e ridimensionando drasticamente quelle di controllo e di revisione delle leggi.
Inoltre , al fine di ridurre i costi della politica , sarebbe stato sufficiente ridurre il numero sia dei Senatori sia dei Deputati alla Camera , lasciando la eleggibilità dei componenti stessi nella disponibilità diretta degli elettori.
                

                LA  CRISI  E  IL  DISAGIO  SOCIALE DEL NOSTRO PAESE
La situazione economica e sociale del nostro Paese  presenta criticità molto gravi .
In primo piano stanno le sempre più gravi condizioni sociali nelle quali versano oltre diciassette milioni di persone , che sono ormai in aumento  di giorno in giorno e che soffrono per mancanza di mezzi di sostentamento ; taluni  con redditi irrisori , assolutamente insufficienti  a garantire finanche i bisogni primari , altri  addirittura  senza alcun reddito , né casa dove abitare . Un gran numero di queste persone è costretto a rinunciare persino alle cure medico-farmacologiche , aggravando in tal modo le proprie condizioni di salute , sino all’estremo limite di vita. La situazione in materia di lavoro ed occupazione rivela anch’essa gravi criticità , specialmente  nell’ambito dei giovani , costretti a cercare occupazione in Paesi esteri  oppure rimanendo in Italia  nel tentativo ormai inutile di trovare un lavoro corrispondente agli studi acquisiti , ma diventato assai difficile pur essendo disposti ad  accontentarsi  di lavori di livello inferiore  e pertanto  essere sostenuti economicamente , individualmente o anche con famiglia , dai propri genitori , dai propri nonni  attraverso i proventi della loro retribuzione o pensione , coabitando con gli stessi . La situazione delle piccole e medie imprese , dei negozi al dettaglio , è anche essa assai grave . La chiusura delle attività commerciali è giunta a livelli allarmanti ; con fallimenti , licenziamenti a catena , mentre si rilevano in aumento esercizi commerciali  di ipermercati e grandi magazzini gestiti direttamente da stranieri , perlopiù cinesi ,  e altresì  da persone appartenenti a gruppi criminali – mafiosi , capaci di fruire di  grosse quantità di denaro , spesso in contante , e di far lavorare in nero , sotto pagati e in condizioni ambientali spregevoli , non solo stranieri immigrati , ma anche e purtroppo  nostri giovani e non più giovani , costretti alle loro dipendenze. Le classi sociali della cosiddetta fascia intermedia  registrano disagi in aumento , a causa di livelli reddituali bloccati per anni , di difficoltà di ottenere prestiti di denaro , finanziamenti da parte di banche , che pretendono garanzie non disponibili dai richiedenti ; istituti bancari  che peraltro accusano situazioni finanziarie poco trasparenti , in un mondo di intrecci affaristici e di speculazioni oltre ogni limite di legalità , considerate le allarmanti infiltrazioni delle organizzazioni criminali nelle attività pubbliche di enti statali e in quelle private , utilizzando corruzione , evasione , traffici illeciti di denaro e di altro genere.
A tutto questo si aggiungono motivi di carattere politico ; di governi del Paese non capaci di affrontare nel modo giusto le problematiche che investono lo stato sociale , continuando a gestire le risorse residuali della nazione , sia umane che ambientali , in maniera scorretta sotto il profilo della loro utilizzazione ai fini della crescita economica  e della redistribuzione equa della ricchezza nazionale , per rimuovere le gravi condizioni di povertà e fermare il diffuso disagio sociale , più volte manifestato e in particolare attraverso il risultato ( dei NO )  referendario sulla riforma costituzionale , e che  è  stato rivolto  anche per richiamare l’attenzione del Governo sul problema di un fenomeno di immigrazione gestito malamente , senza regole precise, con provvedimenti tampone e frammentari , a volte generatori di contrasti sociali , per l’uso di criteri assistenziali  nei confronti degli immigrati , rivelatasi però in danno di quei cittadini italiani più bisognosi di aiuto e di sostegno.
Ciò a cui si sta assistendo in questi giorni ,che seguono le dimissioni del presidente del Consiglio ,Matteo Renzi ,  suscita molte preoccupazioni , soprattutto perché  sembra perpetuarsi il comportamento del mondo politico-partitico , con una parte di esso  protesa ad un conservatorismo di potere , e un’altra parte pronta a prenderne il posto , anche se in condizioni di forte instabilità e di grave carenza di idee e di progetti costruttivi .
A questo punto   
.Vi è da stare molto attenti a che la corda ,.tirata eccessivamente , non si spezzi ; e cioè la pazienza di una gran parte ( ben oltre venticinque milioni di persone – elettori )  del Popolo italiano . Dato che i signori politici non hanno capito , o fanno finta di non capire che il vero e reale segnale è stato dato attraverso il Referendum . A questo punto diventa politicamente risibile da parte di tanti il cercare di spiegare in un modo o nell'altro il risultato referendario con valutazioni del tutto faziose , assai opinabili. Il mondo politico-partitico ( accozzaglia o meno ) ,non può permettersi più di perseguire disegni di puro potere affaristico e strumentale , di intrecciare accordi sottobanco , di continuare a sfruttare risorse umane ed economiche per finalità faziose e di parte , perseverando nel trascurare i bisogni primari di gran parte della popolazione ( lavoro , povertà , dignità di vita ), e invece consentire che una minoranza diventi sempre più ricca e privilegiata.  Perchè , come già detto , la corda può spezzarsi all'improvviso e la gente esasperata ( e sono in gran numero ) non ci mette molto a scendere nelle piazze contro l'arroganza , la supponenza di certi politici , venditori di fumo . A quel punto , la rabbia potrebbe pure convogliarsi in scelte dure e spiacevoli. Ciò sarebbe assai grave , per la stessa democrazia .
In conclusione , serve al più presto che il Popolo italiano  sia messo in condizione di guardare con fiducia ad un Governo , a delle Istituzioni politiche  realmente rappresentative della volontà popolare , in quanto elette direttamente ,  e che incarnino realmente ed effettivamente le necessità , i bisogni di una popolazione in grave difficoltà.
La filosofia di chi detiene ed esercita il potere poliico-affaristico  si può ben riassumere nella frase che è pronunciata da Tancredi  nel romanzo  Il Gattopardo. (Tomasi di Lampedusa )
«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.»
Potere  politico  , affari speculativi  e interessi finanziari di gruppi potentati , si intrecciano proficuamente dando luogo a  Sistemi egemonici di controllo e di dominio sulla economia e sulla vita sociale dei cittadini , sino a comprimerne i diritti democratici di giustizia ed equità sociale e a ridurre gli spazi di libertà e di autonomia decisionale .
Per evitare che possano determinarsi condizioni limite di sopportabilità da parte dei cittadini che si riconoscessero oppressi dal Sistema , che sfocerebbero inevitabilmente  in rabbia popolare e sommosse di piazza, il rimedio precauzionale non può essere altro che quello di riuscire a  sensibilizzare le coscienze dei cittadini sulla necessità di manifestare pubblicamente e tempestivamente , con cortei ben organizzati e autorizzati , nelle più numerose sedi possibili , le aspettative , i bisogni , le richieste , le opinioni della collettività sulle decisioni e su quei provvedimenti emessi dalla classe politica , nei quali  risultassero motivi di violazione di diritti sociali, inducendo la stessa a porre le possibili  opportune modifiche .
Note :
Disuguaglianza, Oxfam: “In Europa 342 miliardari e 123 milioni di poveri”
La  Organizzazione   Oxfam   (www.oxfamitalia.org) ,  nata nel 1942 in Gran Bretagna, è  tra le più importanti Confederazioni Internazionali nel mondo, specializzata in aiuti umanitari e progetti di sviluppo volti a individuare soluzioni concrete e permanenti alla povertà.
Secondo  il  rapporto  pubblicato  dalla  Oxfam  :
"il sistema previdenziale italiano nel 2013 ha ridotto poco le disparità". L'11% di chi ha un lavoro è a rischio, il nostro paese è il  24esimo tra quelli dell'Unione.
In  Europa  vi  sono  poco più di 340 miliardari  e 123 milioni di persone a rischio povertà o esclusione sociale.
 Oxfam disegna così il volto dell’Europa nel rapporto sulla disuguaglianza intitolato Un’Europa per tutti, non per pochi. Sono  :  “342 i miliardari europei, con un patrimonio di circa 1.340 miliardi di euro”,
. In Italia, in particolare, il 20% degli italiani più ricchi detiene il 61,6% della ricchezza nazionale netta, mentre il 20% dei più poveri può contare su appena lo 0,4% della ricchezza complessiva.
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Per quanto riguarda la povertà, “tra il 2009 e il 2013 il numero di persone che viveva in una condizione di grave deprivazione materiale, vale a dire senza reddito sufficiente per pagarsi il riscaldamento o far fronte a spese impreviste – sottolinea Oxfam – è aumentato di 7,5 milioni in 19 Paesi dell’Unione Europea, inclusi Spagna, Irlanda, Italia e Grecia, arrivando a un totale di 50 milioni”. Dal 2005 al 2014, prosegue il rapporto, la percentuale di persone in stato di grave deprivazione materiale è aumentata dal 6,4% all’11,5%. Sono quasi 7 milioni e i più colpiti sono i bambini e i ragazzi sotto i diciotto anni.
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Per l’Italia secondo lo studio sono fonte di “particolare preoccupazione l’alto livello di corruzione e la scarsa etica della politica e del business, che hanno implicazioni per molte altre aree e sono tra le peggiori tra i Paesi avanzati. La disoccupazione è alta ed è associata ad elevate percentuali di lavoratori part-time involontari e da persone con occupazioni precarie e vulnerabili. La partecipazione delle donne alla forza-lavoro è estremamente bassa ed è peggiorata da un divario salariale di genere che è tra i più alti nei paesi avanzati. E’ scarsa la creazione di nuove imprese che possano alimentare nuove opportunità di occupazione, nè è agevole ottenere i finanziamenti per farlo”.
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. L’Italia è all’ultimo posto per l’entità e l’effetto della tassazione sugli incentivi sia al lavoro , sia agli investimenti .


                                         LA  POVERTA’  IN  ITALIA

E’ vergognosamente  inconcepibile , scandaloso ,  che in una Società “ civile “ , come l’Italia , in cui  il  71 %  in media fra  nord  e  sud  delle  famiglie  sono  proprietarie di casa e dove sono in circolazione circa 37 milioni di autovetture ,  vi siano ancora  persone  costrette a vivere in condizioni di “ povertà assoluta “  ( circa 4,5 milioni ) .

La cosa più scandalosa e assolutamente non più sopportabile , è il  fatto che persista pervicacemente il mantenimento  di troppo elevati emolumenti economici e nella specie dei vitalizi ancor più scandalosi ,  che continuano  ad essere attribuiti e regolarmente fruiti da parlamentari  , come anche i casi di troppo elevati emolumenti , fra  stipendi e indennità varie , percepiti cumulativamente sia da parlamentari  che da altre persone che ricoprono cariche politico-istituzionali  , mentre la  povertà  in  Italia  aggredisce  milioni  di persone , che  sono ridotte allo stremo , le quali devono la loro sopravvivenza solo a quelle altre persone , fortunatamente non poche , ma sempre insufficienti ,  che danno loro , volontariamente , singolarmente , in modo  personale spontaneo ,  oppure in strutture onlus , una qualche assistenza ,soprattutto alimentare oltre che di natura psicologica e possibilmente di una relativa, limitata e provvisoria sistemazione , come riparo dagli agenti esterni.

E’  vergognosamente colpevole quel Governo  che  non riesce , perché non vuole o perché non è capace , a reperire  le risorse economiche necessarie , che possono ricavarsi dalle fonti finanziarie più ricche  e dai redditi più elevati  di quella parte della collettività che è più  agiata ,  per consentire a chi  è in  condizioni di povertà , o addirittura  di “povertà assoluta “ ,  di poter fruire gratuitamente di una abitazione umanamente dignitosa , e di una  assistenza socio-sanitaria , oltre che di una minima basilare fonte di reddito individuale. Negli 8.101  comuni d’Italia  è  enorme il numero delle abitazioni e degli immobili ad uso commerciale e terziario non utilizzati, vuoti e sfitti. (Quasi cinque milioni in Italia, possono essere nuovi beni comuni ).
. Da quando è stato abolito il servizio di leva obbligatorio, centinaia di caserme dismesse sono state abbandonate al degrado e all'incuria e  che potrebbero essere utilizzate per fare fronte all'emergenza abitativa, per i cittadini privi di una abitazione.
Oggi la Chiesa in Italia possiede circa 100 mila immobili, tra i quali vi sono 9 mila scuole, 26 mila tra chiese, oratori, conventi, campi sportivi e negozi e 5 mila tra cliniche, ospedali e strutture sanitarie e di vario genere. Più difficile capire quanti siano hotel, residence e strutture ricettive in genere, perché per la maggior parte sono di proprietà di ordini di frati e suore, e non delle diocesi.
Si tratta comunque di molte migliaia di imprese, perché tali sono, e  Papa Francesco oggi prova a scongiurare l'avanzata della componente ecclesiale più orientata al business che alla carità di cui c'è sempre più bisogno.

                                Note  sulla  “ povertà “ in  Italia
Considerando che nella popolazione italiana ( circa 60 milioni  e 700.000 ) vi sono  circa  4 milioni  e centomila  di  persone  in povertà assoluta , (circa  il  6,8  %  ) e  altri 6 milioni  ( circa il 10 % ) in povertà relativa . 

  Del  totale della popolazione italiana
Il 20% più ricco (  circa 12  milioni  di persone )  detiene il 61,6% della ricchezza  , e  anche nella fascia più ricca, la distribuzione è nettamente squilibrata a favore del vertice. Infatti , Il 5%  (  circa 3 milioni di persone ) più ricco della popolazione detiene  il 32,1% della complessiva  ricchezza nazionale . 
Mentre   il 20%   ( 12 milioni di persone )  è  appena al di sotto del 20,9% della  ricchezza .
 Il restante 60%  ( 36  milioni  di  persone ) si deve accontentare del 17,4% della ricchezza nazionale,  e  dei  quali   il 20%  ( 12 milioni di persone ) più povere ,  ha  appena  lo 0,4 %  della ricchezza.


                    MISURE  CONTRO  LA  POVERTA’  IN  ITALIA


Gli ultimi dati Istat sono un nuovo monito sulla crescita della povertà in Italia. Nello stesso giorno della loro pubblicazione, la Camera ha approvato il disegno di legge delega che prevede l’istituzione del reddito di inclusione.
Recentemente
l’Istat ha comunicato che nel nostro paese sono oltre 8,3 milioni le persone in condizioni di povertà relativa (ossia quando una famiglia di due componenti spende meno della singola persona media), mentre sono 4,5 milioni quelle in povertà assoluta
Il  reddito  di  inclusione  è  una misura strutturale di lotta alla povertà, il disegno di legge delega, che dopo varie modifiche è stato approvato proprio il 14 luglio 2016 dalla Camera dei deputati.
Il disegno di legge, centrato attorno al cosiddetto reddito di inclusione, è caratterizzato da tre aspetti importanti, finora trascurati nel sistema di lotta alla povertà in Italia: universalità, efficienza e complementarietà a un reinserimento nel mercato del lavoro e nel contesto sociale di appartenenza. Il reddito sarà universale rivolgendosi, uniformemente su tutto il territorio nazionale, a tutti coloro che vivono al di sotto della soglia di povertà assoluta; l’assegnazione avverrà a livello di nucleo familiare e sarà basata sull’indicatore della situazione economica equivalente (Isee). In attesa dei decreti attuativi, il governo sostiene che l’ammontare elargito arriverà fino a 320 euro al mese.
Una delle critiche maggiori al Ddl è la limitatezza della platea a cui si rivolge. Con lo stanziamento di soli 1,6 miliardi per i primi due anni, la misura non raggiungerà tutti coloro che versano in condizioni di povertà; secondo l’Alleanza contro la povertà il provvedimento potrà raggiungere al massimo il
30 per cento degli indigenti, ovvero circa 1,3 milioni di persone. In particolare, il reddito darà la priorità ai nuclei familiari con figli minori, con disabilità grave, con donne in stato di gravidanza accertata o con persone con più di 55 anni di età in stato di disoccupazione. Il Ddl rimane poi vago sullo stanziamento a regime, menzionando che partirà da un miliardo e verrà esteso in base alle risorse contingenti. La proposta originale dell’Alleanza contro la povertà, invece, prevedeva uno stanziamento graduale del reddito d’inclusione ma con un costo a regime di circa 7,1 miliardi annui. Le risorse arriveranno dal Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, istituito con l’ultima legge di stabilità, e coperto dalla fiscalità generale, in quanto le economie derivanti dal riordino delle prestazioni di natura assistenziale, sebbene destinate al fondo, sono considerate eventuali. L’Italia si colloca agli ultimi posti in tutta l’Unione Europea per quanto riguarda l’efficacia delle misure di contrasto alla povertà. Nel 2014 i trasferimenti sociali e gli interventi di sostegno nel loro complesso hanno diminuito la percentuale di popolazione a rischio di povertà del 5,3 per cento contro la media europea dell’8,9 per cento; solo Grecia e Romania hanno fatto peggio di noi. Un intervento strutturale e organico nel contrasto alla povertà, ispirato a principi universalistici, e un riordino del sistema assistenziale, ora frammentato e inefficiente, potrebbero finalmente migliorare queste statistiche in un momento in cui la coesione sociale è sempre più a rischio.

Note  da  Rapporto  Svimez   2015
Sulla  situazione economica del Mezzogiorno d’Italia
.Pil negativo per il settimo anno consecutivo, con una crescita che dal 2001 al 2013 è stata meno della metà di quella della Grecia. Divario record al 53,7% del Pil pro capite rispetto al resto del Paese. Investimenti che continuano a cadere. Industria al tracollo, con un valore aggiunto precipitato del 38,7% dal 2008 al 2014. Donne e giovani fuori dal mercato del lavoro. Nascite al minimo storico da 150 anni, che preannunciano uno «tsunami demografico». E un rischio su tutti: «Il depauperamento di risorse umane, imprenditoriali e finanziarie potrebbe impedire al Mezzogiorno di agganciare la possibile nuova crescita e trasformare la crisi ciclica in un sottosviluppo permanente».
Performance di gran lunga peggiore della Grecia
Dal 2001 al 2014 il tasso di crescita cumulato della Grecia è stato pari a -1,7%. La performance più negativa dell’intera eurozona, ma mai quanto il Meridione d’Italia: -9,4%, contro il +1,5% del Centro-Nord.
Il malessere del mondo produttivo
Colpiscono le cifre sull’industria, per quel già citato crollo degli investimenti del 59,3% dal 2008 al 2014, oltre il triplo del calo pesante registrato al Centro-Nord (-17,1%), e per la flessione del 35% del valore aggiunto, a fronte del -17,2% nel resto d’Italia. Nello stesso periodo calano anche le costruzioni (-47,4% gli investimenti, -38,7% il valore aggiunto) e i servizi (-33% gli investimenti, -6,6% il valore aggiunto). Non va meglio per l’agricoltura: investimenti -38%. Negative anche le esportazioni: nel 2014 sono calate del 4,8% contro la crescita del 3% al Centro-Nord. E si sono dimezzate al Sud le agevolazioni alle imprese sul totale nazionale: erano il 63,5% nel 2008, sono diventate il 33,2% nel 2013. Il pericolo, per Svimez, è quello già denunciato nel Rapporto 2014: una «desertificazione industriale».
Il lavoro che non c’è: nel 2014 occupati sotto i 6 milioni
Inevitabili i riflessi sull’occupazione. Negli anni della crisi nel Mezzogiorno è caduta del 9%, oltre sei volte più che al Centro-Nord. Delle 811mila persone che hanno perso il lavoro tra il 2008 e il 2014, ben 576mila sono residenti al Sud. Che concentra il 26% appena degli occupati d’Italia ma il 70% delle perdite determinate dalla recessione. Nel solo 2014 il Meridione ha perso 45mila posti, arrivando a 5,8 milioni di occupati, sotto la soglia psicologica dei 6 milioni e raggiungendo il livello più basso almeno dal 1977, l’anno da cui sono disponibili le serie storiche dell’Istat. Una prova - spiega la Svimez - «del processo di crescita mai decollato» e del «livello di smottamento del mercato del lavoro meridionale».
Allarme donne e giovani
C’è un allarme specifico che riguarda le donne (lavora soltanto il 20,8% contro una media Ue del 51%) e i giovani: tra il 2008 e il 2014 il Sud ha perso 622mila posti tra gli under 34 (-31,9%) mentre ne ha guadagnati 239mila tra gli over 55. Per gli under 24 nel 2014 il tasso di disoccupazione ha sfiorato il 56%, contro il 35,5% del Centro-Nord. Parla da solo il dato sui neet (quelli che non studiano e non lavorano): nel 2014 in Italia sono aumentati del 25% rispetto al 2008, arrivando a 3,5 milioni. Quasi due milioni sono meridionali.
In arrivo «tsunami» demografico
A tutto ciò si aggiunge il calo delle nascite, che non accenna a fermarsi (persino gli stranieri iniziano a fare meno figli), e la migrazione verso il Centro-Nord che dal 2001 al 2014 ha interessato oltre 1,6 milioni di persone. «Un intreccio perverso», lo definisce la Svimez. «Il Sud sarà interessato nei prossimi anni - avverte il rapporto - da uno stravolgimento demografico, uno tsunami dalle conseguenze imprevedibili, destinato a perdere 4,2 milioni di abitanti nei prossimi 50 anni, a fronte di una crescita di 4,6 milioni nel Centro-Nord».
Una persona su tre a rischio povertà
Il risultato è la povertà: dal 2011 al 2014 le famiglie assolutamente povere sono aumentate in Italia del 37,8% al Sud e del 34,4% al Centro-Nord. Ma nel 2013 una persona su tre nel Mezzogiorno era a rischio povertà, contro una su dieci al Centro-Nord. Sicilia e Campania le regioni dove il pericolo è più elevato. Quasi il 62% dei meridionali guadagna meno di 12mila euro annui, contro il 28,5% del Centro-Nord. Ennesima faccia di un Paese «sempre più diviso e diseguale».


               LA  CRISI  DELLE  PICCOLE  E  MEDIE  IMPRESE
Nel 2013 in Italia hanno chiuso in media 54 imprese ogni giorno, due ogni ora. Lo scorso anno su tutto il territorio nazionale si sono registrati 14.269 fallimenti, in crescita del 14% rispetto al 2012 e del 54% rispetto al 2009. Di fatto in cinque anni sono sparite dalla mappa nazionale 59.570 imprese, in un trend di costante aumento dall'inizio della crisi a oggi, con il suo picco nell'ultimo trimestre 2013: un nuovo record di 4.257 fallimenti (+14% rispetto al quarto trimestre 2012, +39%              ( Ilaria Vesentini - Il Sole 24 Ore -)
A scattare la drammatica fotografia è Cribis D&S, la società del gruppo bolognese Crif specializzata nella business information nella sua periodica «Analisi dei fallimenti in Italia». «Nonostante alcuni timidi segnali di miglioramento negli indicatori dell'economia italiana – commenta l'ad di Cribis D&B, Marco Preti, il conto dei fallimenti mostra una situazione ancora molto preoccupante e il picco del quarto trimestre 2013, dopo cinque anni caratterizzati da un trend in costante peggioramento . ( Ilaria Vesentini - Il Sole 24 Ore –)
Continua ad avanzare la desertificazione di attività commerciali e pubblici esercizi nei centri urbani. Secondo le stime dell'Osservatorio Confesercenti, anche nel 2015 il bilancio tra aperture e chiusure di negozi, bar e ristoranti sarà in rosso, con un saldo negativo di oltre 29 mila imprese. Un crollo meno grave di quello registrato nel 2014 (-34mila) ma comunque peggiore delle attese. Il calo delle chiusure, il primo in cinque anni, è infatti quasi annullato dalla frenata delle aperture: in totale quest'anno si stima che inizieranno l'attività circa 37mila nuove imprese, contro le oltre 42mila che hanno aperto lo scorso anno e le 45mila nel 2013. Il 2015 è il quinto anno consecutivo di contrazione per il commercio in sede fissa, la ristorazione ed il servizio bar. In totale, dal 2011 ad oggi, questi tre settori hanno registrato circa 207mila aperture e 346mila chiusure, per un saldo negativo di poco meno di 140mila imprese. In media, negli ultimi 5 anni, ogni giorno hanno aperto 114 imprese e 190 hanno chiuso, per un saldo giornaliero negativo di 76 attività.

                                           L’ Equità  fiscale
Per  conseguire  un  obiettivo  di  equità  nel sistema fiscale ,  il  metodo dei semplici    " tagli " ai redditi più alti ,  è quello meno opportuno da operare ( anche perchè facilmente opponibile sotto il profilo giuridico ) . Invece , per poter garantire un reddito minimo ( sufficiente per i bisogni di vita primari , indispensabili ) a tutti coloro che ne sono privi , il sistema migliore è quello della riforma  generale  del sistema fiscale , attraverso un ‘adeguata revisione delle aliquote fiscali , che contempli  un  innalzamento delle aliquote stesse , in misura proporzionale , a partire dai redditi più alti ( es.  da  80.000 euro lordi annui ) e riguardo alle rendite finanziarie più elevate . Solo così facendo , e attraverso una seria ed efficace lotta alla evasione fiscale , possono ricavarsi risorse finanziarie sufficienti per ristabilire una più equa redistribuzione della ricchezza nazionale . Inoltre , sarebbe molto efficace consentire anche importanti e  consistenti  misure di  detrazioni fiscali , per i redditi medio-bassi , riguardo alle spese per beni e servizi essenziali ( la qual cosa servirebbe soprattutto alle entrate  nelle casse dello Stato , determinando sicuramente un forte incremento in ordine al rilascio delle ricevute fiscali).

  SITUAZIONE   SOCIO - ECONOMICA   IN  ITALIA   NEL  QUADRO   INTERNAZIONALE

Il prezzo del petrolio continua a scendere , mentre  in  Italia  il costo  dei carburanti  rimane pressochè  invariato (  la qualcosa  corrisponde  in pratica  a  un aumento di tasse );
Se  l’andamento delle borse  è  molto  instabile   e tendente al ribasso , in parte  è  dovuto al  calo del prezzo del petrolio ( dovuto a una produzione  eccessiva  di greggio rispetto all’effettivo consumo globale ) ,  in parte  ad  un rallentamento della crescita  di  produttività  economica  , specie  di Paesi in via di sviluppo , come Brasile , Russia e Cina ;
Le banche risentono delle sofferenze  per i crediti non soddisfatti  (  c.d. derivati ) e  pertanto  sono poco propense ad erogare ulteriori prestiti alle imprese e alle famiglie , nonostante gli interventi finanziari della B.C.E. ( Draghi ) , che cercano  di  agevolare la circolazione del denaro , al fine di evitare fenomeni di deflazione  nei mercati  finanziari ed  economici ; 
In Italia ,  la  crescita economica  è  troppo  lenta  e  molte  attività  produttive  e  d’impresa  sono  in  grave  crisi  (  in aumento i casi di chiusura attività , di fallimento , di cessata attività per delocalizzazione verso l’estero ),  a causa  della  debole  domanda ( specialmente  interna )  di  acquisto di beni e servizi  e per  il  peso eccessivo  delle imposte e tasse, nonché a causa della concorrenza  di  quelle attività ( in specie cinesi ) ,che hanno invaso il mercato con prodotti a basso costo  e di assai dubbia qualità ( molto diffusi , anche se  spesso denunciati e vietati per legge) ;
Cresce  continuamente e  gravemente  il  divario  economico - finanziario  fra  le  fasce  sociali  più  deboli  e  quelle  più  benestanti   e  aumenta  in  modo allarmante  il numero delle persone assolutamente prive di reddito e quindi in condizione di reale povertà.
Gravemente  persistenti  sono  le  situazioni  di  privilegi  di  natura economica  e normativa  riguardanti  classi sociali  particolari , politiche , istituzionali , etc..,  anche se più  volte  denunciati  pubblicamente , da organi di  stampa  e  da cittadini stessi ;
Il  sistema  fiscale  presenta  gravi  iniquità  ,  gravando troppo  il  peso delle aliquote  fiscali ,troppo alte  sui redditi medio bassi ,   e non  equamente proporzionate rispetto  alle aliquote  relative gli alti  redditi  e alle elevate rendite finanziarie , giochi d’azzardo , beni  di  lusso , grossi capitali ,etc..
La  disoccupazione  , anche se da poco tempo lievemente diminuita  nel  nord Italia , è  comunque ancora  a livelli troppo alti nelle Regioni del Meridione , Sicilia , Sardegna (  specie riguardo ai giovani  ) , dove si continua a registrare  un  forte aumento  del fenomeno dell’emigrazione verso il nord Italia e verso i Paesi europei ;
Gravemente  elevato   è  il tasso  di   evasione  fiscale , essendo  poco efficienti i mezzi di contrasto ,  nonché  la  misura del  debito  pubblico  nazionale  rispetto agli  altri Paesi europei ,  essendo  ancora troppo debole  la crescita  del PIL  rispetto alla  spesa pubblica ;  
Allarmante è anche il fenomeno  della  illegalità ( corruzione , evasione fiscale , criminalità organizzata ) ;
Insufficienti , carenti sono i piani  di  investimento economico-finanziario  da parte degli Organi  pubblici , politici e Istituzionali , riguardanti la manutenzione e la messa in sicurezza  del territorio , riguardanti le risorse  umane  e  strumentali  per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo culturale , per la ricerca scientifica , riguardo alle vie e  ai mezzi  di comunicazione  ( specialmente nel meridione ) , alle strutture scolastiche , sanitarie e penitenziarie , etc…

                     "  L' ORDINE  SOCIALE "  E  LA  DEMOCRAZIA
All’art. 1  la COSTITUZIONE  ITALIANA   sancisce : “ L’ Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.  La Sovranità appartiene al Popolo , che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Il principio della Sovranità popolare si inserisce tra i principi fondamentali della Costituzione Italiana .
La sovranità è fonte di legittimazione del potere degli Organi costituzionali .
Ciascun Organo cosituzionale è tale e può esercitare la propria funzione perché trova legittimazione e fonte prima nel Popolo. Non esiste, quindi, organo che sia estraneo alla Sovranità popolare .
Attraverso  tale  principio si è  voluto dare la possibilità a tutti i cittadini di partecipare direttamente o indirettamente alle decisioni del  Governo  e  tale  possibilità di democrazia diretta viene esercitata dai cittadini mediante il diritto di “ voto “ .
La nostra Carta Costituzionale prevede principi esemplari per una convivenza civile e democratica  e sancisce norme di legge che sostengono perfettamente questi principi , sia riguardo alle attribuzioni , che all’articolazione e finalità degli Organi istituzionali, politici , legislativi e giurisdizionali  dello Stato.
Per qualsiasi essere umano , sia dal punto di vista individuale che  facente parte di una comunità civile ,  il diritto alla “ vita “  e il diritto alla “ libertà “  sono inviolabili  e  l’unica forma di società che può garantire ai cittadini questi diritti  è quella governata da un Sistema Democratico ;  un Sistema  che per ben funzionare , necessariamente deve essere “ ordinato “ , cioè regolato da norme precise ed efficaci  e  condotto da persone rette e capaci di realizzare , attraverso i rispettivi Organi Istituzionali , i principi di Legalità , di Equità e Giustizia Sociale .
Tali  principi ,  affinchè possano essere realizzati , implicano necessariamente atti legislativi e amministrativi di reale competenza ed efficacia , sia sotto il profilo politico che giuridico e sociale , nonché comportamenti di serietà , di onestà morale e intellettuale dei soggetti  preposti all’esercizio e alle funzioni degli Organi istituzionale dello Stato.

Pertanto , Onestà , Legalità e Giustizia  costituiscono i pilastri fondamentali , sui quali ,  per  mantenersi , non può non  reggersi un vero  Sistema  democratico attraverso i suoi Organi di Governo e gli Organi Istituzionali dello Stato.
Un Sistema democratico  che deve garantire al suo interno i necessari Organi di controllo , pur nel rispetto della indipendenza e autonomia di  ciascuno degli Organi , cui sono attribuiti i tre poteri previsti dalla Costituzione :  Legislativo , quello Esecutivo e quello Giudiziario.

Organi di controllo che fungano da contrappesi  nell’esercizio dei poteri istituzionali  e che costituiscono perciò una vera e reale garanzia  dell’assetto democratico per il Paese .  Per tali motivi  è molto  importante  evitare che possano crearsi  pericolose modifiche nell’ambito dell’Ordinamento giuridico –costituzionale  ,  tese a eccessive  semplificazioni  organizzative e funzionali  del Sistema politico –legislativo  , che facciano venir meno tali fondamentali garanzie.

Una vera Democrazia  può sostenersi soltanto attraverso il rispetto di precise regole , che prevedono da parte degli Organi competenti i necessari e molteplici controlli , anche incrociati , specialmente in materia fiscale e di legalità.

Quindi , uno Stato Democratico , ai fini della sua stabilità e integrità , ha la necessità di essere governato da un Sistema politico che sia in grado di assicurare alla comunità condizioni socio-economiche indispensabili per una convivenza civile, libera, pacifica e dignitosa  e soprattutto condizioni di equità e giustizia sociale, evitando che si determinino situazioni di gravi disparità fra le classi sociali , fenomeni di grave disoccupazione e di povertà  e in contrapposto di privilegi e speculazioni in favore dei ceti e  caste più abbienti.
 Soltanto  attraverso le suddette condizioni  un Governo può assicurare al Paese  il mantenimento di un
                                    ORDINE SOCIALE  DEMOCRATICO “  
  .                                  
            PER  LA  REALIZZAZIONE  DELL' ORDINE  SOCIALE   DEVONO  A  LORO  VOLTA  ESSERE  REALIZZATI  QUATTRO  PRINCIPI  FONDAMENTALI  :

- LA  " LIBERTA' SOCIALE

-  LA  " GIUSTIZIA  SOCIALE "

- LA " SICUREZZA  SOCIALE " 

-  IL  " BENESSERE  SOCIALE "

                                                  LA  "  LIBERTA'  SOCIALE  "

LA LIBERTA' SOCIALE   CONSISTE   IN  TUTTE  QUELLE  ATTIVITA'   UMANE  VOLTE  AD   ESERCITARE  IL  DIRITTO  ALLA  LIBERTA' INDIVIDUALE   NEI MODI  E  NEI  LIMITI  CONSENTITI  DALLE   LEGGI  PREVISTE  DALLA  COSTITUZIONE  ,  NEL  RISPETTO  DEL DIRITTO  DELLA  LIBERTA'  ALTRUI  ,  AI  FINI  DEL   PERSEGUIMENTO  DEL  BENE COMUNE ;

                                                 LA  "  GIUSTIZIA  SOCIALE  "

LA  GIUSTIZIA  SOCIALE  CONSISTE  IN  TUTTE  QUELLE  ATTIVITA'  ISTITUZIONALI  CHE  REALIZZANO  EFFETTIVAMENTE  LA  " PARITA'  SOCIALE "   FRA  TUTTI  I  COMPONENTI  DELLA  SOCIETA' ,  SOTTO  IL  PROFILO  DEL  SESSO , DELLA  RAZZA , DELLA  RELIGIONE , E DI  TUTTI  DI  FRONTE  ALLA  LEGGE   ;  NONCHE'  NELL'  APPLICARE  MISURE  DI  EQUITA'  E  DI  LEGALITA' ,  TALI  DA  RENDERE  REALE  ED  EFFETTIVA  PER  TUTTI I  COMPONENTI  LA  SOCIETA'  STESSA   LA   POSSIBILITA'  DI  CONDURRE  UNA  VITA  ECONOMICAMENTE  E  SOCIALMENTE  DIGNITOSA  ;

                                                   LA  "  SICUREZZA  SOCIALE  "

LA  SICUREZZA  SOCIALE  CONSISTE   IN  TUTTE  QUELLE   INIZIATIVE  E  ATTIVITA'  ISTITUZIONALI    DI  NATURA  ORGANIZZATIVA   E  STRUTTURALE  CHE  GARANTISCANO  IN  MODO  EFFICACE  ED  EFFICIENTE ,  LA TUTELA  DELLA  SALUTE  E  DELLA   INTEGRITA'  FISICA  NEI  CONFRONTI  DI  TUTTI  I  COMPONENTI  DELLA  SOCIETA'   , PREDISPONENDO  TUTTI  I  MEZZI  UTILI  E  NECESSARI  AL  FINE  DI  PREVENIRE  ,  NONCHE'  DI  CONTRASTARE   QUANTI  PREVEDIBILI  PERICOLI  POSSANO  INCOMBERE  E  NUOCERE  ALLA  VITA  E  ALLA  INCOLUMITA'' DELLA  COMUNITA'   ;

                                          IL  "  BENESSERE  SOCIALE "

IL  BENESSERE  SOCIALE   E'  IL  FINE  ULTIMO  CUI  DEVE  TENDERE  LA  POLITICA  DI  UN  GOVERNO   ; ESSO  CONSISTE  IN  TUTTE  QUELLE  INIZIATIVE  SOCIO-ECONOMICHE  IN  MATERIA  DI  OPERE  PUBBLICHE  E  IN  CAMPO  DI  INTERVENTI ANCHE  DI  NATURA PRIVATA ,  VOLTE  A   REALIZZARE   ,  PUR  NELLE  DIFFICOLTA'  SOCIO-ECONOMICHE  CONTINGENTI ,  CONDIZIONI  DI  VITA  SOCIALE   QUANTO  PIU'  EQUE  E  GIUSTE  ,  PRINCIPALMENTE   EVITANDO  CHE   POSSANO  CREARSI  SITUAZIONI  DI  GRAVE  CRITICITA' ,( CRESCENTI CONDIZIONI DI POVERTA’ , DISOCCUPAZIONE )   E  QUINDI   CONTESTAZIONI  SOCIALI   A  CAUSA  DI   ATTI PRODUCENTI  GRAVI  INIQUITA'  SOCIALI  ,   POSTI  IN  ESSERE COLPEVOLMENTE    DA  PARTE  DI  ORGANI  POLITICI   E  COMPONENTI  ISTITUZIONALI   NELLA  GESTIONE  DELLA  COSA  PUBBLICA.

 DATO  CHE   FENOMENI   QUALI   LA  "  CORRUZIONE " ,  LA  " EVASIONE  FISCALE " ,     LA  "  CRIMINALITA'  ORGANIZZATA "  COSTITUISCONO  SEMPRE  PIU'  GRAVEMENTE   FATTORI   ALTAMENTE  DISTRUTTIVI  DELLE   CONDIZIONI  DI  SICUREZZA  SOCIO-ECONOMICA  DEL  NOSTRO  PAESE   , METTENDO  A  SERIO  RISCHIO  ANCHE  GLI  EQUILIBRI  DELLO  STESSO   SISTEMA  DEMOCRATICO ,   E'  GIUNTO  IL  MOMENTO   IRRINUNCIABILE    DI  INTERVENIRE    CON  LA  MASSIMA  URGENZA  E  DUREZZA  E  DETERMINAZIONE   PER  DIFENDERSI   DALL' AGGRESSIONE  DI  QUESTI  MALI ;   A  TAL  FINE   E'  ASSOLUTAMENTE  NECESSARIO  CHE  PARLAMENTO  E  GOVERNO   PRENDANO   RESPONSABILMENTE  E  SENZA  INDUGI  GLI  OPPORTUNI  ED  EFFICACI  PROVVEDIMENTI  LEGISLATIVI  ED  OPERATIVI  PER  AFFRONTARE  E  DEBELLARE  TALI  FENOMENI ,  ATTRAVERSO  UN  RAFFORZAMENTO   QUALITATIVO  E  QUANTITATIVO   DEI  MEZZI  E  DEL  PERSONALE   APPARTENENTE  AGLI  ORGANI  ISTITUZIONALI  (  GIUDIZIARI  , FINANZIARI  E  FORZE  DELL'ORDINE )  PREPOSTI  ALLA  LOTTA  CONTRO  LA  CRIMINALITA' .

PER  FAR  QUESTO  ,  LA  POLITICA  DEL  GOVERNO  ,  NELLA  PERSONA  DEL  SUO  CAPO , COME  ANCHE  RIGUARDO  AI  RAPPRESENTANTI  DELLE  FORZE  PARLAMENTARI ,  A  FRONTE  DELLA  PERICOLOSITA'   SULLA  SICUREZZA  PUBBLICA  ,  NONCHE'  DEI  GRAVISSIMI  DANNI  ARRECATI  ALLA  ECONOMIA  E  ALLE  FINANZE  DEL  PAESE ,  NON  POSSONO  PIU'  AVANZARE  SCUSE  DI  IMPOSSIBILITA'  AD  INTERVENIRE   NEL  MODO  PIU'  CORRETTO  E  PROFICUO  ,  A  CAUSA  DI  CARENZE  DI  RISORSE  ECONOMICHE   , DOVUTE   AL LA  CRISI  CONTINGENTE ,   O  A  CAUSA  DI  PRESUNTE  NECESSITA'  DI  INTERVENTI  SU  ALTRE  QUESTIONI  E  RIFORME  LEGISLATIVE   (  PALESEMENTE  NON  PRIORITARIE  E  CERTAMENTE  NON  PIU' URGENTI  RISPETTO  AI  SUDDETTI  PROBLEMI )  ,  ALTRIMENTI , STANTE  LE  LORO  RISPETTIVE  RESPONSABILITA'  POLITICHE  E  ISTITUZIONALI ,    SAREBBERO  RITENUTI   INDIRETTAMENTE  " COMPLICI "   DEI  FAUTORI   DI  QUESTI  MALI   E  PORTEREBBERO   SULLA   LORO   COSCIENZA   LE  CONSEGUENZE   PER   I  GRAVISSIMI  DANNI  PROVOCATI   SU  TUTTE  QUELLE  PERSONE   CHE  VENGONO  GIORNALMENTE  COLPITE  NELLA  PROPRIA  INCOLUMITA'  E  NEI  PROPRI   BENI .   


       LA  LOTTA  ALLA  CORRUZIONE ,  ALLA  EVASIONE  FISCALE ,  ALLA  CRIMINALITA’  ORGANIZZATA
                                        CORRUZIONE  E  MALAFFARE
   Ci  lamentiamo  perché , pur  dovendo pagare  tante  tasse  ,  i servizi  pubblici  funzionano  male  o  sono  gravemente  insufficienti   e  la  crescita economica e sociale nel  nostro Paese  è  troppo  lenta  rispetto a  quella  di  altri Paesi europei , nonostante la presenza di  attuali  condizioni congiunturali più favorevoli  rispetto agli  anni  passati ? 
La  risposta  più  immediata , naturalmente ,  è  quella  che  riguarda  la  politica  del Governo  e  degli  Organi legislativi  sulla  gestione delle risorse  pubbliche .
 Infatti ,  se  vi  sono  carenze  o  inefficienze ,  le  cause  sono  dovute   a  motivi  ben precisi e diversi :
  al  fatto  che  vi  sono  troppi  sprechi di denaro ; troppe opere pubbliche rimaste incompiute , eccessivi costi  e ritardi nelle  relative realizzazioni ; inadempienze  e   violazioni di norme in materia di appalti ;  molto  gravi le condizioni di disuguaglianza  e di sperequazione economica fra  ceti sociali  per  una  iniqua  redistribuzione  della  ricchezza  nazionale  e   un  iniquo  sistema  di  imposizione  fiscale ;  che  l’apparato burocratico  degli  enti  pubblici  è  troppo  complesso , inutilmente  ripetitivo , dispersivo  e  quindi  economicamente oneroso , difettoso nella organizzazione e controlli  gestionali  e quindi  nella resa ed efficienza lavorativa-burocratica ; che  l’apparato giudiziario risente di carenze strutturali , di personale , di complessità procedurali  e quindi di lentezze decisionali  e sovrabbondanza di pendenze  processuali ; che il sistema penitenziario  presenta  gravi  carenze  di  ordine strutturale , carceri insufficienti  e quindi  sovraffollate , carenze di personale di vigilanza penitenziaria ; che  gli  apparati  preposti all’ordine pubblico  risentono anch’essi  di carenze strutturali , di mezzi e di personale operativo ;  che  l’apparato  sanitario  presenta  gravi  squilibri  strutturali e funzionali  nell’ambito  delle  diverse  regioni  d’Italia ;  che  gli  istituti   scolastici  accusano  gravi  carenze sotto l’aspetto della manutenzione  e  sicurezza  strutturale  degli  immobili  ;  che  in  tutto il territorio nazionale  sono assai carenti  le  opere  di  salvaguardia  e  della messa in sicurezza  di luoghi abitativi  riguardo  al rischio  sotto l’aspetto  idrogeologico  e  degli eventi  tellurici .
Problemi  gravissimi   , tutti questi ,  ma  che  potrebbero  essere  risolti  positivamente ( vds. “ Proposte “  elencate  sotto ) , ed  anche  in tempi  ragionevolmente non lunghi ,   solo  che  vi  fosse  , da parte dei predetti  Organi di Governo e Legislativi ,  la reale  “volontà “  politica  di  risolverli , con  decisione e in modo responsabile  e con  elevato  senso  istituzionale  e  di  giustizia sociale.
Però ,  oltre  alla “volontà  e  capacità politica “  quali presupposti fondamentali , vi è un altro  e  ben  più  influente  fattore , che  è  al  di  fuori  dell’ambito  delle  competenze  organizzative  e  gestionali  di  carattere  politico - istituzionale  ;  tale  fattore  riguarda  la  “ Moralità nel senso della Onestà “  , non  solo riguardo a  chi riveste incarichi e responsabilità pubbliche , bensì anche  riguardo  ai comportamenti  dei privati cittadini  nell’ambito dei rapporti  sia privati , sia con i pubblici dipendenti .
  La  Moralità  , nel senso della onestà e correttezza,  è  il binario  insostituibile  sul  quale  deve  procedere  la  locomotiva  dell’amministrazione pubblica  riguardo  alla  gestione del “ bene  e  delle risorse pubbliche “ , affinché  possa  esservi  vera  e  reale  evoluzione  e crescita  sociale  nel Paese .
Nessun  programma  governativo ,  di  qualsiasi  colore  politico  esso  sia  ,  può  sortire  buoni  risultati  o  comunque soddisfacenti  per  l’interesse  ed il bene  della collettività ,  se  chi  vi  mette mano  o  in  qualche  modo  ne  è  interessato , approfitta  della  propria  posizione pubblica  per  trarne  un  vantaggio personale  illecito , attraverso la corruzione , la concussione , l’abuso d’ufficio , etc..  
Così come  non  possono  ottenersi  condizioni  di  benessere  sociale  e  convivenza  civile , se  nello  stesso  ambito   della  cittadinanza  ,  il  fenomeno  dei  comportamenti  illegali ,  della  violazione  delle  leggi , viene  ad  assumere  livelli  allarmanti  per  la  sua  diffusione  e capillarità  nei  più diversi  ceti  sociali ,  per  la  crescente  mentalità  di  considerare  lo Stato  come un  Ente  estraneo  e  conflittuale  ,  e le sue leggi come ostacoli  al raggiungimento  di ciascun  interesse privato .
In  conclusione , una “ Società “  in  cui la  corruzione  ed  il  malaffare , nonché  i  traffici  della  criminalità  organizzata  , assumono  ad  ogni  livello  posizioni  di  rilievo  e  sempre più pericolose , è destinata  ad  essere  drasticamente  e  irrimediabilmente  emarginata  da  ogni  contesto  internazionale , e  conseguentemente  a  diventare  sempre meno  competitiva ; destinata   a registrare  aumenti  di  ceti sociali sempre più poveri ,  disuguaglianze  profonde  rispetto a minoranze sempre più ricche e benestanti ; e conseguentemente , gravi  insofferenze  popolari  e  disaffezione  e sfiducia  verso  le istituzioni  dello  Stato  e  della politica.
                                            Proposte 
che potrebbero essere avanzate  al  fine di  poter rimediare ai  danni  ed  evitare  le  conseguenze  negative  prodotte  da  fattori  di  inefficienza  e  carenze  riguardo  alla  gestione  da  parte  degli  Organi politico-istituzionali  delle  risorse  e  dei  beni  pubblici  e  dei  servizi  di  interesse pubblico , nonché riguardo al sistema fiscale :  
  1 )   Realizzazione  della “ Banda larga “   in tutto il territorio nazionale;
 2 ) Trasparenza  e  pubblicità , con  obbligo  da  parte  dell’Ente pubblico  di  consentire  a qualsiasi cittadino utente  ogni  possibilità di libero accesso , attraverso apposito  sito  internet , degli atti , provvedimenti  e   documenti  economico- finanziari e  normativi  emessi  e  prodotti dagli  Enti  Pubblici , a qualsiasi livello istituzionale , nonché  la possibilità di prendere  conoscenza  dei tempi  e dei costi  di  esecuzione  di tutti  gli  incarichi e progetti  di  opere  pubbliche  e di  servizi di pubblico interesse relativi all’ente pubblico interessato
 3 )  Semplificazione  delle norme  burocratiche procedurali  riguardo agli uffici  e delle pratiche  nei servizi delle Pubbliche Amministrazioni , accorpamento  di  uffici  ed  incarichi  e servizi  pubblici , con  istituzione  di  appositi  centri  amministrativi ,  aventi  sportelli  “ polifunzionali “ ,  attraverso  i  quali  poter  richiedere  informazioni , produrre  e  ricevere atti  e documenti ,  in modo contestuale , anche riguardo a pratiche  amministrative di diversa natura e specie .
  4 ) Responsabilizzazione  del personale dipendente della Pubblica Amministrazione , in primis riguardo ai dirigenti ,  in ordine agli incarichi di ufficio nei servizi amministrativi  e burocratici , attraverso sanzioni disciplinari  e penalizzazioni di tipo economico , in caso di accertate violazioni delle norme comportamentali ed esecutive attinenti  ai doveri d’ufficio ;  
5 ) Adeguamento  quantitativo e professionale dell’Apparato della Salute Pubblica , con rinforzo degli Organici di personale medico e paramedico , attraverso una più efficiente organizzazione dei servizi sanitari e collocazione di più  numerosi   siti ospedalieri , specie di Pronto Soccorso , in zone di più facile accesso e  riordino delle  spese  e  dei  costi  sanitari  per strutture , e prodotti farmaceutici , attraverso protocolli  unificati a livello nazionale  e  interventi  ministeriali di controllo gestionale ;
 6 ) Adeguamento quantitativo e professionale  dell’Apparato  giudiziario , con rinforzo  degli organici del personale , magistrati ed operatori amministrativi e penitenziari , ampliamento e  ammodernamento  delle strutture giudiziarie e penitenziarie , semplificazione  delle  norme  procedurali in materia di processi civili e penali ;
7) Adeguamento quantitativo e professionale , con rinforzi degli Organici di personale ,  con ammodernamento di mezzi e di strutture , riguardo all’Apparato della Sicurezza Nazionale e dell’ Ordine Pubblico ;
 8 )  Adeguamento quantitativo  e messa in sicurezza delle  strutture  immobiliari  e  strumentali  degli  istituti scolastici , nel loro complesso in tutto il territorio nazionale e adeguamento professionale degli organici del corpo insegnanti , in funzione delle nuove realtà costituite dalla immissione di soggetti immigrati;
 9 ) Interventi di monitoraggio in ordine alla complessiva situazione e condizione idrogeologica in tutto il territorio nazionale , con particolare attenzione e urgente attivazione di manutenzione e messa in sicurezza  in quelle zone più a rischio di smottamenti franosi e di esondazioni di fiumi e torrenti , di fenomeni tellurici ;
10 ) Riforma  del sistema fiscale , con rimodulazione delle aliquote fiscali  finalizzata a ridurre  drasticamente  le disuguaglianze , le differenze  quantitative degli importi di reddito fra i ceti  meno abbienti  e quelli  a più alto reddito , in modo da realizzare  una redistribuzione della ricchezza in misura più equa fra i contribuenti e consentire la corresponsione di un reddito minimo garantito a tutti quei cittadini  privi di reddito , disoccupati , inoccupati , inabili.
11 ) Realizzazione di più efficaci misure e mezzi di contrasto alla evasione e alla elusione fiscale , nonché ai traffici illeciti di denaro , di droga , di armi , di prostituzione , alla corruzione , attuando rapidi e decisi interventi esecutivi di confisca di beni e incameramento nelle casse dello Stato di somme di denaro  ricavate ,  a seguito di condanne  per  attività illegali . 

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Il presidente di Adusbef Elio Lannutti interviene al convegno “Condannati all’impunità” presso la Corte Suprema di Cassazione e si scaglia contro banche e finanza: “Dopo il governo Berlusconi, di cui sono sempre stato un oppositore, abbiamo assistito ad una serie di golpe, il cui autore è l’ex presidente della Repubblica: ha fatto senatore a vita un rappresentante delle mafio-massonerie internazionali, poi gli ha assegnato l’incarico di governo e ha applicato quelli che erano i programmi della Troika. Ora vorrebbero imbavagliare la rete, perché la formazione dell’opinione pubblica non passa più attraverso la vergognosa censura della Rai. L’abbiamo vista con il referendum costituzionale, quello di JP Renzi”. E sul Monte dei Paschi di Siena accusa: “Quello di David Rossi è stato un omicidio di Stato per salvare le banche, per le quali lo stesso Stato trova 20 miliardi in cinque minuti mentre i terremotati giacciono sotto neve e macerie”. Poi l’appello: “Ci dobbiamo ribellare alla dittatura di una finanza criminale che ci vuole schiavi. L’hanno già fatto i giovani votando No il 4 Dicembre, dobbiamo proseguire”


Vogliamo continuare a sostenere Governi che favoriscono interessi speculativi finanziari , piuttosto che l'economia reale ?

                                              
                                            I   DIRITTI   USURPATI

                                                      
                                          
Le esigenze di approvvigionamento di più e qualificate risorse da sempre hanno indotto gli Stati a mire espansionistiche che nella maggior parte dei casi sono state soddisfatte attraverso conflitti armati , il cui esito ha determinato anche forti modificazioni e nuovi  confini territoriali  nel contesto mondiale. 

Oggi , dato che gli strumenti di morte sono divenuti così potenti da far ritenere non più percorribile , né utile , la via  dello scontro armato diretto fra grandi nazioni ( la qual cosa provocherebbe certamente  una pericolosa totale escalation letale , irreversibile e incontrollabile ) ,   pertanto  le sempre maggiori esigenze di approvvigionamento di risorse , in un crescente  aumento della popolazione mondiale ,  creano le condizioni per spostare i teatri di guerra  proprio sui territori in cui sono presenti le fonti di energia più importanti ( Medio-oriente e Africa ) , a tutto svantaggio delle popolazioni locali , che diventano vittime sacrificali di un “fatale “ destino , che li costringe alla fuga o alla morte .

 Di tali tragedie l’umanità è perfettamente consapevole , ma essa si  comporta  come se  nulla  possa essere  fatto per evitarle , anche perché la vita sociale  ed il progresso tecnologico  hanno assunto aspetti evolutivi che non consentono   “ ripensamenti “  da parte di chi detiene il “ potere “ , né  intenzioni di rinunce  ai beni acquisiti  da parte delle popolazioni che ne hanno godimento.

 I  “ poteri forti “  hanno il controllo del “sistema “ , anche se appare chiaro che di tali poteri non vi sia una sola  vera “ regia “ ,  anzi  più verosimilmente vi siano più centri di potere , in parti diverse del mondo e in competizione fra loro , ma il cui comune obiettivo è quello dell’accaparramento di risorse , di ricchezze e quindi di potere politico e finanziario sulle popolazioni , sugli Stati , che necessariamente sono destinati ad uniformarsi  ai criteri speculativi del sistema stesso ed i governi indotti a comprimere le istanze di rivendicazione dei diritti sociali e democratici , avanzate da  movimenti , definiti populisti , che intendano contrapporsi .

A questo punto , sorge la domanda  se possano continuare ad esservi le condizioni che effettivamente vedranno  realizzarsi il “ progetto “  di  vita  futura  delle popolazioni , pianificato in modo e in misura tale che siano solo gruppi minoritari  a detenere le maggiori e spropositate ricchezze ed agi , e dove le masse popolari debbano  accontentarsi di ciò che a loro rimane ,  oppure  se  potrà  sorgere dalle masse popolari  una  voglia  di  reagire ,  un  rifiuto verso un tale sistema disumanizzante , che riduce l’essere umano a mero strumento per fini speculativi finanziari e di potere. 

La risposta è assai difficile .  Allo stato delle cose , coloro che sono realmente poveri , che soffrono per la fame e per gli stenti , sono pur a milioni , ma in zone della terra  nelle quali non è rimasta traccia , né di civiltà , né di umanità ( tranne alcuni esempi di ammirevole assistenza umanitaria ).  Popolazioni aggredite da eventi bellici e da violenze , ma per il resto la povertà incombe su talune fasce di popolazione , peraltro ancora minoritarie  nei confronti dei più , di quelle classi sociali  la cui vita sociale , anche se con difficoltà , riesce a mantenersi sostenibile.

La storia ha da sempre insegnato  che le rivendicazioni ideologiche e  sociali  possono trasformarsi  in  rivoluzioni contro il “ sistema “  solo attraverso  una  rivolta delle masse , spinte da una “ rabbia viscerale “ , contro l’oppressore  di diritti e di bisogni fondamentali. Ancora oggi , nei Paesi occidentali  queste condizioni non appaiono esservi , anche se , fortunatamente ,  stanno facendosi strada movimenti popolari nel tentativo di riprendere il diritto ad una sovranità ,  usurpata . Piuttosto , è  molto diverso ciò che avviene nel mondo dei Paesi orientali e africani .  In questi ultimi , le spinte rivoluzionarie sono molto più forti .Esse si manifestano sia  contro gli oppressori occidentali  e contro chi li sostiene , ed altresì , contro tutta  una civiltà occidentale  ritenuta  depravata , corrotta , trasgressiva  di principi  morali e religiosi . Un genere di rivoluzione assai pericoloso , e immanente in quanto è invasivo , in contesti territoriali  molto vasti e diversificati anche in occidente ,  e che fa  da sponda  ad interessi espansionistici  di  potenti Paesi  Arabi – orientali , islamici,  musulmani   , che li appoggiano , li armano .


Note  su  alcuni  " poteri forti " , finanziari , sociali, religiosi , professionali :
esistono Organizzazioni ( Consigli, Comitati , Associazioni, etc...)  le cui attività e  decisioni  sono spesso riservate  e  che influiscono in modo determinante in ordine alle condizioni socio-economiche  ed anche politiche di molti Paesi.
Gruppi  Finanziari - AGENZIE  di RATING  (  es.. Moody's Investon Service,  Standard & Poor's ,  Muros Ratings , Japan Credit Rating Agency , Ltd ......etc......)  
 ·         LE  COMPAGNIE  PETROLIFERE   MULTINAZIONALI   (  Le  Sette Sorelle ) :
         
·         Sette sorelle Le principali compagnie petrolifere multinazionali:

·          le statunitensi Exxon, Mobil, Texaco, Standard oil of California (Socal), Gulf oil, l’anglo-olandese Royal Dutch Shell e la britannica British petroleum, che fino alla crisi petrolifera hanno svolto un ruolo dominante nel mercato del petrolio.

·         Il gruppo di compagnie si è modificato in seguito alla fusione tra la Socal e la Gulf oil, che ha dato vita nel 1984 alla Chevron Corporation, a sua volta fusa nel 2001 con la Texaco, e alla fusione (1999) della Exxon con la Mobil.

·         Il ruolo delle S. come produttori si è andato riducendo con il tempo a causa della perdita di concessioni mediorientali in seguito alla nazionalizzazione delle industrie petrolifere da parte dei governi locali.

I O R  ( Istituto Opere Religiose )  e   O P U S   D E I

LOGGE  MASSONICHE

Associazioni , Corporazioni e Organizzazioni  Sindacali di categorie di lavoratori e professionali

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